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Charles-Albert Cingria: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Charles-AlbertCingria.jpg|miniatura|ritratto ufficiale]]
Fratello del pittore [[Alexandre Cingria|Alexandre]], era figlio di genitori di origine [[Dalmazia|dalmata]] e [[Turchia|turca]] (il padre Albert) oltreché [[Polonia|polacca]] (la madre Caroline Stryjenska). Studiò sia a [[Saint-Maurice (Svizzera)|Saint-Maurice]] sia a [[Engelberg]], ma non completò gli studi. Già da giovane frequentò gli stessi ambienti del fratello, entrando in contatto con artisti e intellettuali quali [[Charles-Ferdinand Ramuz]] e [[Adrien Bovy]]. Già nel 1904 scrive ''Les Pénates d'argile'', un saggio sulla letteratura romanda.
Fratello del pittore [[Alexandre Cingria|Alexandre]], era figlio di genitori di origine [[Dalmazia|dalmata]] e [[Turchia|turca]] (il padre Albert) oltreché [[Polonia|polacca]] (la madre Caroline Stryjenska). Studiò sia a [[Saint-Maurice (Svizzera)|Saint-Maurice]] sia a [[Engelberg]], ma non completò gli studi. Già da giovane frequentò gli stessi ambienti del fratello, entrando in contatto con artisti e intellettuali quali [[Charles-Ferdinand Ramuz]] e [[Adrien Bovy]]. Già nel 1904 scrive ''Les Pénates d'argile'', un saggio sulla letteratura romanda.



Versione delle 05:09, 18 gen 2023

Charles-Albert Cingria (Ginevra, 10 febbraio 1883Ginevra, 1º agosto 1954) è stato uno scrittore svizzero.

Biografia

Fratello del pittore Alexandre, era figlio di genitori di origine dalmata e turca (il padre Albert) oltreché polacca (la madre Caroline Stryjenska). Studiò sia a Saint-Maurice sia a Engelberg, ma non completò gli studi. Già da giovane frequentò gli stessi ambienti del fratello, entrando in contatto con artisti e intellettuali quali Charles-Ferdinand Ramuz e Adrien Bovy. Già nel 1904 scrive Les Pénates d'argile, un saggio sulla letteratura romanda.

Visse sempre da vero e proprio dandy, viaggiando moltissimo: soggiornò a Roma, in Toscana (Siena e Firenze) poi anche a Costantinopoli e a Parigi. Proprio in Francia strinse contatti e frequentò, tra gli altri, Jean Cocteau, Stravinskij, Jean Paulhan, Max Jacob. Divenne collaboratore della Nouvelle Revue Française, per cui scrisse cronache negli anni trenta e quaranta. Tornò poi in Svizzera (a Friburgo) durante la seconda guerra mondiale, e tra il 1944 e il 1945 scrisse Parcours du Haut Rhône, Florides helvètese Musiques de Fribourg.

Fu inoltre uno storico e profondo conoscitore del medioevo, appassionato in particolare del mondo dei trovieri e dei trovatori.

Tra le altre sue opere più rilevanti: L'eau de la dixième milliaire, Impressions d'un passant à Lausanne (entrambe del 1932); Stalactites (1941); Bois sec bois vert (1948).

Collegamenti esterni

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