Prigione di super-massima sicurezza: differenze tra le versioni

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== Storia ==
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Nel corso degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, il Brasile ha dovuto affrontare sfide importanti con la struttura delle bande all’interno delle sue carceri. La banda Primeiro Comando da Capital (PCC) ha guadagnato notorietà nel sistema carcerario e ha avuto nuovi membri che si sono uniti all'interno delle carceri. Le rivolte erano un evento comune e la cultura delle bande divenne incontrollabile, portando le autorità ad approvare il controverso Regime Disciplinar Diferenciado (RDD), una cultura fondata sulla punizione disciplinare<ref>{{Cita libro|titolo=The Globalization of Supermax Prisons|url=https://www.jstor.org/stable/j.ctt5hjbxg|accesso=2024-06-17|data=2013|editore=Rutgers University Press|ISBN=978-0-8135-5740-3}}</ref>.
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=== Germania ===
=== Germania ===
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Il [[carcere di Stammheim]], a Stoccarda, in Germania, fu aperta come prigione in stile supermax nel 1964, con un'ala aggiuntiva costruita nel 1975 per ospitare i membri della fazione militante di estrema sinistra della [[Rote Armee Fraktion]]. All'epoca era considerata una delle prigioni più sicure al mondo.

=== Italia ===
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=== Regno Unito ===
=== Regno Unito ===

Versione delle 14:07, 17 giu 2024

ADX Florence, una delle carceri di massima sicurezza più severe degli Stati Uniti.
ADX Florence, una delle carceri di massima sicurezza più severe degli Stati Uniti[1].

Una prigione di super-massima sicurezza (supermax) o di massima amministrativa (ADX - administrative maximum) è una prigione "unità di controllo", o un'unità all'interno delle carceri, che rappresenta il livello di custodia più sicuro nei sistemi carcerari di alcuni paesi.

L’obiettivo è fornire alloggi segregati a lungo termine per i detenuti classificati come quelli a più alto rischio per la sicurezza nel sistema carcerario e per coloro che rappresentano una minaccia estremamente seria alla sicurezza nazionale e globale[2].

Caratteristiche e pratiche

Secondo il National Institute of Corrections, un'agenzia del governo degli Stati Uniti, "una supermax è un'unità autonoma o parte di un'altra struttura ed è destinato a detenuti violenti o disturbanti. In genere comporta l'isolamento fino a 23 ore al giorno per un periodo di tempo indefinito. I detenuti negli alloggi supermax hanno contatti minimi con il personale e gli altri detenuti", definizione confermata dalla maggioranza delle guardie carcerarie[2].

Nel 2001, gli accademici Leena Kurki e Norval Morris scrissero che non esisteva una definizione universale e concordata di "supermax" e che le carceri sono classificate in modo incoerente. Hanno identificato quattro caratteristiche generali delle carceri supermax[3]:

  1. A lungo termine: una volta trasferiti in una prigione di massima sicurezza, gli individui incarcerati tendono a rimanervi per diversi anni o indefinitamente.
  2. Amministrazione potente: gli amministratori di massima sicurezza e gli ufficiali penitenziari hanno ampia autorità per punire e gestire gli individui incarcerati, senza controlli esterni o sistemi di reclamo dei prigionieri.
  3. Isolamento: le carceri supermax fanno molto affidamento sull'isolamento detentivo (e a lungo termine), che viene utilizzato per isolare e punire i prigionieri, nonché per proteggerli da se stessi e gli altri. La comunicazione con gli esterni è minima o nulla.
  4. Attività molto limitate: in altre carceri vengono fornite poche opportunità per attività ricreative, educative, programmi per l'abuso di sostanze o altre attività generalmente considerate salutari e riabilitative.

Coloro che si trovano in una prigione di massima sicurezza vengono collocati in essa non come punizione per i loro crimini ma in base alla loro storia precedente alla detenzione sulla base di prove attendibili di uno sconvolgimento imminente, come essere stati i leader di una banda pericolosa e/o criminale o di un movimento radicale. Queste decisioni vengono prese come misure di protezione amministrativa e i detenuti in un carcere di massima sicurezza sono considerati dagli operatori penitenziari una minaccia per la sicurezza e l'incolumità dell'istituto stesso.

La quantità di programmazione per i detenuti varia da giurisdizione a giurisdizione. Alcune giurisdizioni forniscono intrattenimento alla popolazione detenuta sotto forma di programmi televisivi, educativi e di auto-aiuto. Altri forniscono istruttori che parlano attraverso la porta della cella alle persone incarcerate. Alcune giurisdizioni non forniscono alcuna programmazione alla popolazione incarcerata[3]. In un supermax, le persone incarcerate sono generalmente autorizzate a uscire dalle celle solo per un'ora al giorno (un'ora e mezza nelle prigioni statali della California). L'esercizio viene svolto in spazi interni o in spazi piccoli e sicuri all'aperto, di solito da soli o in coppia e sempre sorvegliati dagli agenti penitenziari. L'esercizio di gruppo è offerto solo a coloro che partecipano a programmi di transizione.

I prigionieri ricevono i pasti attraverso le porte delle loro celle.

Le persone in queste carceri sono sotto costante sorveglianza, solitamente con telecamere a circuito chiuso. Le porte delle celle sono generalmente opache, mentre le celle possono essere prive di finestre. Gli arredi sono semplici, con mobili in cemento o metallo colato. Le pareti cellulari e talvolta le tubature possono essere insonorizzate per impedire la comunicazione tra le persone[4].

Le carceri Supermax e Security Housing Unit (SHU) sono controverse. Una critica è che le condizioni di vita in tali strutture violano la Costituzione degli Stati Uniti, in particolare la proibizione dell'Ottavo Emendamento contro le punizioni "crudeli e insolite"[5]. Uno studio completo del 2011 della New York Bar Association ha suggerito che le carceri di massima sicurezza costituiscono "tortura ai sensi del diritto internazionale" e "punizioni crudeli e insolite ai sensi della Costituzione degli Stati Uniti"[6]. Nel 2012, una class action federale contro il Federal Bureau of Prisons e i funzionari che gestiscono l'ADX Florence SHU (Bacote v. Federal Bureau of Prisons, Civil Action 1:12-cv-01570) presupponeva abusi cronici, incapacità di diagnosticare i prigionieri e trascurare coloro che sono gravemente malati di mente[7].

Storia

Africa

La prigione di massima sicurezza di Kamiti, Nairobi (Kenya) ha acquisito notorietà a causa delle cattive condizioni in cui vivono i detenuti[8].

Australia

Una prima forma di unità carceraria in stile supermax apparve in Australia nel 1975, quando "Katingal" fu costruito all'interno del Long Bay Correctional Centre a Sydney. Soprannominato lo "zoo elettronico" dai detenuti, Katingal era un blocco carcerario di massima sicurezza con 40 celle dotate di porte azionate elettronicamente, telecamere di sorveglianza e senza finestre. È stato chiuso due anni dopo per motivi di diritti umani[9]. Da allora, anche alcune carceri di massima sicurezza sono state completamente bloccate, mentre altre sono state costruite e dedicate allo standard supermax. Nel settembre 2001, lo stato australiano del Nuovo Galles del Sud ha aperto una struttura nel Goulburn Correctional Center secondo gli standard supermax. Sebbene le sue condizioni siano migliorative rispetto a quelle di Katingal degli anni '70, questa nuova struttura è comunque progettata secondo lo stesso principio di deprivazione sensoriale[10]. È stato istituito per i prigionieri "AA" che sono stati ritenuti un rischio per la sicurezza pubblica e gli strumenti del governo e dell'ordine civile o che si ritiene non possano essere riabilitati. Corrections Victoria, nello stato di Victoria, gestisce anche le unità Acacia e Melaleuca nella prigione di Barwon che servono a detenere i prigionieri che richiedono la massima sicurezza in quello stato, inclusi personaggi della Melbourne Gangland come Tony Mokbel e Carl Williams, che fu assassinato nell'unità Acacia nel 2010.

Brasile

Nel 1985, il governo dello Stato di San Paolo creò una dependance di un ospedale penitenziario psichiatrico destinato ad ospitare i detenuti più violenti della regione e istituì il Centro penitenziario di riabilitazione di Taubaté, noto anche come Piranhão. In precedenza, i detenuti ad alto rischio erano ospitati in una prigione sull'isola di Anchieta; questo però chiuse i battenti dopo un sanguinoso massacro. A Taubaté, i detenuti trascorrevano 23 ore al giorno in isolamento e 30 minuti al giorno con un piccolo gruppo di sette-dieci detenuti. I maltrattamenti dei detenuti si sono verificati quotidianamente, causando gravi danni psicologici[11].

Nel corso degli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, il Brasile ha dovuto affrontare sfide importanti con la struttura delle bande all’interno delle sue carceri. La banda Primeiro Comando da Capital (PCC) ha guadagnato notorietà nel sistema carcerario e ha avuto nuovi membri che si sono uniti all'interno delle carceri. Le rivolte erano un evento comune e la cultura delle bande divenne incontrollabile, portando le autorità ad approvare il controverso Regime Disciplinar Diferenciado (RDD), una cultura fondata sulla punizione disciplinare[12].

Cina

La prigione di Stanley, Hong Kong (Cina), costruita nel 1937, è una delle sei strutture di massima sicurezza di Hong Kong[8].

Germania

Il carcere di Stammheim, a Stoccarda, in Germania, fu aperta come prigione in stile supermax nel 1964, con un'ala aggiuntiva costruita nel 1975 per ospitare i membri della fazione militante di estrema sinistra della Rote Armee Fraktion. All'epoca era considerata una delle prigioni più sicure al mondo.

Italia

Il carcere dell'Asinara è stato un penitenziario di massima sicurezza[13][14] attivo nell'isola sarda dell'Asinara, facente parte del comune di Porto Torres. Fu istituito nel 1885 e dismesso nel 1998. Nel 2002 l'intera isola è stata dichiarata Parco nazionale dell'Asinara.

Regno Unito

Lo His Majesty's Prison Service in Inghilterra e Galles ha avuto una lunga storia nel controllo dei prigionieri ad alto rischio. I prigionieri sono classificati in quattro classificazioni principali (A, B, C, D) dove A è "altamente pericoloso" con un alto rischio di fuga e la categoria D in cui i detenuti "si possono ragionevolmente considerare 'di fiducia' in condizioni aperte"[15].

Il governo britannico ha formato il Comitato di revisione del controllo nel 1984 per consentire la regolamentazione dei prigionieri disturbanti a lungo termine. Il comitato ha proposto unità speciali (chiamate unità CRC) che sono state formalmente introdotte nel 1989 per controllare il reinserimento con successo dei prigionieri altamente distruttivi. Tuttavia, una serie di fughe, rivolte e indagini da parte delle autorità hanno portato le unità a chiudere nel 1998. Sono state sostituite dai Centri di supervisione ravvicinata (CSC - Close Supervision Centres)[16]. È stato riferito che nel 2015 contenevano 60 degli uomini più pericolosi del Regno Unito. La prigione di Sua Maestà Belmarsh dispone di un'unità di alta sicurezza che può contenere fino a 48 prigionieri. I detenuti sono quelli a maggior rischio di fuga, terrorismo, radicalizzazione di altri detenuti o persistenza della criminalità organizzata all'interno del carcere. Belmarsh era la prigione britannica più severa del Regno Unito.

Stati Uniti

Il penitenziario degli Stati Uniti sull'isola di Alcatraz, aperto nel 1934, è stato considerato un prototipo e uno dei primi standard per una prigione di massima sicurezza[17]. Una spinta per le carceri supermax iniziò nel 1983, dopo che due agenti penitenziari, Merle Clutts e Robert Hoffman, furono pugnalati a morte dai detenuti del penitenziario federale di Marion, Illinois. Norman Carlson, direttore del Federal Bureau of Prisons, ha sostenuto la necessità di un nuovo tipo di prigione per isolare i detenuti incontrollabili che "non mostrano assolutamente alcuna preoccupazione per la vita umana"[18]. L'USP Marion divenne la prima prigione "supermax" in cui i detenuti furono isolati per 23 ore nelle loro celle. Nel 1999, gli Stati Uniti contenevano almeno 57 strutture supermax, distribuite in 30-34 stati. Altre prigioni supermax che hanno guadagnato notorietà per le loro dure condizioni e le relative controversie da parte di detenuti e difensori sono l'ex Boscobel (nel Wisconsin), ora chiamata Wisconsin Secure Program Facility, e la Red Onion State Prison (nella Virginia occidentale, la gemella della Wallens Ridge State Prison), Tamms (nell'Illinois) e il penitenziario statale dell'Ohio. Le politiche di collocamento presso la struttura dell'Ohio sono state oggetto di un caso della Corte Suprema degli Stati Uniti (Wilkinson v. Austin) nel 2005 in cui la Corte ha deciso che ci doveva essere un giusto processo, ma solo molto limitato, coinvolto nel collocamento di supermax[19].

Nel sistema carcerario federale degli Stati Uniti è rimasta solo una delle prigioni di massima sicurezza più severe d'America, l'ADX Florence a Florence, in Colorado[20]. Ospita numerosi detenuti che hanno precedenti di comportamenti violenti in altre carceri, con l'obiettivo di spostarli dall'isolamento (fino a 23 ore al giorno) a un carcere meno restrittivo entro tre anni.

Tuttavia, è meglio conosciuto per ospitare diversi detenuti che sono stati ritenuti troppo pericolosi, troppo di alto profilo o troppo grandi rischi per la sicurezza nazionale anche per una prigione di massima sicurezza[21]. Includono diversi prigionieri condannati per terrorismo interno e internazionale, come Timothy McVeigh e Terry Nichols, che hanno perpetrato l'attentato di Oklahoma City; Richard Reid e Umar Farouk Abdulmutallab, che hanno tentato separatamente di far esplodere esplosivi su un volo di aereo commerciale; e Dzhokhar Tsarnaev, condannato per l'attentato alla maratona di Boston del 2013[22]. Altri detenuti degni di nota includono Robert Hanssen, condannato per spionaggio per conto dell'Unione Sovietica e Joaquin "El Chapo" Guzman, il capo del cartello messicano di Sinaloa e il signore della droga più potente del mondo, condannato nel 2019.

Tuttavia, molti Stati ora hanno creato carceri di massima sicurezza, sia come strutture autonome che come unità sicure all’interno di carceri di bassa sicurezza[23]. Le carceri statali di massima sicurezza includono Pelican Bay in California e Tamms nell'Illinois. Nel 2006, l'USP Marion, il modello originale della moderna prigione di massima sicurezza, è stato declassato a prigione di media sicurezza. La prigione di Stato della California, Corcoran (COR) è un modello ibrido, che incorpora una partizione supermax, che ospita o ha ospitato prigionieri di alta sicurezza come Charles Manson.

Analisi costi-benefici delle carceri supermax

Non esiste una definizione fissa di "prigione di massima sicurezza"; tuttavia, il Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti e il National Institute of Corrections concordano sul loro scopo: "queste unità hanno fondamentalmente la stessa funzione: fornire alloggi segregati a lungo termine per i detenuti classificati come i più alti rischi per la sicurezza nel sistema carcerario di uno stato[24]."

Costi di gestione di una prigione di massima sicurezza

Costruire una prigione di massima sicurezza, o anche ammodernare una prigione esistente, è costoso. La costruzione dell'ADX Florence costò 60 milioni di dollari quando fu inaugurato nel 1994[25].

Rispetto alle prigioni comuni, le carceri di massima sicurezza costano in media circa tre volte di più. Nel 1999 il costo medio annuo per i detenuti del Colorado State Penitentiary, una struttura di massima sicurezza, era di 32.383 dollari, rispetto al costo annuale dei detenuti di 18.549 dollari presso il Colorado Correctional Center, una prigione comune (il 57% in meno). L'aumento dei costi è dovuto alla tecnologia necessaria per mantenere ed equipaggiare un supermax: porte ad alta sicurezza, muri fortificati e sofisticati sistemi elettronici, oltre al fatto che è necessario assumere più persone per mantenere gli edifici e le strutture rispetto ad un carcere comune[26].

Note

  1. ^ Il carcere più sicuro degli Stati Uniti, su ilpost.it.
  2. ^ a b Evaluating the Effectiveness of Supermax Prisons (PDF), su urban.org.
  3. ^ a b (EN) Leena Kurki e Norval Morris, The Purposes, Practices, and Problems of Supermax Prisons, in Crime and Justice, vol. 28, 2001-01, pp. 385–424, DOI:10.1086/652214. URL consultato il 17 giugno 2024.
  4. ^ Sharon Shalev, Supermax: Controlling Risk Through Solitary Confinement, Willan, 1º settembre 2009, DOI:10.4324/9781843927136/supermax-sharon-shalev, ISBN 978-1-84392-713-6. URL consultato il 17 giugno 2024.
  5. ^ California's Security Housing Units, su web.archive.org, 10 ottobre 2006. URL consultato il 17 giugno 2024 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2006).
  6. ^ SUPERMAX CONFINEMENT IN U.S. PRISONS (PDF), su www2.nycbar.org.
  7. ^ (EN) Andrew Cohen, An American Gulag: Descending into Madness at Supermax, su The Atlantic, 18 giugno 2012. URL consultato il 17 giugno 2024.
  8. ^ a b Classifica dei 15 peggiori Carceri del Mondo, su www.travel365.it. URL consultato il 17 giugno 2024.
  9. ^ (EN) Final release for Katingal, misguided experiment in extreme jails, su The Sydney Morning Herald, 19 maggio 2004. URL consultato il 17 giugno 2024.
  10. ^ (EN) Four Corners, su www.abc.net.au, 16 giugno 2024. URL consultato il 17 giugno 2024.
  11. ^ The globalization of supermax prisons | WorldCat.org, su search.worldcat.org. URL consultato il 17 giugno 2024.
  12. ^ The Globalization of Supermax Prisons, Rutgers University Press, 2013, ISBN 978-0-8135-5740-3. URL consultato il 17 giugno 2024.
  13. ^ Claudio Serra, La storia dell'Asinara: Gli anni del supercarcere, Carceri Asinara, su Futurismo - Escursioni Asinara Ecoturismo e Tour Guidati in Barca, 16 marzo 2018. URL consultato il 17 giugno 2024.
  14. ^ Le carceri dell’Asinara: dalla colonia penale al bunker di Riina, su Gite Asinara | Blumare Service. URL consultato il 17 giugno 2024.
  15. ^ The globalization of supermax prisons | WorldCat.org, su search.worldcat.org. URL consultato il 17 giugno 2024.
  16. ^ The Globalization of Supermax Prisons, Rutgers University Press, 2013, ISBN 978-0-8135-5740-3. URL consultato il 17 giugno 2024.
  17. ^ (EN) Peter M. Carlson, Prison and Jail Administration: Practice and Theory, Jones & Bartlett Learning, 1999, ISBN 978-0-8342-0867-4. URL consultato il 17 giugno 2024.
  18. ^ The Last Worst Place / The isolation at Colorado's ADX prison is brutal beyond compare. So are the inmates, su sfgate.com.
  19. ^ (EN) Leena Kurki e Norval Morris, The Purposes, Practices, and Problems of Supermax Prisons, in Crime and Justice, vol. 28, 2001-01, pp. 385–424, DOI:10.1086/652214. URL consultato il 17 giugno 2024.
  20. ^ (EN) Isolating the Menace In a Sterile Supermax. URL consultato il 17 giugno 2024.
  21. ^ (EN) Just how bad are American 'supermax' prisons?, in BBC News, 10 aprile 2012. URL consultato il 17 giugno 2024.
  22. ^ (EN) Just how bad are American 'supermax' prisons?, in BBC News, 10 aprile 2012. URL consultato il 17 giugno 2024.
  23. ^ Riveland, C. (1999) Supermax prisons: overview and general considerations. Washington D.C.: U.S. Department of Justice, National Institute of Corrections
  24. ^ U.S. Department of Justice National Institute of Corrections (PDF), su info.nicic.gov.
  25. ^ (EN) Mark Binelli, Inside America’s Toughest Federal Prison, in The New York Times, 26 marzo 2015. URL consultato il 17 giugno 2024.
  26. ^ (EN) Jesenia Pizarro e Vanja M. K. Stenius, Supermax Prisons: Their Rise, Current Practices, and Effect on Inmates, in The Prison Journal, vol. 84, n. 2, 2004-06, pp. 248–264, DOI:10.1177/0032885504265080. URL consultato il 17 giugno 2024.