Linfoma follicolare: differenze tra le versioni
mNessun oggetto della modifica |
|||
Riga 12: | Riga 12: | ||
== Eziologia == |
== Eziologia == |
||
Si associa ad una mutazione genetica che causa |
Si associa ad una mutazione genetica che causa overespressione di Bcl-2, (una molecola anti-apoptotica). Frequentemente si tratta di una traslocazione cromosomica t14;18 che avvicina il sito delle catene pesanti delle immunoglobuline al gene bcl-2. Questo fa sì che Bcl-2 goda dell'effetto dell'enhancer del gene per le catene pesanti delle Ig e venga dunque attivamente trascritto e tradotto. Bcl-2 non ha un effetto mitogeno, bensì antiapoptotico, ovvero di inibizione della [[apoptosi]], la cosiddetta morte cellulare programmata. Questo si traduce in una aumentata longevità delle cellule che dunque sono maggiormente esposte al rischio di accumulare mutazioni, quelle sì, con effetto mitogeno. |
||
Risulta positivo ai marker del centro germinativo Bcl-6 e CD10. Formato da cellule prevalentemente di aspetto centrocitico. |
Risulta positivo ai marker del centro germinativo Bcl-6 e CD10. Formato da cellule prevalentemente di aspetto centrocitico. |
||
Versione delle 16:00, 10 lug 2009
Template:Disclaimer soccorso Con il termine di linfoma follicolare si comprende un gruppo di forme tumorali (di caratteristiche non Hodgkin).
Epidemiologia
Molto diffuso nei paesi industrializzati, negli USA comprende il 50% delle forme non Hodgkin, si manifesta principalmente in soggetti anziani.
Diagnosi
Si osserva attraverso il microscopio ottico ed esame citogenetico.
Sintomatologia
Non mostra sintomi iniziali.
Eziologia
Si associa ad una mutazione genetica che causa overespressione di Bcl-2, (una molecola anti-apoptotica). Frequentemente si tratta di una traslocazione cromosomica t14;18 che avvicina il sito delle catene pesanti delle immunoglobuline al gene bcl-2. Questo fa sì che Bcl-2 goda dell'effetto dell'enhancer del gene per le catene pesanti delle Ig e venga dunque attivamente trascritto e tradotto. Bcl-2 non ha un effetto mitogeno, bensì antiapoptotico, ovvero di inibizione della apoptosi, la cosiddetta morte cellulare programmata. Questo si traduce in una aumentata longevità delle cellule che dunque sono maggiormente esposte al rischio di accumulare mutazioni, quelle sì, con effetto mitogeno. Risulta positivo ai marker del centro germinativo Bcl-6 e CD10. Formato da cellule prevalentemente di aspetto centrocitico.
L'indice di proliferazione (un sistema che si utilizza in oncologia ) non è particolarmente elevato (questo giustifica l'andamento indolente), ma possono occorrere successive mutazioni che inducono trasformazione blastica (es: una mutazione che causi iperespressione di c-myc o di p53, una trasformazione blastica è il passaggio da una leucemia cronica ad una leucemia acuta ).
Bibliografia
- Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine, New York, McGraw-Hill, 2006, ISBN 978-88-386-3917-3.