Grado militare: differenze tra le versioni
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Più esattamente i Marescialli s.UPS soltanto quando sostituiscono un Ufficiale nel comando cui egli è preposto assumono la qualifica di Ufficiale di P.S. Ciò indipendentemente dalla presenza di altri Ufficiali di PS (Funzionari di Polizia o Sindaco in assenza dei primi) ma soltanto per il tempo in cui egli regge il Comando in assenza del titolare. |
Più esattamente i Marescialli s.UPS soltanto quando sostituiscono un Ufficiale nel comando cui egli è preposto assumono la qualifica di Ufficiale di P.S. Ciò indipendentemente dalla presenza di altri Ufficiali di PS (Funzionari di Polizia o Sindaco in assenza dei primi) ma soltanto per il tempo in cui egli regge il Comando in assenza del titolare. |
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La truppa è la categoria di base del personale militare, di cui costituisce la maggioranza. Ai suoi appartenenti è raramente affidato un incarico di comando o di coordinazione, e il loro compito in genere consiste nell'esecuzione di ordini ricevuti. Talvolta a coloro che nel ruolo truppa hanno una consistente esperienza e hanno dimostrato particolare affidabilità può essere affidato il comando della più piccola unità operativa (ad esempio il comando della [[squadra (unità militare)|squadra]] o di una [[pattuglia (militare)|pattuglia]]). |
La truppa è la categoria di base del personale militare, di cui costituisce la maggioranza. Ai suoi appartenenti è raramente affidato un incarico di comando o di coordinazione, e il loro compito in genere consiste nell'esecuzione di ordini ricevuti. Talvolta a coloro che nel ruolo truppa hanno una consistente esperienza e hanno dimostrato particolare affidabilità può essere affidato il comando della più piccola unità operativa (ad esempio il comando della [[squadra (unità militare)|squadra]] o di una [[pattuglia (militare)|pattuglia]]). |
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Versione delle 12:57, 10 nov 2020
Il grado militare è una qualifica attribuita all'interno della gerarchia militare delle forze armate degli Stati del mondo.
Nell'uso comune, il termine indica anche il distintivo che, applicato sulla divisa militare, contrassegna il grado ricoperto dal militare.[1]
Cenni storici
L'uso di gradi formalizzati si diffuse ai tempi dell'antica Roma nelle legioni dopo le riforme del console Gaio Mario che furono completate intorno al 60 a.C.
Con il nuovo sistema una legione veniva comandata per un periodo di tre anni da un legatus, generalmente un senatore. Immediatamente al di sotto del legatus c'erano sei tribuni, cinque dei quali erano equites, mentre il sesto era un nobile destinato a diventare membro del senato.
I combattenti della legione erano organizzati in ranghi: file di uomini che combattevano come un'unità. Con la riforma dell'esercito di Caio Mario le legioni vennero divise in dieci coorti, ognuna consistente di sei centurie, ognuna delle quali era composta da 80 a 160 uomini (in casi particolarii potevano essere composte anche da 300 uomini). Ogni centuria era guidata da un centurione assistito da diversi giovani ufficiali. Le centurie erano ulteriormente suddivise in dieci contubernia, ognuna di otto soldati. I singoli soldati venivano chiamati milites o legionarii.
A partire dall'età moderna hanno tratto fondament, dalla catena gerarchica che si è instaurata in Europa nel XVII e XVIII secolo come conseguenza del complicarsi delle armi, dei corpi e delle tecniche di combattimento.[2] La maggior parte degli eserciti contemporanei riconosce tre categorie di personale. Queste sono codificate nelle convenzioni di Ginevra, che li distingue, non uniformemente, come "ufficiali" (compiti direttivi), "sottufficiali" (compiti specialistici, tecnici e addestrativi) e "truppa" (compiti esecutivi).
Classificazione
Ufficiali generali
Gli ufficiali generali sono coloro a cui viene affidato il comando delle grandi unità operative, cioè quelle che possono raggiungere i loro obiettivi operando in maniera abbastanza autonoma. Ad esempio le brigate dell'esercito sono composte da sottounità provenienti da diverse specialità dell'esercito che rendono la grande unità completa. Quindi nella brigata i fanti combattono con il supporto di fuoco dell'artiglieria, con il supporto logistico del genio militare, e così via. Talvolta una delle specialità è fortemente preponderante nei confronti delle altre, in questi casi spesso si definiscono, ad esempio, brigata di fanteria o divisione di cavalleria.
Stesso ragionamento si ha per le marine militari dove, ad esempio, l'equivalente della brigata è il gruppo navale, all'interno del quale vi sono unità navali d'alto mare specializzate in diversi settori come guerra antisommergibile, guerra antiaerea, ecc.
Anche nelle aeronautiche militari la brigata aerea talvolta è una grande unità all'interno della quale troveremo velivoli specializzati nella caccia, nel bombardamento, nella ricognizione, nell'attacco al suolo e così via.
Questo è il significato classico relativo alle grandi unità; tuttavia talvolta si usa ad esempio il termine brigata anche per indicare una sorta di grande reparto che raccoglie unità della stessa specialità, come per esempio una brigata di artiglieria o del genio militare. Altre volte si può utilizzare una tale denominazione per indicare una grande struttura territoriale che coordina quelle intermedie, come le divisioni territoriali dell'Arma dei Carabinieri.
In ogni caso le grandi unità sono sempre comandate da ufficiali generali che hanno sempre rango dirigenziale. Ovviamente anche gli incarichi logistici e amministrativi di elevatissimo livello sono affidati a ufficiali generali.
In alcune forza armate vi è un quinto gradino gerarchico riservato a promozioni onorifiche oppure a necessità tecniche derivanti da una eventuale mobilitazione generale (che comporterebbe un enorme aumento degli effettivi tramite l'arruolamento coatto dei cittadini o dei riservisti che hanno svolto il servizio di leva). Esempi di tali gradi apicali sono il Field Marshal (maresciallo di campo) dell'esercito inglese, il General of the Army (generale dell'Esercito) dell'esercito USA, il maréchal de France (maresciallo di Francia) per l'esercito francese e, fino alla seconda guerra mondiale, il maresciallo d'Italia per il Regio Esercito.
Ufficiali superiori
Gli ufficiali superiori sono coloro a cui viene affidato il comando delle singole pedine operative che compongono una grande unità. Trattasi, ad esempio, di reggimenti, battaglioni inquadrati in una brigata nel caso delle forze di terra, o del comando delle singole unità navali all'interno di un gruppo navale, oppure del comando di una base aerea nella quale è collocata parte di una brigata aerea, o infine del comando di una sotto unità territoriale inquadrata in una divisione territoriale.
Sono affidati agli ufficiali superiori anche la direzione di unità logistiche o uffici amministrativi di un certo spessore. Spesso gli ufficiali superiori si trovano a coadiuvare gli ufficiali generali.
Gli ufficiali superiori, in quasi tutte le forze armate mondiali, sono inquadrati su tre livelli gerarchici, e, a seconda dei casi, hanno rango dirigenziale o semplicemente direttivo. Partono dal grado di maggiore fino al colonnello.
Ufficiali inferiori
Gli ufficiali inferiori sono coloro a cui viene affidato il comando delle unità di minore entità. Essi possono anche essere posti alla direzione di uffici amministrativi o unità logistiche di limitata importanza, ma per lo più sono chiamati a coadiuvare gli ufficiali superiori.
Gli ufficiali inferiori sono inquadrati in tre gradini gerarchici, tutti con ruolo direttivo. Partono dal grado di sottotenente fino al grado di capitano.
Sottufficiali
I sottufficiali sono una categoria ibrida, con compiti tecnico-specialistico-addestrativi e coordinamento, essa ha comunque compiti diversificati a seconda delle nazioni e della struttura gerarchica.
In Italia i sottufficiali (che formavano un'unica categoria fino alla grande riforma del 1995) di tutti i Corpi armati e le Forze armate dello Stato sono divisi in due ruoli, che nelle forze armate prendono il nome di Ruolo marescialli (ruolo ispettori nella Polizia di Stato, nell'Arma dei Carabinieri e nella Guardia di Finanza) e ruolo sergenti (ruolo sovrintendenti nella Polizia di Stato e nella Guardia di Finanza).
Dopo le grandi riforme strutturali degli anni novanta, la differenza fondamentale consiste nel fatto che al ruolo sergenti accedono, tramite concorso interno seguito da apposito corso di specializzazione, coloro che hanno maturato una consistente esperienza tra i Graduati, mentre nel ruolo marescialli si può accedere anche da concorso pubblico/esterno se si è in possesso di un valido titolo di studio (in questo caso, però, sarà necessario superare un lungo corso di formazione e addestramento, solitamente triennale). I sottufficiali hanno mansioni differenti a seconda dei Ruoli. Sergenti e marescialli hanno una propria progressione di carriera indipendente, mentre prima del 1995 era possibile transitare dall'una all'altra; tuttavia i sergenti possono transitare nel ruolo marescialli superando un apposito concorso interno e con il requisito del diploma di scuola media secondaria.
Ai sottufficiali, gerarchicamente inquadrati tra le categorie ufficiali e graduati, di cui costituiscono il principale raccordo, è affidato il comando di unità minori (in genere squadre e plotoni), o la direzione di sezioni logistiche o amministrative (officine meccaniche di reparto, sezioni lavori, ecc.), oppure in marina il comando di piccole unità navali, e in aeronautica la responsabilità dell'efficienza complessiva di un velivolo. Essi non hanno mai ruolo direttivo; tuttavia gli appartenenti ai gradi apicali del ruolo marescialli sono talvolta chiamati a svolgere funzioni direttive vicarie: come ad esempio i primi marescialli dell'Esercito possono assumere l'incarico di sottufficiale di compagnia / battaglione / reggimento assumendo funzioni di raccordo tra il personale dei ruoli marescialli, sergenti e truppa e la catena di comando (per quanto attiene disciplina, aspetto formale, ecc. come Il Command Sergeant Major delle FF.AA. USA) Inoltre i marescialli aiutanti sUPS dei Carabinieri, che svolgono mansioni di ufficiale di pubblica sicurezza nelle località che ne sono sprovviste. Più esattamente i Marescialli s.UPS soltanto quando sostituiscono un Ufficiale nel comando cui egli è preposto assumono la qualifica di Ufficiale di P.S. Ciò indipendentemente dalla presenza di altri Ufficiali di PS (Funzionari di Polizia o Sindaco in assenza dei primi) ma soltanto per il tempo in cui egli regge il Comando in assenza del titolare.
Truppa
La truppa è la categoria di base del personale militare, di cui costituisce la maggioranza. Ai suoi appartenenti è raramente affidato un incarico di comando o di coordinazione, e il loro compito in genere consiste nell'esecuzione di ordini ricevuti. Talvolta a coloro che nel ruolo truppa hanno una consistente esperienza e hanno dimostrato particolare affidabilità può essere affidato il comando della più piccola unità operativa (ad esempio il comando della squadra o di una pattuglia).
La comparazione militare internazionale
Benché vi siano similitudini di nomenclatura e d'impiego a livello internazionale, per quanto riguarda la categoria degli ufficiali, si hanno enormi difficoltà a equiparare realmente i compiti specifici, specialmente per le altre categorie sotto ordinate a quella dei ruoli direttivi.
La NATO, per le equivalenze dei gradi dei paesi membri, ha codificato e standardizzato le categorie e i gradi delle Forze Armate per compiti similari.
Il documento cardine è attualmente lo STANAG 2116 LO (edizione 6) "NATO codes for grades of military personnel" del 25 febbraio 2010 (gli STANAG ovvero standardization agreement sono gli accordi sulle standardizzazioni, prodotti e ratificati dai rispettivi rappresentanti dei paesi membri).
Lo STANAG 2116 ripartisce tutti i gradi militari in due categorie: officers, ufficiali (abbreviati OF) e other ranks, altri gradi (abbreviati OR) che racchiudono le altre categorie di militari; Gli ufficiali sono codificati in ordine crescente da OF-1 a OF-10, mentre gli altri gradi da OR-1 a OR-9.
Nelle precedenti versioni dello STANAG 2116, vi era anche la categoria dei Warrant Officers, una categoria separata e distinta in uso solo nelle Forze Armate USA, precedente agli ufficiali ma superiore ai non-ufficiali (tra i codici OF e OR); questa categoria è stata soppressa ma rimane definita tra gli OR-8 e gli OR-9.
La NATO, inoltre, considera i codici inclusi tra OR-5 e OR-9 come non-commissioned officers, ovvero quello che l'Italia definisce nella categoria sottufficiali.
Nel mondo
Italia
In Italia, nella formazione ed evoluzione è stata significativa l'influenza francese all'interno della nobiltà e dell'esercito sabaudo.[2]
Il capo di stato maggiore di ciascuna forza armata (che ha il grado di generale di corpo d'armata con incarichi speciali), ha preminenza gerarchica rispetto ai generali di corpo d'armata e riveste il grado di OF-9, si distingue da una stelletta bordata di rosso in più sulle controspalline.
A livello interforze, ovvero alle dipendenze del capo di stato maggiore della difesa, l'attività operativa nazionale e internazionale è sotto il controllo del Comando Operativo Interforze (COI).
Note
- ^ Grado1 in Vocabolario – Treccani, su treccani.it. URL consultato il 16 agosto 2013.
- ^ a b De Chigi 2011, p. 5.
Bibliografia
- Cristiano Maria De Chigi, I gradi dell'Esercito Italiano - Distintivi di incarico e funzionali, Stato maggiore dell'Esercito - Reparto affari generali, 2011, ISBN non esistente.
Voci correlate
Altri progetti
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