Gente del Po
Gente del Po | |
---|---|
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1947 |
Durata | 11 min |
Dati tecnici | B/N rapporto: 1,37:1 |
Genere | documentario |
Regia | Michelangelo Antonioni |
Soggetto | Michelangelo Antonioni |
Sceneggiatura | Michelangelo Antonioni |
Casa di produzione | Artisti Associati, I.C.E.T. |
Fotografia | Piero Portalupi |
Montaggio | Carlo Alberto Chiesa |
Musiche | Mario Labroca |
Doppiatori originali | |
Voce narrante: Rina Morelli |
Gente del Po è un breve documentario di Michelangelo Antonioni, primo lavoro del regista ferrarese, girato nel 1943 e uscito nel 1947, considerato tra i primi film neorealisti.[1]
Trama
[modifica | modifica wikitesto]«Appena mi fu possibile tornai in quei luoghi con una macchina da presa. Così è nato Gente del Po. Tutto quello che ho fatto dopo, buono o cattivo che sia, parte da lì.[2]»
Il documentario mostra l'ambiente tipico del fiume Po, i filari di pioppi, le bilance, l'immensità della pianura e i gesti quotidiani dei lavoratori del grande fiume. I barconi a vapore dal fondo piatto trasportano prodotti agricoli e sono abitati da interi nuclei familiari. Il passaggio dei lunghi convogli spezza la monotonia del lavoro dei contadini. Sull'argine del fiume le lavandaie fanno il bucato. Quando c'è burrasca occorre difendersi dall'alta marea e dal vento, i miseri tuguri col tetto di paglia dei villaggi vicini alla riva sono invasi dal fango.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]L'idea di un documentario sulle persone e sui luoghi del Po è presente in Antonioni fin dal 1939, quando sulla rivista Cinema scrive l'articolo Per un film sul fiume Po[3], corredato da numerose fotografie, scattate da lui stesso, che già delineano l'estetica del futuro cortometraggio[4]. Le riprese vengono fatte nel 1943, nello stesso periodo e in luoghi analoghi a quelli del lungometraggio drammatico Ossessione di Luchino Visconti. Antonioni riuscirà a terminare il montaggio solo dopo la guerra e il documentario uscirà nel 1947. Diverse scene sono girate a Pontelagoscuro, località sul Po in prossimità di Ferrara.
Critica
[modifica | modifica wikitesto]È considerato il primo film del cinema neorealista assieme a Ossessione di Visconti[1]. Lino Miccichè accomuna Gente del Po ad altri film girati tra 1942 e 1943 (il già citato Ossessione, Quattro passi fra le nuvole di Blasetti e I bambini ci guardano di De Sica) che si distaccano e ribaltano la dimensione piccolo borghese della cinematografia di epoca fascista[5]. Secondo Aldo Bernardini, pur in modo frammentario, il documentario mette in luce la sensibilità del regista nel cogliere aspetti paesesaggistici e umani[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Michelangelo Antonioni, in Enciclopedia del cinema, Treccani.
- ^ Dei paesi tuoi, intervista di Ennio Cavalli, Portale turistico ufficiale della Provincia di Ferrara
- ^ Cinema n° 68, 25 aprile 1939, pp. 255-57
- ^ Valentina Calzavara, Il Po di Antonioni nel bianco e nero dei giorni e dei silenzi, in Il mattino di Padova, 17 settembre 2014.
- ^ Lino Miccichè, Gente del Po, su mymovies.it.
- ^ Aldo Bernardini, Gente del Po, su mymovies.it.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Gente del Po, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Gente del Po, su Box Office Mojo, IMDb.com.