Pietro Leoni

Pietro Leoni (Premilcuore, ? gennaio 1909 – Montreal, 26 luglio 1995) è stato un gesuita e missionario italiano.

Padre Leoni (nei documenti sovietici Петр Ангелович Леони), di umili origini, dopo l’ingresso nel seminario di Modigliana nel 1922 era entrato a far parte della Compagnia di Gesù nel 1927. Studiò a Roma all’Università Gregoriana e nel 1934 entrò al Collegium Russicum. Fu ordinato sacerdote di rito orientale e latino nel 1939.

Fece parte del gruppo di sacerdoti che accolsero l'invito a recarsi quali missionari in URSS, a seguito dell'invasione da parte delle truppe dell'Asse.

Nell’estate del 1940 si arruolò, quindi, come cappellano militare e giunse in Unione sovietica al seguito dei reparti italiani al fronte orientale; fu impegnato negli ospedali militari e presso la parrocchia di Dnepropetrovsk. Nel 1943 rientrò in Italia con il ritiro dell’Armata italiana, per poi rientrare in Ucraina come sacerdote per le comunità cattoliche di rito latino ed orientale a Odessa. Nel 1944, all'approssimarsi dell'Armata Rossa, nonostante l’evacuazione del clero cattolico, a Odessa rimasero come sacerdoti i soli p. Leoni ed il francese p. Jean Nicolas, A.A. (1901-1984).

Il 29 aprile 1945 fu arrestato dalle autorità sovietiche con padre Nicolas e condotto alla Lubjanka a Mosca e da lì alle carceri di isolamento di Lefortovo e Butyrki, fu interrogato e torturato, ma non indicò i nominativi degli altri sacerdoti cattolici in Unione sovietica. Il 12 novembre 1945 fu condannato per “propaganda antisovietica” a 10 anni di lavori forzati e inviato nei gulag in Mordovia (Tem-lag, Temnikovskij lager); nel 1947 ebbe un’ulteriore condanna per ‘’attività controrivoluzionaria” a 25 anni di lavori forzati e fu inviato nei gulag di Dubravnyj lager (Mordovia), Vorkuta (Siberia) e Pot'ma (Mordovia).

Su intervento del Vaticano e del Governo italiano, fu rilasciato a Vienna 30 aprile 1955.

Tornato in Italia, raccontò le vicende dell’evangelizzazione in URSS e della carcerazione nei gulag.

In seguito fu inviato in Canada, presso gli emigrati cattolici di origine russa dove rimase fino alla morte.

Bibliografia

• Pietro Leoni, Spia del Vaticano!, ed. Cinque Lune, Roma, 1959
• (FR) Jean Nicolas, Onze ans au paradis, éd. Fayard, 1958
• Irina Osipova, Se il mondo vi odia ... Martiri per la fede nel regime sovietico, ed. La Casa di Matriona, Milano, 1997
• Mara Quadri - Alessandro Rondoni, Pietro Leoni, RC Edizioni, Roma, 1999
• Fulvio Scaglione, Un italiano nei gulag di Stalin. Padre Pietro Leoni, in Avvenire, 18.11.1999
• A. Costa – E. Zini, La Fede e il Martirio. Padre Pietro Leoni S.J., un missionario italiano nell'inferno dei Gulag, ed. Il Cerchio, 2001
• Elena Dundovich, Francesca Gori, Emanuela Guercetti, Gulag. Storia e memoria, Feltrinelli editore, 2004, p. 229.

Voci correlate

• Collegium Russicum
• Chiesa cattolica in Russia
• Gulag

Collegamenti esterni

• La Storia siamo noi
• Il 26 luglio anniversario di padre Pietro Leoni testimone di fede nei gulag staliniani, dal sito della Diocesi di Forlì
• Scheda sul sito Russia cristiana - sezione Personalità - Confessori della fede
• Sito a cura del Centro studi Memorial di Mosca e della Fondazione Feltrinelli di Milano
• Domenico Del Rio, Quell'esercito di preti clandestini, in Repubblica del 25.01.1991, p. 23
• La storia di Padre Pietro Leoni sul sito della Gioventù Francescana d'Italia
• (EN) Sergey Golovanov,The Historical Destiny of the Russian Catholic Tradition of the Byzantine Rite, 1917 – 1991
• (EN) Methodios Stadnik, Nec Plus, Nec Minus, Nec Aliter: A Brief History of the Russian Byzantine Catholic Church and the Russian Catholics