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Giovanni Spilla: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==
L'arcivescovo Spilla nacque da una famiglia nobile della terra di [[Deba]] in Biscaglia, la quale aveva avuto molti altri personaggi illustri. Egli prima di raggiungere la carica arcivescovile era stato maestro Domenicano e pubblico lettore di filosofia e teologia all'accademia di [[Salamanca]], e confessore del conte di Benevento, [[Juan Alonso Pimentel de Herrera]], viceré di Napoli dal 1603 al 1610 sotto [[Filippo III di Spagna]]. Celebrò sull'altare della [[Madonna della Bruna]] nella [[cattedrale di Matera|cattedrale]] di [[Matera]] il matrimonio tra suo nipote Francesco Spilla, che lo aveva seguito nella sua nuova sede, e la contessa [[Giulia Gattini]] il 25 febbraio [[1618]]. Un altro suo nipote, [[Francesco Yziar]],<ref>[[Itziar]]</ref> sposò ad Acerenza la nobile Caterina Simonello, vedova del dottor [[Giovanni Leonardo Caterini]] e madre di [[Maddalena Caterini]], sposa del conte Donato Gattini. Il 21 marzo 1618, a richiesta del magnifico Giovanni Camillo Caterini, procuratore del conte [[Andrea Salazar]], emise un decreto che permetteva la traslazione dei corpi di D. Alfonso [[Salazar]] e del figlio don Antonio in una più onorevole sepoltura nella sagrestia della chiesa madre di [[Vaglio Basilicata]].
L'arcivescovo Spilla nacque da una famiglia nobile della terra di [[Deba]] in Biscaglia, la quale aveva avuto molti altri personaggi illustri. Egli prima di raggiungere la carica arcivescovile era stato maestro Domenicano e pubblico lettore di filosofia e teologia all'accademia di [[Salamanca]], e confessore del conte di Benevento, [[Juan Alonso Pimentel de Herrera]], viceré di Napoli dal 1603 al 1610 sotto [[Filippo III di Spagna]]. Celebrò sull'altare della [[Madonna della Bruna]] nella [[cattedrale di Matera|cattedrale]] di [[Matera]] il matrimonio tra suo nipote Francesco Spilla, che lo aveva seguito nella sua nuova sede, e la contessa [[Giulia Gattini]] il 25 febbraio [[1618]]. Un altro suo nipote, [[Francesco Yziar]],<ref>[[Itziar]]</ref> sposò ad Acerenza la nobile Caterina Simonello, vedova del dottor [[Giovanni Leonardo Caterini]] e madre di [[Maddalena Caterini]], sposa del conte Donato [[Gattini]]. Il 21 marzo 1618, a richiesta del magnifico Giovanni Camillo Caterini, procuratore del conte [[Andrea Salazar]], emise un decreto che permetteva la traslazione dei corpi di D. Alfonso [[Salazar]] e del figlio don Antonio in una più onorevole sepoltura nella sagrestia della chiesa madre di [[Vaglio Basilicata]].


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==

Versione delle 07:48, 17 ago 2013

Giovanni Spilla
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Deceduto20 settembre 1619
 

Giovanni Spilla (in spagnolo Juan de Espila) (Deba, ... – Acerenza, 20 settembre 1619) è stato un arcivescovo cattolico spagnolo.

Biografia

L'arcivescovo Spilla nacque da una famiglia nobile della terra di Deba in Biscaglia, la quale aveva avuto molti altri personaggi illustri. Egli prima di raggiungere la carica arcivescovile era stato maestro Domenicano e pubblico lettore di filosofia e teologia all'accademia di Salamanca, e confessore del conte di Benevento, Juan Alonso Pimentel de Herrera, viceré di Napoli dal 1603 al 1610 sotto Filippo III di Spagna. Celebrò sull'altare della Madonna della Bruna nella cattedrale di Matera il matrimonio tra suo nipote Francesco Spilla, che lo aveva seguito nella sua nuova sede, e la contessa Giulia Gattini il 25 febbraio 1618. Un altro suo nipote, Francesco Yziar,[1] sposò ad Acerenza la nobile Caterina Simonello, vedova del dottor Giovanni Leonardo Caterini e madre di Maddalena Caterini, sposa del conte Donato Gattini. Il 21 marzo 1618, a richiesta del magnifico Giovanni Camillo Caterini, procuratore del conte Andrea Salazar, emise un decreto che permetteva la traslazione dei corpi di D. Alfonso Salazar e del figlio don Antonio in una più onorevole sepoltura nella sagrestia della chiesa madre di Vaglio Basilicata.

Bibliografia

  • Carlo Caterini, Gens Catherina de terra Balii, Rende, Edizioni Scientifiche Calabresi, 2009
  • Ughelli Ferdinando, Italia Sacra, Venezia, Arnaldo Forni Editori, 1731
  • Pietro Antonio Ridola, Memoria Genealogica-istorica della famiglia Gattini di Matera, Napoli, Edizioni Nicola Jovene, 1877

Note

Predecessore Arcivescovo di Acerenza e Matera Successore
Giuseppe de Rossi 19 gennaio 1611 - 20 settembre 1619 Fabrizio Antinori
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