Heinkel He 280: differenze tra le versioni
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Versione delle 16:30, 29 ago 2010
Heinkel He 280 | |
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Heinkel He 280. | |
Descrizione | |
Tipo | Aereo da caccia |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Heinkel Flugzeugwerke AG |
Data primo volo | agosto 1941 |
Data entrata in servizio | mai |
Esemplari | 9 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 10,4 m |
Apertura alare | 12,3 m |
Altezza | 3,06 m |
Superficie alare | 21,5 m² |
Peso a vuoto | 3.215 kg |
Peso max al decollo | 4.310 kg |
Propulsione | |
Motore | turbogetto Heinkel HeS 8 |
Spinta | 750 kg |
Prestazioni | |
Velocità max | 800 km/h circa |
Autonomia | 650 km |
Tangenza | 11.500 km |
Armamento | |
Cannoni | 3 MG 151 da 20 mm |
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L'Heinkel He 280 è stato il primo caccia a reazione realizzato nel mondo.
Il progetto prevedeva una fusoliera longilinea ed aggraziata, doppio timone di coda, carrello triciclo anteriore (sul Messerschmitt Me 262 era in origine triciclo posteriore), ala diritta e un abitacolo al centro quasi esatto dell'aereo. Le armi erano alloggiate nel muso. Il problema era principalmente che la macchina non disponeva di motori affidabili per l'impiego operativo, e per giunta la potenza disponibile era insufficiente.
Così, nonostante una buona velocità massima e i tre moderni cannoni MG 151, venne considerato poco efficace rispetto al Me 262, solo di poco in ritardo ma meglio armato e dotato di un'autonomia maggiore; ancora una volta la Heinkel uscì sconfitta dallo scontro con la Messerschmitt AG. Dopo aver provato in volo 9 prototipi, collaudati tra il 1941 e il 1943 con le designazioni dal V1 al V9 e ciascuno con un diverso allestimento di motori ed altri accessori, si lasciò così cadere definitivamente il progetto, non prima però che almeno un altro evento storicamente significativo (oltre all'He 280 di per sé) si verificasse.
Il primo dei prototipi, il V1, diede al pilota il dubbio onore di essere il primo a lanciarsi con un seggiolino a razzo quando i suoi motori si bloccarono in volo; il Me 262 non disponeva di tale dispositivo. Almeno in un campo, se non altro, l'He 280 segnava teoricamente un punto a proprio favore.
Sviluppo
L’industria Heinkel avviò il progetto dell’He 280 su sua iniziativa dopo che l’Heinkel He 178 incontrò l’indifferenza da parte del Reichsluftfahrtministerium ("RLM") (Ministero dell’aria tedesco). Il capo progettista fu Robert Lusser, che avviò il progetto sotto la designazione di He.180 nel tardo 1939. Il risultato fu, alla prima apparenza, un aereo convenzionale rispetto agli standard dell’epoca (un’ala dritta in posizione mediana, due turbogetti installati in gondole sotto le ali). Esternamente, la principale innovazione fu il carrello triciclo retrattile, probabilmente derivato dall’esperienza avuta con l’He 178 che aveva evidenziato come tale soluzione fosse un vantaggio per gli aerei a reazione. Internamente, l’He 280 era equipaggiato con un sedile eiettabile ad aria compressa, primo aereo a montarne uno. Fu anche previsto di pressurizzare la cabina di pilotaggio.
Il primo prototipo fu completato nell’estate del 1940, ma il turbogetto l’Heinkel HeS 8 previsto per equipaggiare l’aereo stava procedendo con difficoltà. Il 22 settembre 1940, mentre l’attività sul motore continuava, il primo prototipo iniziò le prove di planata con dei simulacri installati al posto dei motori. Ci vollero altri sei mesi prima che Fritz Schäfer portasse in aria il secondo prototipo con i propri motori il 30 marzo 1941. Il 5 aprile 1941 venne effettuata una dimostrazione in volo alla presenza di Ernst Udet, capo del settore sviluppo del RLM, ma come il suo predecessore, apparentemente non fece una grande impressione.
Se Udet avesse approvato il progetto, Heinkel avrebbe potuto beneficiare dei fondi extra necessari a continuarne lo sviluppo, permettendo tra l’altro di correggere i problemi che stavano avendo con i motori a reazione. Tutti i turbogetti sviluppati in Germania dovettero affrontare la mancanza di finanziamenti da parte del governo nelle fasi critiche di sviluppo iniziali. L’intero programma di motori a reazione non fu finanziato, con l’effetto di non avere motori affidabili.
Se il governo tedesco avesse dato il supporto necessario, l’He.280 sarebbe potuto entrare in produzione all’inizio della guerra in modo da permetterne l’impiego nella Luftwaffe molto tempo prima del Me.262, avvenuto invece alla fine della guerra.
Per tutto l’anno successivo, i progressi andarono avanti lentamente a causa dei continui problemi con i motori. Fu anche avviato lo sviluppo del progetto di un secondo motore, l’Heinkel HeS 30, come potenziale sostituto dell’HeS 8. Nel frattempo furono considerati propulsori alternativi, includendo anche il pulsogetto Argus As 014, famoso per essere stato installato sulle bombe volanti V1.
Alla fine del 1943, comunque, il terzo prototipo fu equipaggiato con una versione migliorata del motore HeS 8 e fu pronto per una dimostrazione. Il 22 dicembre, un finto combattimento aereo tra un He 280 ed un Focke-Wulf Fw 190 fu effettuato alla presenza di ufficiali dell’RLM. L’aereo non solo dimostrò di avere una superiore velocità, ma anche una grande manovrabilità rispetto al suo avversario. Finalmente, a questo punto l’RLM iniziò ad avere interesse per l’aereo e piazzo un ordine per 20 aerei di pre-produzione, a cui sarebbe seguito un ordine per ulteriori 300 velivoli.
I problemi ai motori continuarono ad ostacolare il progetto. Nel 1942 l’RLM ordinò alla Heinkel di abbandonare lo sviluppo dei motori HeS 8 e HeS 30 per focalizzare lo sviluppo su un motore successivo, l’Heinkel HeS 011, molto più avanzato (e pertanto più problematico). Nel frattempo, il primo prototipo di He 280 fu riequipagiato con i pulsogetti Argus a fu sottoposto a prove per verificare i nuovi motori. A causa del cattivo tempo, che causò la formazione di ghiaccio sull’aereo, il pilota collaudatore Helmut Schenk fu la prima persona a lanciarsi con il sedile eiettabile, che funzionò perfettamente, ma l’aereo andò distrutto.
In attesa di avere disponibili i motori HeS 011, che non sarebbero arrivati per lungo tempo, la Heinkel fu forzata ad accettare l’utilizzo di un motore competitore, selezionando il BMW 003. Sfortunatamente, anche questo motore fu affetto da problemi e ritardi, e nel frattempo, il secondo prototipo di He.280 fu riequipaggiato con i motori Junkers Jumo 004 mentre le successive cellule furono destinate ai motori BMW (che, alla fine, non furono mai operativi prima della fine del progetto He 280). I motori Jumo però erano molto più grandi e pesanti degli HeS 8 attorno ai quali l’aereo era stato progettato e con i quali aveva volato bene (per la prima volta il 16 marzo 1943), e fu immediatamente ovvio che questo motore non sarebbe potuto essere installato per lungo tempo.
Meno di due settimane dopo, il 27 marzo, Erhard Milch cancellò il progetto. I motori Jumo 004 equipaggiarono successivamente i Me 262, e nonostante l’He 280 avesse dimostrato di avere delle ottime qualità, tali propulsori non riuscirono mai ad integrarsi con il velivolo. Ad Henkel fu ordinato di abbandonare il progetto dell’He 280 e di focalizzare l’attenzione nella costruzione dei bombardieri, ma rimase amareggiato di questa decisione fino alla sua morte.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Heinkel He 280
Collegamenti esterni
- (DE) Bert Hartmann, Heinkel He 280, in Luftarchiv.de, http://www.luftarchiv.de/, 16-09-2007. URL consultato il 15-01-2009.