Vai al contenuto

Valmarecchia: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 15: Riga 15:
|sito=
|sito=
}}
}}
La '''Valmarecchia''' è una [[valle]] dell'Italia settentrionale tracciata dall'[[Marecchia|omonimo fiume]], ricadente nel bacino padano. È percorsa dalla [[Strada statale 258 Marecchia|Via Marecchiese]] e appartiene per la maggior parte del suo territorio all'[[Emilia-Romagna]]; origina però nel comune di [[Badia Tedalda]] in [[Toscana]], qui nel suo versante adriatico e lambisce l'estremo nord delle [[Marche]], nei comuni [[spartiacque]] di [[Carpegna]] e [[Monte Grimano Terme]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]).<ref>Nel territorio di Monte Grimano ricadono le sorgenti del [[Rio San Marino]], affluente del Marecchia.</ref> Nel bacino del Marecchia ricade anche parte del territorio [[San Marino|sammarinese]], con le convalli del [[Rio San Marino]] e dell'[[Ausa (torrente)|Ausa]]. La valle è convenzionalmente considerata, ricadendo il suo bacino idrografico interamente nella val Padana, il naturale confine tra l'Italia settentrionale e quella centrale,
La '''Valmarecchia''' è una [[valle]] dell'Italia settentrionale tracciata dall'[[Marecchia|omonimo fiume]], ricadente nel bacino padano. È percorsa dalla [[Strada statale 258 Marecchia|Via Marecchiese]] e appartiene per la maggior parte del suo territorio all'[[Emilia-Romagna]]; origina però nel comune di [[Badia Tedalda]] in [[Toscana]], qui nel suo versante adriatico e lambisce l'estremo nord delle [[Marche]], nei comuni [[spartiacque]] di [[Carpegna]] e [[Monte Grimano Terme]] ([[Provincia di Pesaro e Urbino|PU]]).<ref>Nel territorio di Monte Grimano ricadono le sorgenti del [[Rio San Marino]], affluente del Marecchia.</ref> Nel bacino del Marecchia ricade anche parte del territorio [[San Marino|sammarinese]], con le convalli del [[Rio San Marino]] e dell'[[Ausa (torrente)|Ausa]]. La valle è convenzionalmente considerata, ricadendo il suo bacino idrografico interamente in quello della val Padana, il naturale confine tra l'Italia settentrionale e quella centrale,


== Geografia ==
== Geografia ==

Versione delle 20:17, 28 dic 2021

Valmarecchia
StatiItalia (bandiera) Italia
San Marino (bandiera) San Marino
Regioni  Toscana
  Marche
  Emilia-Romagna
Province  Arezzo
  Pesaro e Urbino
  Rimini
Località principaliBadia Tedalda, Pennabilli, Novafeltria, San Leo, Torriana, Verucchio, Santarcangelo di Romagna e Rimini
Comunità montanaComunità Montana Valle del Marecchia
Comunità Montana Alta Valmarecchia
FiumeMarecchia
Cartografia
Mappa della Valle
Mappa della Valle

La Valmarecchia è una valle dell'Italia settentrionale tracciata dall'omonimo fiume, ricadente nel bacino padano. È percorsa dalla Via Marecchiese e appartiene per la maggior parte del suo territorio all'Emilia-Romagna; origina però nel comune di Badia Tedalda in Toscana, qui nel suo versante adriatico e lambisce l'estremo nord delle Marche, nei comuni spartiacque di Carpegna e Monte Grimano Terme (PU).[1] Nel bacino del Marecchia ricade anche parte del territorio sammarinese, con le convalli del Rio San Marino e dell'Ausa. La valle è convenzionalmente considerata, ricadendo il suo bacino idrografico interamente in quello della val Padana, il naturale confine tra l'Italia settentrionale e quella centrale,

Geografia

La val Marecchia si origina nel comune di Badia Tedalda, in Toscana, precisamente dal Monte della Zucca, situato tra l'Alpe della Luna e il Monte Fumaiolo, sviluppandosi in direzione nord-est fino a sfociare nell'estremo lembo sud-orientale della pianura Padana in corrispondenza dell'area urbana di Rimini dove si trova la foce del fiume. Le maggiori località lungo il corso del fiume e dei suoi affluenti, sono Badia Tedalda, Casteldelci, Pennabilli, Talamello, Novafeltria, San Leo, Torriana, Verucchio, Santarcangelo di Romagna e Rimini, cui si aggiungono paesi e frazioni i cui nomi richiamano talvolta particolari caratteristiche: Ponte Presale, Colcellalto, Ponte Messa, Senatello, Petrella Guidi, Rocca Pratiffi, Molino di Bascio, Ponte Santa Maria Maddalena, Perticara, Ponte Verucchio, San Martino Dei Mulini. La val Marecchia è ricca di luoghi d'interesse storico ed archeologico. Tra questi, i numerosi castelli in gran parte scomparsi, ma alcuni dei quali ancora ben conservati (ad esempio San Leo) o di cui restano tracce murarie e le altrettanto numerose torri medievali che sorgevano a distanza visiva, alcune delle quali ancora presenti specie su alture.

Contrariamente ai fiumi padani, dove le valli sono disposte perpendicolarmente rispetto alla dorsale degli Appennini formando una struttura omogenea "in denti di sega", caratterizzata da dorsale strette che scendono gradualmente verso il mare adriatico, nella zona del Montefeltro le valli sono caratterizzate da scarpate o cadute intervallate da stimoli rocciose fortemente modellati dagli agenti atmosferici. Le formazioni marnose sono affiancate da argilla scagliosa da cui emergono rocce alte e ritagliate, calcaree e arenacee. Questa conformazione geologica collegata ad un a variegata e complessa storia medioevale che ha caratterizzato questo territorio, fa che i principali nuclei abitati si siano sviluppati sulle emergenze rocciose che si innalzano dai fondovalle (fanno eccezione alcune piccole frazioni a cui si aggiungono Ponte Messa, con l'antica Pieve di San Pietro, Novafeltria, già Mercatino Marecchia e Villa Verucchio che si trovano nel fondovalle).

Suddivisione amministrativa

La val Marecchia si estende su due stati (Italia e Repubblica di San Marino) e tre regioni (dalle sorgenti in Toscana, alla foce in Emilia-Romagna, toccando le Marche), attraversa tre comuni in Toscana (Badia Tedalda, parte del comune di Sestino e una piccolissima porzione del comune di Pieve Santo Stefano[2]), due nelle Marche (Carpegna e Monte Grimano Terme) e dodici in Emilia Romagna (Rimini, Santarcangelo, Verucchio, Poggio-Torriana, Talamello, Novafeltria, San Leo, Maiolo, parte del comune di sant'Agata Feltria, Pennabilli, Casteldelci e una piccola parte del comune di Verghereto con l'abitato di Balze).

Il 17 e 18 dicembre 2006 ebbe luogo un referendum consultivo avente ad oggetto il passaggio dalle Marche all'Emilia-Romagna di sette comuni dell'Alta Valmarecchia (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant'Agata Feltria e Talamello)[3]; un analogo referendum si tenne il 24 e 25 giugno 2007 nei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio[4]. In entrambe le occasioni, la proposta referendaria fu approvata a larga maggioranza.

Geologia

Le rocce di San Leo e di San Marino sono i frammenti di una grande lastra calcarea che precedentemente, quando la grande parte della penisola non era ancora emersa, ebbero la loro base al di là della linea che oggi indica il limite tra Toscana e Romagna. Il fondo di questo mare dei tempi Miocene (circa 15 milioni di anni) era costituito da una roccia friabile e fangosa che è all'origine della formazione geologica detta dell'argilla scagliosa[5]. Questa paleosuperficie, di argilla scagliosa, scivolò sulle parti (ora occupate tra l'altro dalla Toscana e la Romagna) che provengono da settori occidentali tirreni. In relazione con gli spostamenti orogenetici, alternò periodi di movimento con altri di riposo che provocarono la formazione, sul fondo, di una lastra calcarea.

Quando i movimenti dei bassifondi ripresero, aiutati dallo spostamento dei ghiacciai, trasportarono anche la lastra che si era formata (come un torrente che trasporta una zattera galleggiante). Ma su quest'ultimo si aprirono fessure, poi si frantumò e infine abbandonò i frammenti lungo il percorso Ovest-Est, verso l'Adriatico. Gli esiti di questo gigantesco processo sono: il Monte Varna (1283 m, il frammento più grande), quindi la lastra del Monte Fumaiolo (1407 m), ed infine i numerosi altri "pezzi", al di qua e al di là della val Marecchia, lungo la quale le argille scagliose si mossero e scesero.

La roccia di San Leo (589 m) è uno di questi pezzi, un altro è il maestoso massiccio del Titano (739 m) (San Marino). Gli altri maggiori "frammenti" sono Verucchio (332 m) e Torriana (337 m). Fu durante il Pliocene e il Quaternario che l'erosione strappò le rocce più tenere (attaccando molto meno le rocce dure calcaree), che assunsero l'aspetto rimasto intatto fino ad oggi.

Ingrandisci
Panorama della Valmarecchia da Verucchio

Note

  1. ^ Nel territorio di Monte Grimano ricadono le sorgenti del Rio San Marino, affluente del Marecchia.
  2. ^ Massimo Gugnoni, Valdazze e il Monte della Zucca, in Alta Val Marecchia, storia, arte, ambiente cultura-Volume Secondo: Passo di Frassineto, Sintigliano, Valdazze, Caprile, Freesciano, collana per la collana Piccola Biblioteca della Val Marecchia, Edizioni Youcanprint, 2021.
  3. ^ Prefettura di Pesaro-Urbino
  4. ^ Prefettura di Pesaro-Urbino
  5. ^ Gli strati di argilla scagliosa sono chiaramente visibili quando si prende la superstrada E45 Ravenna-Orte, all'incrocio degli Appennini, intorno alla località di Bagno di Romagna. Questi strati di colore grigi lattei, inclinati, sono intercalati tra strati rocciosi più densi di uno spessore da 20 a 30 cm. In questi strati, le scale sono piccoli frammenti di roccia piatta di circa 1 centimetro di spessore su alcune centimetri di lunghezza e tutti orientati nello stesso senso. Il colore grigi lattei dell'argilla si trova nelle acque dei fiumi al momento delle piene.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni