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Leone Di Lernia: differenze tra le versioni

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|nome = Leone Di Lernia
|nome = Leone Di Lernia
|nazione = ITA
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|genere = magnando magnando
|genere = Pop
|genere2 = ti sei mangiato una banana
|genere2 = Disco
|genere3 = Dance
|genere3 = Dance
|genere4 = Musica oltre il divino
|genere4 = Musica demenziale
|anno inizio attività = 1961
|anno inizio attività = 1961
|anno fine attività = 2017
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|Epoca = 1900
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|Epoca2 = 2000
|Epoca2 = 2000
|Attività = conduttore radiofonico
|Attività = cantautore
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|AttivitàAltre = del [[Generi musicali|genere]] trash-[[musica demenziale|demenziale]]
|Nazionalità = italiano
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , esponente del genere [[trash (cultura)|trash]]-[[musica demenziale|demenziale]]
}}
}}


Ha raggiunto la popolarità a inizio [[anni 1990]] grazie a [[cover]] [[parodia|parodistiche]] e [[goliardia|goliardiche]] di brani di [[musica dance]]. È stato per quasi dieci anni (dal [[1999]] al [[2008]] e di nuovo, anche se parzialmente, nel [[2011]]) spalla comica del programma radiofonico ''[[Lo Zoo di 105]]''.
Ha raggiunto la popolarità a inizio anni 1990 grazie a [[cover]] [[parodia|parodistiche]] e [[goliardia|goliardiche]] di brani di [[musica dance]]. È stato per quasi dieci anni (dal 1999 al 2008 e di nuovo, anche se parzialmente, nel 2011) spalla comica del programma radiofonico ''[[Lo Zoo di 105]]''.


== Carriera ==
== Biografia==
Nato a [[Trani]], iniziò la carriera come urlatore, con lo pseudonimo ''Cucciolo Di Lernia'', partecipando nel [[1961]] al [[1º Festival del Rock And Roll|Festival dell'Urlo]] organizzato da [[Ghigo Agosti]]<ref>{{Cita web |url=https://2.bp.blogspot.com/-H4eJlJXP7cM/URJHK4X4cwI/AAAAAAABCDw/Zvh5FmXQ1Tc/s1600/co1.jpg |titolo=Rodolfo D'Intino, ''Il conclave dell'urlo'', pubblicato su Sorrisi & Canzoni, 1961 |accesso=2 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305021554/http://2.bp.blogspot.com/-H4eJlJXP7cM/URJHK4X4cwI/AAAAAAABCDw/Zvh5FmXQ1Tc/s1600/co1.jpg |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>; incise il suo primo 45 giri, ''Trenta chili/Andiamo nei cieli'', nel [[1968]] per la L.O.N.G.I.N.I. di [[Barletta]]. Trasferitosi a [[Milano]], lavorò a lungo come cantante e comico dialettale in varie televisioni locali. Nel [[1975]] uscì il suo secondo singolo, ''Gaccia ad'avè/Spuosatiella Geuvè''; in particolare ''Gaccia ad'avè'' era una cover in [[Dialetti della Puglia centrale|dialetto tranese]] della celebre ''I gotcha'' di [[Joe Tex]], che anticipava quello che sarebbe stato il [[modus operandi]] del cantante [[Puglia|pugliese]]: prendere una canzone in [[lingua inglese|inglese]] di successo e sostituirne il testo con testi demenziali in italiano o in tranese. Negli anni successivi pubblicò numerosi dischi, sia come gruppo con il nome ''Leone Di Lernia e la sua new rock band'' e sia da solista. Gran parte di questi dischi vennero pubblicati dalla [[Duck Records]], piccola etichetta di [[Trezzano sul Naviglio]], ma non riscossero particolare successo.
Nato a [[Trani]], iniziò la carriera come urlatore, con lo pseudonimo Cucciolo Di Lernia, partecipando nel 1961 al [[1º Festival del Rock And Roll|Festival dell'Urlo]] organizzato da [[Ghigo Agosti]]<ref>{{Cita web |url=https://2.bp.blogspot.com/-H4eJlJXP7cM/URJHK4X4cwI/AAAAAAABCDw/Zvh5FmXQ1Tc/s1600/co1.jpg |titolo=Rodolfo D'Intino, ''Il conclave dell'urlo'', pubblicato su Sorrisi & Canzoni, 1961 |accesso=2 maggio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305021554/http://2.bp.blogspot.com/-H4eJlJXP7cM/URJHK4X4cwI/AAAAAAABCDw/Zvh5FmXQ1Tc/s1600/co1.jpg |dataarchivio=5 marzo 2016 |urlmorto=sì }}</ref>; incise il suo primo 45 giri, ''Trenta chili/Andiamo nei cieli'', nel 1968 per la L.O.N.G.I.N.I. di [[Barletta]]. Trasferitosi a [[Milano]], lavorò a lungo come cantante e comico dialettale in varie televisioni locali. Nel 1975 uscì il suo secondo singolo, ''Gaccia ad'avè/Spuosatiella Geuvè''; in particolare ''Gaccia ad'avè'' era una cover in [[Dialetti della Puglia centrale|dialetto tranese]] della celebre ''I gotcha'' di [[Joe Tex]], che anticipava quello che sarebbe stato il [[modus operandi]] del cantante pugliese: prendere una canzone in [[lingua inglese|inglese]] di successo e sostituirne il testo con locuzioni demenziali in italiano o vernacolo tranese. Negli anni successivi pubblicò numerosi dischi, sia come gruppo con il nome ''Leone Di Lernia e la sua new rock band'' e sia da solista. Gran parte di questi dischi vennero pubblicati dalla [[Duck Records]], piccola etichetta di [[Trezzano sul Naviglio]], ma non riscossero particolare successo. Nel 1979 canta i brani ''La megghiaire sfaticata'' e ''Ce vuò ce fè'' inseriti nella colonna sonora del film ''[[Sabato, domenica e venerdì]]''.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Recensione su Sabato domenica e venerdì (1979) di Dik {{!}} FilmTV.it|lingua=it|accesso=2023-04-29|url=https://www.filmtv.it/film/6090/sabato-domenica-e-venerdi/recensioni/991562/}}</ref>


Negli [[anni 1980|anni ottanta]] guadagnò una piccola notorietà televisiva, piazzandosi dietro l'inviato durante i collegamenti con lo stadio [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] in ''[[90º minuto]]''<ref name="bio">[http://www.rockol.it/biografia/Leone-Di-Lernia √ Leone Di Lernia: biografia e discografia essenziale su Rockol - Rockol<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; episodi simili li fece anche nel programma ''[[Quelli che il calcio]]''. Nei primi [[anni 1990|anni novanta]] arrivò la popolarità a livello radiofonico, prima, grazie alla partecipazione nel programma intitolato ''Fausto Terenzi Show'' assieme a [[Fausto Terenzi]] e Paolo Dini, in onda su [[Radio Milano International]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/19/canzoni_con_satira_povera_ciccioni_co_0_931019384.shtml Canzoni con satira povera e ciccioni dialettali] Corriere della sera 19 ottobre 1993</ref> e successivamente su [[Radio Monte Carlo (Italia)|Radio Montecarlo]] e poi, con i due dischi della serie "Barhouse" in cui venivano reinterpretati nel suo solito mix di tranese/italiano, i successi da discoteca di quel periodo.
Negli anni ottanta guadagnò una piccola notorietà televisiva, piazzandosi dietro l'inviato durante i collegamenti con lo stadio [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]] in ''[[90º minuto]]''<ref name="bio">[http://www.rockol.it/biografia/Leone-Di-Lernia √ Leone Di Lernia: biografia e discografia essenziale su Rockol - Rockol<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; episodi simili li fece anche nel programma ''[[Quelli che il calcio]]''. Nei primi anni novanta arrivò la popolarità a livello radiofonico, prima, grazie alla partecipazione nel programma intitolato ''Fausto Terenzi Show'' assieme a [[Fausto Terenzi]] e Paolo Dini, in onda su [[Radio Milano International]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/19/canzoni_con_satira_povera_ciccioni_co_0_931019384.shtml Canzoni con satira povera e ciccioni dialettali] Corriere della sera 19 ottobre 1993</ref> e successivamente su [[Radio Monte Carlo (Italia)|Radio Montecarlo]] e poi, con i due dischi della serie "Barhouse" in cui venivano reinterpretati nel suo solito mix di tranese/italiano, i successi da discoteca di quel periodo.


Esempi delle sue cover di quell'epoca sono: ''Maccarone'' (''[[Macarena]]'' dei [[Los del Río|Los Del Rio]]), ''Ra-ra-ri, ra-ra, pesce fritto e baccalà'' (''[[Gypsy Woman (She's Homeless)]]'' di [[Crystal Waters]]), ''Cumbà Giuàn'' (''[[All That She Wants]]'' degli [[Ace of Base]]), ''Te sì mangiàte la banana'' (''[[The Rhythm of the Night]]'' dei [[Corona (gruppo musicale)|Corona]]), ''Tu sei ignorante'' (''[[Zombie (The Cranberries)|Zombie]]'' dei [[The Cranberries]]), ''Chille che soffre'' (''[[Killing Me Softly with His Song]]'' dei [[Fugees]]), ''Magnando'' (''[[Bailando (Paradisio)|Bailando]]'' dei [[Paradisio]]), ''Melanzan'' (''Turn Around'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Bevi stu chinotto'' (''Get It On'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Il presidente'' (''Love Is Love'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Uè paparul maccaron'' (''Pump up the Jam'' dei [[Technotronic]]), ''Luigin'' ([[Billie Jean]] di [[Michael Jackson]]).
Esempi delle sue cover di quell'epoca sono: ''Maccarone'' (''[[Macarena]]'' dei [[Los del Río|Los Del Rio]]), ''Ra-ra-ri, ra-ra, pesce fritto e baccalà'' (''[[Gypsy Woman (She's Homeless)]]'' di [[Crystal Waters]]), ''Cumbà Giuàn'' (''[[All That She Wants]]'' degli [[Ace of Base]]), ''Te sì mangiàte la banana'' (''[[The Rhythm of the Night]]'' dei [[Corona (gruppo musicale)|Corona]]), ''Tu sei ignorante'' (''[[Zombie (The Cranberries)|Zombie]]'' dei [[The Cranberries]]), ''Chille che soffre'' (''[[Killing Me Softly with His Song]]'' dei [[Fugees]]), ''Magnando'' (''[[Bailando (Paradisio)|Bailando]]'' dei [[Paradisio]]), ''Melanzan'' (''Turn Around'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Bevi stu chinotto'' (''Get It On'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Il presidente'' (''Love Is Love'' dei [[Paps'n'Skar]]), ''Uè paparul maccaron'' (''Pump up the Jam'' dei [[Technotronic]]), ''Luigin'' ([[Billie Jean]] di [[Michael Jackson]]). Nel 1997 si candidò senza successo, come capolista della [[Lega d'Azione Meridionale]] che sosteneva [[Giancarlo Cito]] a candidato sindaco alle elezioni comunali di Milano<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/28/Leone_Lernia_capolista_per_Cito_co_0_97032813571.shtml Leone di Lernia capolista per Cito], Corriere della Sera 28 marzo 1997</ref>: alle consultazioni ottenne 366 preferenze.


Nel 1999 iniziò a collaborare come spalla comica nel programma radiofonico ''[[Lo Zoo di 105]]'' su Radio 105, condotto da [[Marco Mazzoli (conduttore radiofonico)|Marco Mazzoli]], [[Wender]] e Gibba. Leone, oltre a mettere in onda le sue canzoni, si esibiva anche in parodie parlate. Dal 14 ottobre 2002 ha co-condotto con [[Edoardo Stoppa]] e Cristian Sonzogni il programma ''Music Zoo'' in onda su [[Rete A|Rete A - All Music]]. Il 25 ottobre 2006, in sostituzione di [[Massimo Ceccherini]], vinse un ballottaggio contro [[Sergio Vastano]] per partecipare come concorrente al reality show ''[[L'isola dei famosi (quarta edizione)|L'isola dei famosi]]'' svoltasi in Honduras e condotta in studio da [[Simona Ventura]]. Il 3 aprile 2008 venne sospeso dal programma de ''Lo Zoo di 105'' a tempo indeterminato per condotta indisciplinata, ma fu riammesso il giorno dopo, per la trasferta radiofonica all'[[Università di Cagliari]]. Da luglio 2008 continuò a partecipare saltuariamente alle dirette e agli sketch del programma, ma le sue apparizioni erano spesso dovute alla assenza di qualche componente della trasmissione. La sua presenza, seppur sempre parziale, venne confermata<ref>[http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html Annuncio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110106000903/http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html |data=6 gennaio 2011 }} sul [[blog]] di [[Marco Mazzoli (conduttore radiofonico)|Marco Mazzoli]]</ref> anche nella nuova edizione del 2011, che vide l'abbandono di [[Fabio Alisei]], [[Wender]] e [[Paolo Noise]] e l'arrivo di [[Maccio Capatonda]], [[Ivo Avido]] ed [[Herbert Ballerina]].
Nel [[1997]] si candidò senza successo, come capolista della [[Lega d'Azione Meridionale]] che sosteneva [[Giancarlo Cito]] a candidato sindaco alle elezioni comunali di [[Milano]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/marzo/28/Leone_Lernia_capolista_per_Cito_co_0_97032813571.shtml Leone di Lernia capolista per Cito], Corriere della Sera 28 marzo 1997</ref>: alle consultazioni ottenne 366 preferenze.


Nel gennaio 2010 andò in onda su [[GXT]], come conduttore del programma ''Leone Auz''. Dal 6 dicembre 2008 al dicembre del 2011, condusse insieme a [[Ylenia Baccaro]] e [[Max Brigante]] ''105 Non Stop'' su [[Radio 105]], venendo poi sostituito nel gennaio del 2012 da [[Daniele Battaglia]]. Da maggio 2012 tornò in onda prima ogni sabato, e successivamente ogni domenica, con ''Leone D'Ylenia'' di nuovo insieme a [[Ylenia Baccaro]] e sempre su Radio 105. Nello stesso anno pubblicò i singoli ''Eccitato'', parodia di ''[[Mama Lover (singolo)|Mama Lover]]'' delle [[Serebro]], e ''Foggia Style'', parodia di ''[[Gangnam Style]]'' di [[Psy (rapper)|Psy]].
Nel [[1999]] iniziò a collaborare come spalla comica nel programma radiofonico ''[[Lo Zoo di 105]]'' su Radio 105, condotto da [[Marco Mazzoli (conduttore radiofonico)|Marco Mazzoli]], [[Fabio Alisei]], [[Pippo Palmieri]], [[Wender]], [[Paolo Noise]] e Gibba. Leone, oltre a mettere in onda le sue canzoni, si esibiva anche in parodie parlate. Dal 14 ottobre 2002 ha co-condotto con [[Edoardo Stoppa]] e Cristian Sonzogni il programma ''Music Zoo'' in onda su [[Rete A|Rete A - All Music]]. Il 25 ottobre [[2006]], in sostituzione di [[Massimo Ceccherini]], vinse un ballottaggio contro [[Sergio Vastano]] per partecipare come concorrente al reality show ''[[L'isola dei famosi (quarta edizione)|L'isola dei famosi]]'' svoltasi in Honduras e condotta in studio da [[Simona Ventura]]. Il 3 aprile [[2008]] venne sospeso dal programma de ''[[Lo Zoo di 105]]'' a tempo indeterminato per condotta indisciplinata, ma fu riammesso il giorno dopo, per la trasferta radiofonica all'[[Università di Cagliari]]. Da luglio [[2008]] continuò a partecipare saltuariamente alle dirette e agli sketch del programma, ma le sue apparizioni erano spesso dovute alla assenza di qualche componente della trasmissione. La sua presenza, seppur sempre parziale, venne confermata<ref>[http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html Annuncio] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110106000903/http://www.mazzoli.tk/mazzoli_foto1/2011/01/index.html |data=6 gennaio 2011 }} sul [[blog]] di [[Marco Mazzoli (conduttore radiofonico)|Marco Mazzoli]]</ref> anche nella nuova edizione del [[2011]], che vide l'abbandono di [[Fabio Alisei]], [[Wender]] e [[Paolo Noise]] e l'arrivo di [[Maccio Capatonda]], [[Ivo Avido]] ed [[Herbert Ballerina]].


Il 21 febbraio 2017 venne ricoverato in un ospedale di Milano a causa di un malore e dimesso alcuni giorni dopo, a seguito del miglioramento delle sue condizioni di salute.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2017/02/23/ASt8RHNG-mollare_grave_lernia.shtml|titolo=Leone Di Lernia dimesso dopo un malore|autore=Rosario Corona|data=23 febbraio 2017|accesso=28 febbraio 2017|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|dataarchivio=27 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170227110858/http://ilsecoloxix.it/p/magazine/2017/02/23/ASt8RHNG-mollare_grave_lernia.shtml|urlmorto=sì}}</ref> Morì il 28 febbraio seguente all'età di 78 anni nella sua abitazione milanese.<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/02/28/news/leone_di_lernia_morto_milano-159433255/|titolo=Milano, morto Leone di Lernia: la voce della radio diventato star anche su Youtube|data=28 febbraio 2017|accesso=28 febbraio 2017|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref><ref name="Corriere2017">{{cita news|url=http://www.corriere.it/spettacoli/17_febbraio_28/morto-leone-lernia-aveva-78-anni-fa04c0ea-fdab-11e6-8934-cbc72457550a.shtml|titolo=Morto Leone Di Lernia, la voce del «trash» all’italiana|data=28 febbraio 2017|rivista=Il Corriere della Sera}}</ref> Il decesso venne annunciato da suo figlio Davide con un post su [[Facebook]].<ref name="Corriere2017" /> Nella puntata speciale de ''Lo Zoo di 105'' trasmessa nel giorno della sua morte, [[Fabio Alisei]] ha rivelato che Leone combatteva da tempo contro un [[neoplasia|cancro]] al fegato.
Nel gennaio [[2010]] andò in onda su [[GXT]], come conduttore del programma ''Leone Auz''. Dal 6 dicembre [[2008]] al dicembre del [[2011]], condusse insieme a [[Ylenia Baccaro]] e [[Max Brigante]] ''105 Non Stop'' su [[Radio 105]], venendo poi sostituito nel gennaio del [[2012]] da [[Daniele Battaglia]]. Da maggio 2012 tornò in onda prima ogni sabato, e successivamente ogni domenica, con ''Leone D'Ylenia'' di nuovo insieme a [[Ylenia Baccaro]] e sempre su [[Radio 105]]. Nello stesso anno pubblicò i singoli ''Eccitato'', parodia di ''[[Mama Lover (singolo)|Mama Lover]]'' delle [[Serebro]], e ''Foggia Style'', parodia di ''[[Gangnam Style]]'' di [[Psy (rapper)|Psy]].


Il 21 febbraio [[2017]] venne ricoverato in un ospedale di Milano a causa di un malore e dimesso alcuni giorni dopo, a seguito del miglioramento delle sue condizioni di salute.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2017/02/23/ASt8RHNG-mollare_grave_lernia.shtml|titolo=Leone Di Lernia dimesso dopo un malore|autore=Rosario Corona|data=23 febbraio 2017|accesso=28 febbraio 2017|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]}}</ref> Morì il 28 febbraio seguente all'età di 78 anni nella sua abitazione milanese.<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/02/28/news/leone_di_lernia_morto_milano-159433255/|titolo=Milano, morto Leone di Lernia: la voce della radio diventato star anche su Youtube|data=28 febbraio 2017|accesso=28 febbraio 2017|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref><ref name="Corriere2017">{{cita news|url=http://www.corriere.it/spettacoli/17_febbraio_28/morto-leone-lernia-aveva-78-anni-fa04c0ea-fdab-11e6-8934-cbc72457550a.shtml|titolo=Morto Leone Di Lernia, la voce del «trash» all’italiana|data=28 febbraio 2017|rivista=Il Corriere della Sera}}</ref>; Il decesso venne annunciato da suo figlio Davide con un post su [[Facebook]].<ref name="Corriere2017" /> Nello stesso programma radiofonico nel giorno della sua morte, [[Marco Mazzoli (conduttore radiofonico)|Marco Mazzoli]] ha rivelato che Leone combatteva, da tempo, contro un [[neoplasia|cancro]] al fegato. Era sposato con Rosa Nenna, ha avuto da lei quattro figli: Elena, Savino, Marco e Davide. Risiedeva nel quartiere [[Gratosoglio]] a [[Milano]].
Dello stesso programma gli sono state interamente dedicate le puntate dal 28 febbraio al 3 marzo 2017, riproponendo scenette e aneddoti che l'hanno reso protagonista. Il 3 marzo si sono poi celebrati i funerali a Milano, nella [[Chiesa di Sant'Antonio Maria Zaccaria (Milano)|chiesa di Sant'Antonio Maria Zaccaria]], che hanno visto la presenza di un gran numero dei suoi fan.<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/03/foto/milano_funerali_leone_di_lernia-159658511/#1|titolo=A Milano i funerali di Leone di Lernia|data=3 marzo 2017|accesso=3 marzo 2017|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref> Le sue spoglie riposano nel cimitero di [[Rozzano]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/864577/il-leone-di-trani-tra-ruggiti-e-risate.html|titolo=Il Leone di Trani tra ruggiti e risate|data=3 marzo 2017|accesso=3 marzo 2017|pubblicazione=[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]}}</ref> Da allora ogni anno, il 28 febbraio, ''Lo Zoo di 105'' gli dedica una puntata speciale riproponendo le scenette e le canzoni da lui realizzate nella storia dello show radiofonico.


== Vita privata ==
Gli sono state interamente dedicate le puntate dal 28 febbraio al 3 marzo 2017, riproponendo scenette e aneddoti che l'hanno reso protagonista. Il 3 marzo 2017 si sono celebrati i funerali a Milano nella [[Chiesa di Sant'Antonio Maria Zaccaria (Milano)|chiesa di Sant'Antonio Maria Zaccaria]], che hanno visto la presenza di un gran numero dei suoi fan.<ref>{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/03/03/foto/milano_funerali_leone_di_lernia-159658511/#1|titolo=A Milano i funerali di Leone di Lernia|data=3 marzo 2017|accesso=3 marzo 2017|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]}}</ref> Le sue spoglie riposano nel cimitero di [[Rozzano]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/864577/il-leone-di-trani-tra-ruggiti-e-risate.html|titolo=Il Leone di Trani tra ruggiti e risate|data=3 marzo 2017|accesso=3 marzo 2017|pubblicazione=[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]}}</ref> Ogni anno, nel giorno dell'anniversario della sua morte, ''[[Lo Zoo di 105]]'' gli dedica una puntata speciale riproponendo le scenette e le canzoni da lui realizzate nella storia dello show radiofonico.
Era sposato dal 1964 con Rosa Nenna; la coppia ebbe quattro figli: Elena, Savino, Marco e Davide<ref>{{Cita web|url=https://www.supereva.it/rosa-nenna-moglie-leone-lernia-33957|titolo=Chi è Rosa Nenna, la moglie di Leone di Lernia|data=28 febbraio 2017|accesso=6 giugno 2017|pubblicazione=Supereva}}</ref>.


== Programmi televisivi ==
== Programmi televisivi ==
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*1994 - ''Leonemania''
*1994 - ''Leonemania''
*1994 - ''[[Salut'm a Sord]]''
*1994 - ''[[Salut'm a Sord]]''
*1995 - ''[[Re Leone Di Lernia]]''
*1996 - ''[[Leonlatino]]''
*1996 - ''[[Leonlatino]]''
*1997 - ''[[SuperLeone - Cio'...Los...Tress]]''
*1997 - ''[[SuperLeone - Cio'...Los...Tress]]''
*1997 - ''[[Fesso... e tutto il resto]]''
*1997 - ''[[Fesso... e tutto il resto]]''
*1998 - ''[[Re Leone Di Lernia]]''
*1998 - ''[[Leonestate]]''
*1998 - ''[[Leonestate]]''
*2000 - ''[[Giubileone]]''
*2000 - ''[[Giubileone]]''
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== Collegamenti esterni==
== Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://discografialeonedilernia.altervista.org Discografia Leone Di Lernia]


{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}

Versione attuale delle 05:22, 5 gen 2025

Leone Di Lernia
Leone Di Lernia nel 2007
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
GenerePop
Disco
Dance
Musica demenziale
Periodo di attività musicale1961 – 2017
Album pubblicati40
Studio31
Raccolte9

Leone Di Lernia (Trani, 18 aprile 1938Milano, 28 febbraio 2017) è stato un cantautore e conduttore radiofonico italiano, esponente del genere trash-demenziale.

Ha raggiunto la popolarità a inizio anni 1990 grazie a cover parodistiche e goliardiche di brani di musica dance. È stato per quasi dieci anni (dal 1999 al 2008 e di nuovo, anche se parzialmente, nel 2011) spalla comica del programma radiofonico Lo Zoo di 105.

Nato a Trani, iniziò la carriera come urlatore, con lo pseudonimo Cucciolo Di Lernia, partecipando nel 1961 al Festival dell'Urlo organizzato da Ghigo Agosti[1]; incise il suo primo 45 giri, Trenta chili/Andiamo nei cieli, nel 1968 per la L.O.N.G.I.N.I. di Barletta. Trasferitosi a Milano, lavorò a lungo come cantante e comico dialettale in varie televisioni locali. Nel 1975 uscì il suo secondo singolo, Gaccia ad'avè/Spuosatiella Geuvè; in particolare Gaccia ad'avè era una cover in dialetto tranese della celebre I gotcha di Joe Tex, che anticipava quello che sarebbe stato il modus operandi del cantante pugliese: prendere una canzone in inglese di successo e sostituirne il testo con locuzioni demenziali in italiano o vernacolo tranese. Negli anni successivi pubblicò numerosi dischi, sia come gruppo con il nome Leone Di Lernia e la sua new rock band e sia da solista. Gran parte di questi dischi vennero pubblicati dalla Duck Records, piccola etichetta di Trezzano sul Naviglio, ma non riscossero particolare successo. Nel 1979 canta i brani La megghiaire sfaticata e Ce vuò ce fè inseriti nella colonna sonora del film Sabato, domenica e venerdì.[2]

Negli anni ottanta guadagnò una piccola notorietà televisiva, piazzandosi dietro l'inviato durante i collegamenti con lo stadio San Siro in 90º minuto[3]; episodi simili li fece anche nel programma Quelli che il calcio. Nei primi anni novanta arrivò la popolarità a livello radiofonico, prima, grazie alla partecipazione nel programma intitolato Fausto Terenzi Show assieme a Fausto Terenzi e Paolo Dini, in onda su Radio Milano International[4] e successivamente su Radio Montecarlo e poi, con i due dischi della serie "Barhouse" in cui venivano reinterpretati nel suo solito mix di tranese/italiano, i successi da discoteca di quel periodo.

Esempi delle sue cover di quell'epoca sono: Maccarone (Macarena dei Los Del Rio), Ra-ra-ri, ra-ra, pesce fritto e baccalà (Gypsy Woman (She's Homeless) di Crystal Waters), Cumbà Giuàn (All That She Wants degli Ace of Base), Te sì mangiàte la banana (The Rhythm of the Night dei Corona), Tu sei ignorante (Zombie dei The Cranberries), Chille che soffre (Killing Me Softly with His Song dei Fugees), Magnando (Bailando dei Paradisio), Melanzan (Turn Around dei Paps'n'Skar), Bevi stu chinotto (Get It On dei Paps'n'Skar), Il presidente (Love Is Love dei Paps'n'Skar), Uè paparul maccaron (Pump up the Jam dei Technotronic), Luigin (Billie Jean di Michael Jackson). Nel 1997 si candidò senza successo, come capolista della Lega d'Azione Meridionale che sosteneva Giancarlo Cito a candidato sindaco alle elezioni comunali di Milano[5]: alle consultazioni ottenne 366 preferenze.

Nel 1999 iniziò a collaborare come spalla comica nel programma radiofonico Lo Zoo di 105 su Radio 105, condotto da Marco Mazzoli, Wender e Gibba. Leone, oltre a mettere in onda le sue canzoni, si esibiva anche in parodie parlate. Dal 14 ottobre 2002 ha co-condotto con Edoardo Stoppa e Cristian Sonzogni il programma Music Zoo in onda su Rete A - All Music. Il 25 ottobre 2006, in sostituzione di Massimo Ceccherini, vinse un ballottaggio contro Sergio Vastano per partecipare come concorrente al reality show L'isola dei famosi svoltasi in Honduras e condotta in studio da Simona Ventura. Il 3 aprile 2008 venne sospeso dal programma de Lo Zoo di 105 a tempo indeterminato per condotta indisciplinata, ma fu riammesso il giorno dopo, per la trasferta radiofonica all'Università di Cagliari. Da luglio 2008 continuò a partecipare saltuariamente alle dirette e agli sketch del programma, ma le sue apparizioni erano spesso dovute alla assenza di qualche componente della trasmissione. La sua presenza, seppur sempre parziale, venne confermata[6] anche nella nuova edizione del 2011, che vide l'abbandono di Fabio Alisei, Wender e Paolo Noise e l'arrivo di Maccio Capatonda, Ivo Avido ed Herbert Ballerina.

Nel gennaio 2010 andò in onda su GXT, come conduttore del programma Leone Auz. Dal 6 dicembre 2008 al dicembre del 2011, condusse insieme a Ylenia Baccaro e Max Brigante 105 Non Stop su Radio 105, venendo poi sostituito nel gennaio del 2012 da Daniele Battaglia. Da maggio 2012 tornò in onda prima ogni sabato, e successivamente ogni domenica, con Leone D'Ylenia di nuovo insieme a Ylenia Baccaro e sempre su Radio 105. Nello stesso anno pubblicò i singoli Eccitato, parodia di Mama Lover delle Serebro, e Foggia Style, parodia di Gangnam Style di Psy.

Il 21 febbraio 2017 venne ricoverato in un ospedale di Milano a causa di un malore e dimesso alcuni giorni dopo, a seguito del miglioramento delle sue condizioni di salute.[7] Morì il 28 febbraio seguente all'età di 78 anni nella sua abitazione milanese.[8][9] Il decesso venne annunciato da suo figlio Davide con un post su Facebook.[9] Nella puntata speciale de Lo Zoo di 105 trasmessa nel giorno della sua morte, Fabio Alisei ha rivelato che Leone combatteva da tempo contro un cancro al fegato.

Dello stesso programma gli sono state interamente dedicate le puntate dal 28 febbraio al 3 marzo 2017, riproponendo scenette e aneddoti che l'hanno reso protagonista. Il 3 marzo si sono poi celebrati i funerali a Milano, nella chiesa di Sant'Antonio Maria Zaccaria, che hanno visto la presenza di un gran numero dei suoi fan.[10] Le sue spoglie riposano nel cimitero di Rozzano.[11] Da allora ogni anno, il 28 febbraio, Lo Zoo di 105 gli dedica una puntata speciale riproponendo le scenette e le canzoni da lui realizzate nella storia dello show radiofonico.

Era sposato dal 1964 con Rosa Nenna; la coppia ebbe quattro figli: Elena, Savino, Marco e Davide[12].

Programmi televisivi

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Come Leone Di Lernia e la sua "New Rock Band"

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Album in studio

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Album in studio
Raccolte
Singoli
  • 1968 - Trenta chili/Andiamo nei cieli
  • 1975 - Gaccia ad'avè/Spusatil Geuvè
  • 1977 - Gaccia a te Marì/U fesse 'nnamerate
  • 1979 - Sfregamece/Vieni fuori
  • 1983 - Padron pensaci tu/Spremi spremi
  • 1989 - Ce cule ca tiene (Rap italiano)/Ce cule ca tiene (Rap pugliese)
  • 1991 - Ra ra ri-la la la pesce fritto e baccalà/Barhouse
  • 1991 - Lasciame ste' (How gee)/Tu sì scemo
  • 1992 - La fatica non m'ingozza (Club mix)/La fatica non m'ingozza (Radio edit)
  • 1992 - Tu sì pazze (Rhythm is a dancer)/Chi ruba (Sex machine)
  • 1993 - Disco Hauz
  • 1994 - Saludm a Sord/Voglio fare tanti soldi
  • 1995 - Think about the way (Pippo Baudo)/La Puglia Blues
  • 1997 - Cio'los...Tress
  1. ^ Rodolfo D'Intino, Il conclave dell'urlo, pubblicato su Sorrisi & Canzoni, 1961 (JPG), su 2.bp.blogspot.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  2. ^ Recensione su Sabato domenica e venerdì (1979) di Dik | FilmTV.it. URL consultato il 29 aprile 2023.
  3. ^ √ Leone Di Lernia: biografia e discografia essenziale su Rockol - Rockol
  4. ^ Canzoni con satira povera e ciccioni dialettali Corriere della sera 19 ottobre 1993
  5. ^ Leone di Lernia capolista per Cito, Corriere della Sera 28 marzo 1997
  6. ^ Annuncio Archiviato il 6 gennaio 2011 in Internet Archive. sul blog di Marco Mazzoli
  7. ^ Rosario Corona, Leone Di Lernia dimesso dopo un malore, in Il Secolo XIX, 23 febbraio 2017. URL consultato il 28 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2017).
  8. ^ Milano, morto Leone di Lernia: la voce della radio diventato star anche su Youtube, in La Repubblica, 28 febbraio 2017. URL consultato il 28 febbraio 2017.
  9. ^ a b Morto Leone Di Lernia, la voce del «trash» all’italiana, in Il Corriere della Sera, 28 febbraio 2017.
  10. ^ A Milano i funerali di Leone di Lernia, in La Repubblica, 3 marzo 2017. URL consultato il 3 marzo 2017.
  11. ^ Il Leone di Trani tra ruggiti e risate, in La Gazzetta del Mezzogiorno, 3 marzo 2017. URL consultato il 3 marzo 2017.
  12. ^ Chi è Rosa Nenna, la moglie di Leone di Lernia, in Supereva, 28 febbraio 2017. URL consultato il 6 giugno 2017.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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