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Othonninae

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Othonninae
Othonna capensis
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni superiori
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùSenecioneae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùSenecioneae
SottotribùOthonninae
Less., 1831
Generi

Othonninae Less., 2007 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Senecioneae).
Il nome scientifico di questa sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico tedesco Christian Friedrich Lessing (Syców, 1809 – Krasnojarsk, 1862) nella pubblicazione "Linnaea. Berlin & Halle, Germany - 6: 93. 1831" nel 1831.[1]

Descrizione

Le piante di questa sottotribù sono erbe annuali o perenni, oppure arbusti. Alcune specie sono completamente glabre. Altre possiedono dei grossi rizomi (Hertia e Lopholaena) oppure tuberi (Othonna).[2]

Le foglie sono sia cauline che rosulate. In genere sono sessili con lamina intera con forme da lanceolate a lobate o pennatosette. I margini possono essere interi o seghettati. La superficie in genere è glabra. In alcuni casi la consistenza è più o meno succulenta, o carnosa o coriacea.

Le infiorescenze sono composte da capolino di tipo radiato o disciforme o discoide. I capolini sono in posizione ascellare o terminale, sono solitari o numerosi, in questo caso formano dei corimbi o anche dei panicoli. I capolini sono formati da un involucro composto da diverse squame (o brattee) disposte su una sola serie, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le brattee sono connate alla base (raramente sono libere). Il ricettacolo è piatto e privo di pagliette.

I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del disco sono ermafroditi e fertili o funzionalmente maschili (in questo caso possono avere semplicemente uno stilo sterile). Le corolle sono gialle, rosa o purpuree con i lobi a forma deltato-ovata.

L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[3] Le antere sono prive di coda. Il tessuto dell'endotecio è disposto radialmente.[4]

Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[3]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi sono troncato-ottusi, oppure con lunghe subulate appendici; le superfici stigmatiche sono evidenti; inoltre sugli stigmi possono essere presenti delle zone papillose.

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni hanno una forma ellittico-oblunga, possono essere sia glabri che pubescenti con delle coste longitudinali. Il pappo è formato da setole disposte su una sola serie, sono flessuose e caduche; a volte il pappo è assente. In alcuni casi il pappo è colorato: paglierino, rosato, fulvo o purpureo (Othonna).

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle specie di questa sottotribù è prevalentemente africana.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza della sottotribù (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[5] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[6]). La sottofamiglia (Asteroideae) è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Senecioneae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Senecioneae a sua volta è suddivisa in 5 sottotribù.

Filogenesi

Cladogramma della sottotribù

Il primo riconoscimento di questo gruppo fu fatto dal botanico George Bentham (1800-1884) e altri, includendo però un genere (Werneria) dell'America Meridionale appartenente alla sottotribù Senecioninae. Successivi studi hanno dimostrato la separazione da un punto di vista filogenetico di Othonninae da Senecioninae confermando Euryops e Othonna come generi centrali e principali (con la maggioranza delle specie) del gruppo. La struttura della sottotribù Othonninae nell'attuale circoscrizione è probabilmente provvisoria; sono quindi necessari ulteriori studi perché la sottotribù venga definita meglio e riconosciuta dalla maggioranza dei botanici. Othonna, ad esempio, è un genere sicuramente polifiletico ed è ancora in fase di studio.[2] All'interno della tribù Senecioneae, Othonninae è “gruppo fratello” della sottotribù Senecioninae. Il cladogramma a lato, tratto dalla pubblicazione citata, fa vedere la struttura filogenetica interna della sottotribù.[7]

Generi della sottotribù

La sottotribù nell'attuale circoscrizione comprende 5 generi e circa 250 specie.[2][7]

Genere N. specie Distribuzione
Euryops (Cass.) Cass., 1820 100 spp. Africa, Arabia e Socotra
Gymnodiscus Less., 1831 2 spp. Africa (meridionale)
Hertia Less., 1832 circa 10 spp. Africa (non equatoriale) e Asia (parte sud occidentale)
Lopholaena DC., 1838 18 spp. Africa (meridionale)
Othonna L., 1753 circa 120 spp. Africa (meridionale), Angola e Zimbabwe


Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo varia da 2n = 18 a 2n = 80.[2]

Alcune specie

Note

  1. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 23 marzo 2013.
  2. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 208-241.
  3. ^ a b Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  4. ^ Funk & Susanna, pag. 183.
  5. ^ Judd 2007, pag. 520.
  6. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  7. ^ a b Funk & Susanna, pag. 510.

Bibliografia

  • Pag. 512 V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume 3, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 208.241, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.

Altri progetti

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