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Sacra Consulta: differenze tra le versioni

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{{Dicastero soppresso della curia romana
{{F|diritto canonico|aprile 2013}}
|nome= Congregazione della Consulta
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|latino=Sacra Consulta
[[File:Palazzo della Consulta Roma 2006.jpg|thumb|right|280px|Il [[Palazzo della Consulta]] a [[Roma]], sede della Congregazione della Consulta fino al 1870.]]
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La '''Sacra Consulta''', più esattamente '''Sacra Congregazione della Consulta''' era un organismo della [[Curia romana]], oggi soppresso.
|eretto=22 gennaio [[1588]] da [[papa Sisto V]]
|soppresso=20 settembre [[1870]]
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}}


La '''Sacra Consulta''', più esattamente '''Sacra Congregazione della Consulta''', era un organismo della [[Curia romana]], oggi soppresso.
== Istituzione ==
La Sacra Consulta fu ufficializzata da [[papa Sisto V]] ([[1585]]-[[1590]]) con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Immensa Aeterni Dei]]'' del 22 gennaio [[1588]], in quanto già dal [[1559]], sotto il pontificato di [[papa Paolo IV|Paolo IV]] era sorta una 'Commissione speciale' con lo stesso nome.


== Funzioni ==
== Storia ==
[[File:Palazzo della Consulta (Rome).jpg|thumb|upright=1.3|Il [[Palazzo della Consulta]] a [[Roma]], sede della Congregazione della Consulta fino al 1870.]]
Tale dicastero assolveva compiti della massima rilevanza, quali l'interpretazione delle leggi, la risoluzione di controversie giurisdizionali, feudali ed amministrative. Era l'istanza suprema cui venivano sottoposti i conflitti tra Comuni e governatori cittadini. Fu, in altre parole, un precursore del moderno [[Consiglio di stato]].
La Sacra Consulta fu creata nel [[1559]] da [[papa Paolo IV]] (1559-1565) come commissione speciale. Il pontefice, dopo aver esiliato il [[cardinal nipote]] [[Carlo Carafa (cardinale)|Carlo Carafa]] sovrintendente a tutti gli affari dello Stato, creò in sua vece una congregazione composta di quattro cardinali<ref name="ccr.it">{{cita web|url=http://guidagenerale.maas.ccr.it/GuidaGenerale.aspx?dns=hap:localhost/repertori/SP018850|titolo=Congregazione della sacra consulta, Roma|accesso=30 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171231051637/http://guidagenerale.maas.ccr.it/GuidaGenerale.aspx?dns=hap%3Alocalhost%2Frepertori%2FSP018850|dataarchivio=31 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>.<br/>
L'organismo fu ufficializzato da [[papa Sisto V]] (1585-1590) con la [[Bolla pontificia|bolla]] ''[[Immensa Aeterni Dei]]'' del 22 gennaio [[1588]]. Sisto V denominò il dicastero «Congregazione sopra le consultazioni dello Stato ecclesiastico» (''Congregatio decimoquarta pro consultationibus negociorum Status Ecclesiastici'')<ref name="Irene Fosi">{{cita web|url=http://dprs.uniroma1.it/sites/default/files/345.html|titolo=Giustizia, giudici e tribunali fra centro e periferia
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Organismo con funzioni amministrative e giudiziarie, assolveva compiti della massima rilevanza, quali l'interpretazione delle leggi, la risoluzione di controversie giurisdizionali, feudali<ref>Per esempio, la congregazione esaminava i ricorsi dei vassalli contro i baroni dei feudi.</ref> ed amministrative. Era l'istanza suprema cui veniva sottoposto il giudizio sui conflitti tra Comuni e governatori cittadini. Fu, in altre parole, un precursore del moderno [[Consiglio di stato]]. Il segretario, alle dipendenze del prefetto, regolava gli affari relativi alle deputazioni dei governatori e dei capitani di giustizia ([[Bargello (storia medievale)|bargelli]]) e spediva le «lettere d'ordine». I giudicati della Consulta venivano eseguiti dal [[Governatore di Roma (Santa Sede)|governatore di Roma]]<ref name="archiviodistatoroma"/>.
==Elenco dei prefetti==
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* [[Nicola Grimaldi]] † ([[1707]] - [[1716]], deceduto)
...
* [[Antonio Banchieri]] † ([[1730]] - [[1733]], deceduto)


[[Clemente XII]] (1730-40) fece erigere sulla piazza del Quirinale il [[palazzo della Consulta]] ove furono sistemati gli uffici degli otto prelati; il tribunale si riunì, invece, nel [[palazzo di Montecitorio]] o nelle stanze del [[Palazzo apostolico]]<ref name="archiviodistatoroma"/>.
* [[Silvio Valenti Gonzaga]] † ([[1740]] - [[1756]], deceduto)
* [[Alberico Archinto]] † ([[1756]] - [[1758]], deceduto)


Napoleone soppresse la congregazione il 17 giugno [[1809]]<ref name="archiviodistatoroma"/>. Dopo la sua caduta, nel [[1814]], la congregazione fu ripristinata da [[Pio VII]] il 1º luglio di quell'anno.<br/>
* [[Ignazio Gaetano Boncompagni Ludovisi]] † ([[1775]] - [[1789]], dimessosi)
Nel [[1833]] [[Gregorio XVI]] accorpò tutte le sue competenze amministrative alla [[Segreteria di Stato della Santa Sede|Segreteria di Stato]]. Restò in vita il tribunale che era composto di un cardinale prefetto e di quattro prelati dei quali il più anziano era vice-presidente (tale composizione subì, successivamente alcune modifiche); giudicava in grado d'appello e di revisione tutte le cause criminali nonché le cause di [[lesa maestà]]<ref name="ccr.it"/>.<br/>
* [[Giuseppe Maria Doria Pamphilj]] † ([[1797]] - [[1799]], dimessosi)
La Congregazione cessò le sue funzioni con la fine dello [[Stato Pontificio]] (1870).
* [[Ercole Consalvi]] † ([[1800]] - [[1806]], dimessosi)

...
==Cronotassi dei prefetti==
* [[Mario Mattei (cardinale)|Mario Mattei]] † ([[1841]] - [[1848]], dimessosi)
Generalmente era il [[cardinal nipote]] a ricoprire la carica di prefetto. Ma la norma non fu sempre rispettata. Le eccezioni furono due:
*[[Domenico Pinelli]], creato prefetto da Gregorio XIV nel [[1590]]<ref>{{DBI
|nome = PINELLI, Domenico|nomeurl = domenico-pinelli|autore = Alessia Ceccarelli|anno = 2015|volume = LXXXIII|accesso = 30 gennaio 2017 }}</ref>;
*[[Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini|Bonifazio Bevilacqua]], nominato da Clemente VIII nel [[1599]]<ref>Gaetano Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica'', pag. 183.</ref>.

[[Papa Alessandro VII]] (1655-67) sottrasse ai cardinal nipoti ogni ingerenza sulla Consulta<ref name="Irene Fosi"/>. Da allora i prefetti furono:

*...
* [[Nicola Grimaldi (1645-1717)|Nicola Grimaldi]] (1707 - 1717, deceduto)
*...
* [[Niccolò Maria Lercari]] (1724-1730), in quanto Segretario di Stato
* [[Antonio Banchieri]] (1730 - 1733, deceduto)
* [[Giuseppe Firrao il Vecchio]] (4 ottobre 1733 - 6 febbraio 1740)
* [[Silvio Valenti Gonzaga]] (20 agosto 1740 - 28 agosto 1756, deceduto)
* [[Alberico Archinto]] (1756 - 1758, deceduto)
*...
* [[Tommaso Maria Ghilini]] (novembre 1775 - 1º giugno 1778)
* [[Lazzaro Opizio Pallavicini]] (fino al 23 febbraio 1785)
** [[Andrea Negroni]] (pro-prefetto)
* [[Ignazio Gaetano Boncompagni Ludovisi]] (1788 - 1789, dimessosi)
* [[Giuseppe Maria Doria Pamphilj]] (1797 - 1799, dimessosi)
* [[Ercole Consalvi]] (1800 - 1806, dimessosi)
''Nel 1809 la Congregazione su sospesa dalla Consulta straordinaria per gli Stati romani. Fu ripristinata il 1º luglio 1814.''
*...
* [[Tommaso Bernetti]] (1831-1836), in quanto Segretario di Stato
*...
* [[Mario Mattei (cardinale)|Mario Mattei]] (1841 - 1848, dimessosi)

==Cronotassi dei segretari==
*Dionisio Ratta (1592 circa - 1595)<ref>{{Treccani|dionisio-ratta_(Dizionario-Biografico)|RATTA, Dionisio}}</ref>
*[[Giacomo Sannesio]] (1º gennaio [[1595]] - 9 giugno [[1604]])
*...
*[[Lorenzo Magalotti (cardinale)|Lorenzo Magalotti]] (1º marzo - 8 luglio [[1623]])
*[[Giovanni Battista Agucchi]] (8 luglio - 16 dicembre [[1623]])
*[[Marzio Ginetti]] (16 dicembre [[1623]] - 30 agosto [[1627]])
*...
*[[Giambattista Spada]] (1º gennaio [[1629]] - 1º gennaio [[1630]])
*[[Lorenzo Azzolini]] (1º gennaio [[1630]] - 28 novembre [[1633]])
*...
*[[Giberto III Borromeo|Giberto Borromeo seniore]] (2 maggio 1650 - 2 marzo 1654)
*[[Cesare Maria Antonio Rasponi]] (10 marzo 1654 - 15 febbraio 1666)
*[[Francesco Ravizza]] (17 febbraio 1666 - 22 febbraio 1668)
*...
*[[Giambattista Spinola (1646-1719)|Giambattista Spinola il Giovane]] (12 ottobre 1689 - 27 luglio 1691)
*[[Francesco Martelli]] (27 luglio 1691 - 17 maggio 1706)
*[[Curzio Origo]] (17 maggio 1706 - 26 settembre 1712)
*[[Antonio Banchieri]] (3 ottobre 1712 - 1724)
*[[Giovanni Battista Spinola]] (settembre 1724 - 17 luglio 1730)
*[[Domenico Riviera]] (17 luglio 1730 - 2 marzo 1733)
*[[Girolamo de Bardi]] (3 marzo 1733 - 9 settembre 1743)
*[[Ludovico Maria Torriggiani]] (settembre 1743 - 26 novembre 1753)
*[[Baldassarre Cenci (1710-1763)|Baldassarre Cenci iuniore]] (26 novembre [[1753]] - 23 novembre [[1761]] dimesso)
*[[Antonio Casali]] (23 novembre [[1761]] - 12 dicembre [[1770]])
*[[Marcantonio Marcolini]] (16 febbraio [[1771]] - 2 maggio [[1775]] nominato presidente della [[Legazione di Urbino]])
*[[Tommaso Maria Ghilini]] (1º novembre [[1775]] - 1º giugno [[1778]])
*[[Muzio Gallo]] (1º giugno [[1778]] - 14 febbraio [[1785]])
*[[Nicola Riganti]] (14 febbraio [[1785]] - 22 giugno [[1808]])<ref>''Documenti autentici relativi all'arresto deportazione e trattamento del sommo pontefice Pio VII'', Perugia 1814, pag. 75.</ref>
**[[Carlo Maria Pedicini]] (22 giugno [[1808]] - 2 luglio [[1814]]) (pro-segretario)
''Nel 1809 la Congregazione su sospesa dalla Consulta straordinaria per gli Stati romani. Fu ripristinata il 1º luglio 1814.''
*[[Lorenzo Prospero Bottini]] (2 luglio [[1814]] - 1º ottobre [[1817]])
*[[Luigi Pandolfi]] (5 gennaio [[1819]] - 10 marzo [[1823]])
*[[Nicola Grimaldi (1768-1845)|Nicola Grimaldi]] (1º gennaio [[1829]] - 6 luglio [[1832]] nominato Vice-Camerlengo della [[Camera apostolica#Vicecamerlenghi di Santa Romana Chiesa|Camera Apostolica]])
*...
*[[Antonio Maria Cagiano de Azevedo]] (1º agosto [[1837]] - 28 gennaio [[1843]] nominato uditore generale della [[Camera Apostolica]])
*[[Niccola Clarelli Parracciani]] (28 gennaio [[1843]] - 22 gennaio [[1844]] creato cardinale)
*[[Antonio Matteucci]] (22 gennaio [[1844]] - 15 marzo [[1853]] nominato vice-camerlengo della [[Camera apostolica#Vicecamerlenghi di Santa Romana Chiesa|Camera Apostolica]])

==Note==
<references/>
==Bibliografia==
* {{Cita libro|titolo = Souverain et Pontife: recherches prosopographiques sur la Curie romaine à l'âge de la Restauration (1814-1846)|autore = Philippe Boutry|url = http://books.openedition.org/efr/1871#tocfrom1n19|editore = École française de Rome|città = Roma |anno = 2002|lingua = fr |pp = 140-149 |ISBN = 978-2728306664 |cid = Boutry}}
*[[Gaetano Moroni]], [[Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica]], [http://books.google.it/books?id=XMQAAAAAcAAJ&pg=PA181 vol. XVI], Venezia 1842, p. 181-185;
*Gregorio Leti (a cura di), ''Lo Stato presente o sia la relazione della corte di Roma gia pubblicata dal Cav. Lunadoro ora rinovata, ed ampiamente accresciuta da Andrea Tosi veneziano, Volume II'', Roma 1765, capitolo XVII ([https://books.google.it/books?id=L85WAAAAcAAJ&printsec=frontcover versione digitalizzata]).


==Voci correlate==
==Voci correlate==
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*[[Palazzo della Consulta]]
*[[Palazzo della Consulta]]


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Congregazione della Consulta
Sacra Consulta
Eretto22 gennaio 1588 da papa Sisto V
Soppresso20 settembre 1870
Santa Sede  · Chiesa cattolica
I dicasteri della Curia romana

La Sacra Consulta, più esattamente Sacra Congregazione della Consulta, era un organismo della Curia romana, oggi soppresso.

Il Palazzo della Consulta a Roma, sede della Congregazione della Consulta fino al 1870.

La Sacra Consulta fu creata nel 1559 da papa Paolo IV (1559-1565) come commissione speciale. Il pontefice, dopo aver esiliato il cardinal nipote Carlo Carafa sovrintendente a tutti gli affari dello Stato, creò in sua vece una congregazione composta di quattro cardinali[1].
L'organismo fu ufficializzato da papa Sisto V (1585-1590) con la bolla Immensa Aeterni Dei del 22 gennaio 1588. Sisto V denominò il dicastero «Congregazione sopra le consultazioni dello Stato ecclesiastico» (Congregatio decimoquarta pro consultationibus negociorum Status Ecclesiastici)[2]. Il pontefice ne stabilì la composizione: quattro cardinali, il Segretario di Stato in qualità di prefetto, un competente numero di prelati (in genere otto), uno dei quali fungeva da Segretario[3].

Organismo con funzioni amministrative e giudiziarie, assolveva compiti della massima rilevanza, quali l'interpretazione delle leggi, la risoluzione di controversie giurisdizionali, feudali[4] ed amministrative. Era l'istanza suprema cui veniva sottoposto il giudizio sui conflitti tra Comuni e governatori cittadini. Fu, in altre parole, un precursore del moderno Consiglio di stato. Il segretario, alle dipendenze del prefetto, regolava gli affari relativi alle deputazioni dei governatori e dei capitani di giustizia (bargelli) e spediva le «lettere d'ordine». I giudicati della Consulta venivano eseguiti dal governatore di Roma[3].

Clemente XII (1730-40) fece erigere sulla piazza del Quirinale il palazzo della Consulta ove furono sistemati gli uffici degli otto prelati; il tribunale si riunì, invece, nel palazzo di Montecitorio o nelle stanze del Palazzo apostolico[3].

Napoleone soppresse la congregazione il 17 giugno 1809[3]. Dopo la sua caduta, nel 1814, la congregazione fu ripristinata da Pio VII il 1º luglio di quell'anno.
Nel 1833 Gregorio XVI accorpò tutte le sue competenze amministrative alla Segreteria di Stato. Restò in vita il tribunale che era composto di un cardinale prefetto e di quattro prelati dei quali il più anziano era vice-presidente (tale composizione subì, successivamente alcune modifiche); giudicava in grado d'appello e di revisione tutte le cause criminali nonché le cause di lesa maestà[1].
La Congregazione cessò le sue funzioni con la fine dello Stato Pontificio (1870).

Cronotassi dei prefetti

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Generalmente era il cardinal nipote a ricoprire la carica di prefetto. Ma la norma non fu sempre rispettata. Le eccezioni furono due:

Papa Alessandro VII (1655-67) sottrasse ai cardinal nipoti ogni ingerenza sulla Consulta[2]. Da allora i prefetti furono:

Nel 1809 la Congregazione su sospesa dalla Consulta straordinaria per gli Stati romani. Fu ripristinata il 1º luglio 1814.

Cronotassi dei segretari

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Nel 1809 la Congregazione su sospesa dalla Consulta straordinaria per gli Stati romani. Fu ripristinata il 1º luglio 1814.

  1. ^ a b Congregazione della sacra consulta, Roma, su guidagenerale.maas.ccr.it. URL consultato il 30 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2017).
  2. ^ a b Giustizia, giudici e tribunali fra centro e periferia nello Stato ecclesiastico (secoli XVI-XVII), su dprs.uniroma1.it. URL consultato il 29 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
  3. ^ a b c d Congregazione della Sacra Consulta, su ricerca.archiviodistatoroma.beniculturali.it. URL consultato il 29 gennaio 2017.
  4. ^ Per esempio, la congregazione esaminava i ricorsi dei vassalli contro i baroni dei feudi.
  5. ^ Alessia Ceccarelli, PINELLI, Domenico, in Dizionario biografico degli italiani, LXXXIII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015. URL consultato il 30 gennaio 2017.
  6. ^ Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, pag. 183.
  7. ^ RATTA, Dionisio, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  8. ^ Documenti autentici relativi all'arresto deportazione e trattamento del sommo pontefice Pio VII, Perugia 1814, pag. 75.

Voci correlate

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