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Mr. Klein

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Mr. Klein
una scena del film
Titolo originaleMonsieur Klein
Paese di produzioneFrancia, Italia
Anno
Durata135 min
Generedrammatico
RegiaJoseph Losey
SceneggiaturaFernando Morandi e Franco Solinas
FotografiaGerry Fisher
MontaggioMarie Castro-Vasquez, Henri Lanoë e Michèle Neny
MusicheEgisto Macchi e Pierre Porte
ScenografiaAlexandre Trauner, Pierre Charron e Gérard James
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

[[Categoria:Film francesi del 1976]][[Categoria:Film italiani del 1976]]

Mr. Klein (Monsieur Klein) è un film del 1976 diretto da Joseph Losey.

È stato presentato in concorso al 29º Festival di Cannes.[1]

Trama

Robert Klein è un francese sulla quarantina che, nella Parigi occupata del 1942, se ne infischia della guerra e del dolore degli uomini. Collezionista di opere d'arte, vive in una lussuosa residenza e ha una giovane amante. Da incallito affarista, non esita ad assicurarsi a metà prezzo quadri antichi di cui qualche ebreo in difficoltà è costretto a disfarsi. La sua sicurezza di avvoltoio s'incrina il giorno in cui scopre l'esistenza d'un altro Robert Klein, verosimilmente un ebreo, il quale cerca di sottrarsi alle persecuzioni razziali attribuendogli la propria identità. Allarmato, Klein si rivolge alla polizia, ma così facendo attira su di sé forti sospetti.

Il filo s'aggroviglia quando Klein, messosi in cerca del proprio omonimo, rintraccia la povera casa in cui questi abita ed è accolto dall'amante di lui in un castello. L'uomo ha ora buone ragioni per credere che lo sconosciuto gli abbia teso una trappola, forse per coprire la propria attività di antinazista, e tuttavia spera di sfuggirvi presentando alle autorità i certificati che lo dichiarano di razza ariana. Con il passare dei giorni, la morsa attorno a lui invece si stringe: il secondo Klein resta introvabile, tutte le piste portano a un vicolo cieco e la polizia si fa più aggressiva nei suoi confronti.

Il marito dell'ex moglie di Klein, avvocato, offre all'uomo il modo di lasciare la Francia con un passaporto falso. Klein si mette alla ricerca della fidanzata del suo doppio omonimo ma, a un certo punto, si rende conto che quest'ultimo non è mai sparito e fa rientro a casa sua ogni notte, dopo che è scattato il coprifuoco. Così lo chiama al telefono e fissa un appuntamento con lui, ma la polizia francese si presenta a casa di Klein-Delon e lo arresta, inserendolo poi in un folto gruppo di ebrei con destinazione Vélodrome di Parigi, in uno dei terribili giorni della Grande Rafle del 16 e 17 luglio 1942. Nonostante il marito dell'ex moglie gli gridi dagli spalti che i documenti d'identità dei nonni sono arrivati, Klein, persa forse la ragione, viene trascinato dalla polizia con gli altri dentro i vagoni merci diretti verso i campi di sterminio nazisti.

Riconoscimenti

Note

  1. ^ (EN) Official Selection 1976, su festival-cannes.fr. URL consultato il 18 giugno 2011.

Voci correlate

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàBNF (FRcb166721576 (data)