Diabolik: differenze tra le versioni
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Versione delle 17:19, 18 giu 2009
Diabolik | |
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medium non riconosciuto o mancante, vedi il manuale | |
Lingua orig. | Italiano |
Autori |
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Editore | Astorina |
1ª app. | 1 novembre 1962 |
Voci italiane |
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Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego | sconosciuto |
Sesso | Maschio |
Diabolik | |
fumetto | |
Testi | Angela Giussani, Luciana Giussani |
Editore | Astorina |
1ª edizione | 1 novembre 1962 |
Periodicità | mensile |
Albi | 723 (in corso) |
Collana 1ª ed. it. | Diabolik |
Genere | giallo |
Diabolik è un personaggio dei fumetti creato da Angela e Luciana Giussani nel 1962, pubblicato dalla Astorina.
Nasce da un'idea di Angela Giussani, idea che nasce vedendo tutti i giorni dei pendolari (lei abitava nelle vicinanze della Stazione di Milano Cadorna); pensa così di realizzare un fumetto con un formato che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca. Per capire i gusti dei suoi potenziali clienti, Angela fece un'indagine di mercato da cui scaturì che molti in viaggio leggevano romanzi gialli, anche se tradizione vuole che l'intuizione le arrivò per caso grazie a un libro trovato abbandonato in treno, un romanzo di Fantomas. Nasce il "formato Diabolik" (12 x 17 cm), poi ripreso da molte altre pubblicazioni del genere. Il formato tascabile contribuirà all'inimmaginabile successo nel tempo del personaggio Diabolik.
Il personaggio
Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962 portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita; il loro costante scopo è rubare denaro e gioielli. Non si fanno scrupoli morali, in quanto spesso le vittime sono ricche famiglie, banche o altri personaggi criminalmente arricchiti. Agiscono sempre con estrema sicurezza e freddezza. Il ricavato serve per vivere una vita agiata e per finanziare i nuovi e sofisticati metodi per le future rapine, spesso tecnologicamente al limite dell'irreale ma di grande impatto emotivo.
L'incontro di Diabolik con Eva ammorbidirà nei successivi numeri il carattere, pur sempre forte, del "re del terrore", il quale da spietato e crudele ladro assassino diventerà un personaggio via via più umano, contraddistinto da un suo particolare senso morale. Questo anche naturalmente per assecondare il favore del pubblico del fumetto col trascorrere degli anni. Eva Kant, cosa molto particolare per un fumetto nato negli anni sessanta, diviene via via meno sottomessa al partner, e il suo aiuto si rivela indispensabile e apprezzato per il protagonista. Quanto alle origini del personaggio, su di esse fa una qualche luce il n. 5 (107) del 1968, il celebre Diabolik, chi sei?: unico sopravvissuto di un naufragio, giunse in fasce su un'isola fuori delle normali rotte, fu allevato dagli uomini del malvivente King e da loro apprese le più svariate tecniche criminali. Diventato adulto, uccise King e fuggì dall'isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.
Inizia la sua carriera in oriente, nel Deccan. Qui viene salvato da un contrabbandiere di nome Ronin ed entra a far parte della scuola di quest'ultimo, dove gli vengono insegnate numerose tecniche che in seguito faranno parte della sua attività, come i mille trucchi che utilizza per seminare i nemici, il lancio del pugnale e le arti marziali. Inoltre, in questa scuola adotterà la famosa calzamaglia nera. Poco tempo dopo la scuola viene distrutta e tutti gli allievi e i maestri, compreso Ronin, vengono uccisi da Walter Dorian, un criminale di Clerville sosia di Diabolik. Diabolik, unico sopravvissuto, lo ucciderà, in apparenza, e s'impossesserà della sua Jaguar e di tutte le sue proprietà, assumendo l'identità di Walter Dorian.
Sempre in Oriente avvenne il primo incontro tra lui e Ginko. L'ispettore, sulle tracce di trafficanti di droga, avrà il primo faccia a faccia col criminale e in quel momento inizierà la loro eterna sfida. Poco tempo dopo, Ginko lo catturò, senza sapere che il criminale indossava una delle sue maschere. Diabolik fuggì subito dopo.
Il primo colpo, raccontato nel primo episodio della serie, Il re del terrore, vede come vittime la famiglia Garian. Con un abile gioco di maschere e intrighi, Diabolik, alias Walter Dorian, rovina l'intera nobile casata. Farà la prima apparizione Gustavo Garian, che nei primi numeri sarà una sorta di assistente di Ginko. Nel primo numero facciamo anche la conoscenza di Elisabeth Gay, la prima ragazza di Diabolik, bella ma molto ingenua, che crede che il suo amante sia un ricco uomo d'affari. Sarà Elisabeth a scoprire la vera identità di "Walter" e a denunciarlo nel terzo numero, L'arresto di Diabolik. Sempre nel terzo numero fa la sua prima apparizione Eva, che, dopo la denuncia di Elisabeth, salva il ladro dalla ghigliottina, facendo giustiziare un suo fastidioso pretendente.
La morale
Essendo un criminale, ed avendo vissuto sempre con altri malviventi più o meno pericolosi, Diabolik non può certo essere un personaggio che vive nel rispetto della legge. Per lui l'omicidio, il rapimento e soprattutto il furto sono accettabili, così come, anche se accade più raramente, il tradimento (a volte sfrutta bande che poi tradisce), il ricatto (quello riguardo i gioielli della corona del Beglait è il più famoso caso) e lo spionaggio (ad esempio di piani militari o di marchingegni per la purificazione delle pietre preziose). Ciononostante, se queste cose riguardano il Diabolik criminale, l'uomo Diabolik ha un ferreo codice d'onore. Non verrebbe mai meno alla parola data ed è disposto a qualunque sacrificio per Eva (che una volta gli chiede di rinunciare a un bottino per dimostrare all'opinione pubblica il loro amore reciproco). Il Diabolik criminale, però, è veramente il re del terrore: chiunque tenti di ucciderlo, di ricattarlo, di fare male alle - poche - persone a lui care è destinato a morire. Diabolik stesso ci tiene che sia ben noto questo, per scoraggiare gli avversari.
Le armi
Diabolik non ama particolarmente le armi da fuoco: se ne avesse bisogno, non si farebbe scrupoli ad usarle, ma quelle poche volte che impugna una pistola o un fucile, in un modo o nell'altro, non uccide nessuno. Le sue armi preferite sono i pugnali, spesso dotati di accessori nell'impugnatura (una torcia elettrica è un classico); a volte usa degli aghetti al narcotico o al veleno. Per stordire molti nemici in una volta sola può ricorrere a capsule di narcotico che getta a terra al momento opportuno. I suoi rifugi, però, sono pieni di trabocchetti che comprendono varie alternative:
- botole mortali
- scariche elettriche
- lanciafiamme
- a volte addirittura esplosivi
L'"arma" principale di Diabolik resta sempre e comunque la paura e il terrore che incute nelle sue vittime: la sua sagoma nera nel buio della notte fa tremare molte persone, e il suo nome è pronunciato con timore. Alcuni degli epiteti con cui è chiamato Diabolik, che rendono l'idea della sua fama, sono:
- il re del terrore
- l'inafferrabile criminale
- l'assassino dai 1000 volti
- il genio del delitto
- l'assassino fantasma
- il genio della fuga
Queste espressioni sono state utilizzate per dare il titolo ai rispettivi albi a fumetti della serie, ma vengono anche usate dai personaggi per soprannominare effettivamente il personaggio.
L'eterna sfida con Ginko
Il duo romantico e criminale è in lotta perenne con l'ispettore Ginko, e anche se a volte costui riesce a catturarli, essi riescono sempre a farla franca grazie a ingegnosi trucchi e straordinarie fughe spesso a bordo della famosa Jaguar E-Type, o evasioni che si svolgono anche grazie alle famose maschere, così perfette da ingannare chiunque; con tali maschere Diabolik ed Eva Kant riescono ad assumere le sembianze più disparate. Diabolik, Eva Kant e l'ispettore Ginko formano un triangolo di personaggi indissolubile: non esisterebbe Diabolik senza Ginko, il suo alter-ego più pericoloso, non esisterebbe Ginko senza un così temibile criminale e soprattutto non ci sarebbe Diabolik senza Eva, di cui è follemente innamorato e ricambiato in uguale misura. Anche Ginko, comunque, ha una compagna: la nobildonna Altea di Vallenberg.
Clerville
Clerville è la capitale dell'omonimo stato fittizio in cui Diabolik compie le sue attività criminali. Nei primi numeri della serie, il personaggio agiva a Marsiglia, poi gli autori decisero di inventare una città nuova, per evitare continue documentazioni sulla città.
Si sa che Clerville è un paese europeo visto che nel 2002 adotta l'euro come moneta. La moneta precedente non è mai stata nominata, ma aveva la stessa valenza della lira italiana.
Lo stato di Clerville comprende anche altre città, apparse sempre negli albi come Ghenf, la seconda città più importante dello stato di Clerville: situata sul mare (Clerville invece è nell'interno, attraversata da un fiume), covo di bande malavitose.
La maggior parte degli abitanti di Clerville è composta da nobili decadenti e ricconi, gli obiettivi del Re del terrore. Nel microcosmo diaboliko i cognomi sono tutti in lingue, mentre i nomi propri sono italiani. Forse per evitare casi di omonimia.
A Clerville non c'è riccone che non si sia arricchito illegalmente e che non sfrutti delle attività di copertura. Questi sono gli obiettivi di Diabolik, ma non perché è un giustiziere e vuole fare Robin Hood: coloro che si sono arricchiti in modo illegale sono più facoltosi e tengono i frutti delle loro attività in casa e non in banca. Non mancano, comunque, numerosi episodi in cui la vittima dell'assassino dai 1000 volti è un onesto e tranquillo nobile che vive in una di quelle numerosissime ville che si possono ammirare nelle colline appena fuori Clerville.
Non c'è solo la "città-megalopoli" di Clerville a far da sfondo alle avventure di Diabolik, Eva e Ginko: in tutti gli oltre settecento episodi, i lettori si sono trovati immersi in diverse altre cittadine e paesini, come ad esempio Clemon, piccolo villaggio sulla costa abitato da pescatori con le stradine in acciottolato e il porticciolo ("Agguato sul fondo" 1968); Colleverde è invece il luogo in cui vive la tenera Bettina ("Angoscia" 1966), mentre Montvert è il nome di un paese sulle colline di Clerville.
Nel novembre 2005, la casa editrice Astorina ha pubblicato la Guida turistica di Clerville, un volume che contiene la mappa intera dello stato e della sua capitale, con tutti i riferimenti agli oltre settecento episodi del Re del Terrore.
Il successo di Diabolik
Le avventure inedite di Diabolik vengono pubblicate ancora oggi mensilmente, a più di 40 anni di distanza dalla prima uscita, con numerose ristampe periodiche. I primi numeri sono oggetto di culto da parte dei collezionisti. Le sue storie, smussate dal cambiare dei tempi e delle mode affascinano ancora perché improntate ad uno stile classico in cui il bene e il male sempre si fronteggiano.
Alla realizzazione grafica del personaggio si sono alternati nel tempo diversi disegnatori di fama fra i quali Sergio Zaniboni, Enzo Facciolo, Franco Paludetti, Giorgio Montorio, Brenno Fiumali, Flavio Bozzoli, Glauco Coretti, Lino Jeva, Mario Cubbino, Emanuele Barison, Giuseppe di Bernardo e Angelo Maria Ricci, mentre per le sceneggiature, oltre alle sorelle Angela e Luciana Giussani, molto si deve a Patricia Martinelli, alla direzione di Diabolik per circa dieci anni, nonché a Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice e della testata ed autore di più di cento soggetti, senza dimenticare Tito Faraci.
Altri media
Cinema
Diabolik ha ispirato anche un film omonimo che lo vede protagonista e che si è avvalso dell'illustre regia di Mario Bava. La pellicola, che all'epoca non ebbe un grosso successo in Italia, fu molto apprezzata dai Cahiers du Cinéma ed è diventata un piccolo culto all'estero; sorte che è toccata a gran parte della produzione di quelli che vengono considerati registi di B-movie (ad esempio Lucio Fulci). Il film risale al 1968 e vede John Phillip Law nei panni del ladro in calzamaglia nera, Marisa Mell in quelli di Eva Kant e Michel Piccoli nei panni dell'ispettore Ginko. Una menzione speciale la merita anche la colonna sonora che era firmata da Ennio Morricone. Quasi poi a voler segnare una sorta di continuità, Lamberto Bava (figlio di Mario), ha firmato la regia del videoclip dei Tiromancino Amore impossibile dove i protagonisti sono ancora loro: Diabolik (Daniel McVicar, interprete di Beautiful, scelto semplicemente per i suoi tratti simili a quelli di Diabolik) , Claudia Gerini (nella parte di Eva Kant) e come cameo lo stesso John Phillip Law nella parte del guardiano del museo. Oltre ai Tiromancino vi è anche il videoclip della band hip-hop americana Beastie Boys "Body Movin" che riprendono il personaggio di Diabolik, scene del film rese in modo ironico e ci sono anche spezzoni presi direttamente dal film di Mario Bava.
Pubblicità e campagne sociali
Diabolik, come molti altri personaggi dei fumetti, è stato utilizzato anche nella pubblicità, soprattutto per campagne sociali, come quella contro l'eccessiva velocità e quella contro l'abbandono degli animali lungo le autostrade. Ma è comparso anche in spot pubblicitari di tipo più commerciale, come quelli della Securmark, del Crodino e della Renault Twingo.
Radio
Nel 2000 Diabolik è stato protagonista del primo Radiofumetto, trasmesso dalla Rai a puntate su RadioDue, con l'adattamento di Armando Traverso e la regia di Arturo Villone. Le voci di Diabolik ed Eva Kant erano quelle di Luca Ward e Roberta Greganti.
Nel 2002, in occasione dei 40 anni del personaggio è stato anche pubblicato il primo Audiofumetto, tratto dal remake del primo episodio della serie: Diabolik, il re del terrore, registrato a Cinecittà, sempre con la regia di Arturo Villone.
Collezionismo
Nel 2007 Sorprese & Dintorni presenta in esclusiva le statue in resina di marmo a tiratura limitata dedicate al Re del Terrore. Ogni statua è dotata di certificato di garanzia e autenticità autografato da Mario Gomboli, direttore della Casa editrice Astorina. Nel 2009 la stessa Sorprese & Dintorni lancia l'esclusiva linea fashion di borse e accessori moda a marchio Diabolik, per l'uomo, e a marchio Eva Kant, per la donna.
Cartoni animati
Nel 2000 è stata realizzata una serie animata basata sull'antieroe: Diabolik (Diabolik - Track of the Panther), prodotta da Saban International, con la collaborazione dell'emittente francese Metropole 6, e Fox Television, composta da 40 episodi di 24 minuti.
Videogiochi
Diabolik è stato anche protagonista di alcuni videogiochi sviluppati dalla software house italiana Simulmondo all'inizio degli anni novanta.
Nel 2007 è uscito Diabolik: The Original Sin sviluppato dalla software house italiana Artematica; un'avventura grafica completamente in 3D. Il tema della colonna sonora "Diabolik" è a cura di Andrea Vialardi.
Varie
I collezionisti tipicamente suddividono i primi albi in "Diabolik Ingoglia" e "Diabolik Sodip". La "Ingoglia" era un piccolo distributore di Milano, alla quale Astorina affidò la distribuzione dei primi 17 albi di Diabolik. Poi man mano che il volume di vendite aumentava all'Astorina nacque l'esigenza di trovarne uno più grande, e scelsero la "Sodip". Con la distribuzione Sodip vennero ristampati anche i primi numeri (partendo da agosto 1964), che dunque sono effettivamente una seconda edizione (a distribuzione Sodip, per l'appunto). Inoltre i primi due albi, vengono effettivamente ridisegnati, e la copertina del n.1 presenta un paio di piccole differenze rispetto all'originale.