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Formiche di Grosseto: differenze tra le versioni

Coordinate: 42°34′36″N 10°53′00″E
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Versione delle 17:17, 12 set 2011

Formiche di Grosseto
Geografia fisica
LocalizzazioneMar Tirreno
Coordinate42°34′36″N 10°53′00″E
ArcipelagoArcipelago Toscano
Geografia politica
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Toscana
Provincia  Grosseto
Comunestemma Grosseto
Cartografia
voci di isole d'Italia presenti su Wikipedia
Subacquei in immersione alle Formiche.

Le Formiche di Grosseto sono poco più di scogli, compresi nell'Arcipelago Toscano, che si ergono bruscamente da un fondale profondo circa 100 metri. Si trovano davanti alla costa grossetana del Parco naturale della Maremma. Fanno parte del comune di Grosseto.

Sono formate da tre isolotti, disposti in fila uno dietro l'altro, sul più grande del quale si trova un faro. La loro superficie risulta in modo decrescente seguendo la direttrice nord-ovest/sud-est, sulla quale si dispongono gli isolotti. Considerati complessivamente hanno una superficie di 1.500 metri quadrati e si sviluppano su una linea costiera di circa un miglio.

Distano circa 15 miglia nautiche (28km) da Porto Santo Stefano sul Monte Argentario e circa 9 (14km) dalla foce del fiume Ombrone.

Le isole sono molto apprezzate dagli amanti dell'attività subacquea.

Area protetta

Le Formiche sono protette come area naturale protetta: nell'area è stato proposto un sito di importanza comunitaria (pSIC) e zona protezione speciale (ZPS), ed è presente un sito di interesse regionale (SIR).

I principali elementi di criticità interni al SIR sono[1]:

  • Le Formiche sono meta abituale di numerosi diportisti, provenienti dai porti della costa grossetana, e vengono frequentate per la pesca, soprattutto dilettantistica. Non è noto se lo sbarco, per praticare la pesca a canna da terra, sia frequente. Il disturbo antropico diretto, nel caso di eventuale insediamento di una colonia di Larus audouinii, potrebbe avere un serio impatto.
  • Costante incremento del Gabbiano reale (Larus cachinnans). La Formica grande ospita un numero di coppie che, presumibilmente, è prossimo a quello massimo consentito dalla sua superficie e dalle sue caratteristiche morfologiche e vegetazionali. Attualmente si può ipotizzare che, per l’insediamento di una colonia di Larus audouinii, manchi lo spazio fisico. L'impatto dei gabbiani su flora e vegetazione è forte, nella parte centrale dell’isolotto, dove la vegetazione potenzialmente presente è stata sostituita da formazioni nitrofile, come gli Allio-Lavatereti. In tempi lunghi il disturbo può minacciare la conservazione dell'endemismo locale Limonium doriae.
File:Mappa SIR Formiche di Grosseto.jpg
Mappa del SIR

I principali elementi di criticità esterni al sito sono[1]:

  • Presenza di discariche costiere, che consente l’aumento delle popolazioni nidificanti di Gabbiano reale.

Le principali misure di conservazione da adottare sono[1]:

  1. Mantenere in un favorevole stato di conservazione la popolazione di Limonium doriae e gli habitat d’interesse comunitario (EE).
  2. Garantire il buon esito della riproduzione di Larus audouinii, in caso di eventuale insediamento di una sua colonia (EE).
  3. Conservare le popolazioni isolate, d’interesse conservazionistico, di rettili e invertebrati (E).
  4. Limitare l’impatto su specie e habitat d’interesse, causato dalla presenza di specie animali in forte aumento (Gabbiano reale Larus cachinnans) (E).

Indicazioni per le misure di conservazione[1]:

  • Monitoraggio della consistenza numerica della popolazione nidificante di Larus cachinnans e dell’eventuale insediamento di colonie di Larus audouinii; in questo caso, adozione delle eventuali misure urgenti ritenute necessarie (ad esempio, sorveglianza, sensibilizzazione, divieto temporaneo di sbarco) (EE).
  • Monitoraggio dello stato di conservazione della vegetazione e della popolazione di Limonium doriae, adottando le eventuali misure ritenute necessarie (EE).
  • Interventi a scala regionale per la limitazione delle popolazioni di Larus cachinnans (E).

Geomorfologia

La tipologia ambientale prevalente è data dall'isoletta a morfologia pianeggiante (Formica grande) con scogli satelliti, di natura calcarea, con caratteristiche simili ai vicini Monti dell'Uccellina, con prevalenza di vegetazione delle coste rocciose. Formazioni ad alte erbe nitrofile, nelle sole parti centrali della Formica grande. Il popolamento faunistico e floristico presenta alcuni endemismi rari come Limonium somieri.

Fauna

Formica è gli scogli sono usati come dormitorio da uccelli acquatici. Presenza, fra i rettili, di Phyllodactylus europeus (specie endemica dell’area mediterranea occidentale). Presenza di invertebrati endemici dell’area tirrenica o dell'Arcipelago Toscano.

Podarcis sicula è presente con un fenotipo unico di questi isolotti, precedentemente classificato come sottospecie P. sicula robertii.

Flora

Limonium doriae, endemismo esclusivo del sito.

Note

  1. ^ a b c d Pietro Giovacchini, Paolo Stefanini, La Protezione della Natura in Toscana: SIR e Fauna di interesse conservazionistico nella Provincia di Grosseto, "I quaderni delle Aree Protette", Vol. 3, cit. in maremmariservadinatura.provincia.grosseto.it. (URL consultato il 26 aprile 2010)

Collegamenti esterni