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Castello di Lipari: differenze tra le versioni

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Il '''castello di Lipari''' si trova a [[Isola di Lipari|Lipari]] in [[provincia di Messina]] e sorge sulla sommità dell'[[acropoli]].
Il '''castello di Lipari''' si trova a [[Isola di Lipari|Lipari]], [[Comune (Italia)|comune italiano]] della [[città metropolitana di Messina]], in [[Sicilia]] e sorge sulla sommità dell'[[acropoli]].


== Storia ==
== Storia ==
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=== Nucleo preistorico ===
=== Nucleo preistorico ===
Il luogo in questione è abitato da circa 6000<ref name=castello>M.C. Martinelli, A. Sardella, M.G. Vanaria, ''Le isole Eolie nella preistoria. Il castello di Lipari'', Progetto Scuola Museo 1, Messina, 2001.</ref> anni, i primi insediamenti accertati sono fatti risalire al [[neolitico]].
Il luogo in questione è abitato da circa 6000<ref name=castello>M.C. Martinelli, A. Sardella, M.G. Vanaria, ''Le isole Eolie nella preistoria. Il castello di Lipari'', Progetto Scuola Museo 1, Messina, 2001.</ref> anni, i primi insediamenti accertati sono fatti risalire al [[neolitico]].
La conformazione della roccia sulla quale è edificato, costituisce la difesa naturale contro gli attacchi provenienti dal mare determinata dalle scoscese pareti inaccessibili e strapiombanti. Di quest'epoca sono le capanne sovrapposte a pianta ovale oggi ben visibili, di piccole dimensioni (la larghezza massima è di 5 metri circa) costruite con pietre a secco e con tetti di rami di ginestra. i pavimenti erano invece rivestiti di argilla cruda.
La conformazione della roccia sulla quale è edificato, costituisce la difesa naturale contro gli attacchi provenienti dal mare determinata dalle scoscese pareti inaccessibili e strapiombanti. Di quest'epoca sono le capanne sovrapposte a pianta ovale ben visibili, di piccole dimensioni (la larghezza massima è di 5 metri circa) costruite con pietre a secco e con tetti di rami di ginestra. i pavimenti erano invece rivestiti di argilla cruda.


Tra il 2300 e il 1500 a.C. inizia la [[cultura di Capo Graziano]] proveniente dall'omonimo promontorio dell'isola di Filicudi. Si succedono capanne della [[cultura di Thapsos-Milazzese]] (1500-1300 a.C.). Ma alla fine del 1300 a.C. l'acropoli assieme alle altre isole vengono abbandonate e i villaggi distrutti. Giunge un nuovo gruppo etnico chiamato Ausonio I proveniente dall'Italia peninsulare. Ad esso si affianca una distruzione che divide con l'Ausonio II attorno al 1200 a.C. Le capanne si ampliano e raggiungono le dimensioni di 15x7 metri. Il tetto è sorretto da pali verticali a due spioventi. Nel 900 a.C. anche l'Ausonio II termina a seguito di una distruzione.
Tra il 2300 e il 1500 a.C. inizia la [[cultura di Capo Graziano]] proveniente dall'omonimo promontorio dell'isola di Filicudi. Si succedono capanne della [[cultura di Thapsos-Milazzese]] (1500-1300 a.C.) ma alla fine del 1300 a.C. l'acropoli assieme alle altre isole vengono abbandonate e i villaggi distrutti. Giunge un nuovo gruppo etnico chiamato Ausonio I proveniente dall'Italia peninsulare. Ad esso si affianca una distruzione che divide con l'Ausonio II attorno al 1200 a.C. Le capanne si ampliano e raggiungono le dimensioni di 15x7 metri. Il tetto è sorretto da pali verticali a due spioventi. Nel 900 a.C. anche l'Ausonio II termina a seguito di una distruzione.


=== Insediamento greco ===
=== Insediamento greco-siceliota ===
La colonizzazione greca inizia attorno al 580-576 a.C. ad opera di abitanti di Cnido e Rodi. Il primo stanziamento sorse sull'acropoli. A causa delle successive dominazioni tutti i resti di quest'epoca sono stati cancellati ad eccezione di una torre di età greca risalente al [[IV secolo a.C.]] tra le fortificazioni spagnole e normanne. Inoltre è presente il cosiddetto Bothros di Eolo, una fossa votiva chiusa da una lastra in pietra lavica sormontata da un leone sdraiato che rappresenta la madrepatria Cnido.
La colonizzazione greca inizia attorno al 580-576 a.C. ad opera di abitanti di Cnido e Rodi. Il primo stanziamento sorse sull'acropoli. A causa delle successive dominazioni tutti i resti di quest'epoca sono stati cancellati ad eccezione di una torre di età greca risalente al [[IV secolo a.C.]] tra le fortificazioni spagnole e normanne. Inoltre è presente il cosiddetto Bothros di Eolo, una fossa votiva chiusa da una lastra in pietra lavica sormontata da un leone sdraiato che rappresenta la madrepatria Cnido.


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{{...|architettura}}
{{...|architettura}}


=== Periodo arabo ===
=== Periodo dell'Emirato di Sicilia ===
* [[836]]-[[837]] - L'arcipelago è assaltato dall'armata di [[al-Fadl ibn Yaʿqūb]] sostituito a settembre da un nuovo governatore, il principe aghlabide [[Abū l-Aghlab Ibrāhīm b. ʿAbd Allāh b. al-Aghlab]], cugino dell'emiro Ziyādat Allāh. La flotta musulmana, condotta da [[al-Fadl ibn Yaʿqūb]], devasta le [[Isole Eolie]], espugna diverse fortezze sulla costa settentrionale della Sicilia, tra cui la vicina [[Tyndaris]], come riferisce [[Michele Amari]] cultore [[orientalista]] di [[Storia della Sicilia islamica|storia islamica]].
* [[836]]-[[837]] - L'arcipelago è assaltato dall'armata di [[al-Fadl ibn Yaʿqūb]] sostituito a settembre da un nuovo governatore, il principe aghlabide [[Abū l-Aghlab Ibrāhīm b. ʿAbd Allāh b. al-Aghlab]], cugino dell'emiro Ziyādat Allāh. La flotta musulmana, condotta da [[al-Fadl ibn Yaʿqūb]], devasta le [[Isole Eolie]], espugna diverse fortezze sulla costa settentrionale della Sicilia, tra cui la vicina [[Tyndaris]], come riferisce [[Michele Amari]] cultore [[orientalista]] di [[Storia della Sicilia islamica|storia islamica]].


=== Periodo normanno ===
=== Periodo del Regno di Sicilia ===
* [[1085]] - Fondazione del Monastero di San Bartolomeo da parte dei fratelli [[Ruggero I di Sicilia]] e [[Roberto il Guiscardo]]. Tre anni dopo la prima attestazione documentaria dell'istituzione dell'abbazia.
* [[1085]] - Fondazione del Monastero di San Bartolomeo da parte dei fratelli [[Ruggero I di Sicilia]] e [[Roberto il Guiscardo]]. Tre anni dopo la prima attestazione documentaria dell'istituzione dell'abbazia.
* [[1094]] - [[Ruggero I di Sicilia]] conferma le precedenti donazioni all'abate Ambrogio. A queste si sommano le donazioni dei suoi baroni. Fondazione della [[Concattedrale di San Bartolomeo (Lipari)|Cattedrale di San Bartolomeo]].
* [[1094]] - [[Ruggero I di Sicilia]] conferma le precedenti donazioni all'abate Ambrogio. A queste si sommano le donazioni dei suoi baroni. Fondazione della [[Concattedrale di San Bartolomeo (Lipari)|Cattedrale di San Bartolomeo]].
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* [[1166]] - L'abate è definitivamente consacrato vescovo.
* [[1166]] - L'abate è definitivamente consacrato vescovo.


Della [[Storia della Sicilia normanna|dominazione]] degli [[Altavilla]] sono pervenute le torri normanne del [[XII secolo]] e fra queste la porta che oggi funge da ingresso alla cittadella fortificata.
Della [[Storia della Sicilia normanna|Dinastia]] degli [[Altavilla]] sono pervenute le torri normanne del [[XII secolo]] e fra queste la porta successivamente diventata ingresso alla cittadella fortificata.


=== Periodo svevo ===
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=== Periodo aragonese ===
* [[1356]] - [[Vinciguerra d'Aragona]] per meriti svolti a [[Patti]] è nominato dal re [[Federico IV d'Aragona]] capitano di guerra e castellano di Lipari.
* [[1356]] - [[Vinciguerra d'Aragona]] per meriti svolti a [[Patti]] è nominato dal re [[Federico IV d'Aragona]] capitano di guerra e castellano di Lipari.
* [[1396]] - Il vescovado di Lipari e Patti è concesso a [[Giovanni I d'Aragona]].
* [[1396]] - Il vescovado di Lipari e Patti è concesso a [[Giovanni I d'Aragona]].


=== Periodo spagnolo ===
=== Periodo dei Viceré di Sicilia ===


[[File: Castello di Lipari 2012 08 10 12.jpg|thumb|upright|Feritoia.]]
[[File: Castello di Lipari 2012 08 10 12.jpg|thumb|upright|Feritoia.]]
[[File: Castello di Lipari 2012 08 10 13.jpg|thumb|upright|Veduta sul quartiere Sottocastello.]]
[[File: Castello di Lipari 2012 08 10 13.jpg|thumb|upright|Veduta sul quartiere Sottocastello.]]
Nel corso dei secoli sono costruiti sulla sommità della collina, una serie di edifici adibiti ad usi diversi. Il castello attuale è costituito dalle strutture realizzate nel [[XVI secolo]]<ref name=castello/>, su ordine di [[Carlo V]], dopo l'ennesimo attacco condotto dal capitano turco - ottomano [[Khayr al-Din Barbarossa]], che mise a ferro e fuoco la città, sita ai piedi della rocca, deportando poi gran parte degli abitanti. Le mura di quest'epoca inglobano in alcuni punti, le torri normanne del [[XII secolo]]<ref name=normanni>M. Bacci, M.A. Mastelloni (a cura di), ''Alle radici della cultura mediterranea ed europea: I Normanni nello Stretto e nelle Isole Eolie'', Lipari 1-31 ottobre 2002, Palermo 2004.</ref> e fra queste una porta fortificata che ancora oggi funge da ingresso al castello.
Nel corso dei secoli sono costruiti sulla sommità della collina, una serie di edifici adibiti ad usi diversi. Il castello attuale è costituito dalle strutture realizzate nel [[XVI secolo]]<ref name=castello/>, su ordine di [[Carlo V]], dopo l'ennesimo attacco condotto dal capitano turco - ottomano [[Khayr al-Din Barbarossa]], che mise a ferro e fuoco la città, sita ai piedi della rocca, deportando poi gran parte degli abitanti. Le mura di quest'epoca inglobano in alcuni punti, le torri normanne del [[XII secolo]]<ref name=normanni>M. Bacci, M.A. Mastelloni (a cura di), ''Alle radici della cultura mediterranea ed europea: I Normanni nello Stretto e nelle Isole Eolie'', Lipari 1-31 ottobre 2002, Palermo 2004.</ref> e fra queste una porta fortificata successivamente diventata ingresso al castello.


* [[1502]]-[[1504]] - Scorrerie compiute da [[Khayr al-Din Barbarossa]] col fratello [[Aruj Barbarossa]] contro le località di tutte le coste della Sicilia.
* [[1502]]-[[1504]] - Scorrerie compiute da [[Khayr al-Din Barbarossa]] col fratello [[Aruj Barbarossa]] contro le località di tutte le coste della Sicilia.
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== Monumenti ==
== Monumenti ==

[[File: Castello di Lipari 08 09 208.jpg|thumb|upright|Mura e garitta.]]
[[File: Castello di Lipari 08 09 208.jpg|thumb|upright|Mura e garitta.]]
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* [[1082]]-[[1083]] - [[Concattedrale di San Bartolomeo (Lipari)|concattedrale di San Bartolomeo]];
* [[1082]]-[[1083]] - [[Concattedrale di San Bartolomeo (Lipari)|concattedrale di San Bartolomeo]];
* [[Museo archeologico regionale eoliano]] in alcune ali del castello e nell'antica sede vescovile.
* [[Museo archeologico regionale eoliano]] in alcune ali del castello e nell'antica sede vescovile.

== Note ==
<references/>


== Galleria d'immagini ==
== Galleria d'immagini ==
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Immagine: Castello di Lipari 2012 08 10 15.jpg|Feritoia
Immagine: Castello di Lipari 2012 08 10 15.jpg|Feritoia
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== Note ==
<references/>


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
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[[Categoria:Architetture di Lipari]]
[[Categoria:Architetture di Lipari]]
[[Categoria:Castelli della provincia di Messina|Lipari]]
[[Categoria:Castelli della città metropolitana di Messina|Lipari]]

Versione attuale delle 19:46, 25 lug 2024

Castello di Lipari
Castello di Lipari
Ubicazione
StatoRegno di Sicilia
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia
CittàLipari
IndirizzoVia Castello
Coordinate38°28′04.42″N 14°57′24.69″E
Mappa di localizzazione: Italia
Castello di Lipari
Informazioni generali
TipoCastello
Inizio costruzioneXI-XII secolo (epoca normanna)
Condizione attualeAgibile
Informazioni militari
Azioni di guerraNessuna
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Il castello di Lipari si trova a Lipari, comune italiano della città metropolitana di Messina, in Sicilia e sorge sulla sommità dell'acropoli.

Castello di Lipari, xilografia 1892
Accesso da Sottocastello.
Accesso da Sottocastello.
Merlatura.

La cosiddetta cittadella fortificata è costituita dallo stesso Castello, da un insieme di edifici realizzati sulla rocca d'origine vulcanica alta circa 50 metri a strapiombo sul mar Tirreno. La poderosa cinta muraria comprendente il quartiere sottocastello a quota leggermente più bassa, separa Marina Lunga a settentrione da Marina Corta a meridione e la parte bassa della città. Il complesso di manufatti e dei sistemi difensivi costituiscono propriamente la Cittadella Fortificata, altrimenti nota come Civita. La Necropoli e le aree che costituiscono l'agglomerato o i castrum occupano le zone pianeggianti della Civita.

La ricostruzione archeologica della zona è stata resa possibile dagli scavi iniziati nel 1950 che hanno ricostruito 10 metri di stratigrafia culturale.

Nucleo preistorico

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Il luogo in questione è abitato da circa 6000[1] anni, i primi insediamenti accertati sono fatti risalire al neolitico. La conformazione della roccia sulla quale è edificato, costituisce la difesa naturale contro gli attacchi provenienti dal mare determinata dalle scoscese pareti inaccessibili e strapiombanti. Di quest'epoca sono le capanne sovrapposte a pianta ovale ben visibili, di piccole dimensioni (la larghezza massima è di 5 metri circa) costruite con pietre a secco e con tetti di rami di ginestra. i pavimenti erano invece rivestiti di argilla cruda.

Tra il 2300 e il 1500 a.C. inizia la cultura di Capo Graziano proveniente dall'omonimo promontorio dell'isola di Filicudi. Si succedono capanne della cultura di Thapsos-Milazzese (1500-1300 a.C.) ma alla fine del 1300 a.C. l'acropoli assieme alle altre isole vengono abbandonate e i villaggi distrutti. Giunge un nuovo gruppo etnico chiamato Ausonio I proveniente dall'Italia peninsulare. Ad esso si affianca una distruzione che divide con l'Ausonio II attorno al 1200 a.C. Le capanne si ampliano e raggiungono le dimensioni di 15x7 metri. Il tetto è sorretto da pali verticali a due spioventi. Nel 900 a.C. anche l'Ausonio II termina a seguito di una distruzione.

Insediamento greco-siceliota

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La colonizzazione greca inizia attorno al 580-576 a.C. ad opera di abitanti di Cnido e Rodi. Il primo stanziamento sorse sull'acropoli. A causa delle successive dominazioni tutti i resti di quest'epoca sono stati cancellati ad eccezione di una torre di età greca risalente al IV secolo a.C. tra le fortificazioni spagnole e normanne. Inoltre è presente il cosiddetto Bothros di Eolo, una fossa votiva chiusa da una lastra in pietra lavica sormontata da un leone sdraiato che rappresenta la madrepatria Cnido.

Insediamento romano

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Mappa del Castello di Lipari.
Veduta dal Corso.
Garitta.
Galleria.
  • II-I secolo a.C., con alcuni resti di epoca imperiale tra cui l'evidenza di una divisione tra cardi e decumani e di una via di accesso all'acropoli.

Periodo bizantino

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Periodo dell'Emirato di Sicilia

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Periodo del Regno di Sicilia

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Della Dinastia degli Altavilla sono pervenute le torri normanne del XII secolo e fra queste la porta successivamente diventata ingresso alla cittadella fortificata.

Periodo dei Viceré di Sicilia

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Feritoia.
Veduta sul quartiere Sottocastello.

Nel corso dei secoli sono costruiti sulla sommità della collina, una serie di edifici adibiti ad usi diversi. Il castello attuale è costituito dalle strutture realizzate nel XVI secolo[1], su ordine di Carlo V, dopo l'ennesimo attacco condotto dal capitano turco - ottomano Khayr al-Din Barbarossa, che mise a ferro e fuoco la città, sita ai piedi della rocca, deportando poi gran parte degli abitanti. Le mura di quest'epoca inglobano in alcuni punti, le torri normanne del XII secolo[2] e fra queste una porta fortificata successivamente diventata ingresso al castello.

Le continue incursioni s'inseriscono nel contesto delle dispute sul dominio nel Mediterraneo tra flotte turco - ottomane contro spagnoli, annosa questione risolta con la Conquista di Tunisi nel 1535 e la disfatta del fronte orientale nella Battaglia navale di Lepanto del 1571.

Borgo antico di Lipari

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Fino al XVIII secolo, fra le sue mura viveva la comunità dei cittadini di Lipari, non sono rimaste tracce apprezzabili di abitazioni, esistono invece diverse chiese. Fra queste si ricordano quella di Santa Caterina risalente al XVII secolo, quella dell'Addolorata, dell'Immacolata e la cattedrale di San Bartolomeo[2], posta proprio al centro del colle e contornata da reperti archeologici. La cattedrale è la costruzione più antica edificata dai Normanni intorno al XII secolo e poi ricostruita dagli spagnoli dopo la distruzione del 1544. La facciata odierna risale al 1861 mentre il chiostro dell'antico monastero è realizzato con materiale recuperato da costruzioni precedenti, soprattutto di età romana, ma anche di epoca medievale.

Alcuni edifici del castello sono ora adibiti a sede del Museo archeologico regionale eoliano che ospita gran parte del materiale proveniente dagli scavi intrapresi nel secondo dopoguerra.

Gli scavi archeologici condotti a partire dagli anni cinquanta dall'archeologo Luigi Bernabò Brea, hanno portato alla luce uno strato di depositi di oltre 10 metri di spessore, che ha consentito di ricostruire la storia del luogo[1]. Il materiale era ben conservato in quanto ricoperto da ceneri vulcaniche depositate dai vulcani vicini, Stromboli[1] e Vulcano.

Mura e garitta.

All'interno della cinta muraria, accedendo dalla porta carraia, si possono ammirare sul lato destro o di nord-ovest:

Concludendo in senso antiorario sul lato sinistro o di SE:

Galleria d'immagini

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  1. ^ a b c d M.C. Martinelli, A. Sardella, M.G. Vanaria, Le isole Eolie nella preistoria. Il castello di Lipari, Progetto Scuola Museo 1, Messina, 2001.
  2. ^ a b M. Bacci, M.A. Mastelloni (a cura di), Alle radici della cultura mediterranea ed europea: I Normanni nello Stretto e nelle Isole Eolie, Lipari 1-31 ottobre 2002, Palermo 2004.
  • S. Valtieri, M. Benfari (a cura di), La rocca di Lipari, Aracne editrice, 2011. ISBN 978-88548-4118-5
  • M.C. Martinelli, A. Sardella, M.G. Vanaria, Le isole Eolie nella preistoria. Il castello di Lipari, Progetto Scuola Museo 1, Messina 2001
  • A. Sardella, M.G. Vanaria (a cura di), Lipari. La necropoli degli schiavi in contrada Portinenti, (Castello di Lipari- Chiesa di Santa Caterina, agosto-ottobre 2001)
  • M. Bacci, M.A. Mastelloni (a cura di), Alle radici della cultura mediterranea ed europea: I Normanni nello Stretto e nelle Isole Eolie, Lipari 1-31 ottobre 2002, Palermo 2004

Altri progetti

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