Torre del Greco: differenze tra le versioni
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Torre del Greco comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Città metropolitana | Napoli |
Amministrazione | |
Sindaco | Giacomo Barbato (commissario prefettizio) dal 18-08-2017 |
Territorio | |
Coordinate | 40°47′07″N 14°23′43″E |
Altitudine | 43 m s.l.m. |
Superficie | 33,7 km² |
Abitanti | 85 762[1] (01-01-2017) |
Densità | 2 544,87 ab./km² |
Frazioni | Sant'Antonio, Camaldoli della Torre, Lava Nuova, Leopardi, Santa Maria la Bruna |
Comuni confinanti | Ercolano, Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase, Ottaviano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80059. Il CAP 80040 è stato in uso per le due frazioni sino a ottobre 2006 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 063084 |
Cod. catastale | L259 |
Targa | NA |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Nome abitanti | torresi o corallini |
Patrono | Beata Vergine Maria Immacolata, San Gennaro e Beato Vincenzo Romano |
Giorno festivo | 8 dicembre e 19 settembre |
Motto | Post fata resurgo |
Cartografia | |
Posizione del comune di Torre del Greco nella città metropolitana di Napoli | |
Sito istituzionale | |
Torre del Greco (Torre 'o Grieco in napoletano) è un comune italiano di 85 762 abitanti[1] della città metropolitana di Napoli, in Campania. La città è situata nelle immediate vicinanze del parco nazionale del Vesuvio, tra il Vesuvio e il golfo di Napoli ed è il quarto comune della regione per numero di abitanti[3].
Origini del nome
L'antica denominazione della città era quella di Turris Octava, riferita probabilmente ad una torre eretta da Federico II di Svevia[4]. Il suo scopo era l'avvistamento dei nemici[5], nella fattispecie dei Saraceni, ed era l'ottava torre di questo tipo a partire da Napoli, o forse da essa distava otto miglia.[6] Secondo un'altra ipotesi[7] il nome deriverebbe da una villa appartenente ad Ottaviano Augusto. La prima attestazione del toponimo risale invece al XIV secolo[8] e si ritrova in un diploma dell'anno 1324 di Carlo, duca di Calabria.
Risulta pertanto cronologicamente errata la ricostruzione dello storico locale Francesco Balzano[9]. In accordo con essa, alla regina Giovanna fu fatto dono da parte di un eremita di alcune piante d'uva di provenienza ellenica, e il vino da esse ricavato, dal sapore particolarmente dolce, incontrò i favori della monarca, sicché tale viticoltura si diffuse largamente. Tuttavia, secondo Lorenzo Giustiniani, erudito napoletano vissuto tra il Settecento e l'Ottocento che si occupò di redigere un corpus in tredici volumi sul Regno di Napoli, sembra comunque corretto[10] legare il nome della città all'ingente produzione del cosiddetto vino greco. Detta produzione, però, si sarebbe propagata già in epoca antecedente al regno della sovrana angioina.
Storia
In epoca romana, come testimoniano numerosi reperti archeologici, Torre del Greco era probabilmente un sobborgo residenziale di Ercolano. Qui erano sorte numerose ville che godevano dall'amenità dei luoghi e dalla posizione centrale all'interno del golfo di Napoli.Proprio come accadde con Ercolano, Pompei, Stabia e Oplonti, la devastante eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sconvolse anche questi luoghi, fino a rimodellarne l'intero suolo e respingere il mare per oltre 500 metri.
La protostoria della città si confonde con quella di Sora e Calastro, il cui nome sopravvive in due delle contrade: nel 535, infatti, gli abitanti di questi villaggi furono trasferiti a Napoli dal generale bizantino Belisario per ripopolare la città dopo il sacco che aveva subito.[11]
I Saraceni si insediarono nel territorio nell'880, con il permesso del vescovo di Napoli Atanasio, dal quale furono successivamente trasferiti ad Agropoli due anni dopo.[12]
La città in seguito fu presa dagli Svevi e, a partire dal Quattrocento, subì le vicende del Regno di Napoli, divenendo parte del demanio reale. Il re Alfonso I ne cedette poi il possesso alla famiglia Carafa, senza diritti feudali.
Nel 1631 un'eruzione di proporzioni ingenti distrusse tutto il versante a mare del Vesuvio: Torre del Greco venne invasa da torrenti fangosi e da grandissimi flussi lavici, dei quali uno in particolare generò le scogliere della Scala.
Il 18 maggio 1699 la città riacquistò il diritto di possesso del suo territorio con un atto di compravendita dall'ultimo dei proprietari, il marchese di Monforte, per 106.000 ducati e dopo questa data si ebbe una fioritura del commercio marittimo, mentre la flottiglia peschereccia dell'epoca contava 214 imbarcazioni, dedite alla raccolta delle spugne, del corallo e delle conchiglie. In quest'epoca si cominciò la lavorazione del corallo, divenuta poi tradizionale.
Tra il XVII e il XVIII secolo, in epoca borbonica, vi furono edificate diverse ville signorili dell'area vesuviana: le ville del Miglio d'oro, che conservano splendidi esempi di architettura settecentesca.
Il comune di Torre del Greco è stato poi travolto nel 1707 dalla caduta abbondante di piroclasti del Vesuvio, insieme ai comuni di Scafati, Striano e Boscotrecase, con danni alle coltivazioni e centinaia di feriti.
L'eruzione del Vesuvio del 1794 seppellì il centro storico sotto uno spessore lavico di circa 10 metri. Numerose altre eruzioni avevano provocato nei secoli ingenti danni alla città: sullo stemma municipale, che comprende una torre, è infatti riportato il motto della fenice: Post fata resurgo.
La città divenne municipio sotto la dominazione di Giuseppe Bonaparte nel 1809 con l'elezione del primo sindaco Giovanni Scognamiglio. Sotto la dominazione di Murat diventò, insieme alla vicina Portici, la terza città del Regno di Napoli, dopo Napoli e Foggia, con 18.000 abitanti, malgrado le ripetute eruzioni vulcaniche che, anche nel XIX secolo, avvenivano quasi ogni due anni[13].
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le chiese di Torre del Greco furono spesso riedificate su edifici più antichi, distrutti nel corso dei secoli dalle eruzioni laviche del Vesuvio. Tra questi:
- la basilica di Santa Croce, chiesa madre della città e più ampio luogo di culto della zona vesuviana, con la sua zona ipogea e i cunicoli scavati al di sotto dell'eruzione del 1794;
- la vicina chiesa del Santissimo Sacramento e San Michele Arcangelo, con il quasi del tutto intatto Ipogeo delle Anime;
- la chiesa di Maria Santissima Assunta, con la sua zona ipogea e i cunicoli scavati al di sotto dell'eruzione del 1794;
- la chiesa di Santa Maria del Principio, conserva ancora intatta l'area ipogea e le vestigia dell'antica chiesa risalente al 1000;
- la chiesa di San Michele al Colle Sant'Alfonso (in zona Colle dei Camaldoli, da cui si gode di una veduta fra le più famose del golfo di Napoli;
- il moderno santuario di Maria Ss.ma del Buon Consiglio, grande centro di spiritualità per il XIII decanato dell'Arcidiocesi di Napoli;
- la chiesa di Santa Maria del Carmine, chiesa del 1500.
- la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, sita in Largo Costantinopoli, centro di un borgo fra i più antichi della città ('miez Santa Maria);
- la chiesa di Santa Maria di Portosalvo, parrocchia della zona porto, di costruzione ottocentesca
- la Chiesa di Sant'Antonio di Padova con annesso convento francescano, è un edificio religioso tra i più recenti della città.
e i vari istituti religiosi, fra i quali:
- il monastero degli Zoccolanti, edificato sulle vestigia di un precedente complesso monastico nel Cinquecento. All'interno del chiostro sono rappresentati in 28 pannelli affrescati, episodi della vita e della predicazione di Francesco d'Assisi
- Convento delle Adoratrici dell'Addolorata e della Santa Croce
- Convento delle Suore Benedettine di Santa Geltrude
- Convento dei Frati Carmelitani Scalzi, con la relativa chiesa di San Gennaro, detta di Santa Teresa (nel territorio parrocchiale di Santa Maria del Popolo), risalente al 1600.
Architetture civili
Le Ville vesuviane del Miglio d'Oro
Tra le ville che sorsero nella zona tra il XVII e il XVIII secolo sono da citare:
- Villa Bruno Prota,
- Villa Caramiello,
- Palazzo Cicchella,
- Masseria Donna Chiara
- Villa Ercole,
- Villa Fienga,
- Villa Guerra,
- Villa Macrina (con parco e biblioteca pubblica),
- Villa Maria,
- Villa Mennella,
- Palazzo Petrella,
- Palazzo del Salvatore
- Villa San Gennariello
- Villa Solimena,
- Villa delle Ginestre (già villa Ferrigni), dove soggiornò Giacomo Leopardi
- Palazzo Vallelonga, dei primi del Settecento, poi diventata sede centrale della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco,
- Villa del Cardinale, con un bel salone con affreschi settecenteschi,
I giardini pubblici sono stati intitolati a Vincenzo Ciaravolo, marinaio morto nel Mar Rosso, che scelse, durante l'affondamento della nave su cui navigava, di sacrificare la propria vita pur di non abbandonare il suo comandante che era rimasto a bordo.
Aree archeologiche
Villa Sora
L'area di maggior interesse archeologico, risalente al I secolo d.C., è la "contrada Sora", caratterizzata da resti della Villa Sora, probabilmente posseduta dalla famiglia Flavia. Annesso alla villa, vi è un complesso termale, ora praticamente sulla spiaggia torrese. L'attenzione sul sito fu posta alla luce dal Gruppo Archeologico Torrese "G. Novi". Fu redatto anche una pubblicazione in merito dal titolo "Reportage archeologico a Villa Sora". L'attenzione messa in essere dal G.A.T. coinvolse anche l'allora direttore degli Scavi di Ercolano, e grazie alla Banca di Credito Popolare e ad un contributo dell'Amministrazione Comunale fu possibile effettuare uno scavo. Oggi, ciò che è possibile osservare in contrada Sora è frutto di quell'attività di ricerca.
Altri siti
In zona "Colle dei Camaldoli" esistono i ruderi di una villa rustica e in "contrada Calastro" altre presenze archeologiche testimoniano l'esistenza di un suburbio cittadino. Tutto ciò fu sempre catalogato e ritrovato grazie all'attività di campo dell'Gruppo Archeologico Torrese, che, tra le altre cose, rinvenì anche dei ruderi in Contrada Scappi. Mentre in zona porto si può trovare la famosa Fontana dalle Cento Cannelle (o Cento Fontane)
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[15]
Cultura
Torre del Greco si fregia del titolo di Città Leopardiana. Giacomo Leopardi soggiornò a Torre del Greco poco prima della sua morte ed ivi compose: La ginestra e Il tramonto della luna
Musei
La città ospita due musei dedicati al corallo: uno storico all'interno dell'Istituto statale d'arte "Francesco Degni" e l'altro più piccolo e privato, con la collezione Liverino. Dal 2006 presso la Pro Loco è visitabile un piccolo Museo Del Gioco e del Giocattolo d'epoca. Dal 2010 la sezione locale della Lega navale italiana ha insediato il Museo della Marineria nei pressi della zona porto, più precisamente nei locali della stazione ferroviaria F.S.
Festa dei Quattro Altari (a festa r'i quatto ardari)
Nata come festa ricadente nell'ottava giornata dopo il Corpus Domini, per questo anche chiamata "Festa dell'Ottava" che in dialetto locale viene indicata come "A festa 'i ll'uttava". Si racconta, sebbene in realtà la città non fosse mai stata sottoposta a dominio feudale, che nel corso della giornata del "Corpus Domini" del 1699, il popolo torrese a fronte di enormi sforzi economici e notevoli sacrifici, acquisiva il territorio cittadino dal nobile Marchese di Monforte. Per quanto detto, in occasione dei festeggiamenti, per la raggiunta nuova condizione civico-sociale della città, che ebbero luogo nell'ottava giornata dopo il Corpus Domini, per poter dare più importanza e solennità alla festa e per dimostrare lo stato di perdurante ricchezza della popolazione torrese, in quattro punti importanti della città, come di seguito indicato, vennero costruiti quattro altari ovvero "are":
- il primo di questi altari sorgeva, sotto "a la ripa" ovvero nell'attuale Via Principal Marina, presso quello che viene definito "Largo di Pezzettella". Il detto altare risultava chiaramente visibile da Via Noto, da Piazza Santa Croce e da Via Comizi;
- il secondo sorgeva nella via dei commercianti, poi diventata via Roma, angolo via Salvator Noto;
- il terzo veniva eretto, nella piazza più antica di Torre del Greco, ovvero Piazza Luigi Palomba;
- il quarto, il più popolare, in corso Umberto I ('ncoppa â Guardia).
Il primo citato, quello della zona di "vasciammare", era comunemente identificato come " Ardare 'i fravica (di fabbrica)", in quanto veniva realizzato totalmente in muratura di "fabbrica". Sull'intonaco della stessa muratura, con la tecnica dell'affresco, autorevoli artisti locali, in tutte le epoche, venivano chiamati ad affrescare soggetti relativi alla cultura locale e religiosa. Uno dei più autorevoli di questi fu il Maestro Nicola Ascione detto "Don Niculino Ascione", il quale, per le sue non comuni capacità artistiche, fu chiamato ad affrescare la Basilica Pontificia di Pompei. Lo stesso Maestro Nicola Ascione fu per parecchi anni docente presso l'Accademia Belle Arti.
Festa dell'Immacolata
La festa dedicata alla Madonna, a cui assistono migliaia di fedeli e spettatori provenienti da diverse città italiane.
Persone legate a Torre del Greco
- Nunzio Todisco, Tenore,
- Ciro Di Cristo, professore e storico
- Lucio Beffi, attore e regista
- Salvatore Accardo, violinista e direttore d'orchestra
- Nunzio Ascione, Cavaliere della Republica (Ordine della stella della solidarieta´ Italiana)
- Francesco Albanese, tenore
- Giovanni Battista Angioletti, giornalista e scrittore
- Ruggero Bonghi, filologo e politico italiano
- Antonio Borriello, saggista e scrittore italiano, studioso e interprete di Samuel Beckett
- Gennaro Borriello, vicedesignatore degli arbitri di serie A
- Rita Bottiglieri, ex atleta di pentathlon
- Miriam Candurro, Attrice
- Ruggero Cappuccio, autore e regista di teatro e di cinema
- Vincenzo Ciaravolo, marinaio, medaglia d'oro al valor militare
- Salvatore Commesso, ciclista
- Ermanno Corsi, giornalista e scrittore
- Mario Costa, filosofo
- Carlo Damasco, arbitro di rugby ed ex-rugbista
- Nicolas De Corsi, pittore
- Stefania De Francesco, attrice
- Enrico de Nicola, primo Presidente della Repubblica Italiana
- Giovanni Di Cristo, judoka della nazionale italiana di judo
- Maria Di Donna, cantante dei 99 Posse
- Odette Di Maio, cantautrice
- Mauro Esposito, calciatore di Serie A e della nazionale italiana
- Aniello Formisano, senatore della Repubblica italiana
- Gennaro Francione, giudice e romanziere
- Salvatore Garofalo, biblista
- Barbara Gilbo, cantante
- Giulio Golia, presentatore
- Agostino Iacobelli, allenatore ed ex giocatore di calcio
- Aniello Figliolino, Imprenditore immobiliare
- Louis Ignarro, premio Nobel, cittadino onorario ed il padre era di Torre del Greco
- Mimmo Liguoro, giornalista
- Nino Longobardi, giornalista, scrittore e conduttore televisivo
- Ernesto Mahieux, attore
- Adolfo Margiotta, comico
- Aniello Mazza, arbitro di calcio della serie A
- Crescenzo Mazza, ministro delle Poste e Telecomunicazioni
- Dario Nardella sindaco di Firenze
- Giovanni Noto, incisore
- Antonio Onorato, chitarrista e compositore
- Carlo Parlati, scultore
- Valeria Parrella, scrittrice italiana
- Elio Polimeno, attore
- Massimo Rastelli, allenatore
- Vincenzo Romano, parroco del 1700-1800 e beato
- Luigi Sepe, calciatore di Serie A
- Arturo Scotto, deputato
- Ernesto Tagliaferri, musicista
- Luca Turco, attore
- Lorenzo Vaccaro, scultore, architetto e pittore
- Francesco Vitiello, attore
- Gennaro Vitiello, regista e attore teatrale
- Leandro Vitiello, calciatore di Serie B
- Roberto Vitiello, calciatore serie A
- Nicola Antonio Zingarelli, pianista
Geografia antropica
Torre del Greco ha una popolazione distribuita su due centri abitati, confinanti senza soluzione di continuità: il capoluogo, omonimo, e la frazione di Santa Maria la Bruna che comprende la contrada Leopardi, (così chiamata in onore del poeta che vi soggiornò nell'ultimo periodo della sua vita) e la contrada Palazzone, che deve il nome alla presenza di un enorme edificio un tempo sede della guarnigione borbonica addetta al controllo della zona di caccia tra Villa Inglese e Via Prota.
Frazioni
Santa Maria la Bruna
È un insediamento di tradizione prevalentemente agricola, nonostante la vicinanza con il mare, che ha avuto una considerevole espansione negli anni settanta. Si trova a sud-est della città ed è servita dall'omonima stazione della linea ferroviaria Napoli-Salerno, che ospita anche le officine FS.
Quartieri, contrade, zone e rioni
- Lava Nova detto anche 'ncoppa â lava nova: è una zona della contrada Scappi, così chiamata perché costruita al di sopra della lava dell'ultima eruzione vesuviana del 1794.
- Via Nova: zona che prende il nome, come in molte altre località del napoletano, dalla via di "circumvallazione"[16], costruita durante il ventennio fascista.
- Vesuviana: zona situata a ridosso della stazione "Torre del Greco" della ferrovia Circumvesuviana.
- Camaldoli: zona situata sul "colle di Sant'Alfonso", ovvero "u Monte".
- Fiorillo: zona che prende il nome dalla omonima strada che segna il confine tra Torre del Greco ed Ercolano.
- Santa Teresa: zona tra la chiesa di Santa Maria del Popolo e la zona Fiorillo, che comprende la chiesa ed il convento dei frati di Santa Teresa degli Scalzi, dal quale prende il nome.
- Litoranea: chiamato dai cittadini della zona "abbascio â litorania",che sarebbe il litorale di Torre ed anche l'unica spiaggia ad avere la sabbia di tipo vulcanico, aperta al traffico nel corso dell'estate del 1958.
- Portosalvo: piccolo borgo marinaro, in cui si trova la parrocchia di Santa Maria di Portosalvo, il locale circolo nautico, la sede staccata della locale capitaneria di porto e le attività economiche legate alla nautica. È diviso in: "Scarpetta", "Banchina", "Spiaggia del Fronte" e "Porto", nomi locali di quattro aree del porto di Torre del Greco. La "Scarpetta" è la diga frangiflutti di levante; termina con il fanale verde delimitante l'imboccatura del porto, costruita su una lingua sottomarina di roccia lavica che si allunga verso il mare in direzione ortogonale alla linea di costa; la "Banchina" è il punto all'interno del porto dove trovano spazio per poter ormeggiare i natanti da pesca e da diporto; la "Spiaggia del Fronte" costituisce la zona tra la banchina ed il braccio della diga foranea, anche detta "'nterra â rena", dove sono ubicati i più antichi cantieri navali di Torre del Greco e la Sede della sez. LEGA NAVALE ITALIANA; il "Porto", nel linguaggio locale indica la diga foranea o "frangiflutti di ponente", sulla cui estremità è posto il fanale rosso delimitante, in coppia con il fanale verde della "diga frangiflutti di levante", l'accesso del porto.
- La Ripa: zona nodale tra Torre del Greco centro, ovvero "'Ncopp'â ripa" e Torre del Greco bassa, ovvero "sott'â ripa". Il sopra ed il sotto sono messi in comunicazione dalle utilizzatissime "Scale della ripa" tra Via Comizi e Via Fontana.
- Sopra De Nicola: è una zona residenziale nella quale vi è la villa acquistata dall'avvocato napoletano Enrico De Nicola e dove quest'ultimo morì.
- Contrada Calastro: situata a ponente del porto, sede di storici cantieri navali e di alcuni stabilimenti balneari.
- Contrade "Montedoro", "Scappi" e "Bianchini", di origine agricola e successivamente diventate zone residenziali suburbane, occupano l'area a metà distanza tra il Vesuvio ed il centro della città.
- Contrada Leopardi: così chiamata in onore del poeta che vi abitò tra l'estate del 1836 e l'inverno del 1837 nella villa Carafa-Ferrigni, successivamente chiamata "Villa delle Ginestre".
- Rione "Sant'Antonio (13)'': il più vicino al centro storico, contrade "Cappella Carotenuto o Lamaria", "San Vito", "Epitaffio", "Lava Troia", "Ponte della Gatta", "Torretta Fiorillo", "Casa Cirillo", "Viuli", "Villa Inglese" e "Palazzone" sono antiche contrade inglobate nella cittadina a seguito della moderna espansione urbanistica, di cui restano solo i toponimi.
La contrada "Leopardi" e le zone di "Palazzone", "Viuli", "Villa Inglese", "Casa Cirillo", "Cappella Nuova," "Camaldoli", "Torretta Fiorillo" e "Ponte della Gatta" sono ubicate nella frazione di Santa Maria La Bruna. . "Ncopp i fierr" :è una zona che va dall'inizio di Via San Giuseppe alle Paludi a 'Sott'â ripa', chiamato così per la presenza di ringhiere che ne delimitano il passaggio carrabile da quello pedonale.
Economia
Torre del Greco è nota nel mondo soprattutto per la lavorazione artigianale dei coralli, dei cammei e della madreperla[17]. Questa tradizione artistica, sviluppatasi a partire dal XVII secolo è tramandata dall'antica Scuola d'incisione e lavorazione del corallo annessa all'omonimo Museo.
Ai corallai si affiancarono istituti di assistenza economica e assicurativa, divenuti legali nel 1825. Il 19 aprile 1888 sorse la Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, ancora attiva con oltre 64 filiali da Formia e tutto il basso Lazio fino a Salerno.
È presente un'importante industria armatoriale, erede dei pescatori di corallo, con sei grandi società di navigazioni ("Deiulemar", "Giuseppe Bottiglieri di Navigazione", "Fratelli D'Amato", "Di Maio & Partners", "Perseveranza", "Bottiglieri - De Carlini - Rizzo") e altre di minore importanza. Nel 2012 il fallimento della Deiulemar ha messo in crisi l'intera economia cittadina, visto il coinvolgimento, come obbligazionisti della società, di più di 10000 famiglie torresi; precedentemente, sempre nel settore dell'armatoria, c'era già stato il fallimento della Di Maio Line[18].
Attività lavorative ed economiche prevalenti sono: il lavoro marittimo, i cantieri navali siti sul porto, il centro di manutenzione delle Ferrovie dello Stato a Santa Maria la Bruna, laboratori orafi e del corallo e aziende florovivaistiche di media e piccola estensione.
Tra gli anni tra i cinquanta e settanta Torre del Greco rappresentava il maggiore serbatoio di forza lavoro legato alle grandi navi, sia da passeggeri che da carico. I marittimi iscritti superavano le 30.000 unità, creando uno stato di agiatezza e di ricchezza che risulta essere unico nella storia del lavoro marittimo ed industriale in Italia. A seguito di strutturali mutamenti avvenuti nell'ambito nazionale ed internazionale, questo settore riesce ad occupare solamente circa 6.000 lavoratori.
Infrastrutture e trasporti
Torre del Greco dispone di due stazioni ferroviarie: l'area del centro e del porto è servita dalla stazione RFI, posta lungo la ferrovia Napoli-Salerno e percorsa da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania; le zone più interne usufruiscono della stazione EAV, lungo la ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino, servita da treni regionali EAV. Il comune conta ben 7 stazioni ferroviarie della Circumvesuviana; partendo da Napoli Garibaldi arrivando a Torre Annunziata Oplonti abbiamo:
- Torre del Greco
- Via Sant'Antonio
- Via del Monte
- Via dei Monaci
- Villa delle Ginestre
- Leopardi
- Via Viuli-Palazzo di Giustizia
Fra il 1879 e gli anni cinquanta del ventesimo secolo la città era inoltre collegata a Napoli mediante la tranvia Napoli-Portici-Torre del Greco, che attraversava l'area del miglio d'Oro in posizione più centrale rispetto alle due ferrovie.
Amministrazione
Sindaci di Torre del Greco dal 1944
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1944 | 1946 | Francesco Brancaccio | sindaco | ||
1946 | 1950 | Crescenzo Vitelli | sindaco | ||
1950 | 1950 | Antonio Brancaccio | sindaco | ||
1950 | 1951 | Amerigo Liguori | sindaco | ||
1950 | 1952 | Pietro Palomba | sindaco | ||
1952 | 1956 | Francesco Coscia | sindaco | ||
1956 | 1957 | Ubaldo Nardi | sindaco | ||
1957 | 1957 | Mario Rotondi | sindaco | ||
1957 | 1957 | Bartolomeo Mazza | sindaco | ||
1957 | 1958 | Leonardo Mazza | sindaco | ||
1958 | 1961 | Raffaele Capano | sindaco | ||
1961 | 1965 | Antonio Magliulo | sindaco | ||
1965 | 1966 | Raffaele Capano | sindaco | ||
1966 | 1969 | Pasquale Accardo | sindaco | ||
1969 | 1974 | Ciro Ferrer | sindaco | ||
1974 | 1975 | Tommaso Borrelli | sindaco | ||
1975 | 1979 | Pasquale Accardo | sindaco | ||
1979 | 1985 | Mario Auricchio | sindaco | ||
1985 | 1988 | Antonio F. Mennella | sindaco | ||
1988 | 1990 | Francesco Palomba | sindaco | ||
1990 | 1993 | Salvatore Polese | sindaco | ||
1993 | 1993 | Ferdinando Amoroso | commissario prefettizio | ||
1993 | 1994 | Antonio Cutolo | PDS | sindaco | |
1994 | 1995 | Ferdinando Amoroso | commissario prefettizio | ||
1995 | 1998 | Antonio Cutolo | PDS | sindaco | |
1998 | 1998 | Emilio De Luca | commissario prefettizio | ||
1998 | 2001 | Romeo Del Giudice | PPI | sindaco | |
2001 | 2002 | Giovanni Balsamo | commissario prefettizio | ||
2002 | 2005 | Valerio Ciavolino | FI | sindaco | |
2005 | 2006 | Carlo Alfiero - Narcisa Brassesco - Luigi Colucci | commissione straordinaria | ||
2006 | 2006 | Valerio Ciavolino | FI | sindaco | |
2006 | 2007 | Ennio Blasco | commissario prefettizio | ||
2006 | 2007 | Giuseppe Giordano | commissario prefettizio | ||
2007 | 2012 | Ciro Borriello | FI | sindaco | |
2012 | 2014 | Gennaro Malinconico | UdC | sindaco | |
2014 | 2014 | Pasquale Manzo | commissario prefettizio | ||
2014 | 2017 | Ciro Borriello | NcS | sindaco | |
2017 | in carica | Giacomo Barbato | commissario prefettizio |
Gemellaggi
Sport
Il principale sport in città è il calcio, dove la Turris ha militato per più di 30 anni nei campionati professionistici conquistando un'ottima reputazione regionale. Molto seguìta negli anni precedenti è stata la squadra cittadina di pallamano Olimpia La Salle che ha conquistato buonissimi risultati per poi sciogliersi verso la fine degli anni novanta. Nella stagione 2009-2010 è ritornata e si è iscritta al campionato di serie C maschile.
Negli ultimi anni anche il basket sta avendo un'ottima crescita di pubblico e di risultati.
Lo sport del rugby è presente a Torre del Greco fin dal 1965, e quindi la città può vantare in questo sport una lunga tradizione che la pone certamente nell'ambito delle più antiche società dell'Italia meridionale, dopo Napoli, Catania, Messina e Salerno. Anche a livello di risultati sportivi si può annoverare, in questo sport, tra le prime dieci del sud; in particolare, oltre diversi atleti militanti nelle nazionali giovanili e nelle massime serie nazionali, ha dato al settore arbitrale un fortissimo apporto con due dei massimi arbitri italiani ed un commissario internazionale. Tra questi, il miglior arbitro italiano di oggi, Carlo Damasco.
- Turris - Serie D
- Leopardi Calcio - Seconda Categoria
- ASD Torrese - Prima Categoria
- Poseidon - Seconda Categoria
- Virtus Vesuvio
- A.S.D. Preziosissimo Sangue - A.F 1983
- A.S.C. Torre del Greco
- ALBA TURRIS
- G.S.D. RINASCITA CORALLINI 1986
- A.S.D Comprensorio Vesuvio - A.F. 2012
- Turris Octava - Serie C2
- Parco città - Serie D
- Torre del Greco Basket - Serie D Regionale (pallacanestro maschile)
- Olimpia La Salle - Militante in Serie B Maschile dalla stagione 2015-2016.
- BravaTorre
- A.S.D Angioletti
- Parco Città Arcobaleno
- Amatori Rugby Torre Del Greco 1965 - Serie C
- New Olimpic Center
- Palestra Antares
- Pal. Jumping
- Fortitudo Torre del Greco 1975 - serie A femminile
Note
- ^ a b Statistiche demografiche ISTAT
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Comuni della Campania per popolazione, su Tuttitalia.it. URL consultato il 29 dicembre 2016.
- ^ Torre Del Greco in “Enciclopedia Italiana” – Treccani
- ^ Secondo un'antica ipotesi[senza fonte] la torre sarebbe già esistita in epoca romana con il nome di "Torre di Bassano", ed avrebbe preso il nome da un presunto governatore romano, che avrebbe avuto il soprannome di "il greco".
- ^ Symbolae litterariae, opuscula philologica, scientifica, antiquaria ... complectentes, 1748, pag. 92, Symbolae litterariae, opuscula philologica, scientifica, antiquaria ... - Symbolae - Google Libri
- ^ La Provincia di Napoli: storia ed arte, Vittorio Gleijeses, Società Editrice Napoletana, 1987, books.google.it/books?id=JG4-AQAAIAAJ
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- ^ Francesco Balzano, L'antica Ercolano, overo la Torre del Greco, tolta all'obblio, descritta in libri tre, Giovanni Francesco Pacì, 1688, pagg. 31-33, L'antica Ercolano, overo la Torre del Greco, tolta all' obblio, descritta in ... - Francisco Balzano - Google Libri
- ^ Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli, Laurent Justinien, 1805, pagg. 202-203, Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli - Laurent Justinien - Google Libri
- ^ Attilio Zuccagni-Orlandini, Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, Firenze, 1844, p. 837 Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole ... - Attilio Zuccagni-Orlandini - Google Libri
- ^ Pietro Giannone, Istoria civile del regno di Napoli, Capolago (Canton Ticino), 1840, III, p. 293.
- ^ Alexandre Dumas, I Borboni di Napoli, Napoli, 1864, pp.124-125 I Borboni di Napoli - Alexandre Dumas - Google Libri
- ^ ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali, su dati.acs.beniculturali.it.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Va da via Purgatorio a corso Vittorio Emanuele passando per il monastero delle suore battistine, la scuola "Nazario Sauro", l'incrocio con via G. Marconi, la Villa Bonanno (caserma dei carabinieri) e il complesso dell'INA-Casa.
- ^ Francesco Balletta. La ricchezza di Torre del Greco dalla fine del Seicento ai primi decenni dell'Ottocento. Rivista di Storia Finanziaria (Università degli Studi di Napoli) http://www.delpt.unina.it/stof/11_pdf/25-43.pdf
- ^ Il fallimento della DiMaio Line lascia sul lastrico Torre del Greco, su video.mediaset.it.
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Collegamenti esterni
- Sito ufficiale del comune di Torre del Greco, su comune.torredelgreco.na.it.
- Torreomnia, il più enciclopedico sito di Torre del Greco di Luigi Mari, su torreomnia.it.
- Torre del Greco, approfondimento di VesuvioLive.it, su vesuviolive.it.
- http://www.lasalliana.it/images/pdf/GregorioBuhl-Ricci.pdf
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