Vai al contenuto

Libretto Rosso: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Tema: minori
CommonsDelinker (discussione | contributi)
Bot: rimosso c:File:1968-06_1968年_红小兵.jpg in quanto cancellato da Commons da Mdaniels5757
 
(23 versioni intermedie di 20 utenti non mostrate)
Riga 5: Riga 5:
|titolialt = Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong
|titolialt = Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong
|titoloalfa =
|titoloalfa =
|immagine = Maozedongxuanji.JPG
|immagine = Mao zhuxi yulu.jpg
|didascalia =
|didascalia =
|annoorig = 1963
|annoorig = 1963
|annoita =[[1967]]
|annoita =1967
|genere = Politico
|genere = Politico
|sottogenere =
|sottogenere =
Riga 22: Riga 22:
|seguito =
|seguito =
}}
}}

[[File:1968-06 1968年 红小兵.jpg|miniatura|Ragazza con le citazioni del presidente Mao (1968)]]
'''''Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong''''' ({{Cinese|t=毛主席語錄|s=毛主席语录|p=Máo Zhǔxí Yǔlù|w=Mao Chu-hsi yü-lu}}), meglio noto come '''''Libretto rosso''''' o '''''Il libro delle [[Guardie Rosse (Rivoluzione Culturale)|Guardie rosse]]''''', è un'antologia di citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di [[Mao Zedong]], con una prefazione scritta da [[Lin Biao]].
'''''Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong''''' ({{Cinese|t=毛主席語錄|s=毛主席语录|p=Máo Zhǔxí Yǔlù|w=Mao Chu-hsi yü-lu}}), meglio noto come '''''Libretto rosso''''' o '''''Il libro delle Guardie rosse''''', è un'antologia di citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di [[Mao Zedong]], con una prefazione scritta da [[Lin Biao]].


== Tema ==
== Tema ==
Contrariamente a quanto si pensa, la prima pubblicazione del piccolo libretto di aforismi tratti dai discorsi e dagli articoli di Mao risale al 1963, precedente quindi alla [[Rivoluzione culturale]]. Venne stampato dall'Esercito Popolare di Liberazione, del quale era comandante [[Lin Biao]]<ref>{{en}}''[https://www.britannica.com/place/China/Cultural-life#ref590783 Libretto rosso]'' in ''[[Encyclopedia Britannica]]''</ref>, una figura devota a Mao, considerata in questa fase come il suo potenziale successore.
Contrariamente alla vulgata, la prima pubblicazione del piccolo libretto di aforismi tratti dai discorsi e dagli articoli di Mao risale al 1963, precedente quindi alla [[rivoluzione culturale]]. Venne stampato dall'Esercito Popolare di Liberazione, del quale era comandante Lin Biao<ref>{{en}}''[https://www.britannica.com/place/China/Cultural-life#ref590783 Libretto rosso]'' in ''[[Encyclopedia Britannica]]''</ref>, una figura ligia a Mao, considerata in questa fase come il suo potenziale successore.


Distribuito inizialmente ai soldati, a partire dal 1965 le ''Citazioni'' furono stampate anche per le masse<ref>Kai Vogelsang, «Cina. Una storia millenaria», Einaudi, 2014, p.517</ref>. La divulgazione delle parole del leader era uno degli strumenti utili all'operazione di propaganda politica che avrebbe condotto alla creazione di quel culto della personalità di Mao che imperversò tra gli anni Sessanta e Settanta.
Distribuito inizialmente ai soldati, a partire dal 1965 le ''Citazioni'' furono stampate anche per le masse<ref>Kai Vogelsang, «Cina. Una storia millenaria», Einaudi, 2014, p.517</ref>. La divulgazione delle parole del leader era uno degli strumenti utili all'operazione di propaganda politica che avrebbe condotto alla creazione di quel culto della personalità di Mao che imperversò tra gli anni sessanta e settanta.


Il titolo ''Libretto rosso'' gli fu dato in Occidente per via del colore della copertina e del formato, adatto ad essere infilato in una tasca superiore della [[giacca]] cinese allora maggiormente in uso, la zhongshanzhuang, la cosiddetta "[[giacca maoista]]". In [[Cina]] però questo titolo alternativo non fu mai impiegato.
Il titolo ''Libretto rosso'' gli fu dato in Occidente per via del colore della copertina e del formato, adatto a essere infilato in una tasca superiore della giacca cinese allora maggiormente in uso, la zhongshanzhuang, la cosiddetta "[[giacca maoista]]". In [[Cina]] però questo titolo alternativo non fu mai impiegato.


== Popolarità e diffusione ==
== Popolarità e diffusione ==
[[File:1968 Studenti in corteo - i primi libretti di Mao.jpg|upright=1.4|thumb|destra| 1968: studenti italiani in corteo che sventolano il libretto di Mao]]
[[File:1968 Studenti in corteo - i primi libretti di Mao.jpg|upright=1.4|thumb| 1968: studenti italiani in corteo che sventolano il libretto di Mao]]
Durante la Rivoluzione culturale il libro godette di un'enorme popolarità, venne tradotto in numerosissime lingue e inviato gratuitamente all'estero a chiunque ne facesse richiesta. Studiare il pensiero del presidente Mao divenne un obbligo civico in Cina, anche se mai sancito ufficialmente. Sempre durante la Rivoluzione, lo studio del ''Libretto rosso'' divenne materia scolastica in tutti i gradi d'istruzione così come in tutti i luoghi di lavoro, oltre che nell'esercito, cui era originariamente rivolto.
Durante la rivoluzione culturale il libro godette di un'enorme popolarità, venne tradotto in numerosissime lingue e inviato gratuitamente all'estero a chiunque ne facesse richiesta. Studiare il pensiero del presidente Mao divenne un obbligo civico in Cina, anche se mai sancito ufficialmente. Sempre durante la Rivoluzione, lo studio del ''Libretto rosso'' divenne materia scolastica in tutti i gradi d'istruzione così come in tutti i luoghi di lavoro, oltre che nell'esercito, cui era originariamente rivolto.


Si stima che ne furono distribuite circa 900 milioni di copie, cifra che lo rende il secondo libro più venduto della storia, dopo la [[Bibbia]]. <ref name=rankyourworld>{{cita web|url=http://www.rankyourworld.it/blog/i-libri-piu-venduti-della-storia|titolo=I dieci libri più diffusi di sempre|data=26/03/2013|accesso=26 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130906234632/http://www.rankyourworld.it/blog/i-libri-piu-venduti-della-storia|dataarchivio=6 settembre 2013|urlmorto=sì}}</ref> In [[Italia]] fu pubblicato da Editrice in lingue estere, Edizioni Lara, Edizioni Oriente, [[Feltrinelli]], [[Longanesi]], Avanzini e Torraca, il Quadrato dal [[1967]] fino al [[1972]] e da [[Newton Compton Editori|Newton Compton]] nella collana 1.000 lire (1994). Nel '67 fu pubblicata una breve parodia dal titolo ''I pensieri di Mao'', a cura di [[Marco Rostagno]].
Si stima che ne furono distribuite circa 900 milioni di copie, cifra che lo rende il secondo libro più venduto della storia, dopo la [[Bibbia]].<ref name="rankyourworld">{{cita web|url=http://www.rankyourworld.it/blog/i-libri-piu-venduti-della-storia|titolo=I dieci libri più diffusi di sempre|data=26 marzo 2013|accesso=26 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130906234632/http://www.rankyourworld.it/blog/i-libri-piu-venduti-della-storia|urlmorto=sì}}</ref> In [[Italia]] fu pubblicato da Editrice in lingue estere, Edizioni Lara, Edizioni Oriente, [[Feltrinelli]], [[Longanesi]], Avanzini e Torraca, il Quadrato dal 1967 fino al 1972 e da [[Newton Compton Editori|Newton Compton]] nella collana ''Centopaginemillelire'' (1994). Nel '67 fu pubblicata una breve parodia dal titolo ''I pensieri di Mao'', a cura di [[Marco Rostagno]].


L'opera divenne presto anche un ''topos'' iconografico, rappresentato in ogni dipinto e manifesto, fu agitato in ogni manifestazione e persino rappresentato in oggetti di uso quotidiano come le sveglie. Curiosamente non esiste un singolo ''Libretto rosso'', ma una intera classe di pubblicazioni con lo stesso titolo, piccole variazioni grafiche in copertina e differente formato, numero di immagini e di pagine. Cambia anche la scelta delle citazioni. Infatti sia le fazioni delle [[Guardie Rosse (Rivoluzione Culturale)|Guardie rosse]], rigorosamente contrarie al [[Partito Comunista Cinese]], che il [[Partito Comunista Cinese]] stesso pubblicarono edizioni in cui si dava risalto ora alla "dialettica in seno al popolo" ora al ruolo determinante del partito per l'edificazione del [[socialismo]] in Cina, in genere privilegiando le citazioni dalle opere di Mao degli anni '30.
L'opera divenne presto anche un ''topos'' iconografico, rappresentato in ogni dipinto e manifesto, fu agitato in ogni manifestazione e persino rappresentato in oggetti di uso quotidiano come le sveglie. Curiosamente non esiste un singolo ''Libretto rosso'', ma una intera classe di pubblicazioni con lo stesso titolo, piccole variazioni grafiche in copertina e differente formato, numero di immagini e di pagine. Cambia anche la scelta delle citazioni. Infatti sia le fazioni delle [[Guardie Rosse (Rivoluzione Culturale)|Guardie rosse]], rigorosamente contrarie al [[Partito Comunista Cinese]], sia il Partito Comunista Cinese stesso pubblicarono edizioni in cui si dava risalto ora alla "dialettica in seno al popolo" ora al ruolo determinante del partito per l'edificazione del [[socialismo]] in Cina, in genere privilegiando le citazioni dalle opere di Mao degli anni '30.


Con l'avvento di [[Deng Xiaoping]] nel [[1978]], l'uso politico del ''Libretto rosso'' andò scemando sia per la paura di attirare critiche di deviazionismo di sinistra, sia per la campagna contro il [[culto della personalità]]. Oggi il ''Libretto rosso'' è diventato di difficile reperibilità: versioni ristampate in modalità dozzinale per forma e colori, facilmente distinguibili dall'originale, sono invece in vendita nelle bancarelle dell'usato come souvenir per turisti.
Con l'avvento di [[Deng Xiaoping]] nel 1978, l'uso politico del ''Libretto rosso'' andò scemando sia per la paura di attirare critiche di deviazionismo di sinistra, sia per la campagna contro il [[culto della personalità]]. Oggi il ''Libretto rosso'' è diventato di difficile reperibilità: versioni ristampate in modalità dozzinale per forma e colori, facilmente distinguibili dall'originale, sono invece in vendita nelle bancarelle dell'usato come souvenir per turisti.


== Indice del volume ==
== Indice del volume ==
Riga 78: Riga 78:
# Lo studio
# Lo studio
{{Div col end}}
{{Div col end}}

== Edizioni in lingua italiana ==
*''Citazioni dalle opere del presidente Mao Tsetung'', Pechino, Casa editrice in lingue estere, 1967.
*''Citazioni del presidente Mao Tse-tung. Il libro delle guardie rosse'', Milano, Feltrinelli, 1967.
*''Citazioni. Il breviario delle Guardie Rosse'', a cura di [[Giorgio Zucchetti]], Milano, Longanesi, 1967.
*''Citazioni del presidente Mao Tse-Tung'', Milano, Oriente, 1967.
*''Il pensiero di Mao Tse Tung. [Il libro delle guardie rosse]'', traduzione dall'inglese di [[Paolo Tincati]] e [[Nino Di Battista]], Milano, Il quadrato, 1967.
*''Citazioni. Il manuale delle Guardie Rosse'', Milano, Lara, 1968.
*''I pensieri. Il libro delle guardie rosse'', Roma, Avanzini e Torraca, 1969.
*''Pensieri di Mao'', Roma-Milano, Oltrecortina, 1969.
*''Il libretto rosso'', s.l., Il lumino, 1992.
*''Citazioni. Il «libretto rosso»'', Roma, Tascabili Economici Newton, 1994. ISBN 88-7983-496-7.
*''Citazioni dalle opere del presidente Mao Tse-Tung'', Roma, Vulkano Edizioni, 1994.
*''Un sole rosso al centro dei nostri cuori. Pensieri dal Libretto rosso'', a cura di [[Renata Pisu]], Milano, BUR, 2007. ISBN 978-88-17-01860-9.
*''Il libretto rosso'', presentato da Federico Rampini, Roma, Newton Compton, 2008. ISBN 978-88-541-1005-2.
*''Citazioni dalle opere del presidente Mao Tsetung'', Reggio Calabria, Città del Sole, 2008. ISBN 978-88-7351-204-2.
*''Il libretto rosso di Mao. Il Grande Timoniere istruisce le Guardie Rosse e spiega al popolo la via cinese al socialismo reale'', Roma, Red Star Press, 2014. ISBN 978-88-6718-027-1.
*''Il libretto rosso'', Massa, Edizioni clandestine, 2015. ISBN 978-88-6596-539-9.
*''Il libretto rosso di Mao'', Castelfranco Veneto, Edizioni Giorgione, 2016. ISBN 978-88-99739-00-3; Panda edizioni, 2020. ISBN 978-88-93781-91-6.
*''Libretto rosso. Citazioni dalle opere del presidente Mao Tse-Tung'', Roma, All around, 2020. ISBN 978-88-99332-07-5.
*''Il libretto rosso'', Cinisello Balsamo, Santelli, 2023. ISBN 978-88-929-2088-0.


== Note ==
== Note ==
<references />
<references />

== Bibliografia ==
;Traduzioni in lingua italiana
*{{Cita libro|titolo=Citazioni del presidente Mao Tse-tung. Il libro delle guardie rosse|edizione=3|collana=Universale Economica 565|data=settembre 1968|editore=[[LaFeltrinelli|Giangiacomo Feltrinelli Editore]]|città=Milano|OCLC=213802862}}


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
Riga 98: Riga 115:


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
;Traduzioni in lingua inglese del testo originale
;Traduzioni in lingua inglese del testo originale
* {{cita web|lingua=inglese|url=https://www.marxists.org/reference/archive/mao/works/red-book/index.htm|titolo=Quotations from Mao Tse Tung|sito=marxists.org}}
* {{cita web|lingua=inglese|url=https://www.marxists.org/reference/archive/mao/works/red-book/index.htm|titolo=Quotations from Mao Tse Tung|sito=marxists.org}}
* {{cita web|url=http://art-bin.com/art/omaotoc.html|titolo=Quotations from Chairman Mao Tse-tung|lingua=en}} [[Verbatim]] della 2ª edizione, stampata a Pechino nel 1967.
* {{cita web|url=http://art-bin.com/art/omaotoc.html|titolo=Quotations from Chairman Mao Tse-tung|lingua=en}} [[Verbatim]] della 2ª edizione, stampata a Pechino nel 1967.


=== Traduzioni in lingua italiana del testo originale ===

* {{Cita web|url=https://www.m-48.it/wp-content/uploads/2021/07/Libretto-Rosso.pdf|titolo=Libretto Rosso di Mao Tse-tung 1926-1964|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240930221748/https://www.m-48.it/wp-content/uploads/2021/07/Libretto-Rosso.pdf}}
* {{Cita web|url=https://www.bibliotecamarxista.org/Mao/libretto_rosso/Libretto_Rosso.PDF|titolo=Citazioni dalle Opere del Presidente Mao Tse-tung - Il Libro delle Guardie Rosse|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240716123546/http://www.bibliotecamarxista.org/Mao/libretto_rosso/Libretto_Rosso.PDF}}
{{Controllo di autorità}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Cina|comunismo|letteratura}}
{{portale|Cina|comunismo|letteratura}}

Versione attuale delle 03:14, 24 dic 2024

Libretto rosso
Titolo originale毛主席语录
Altri titoliCitazioni dalle opere del presidente Mao Zedong
AutoreMao Zedong
1ª ed. originale1963
1ª ed. italiana1967
GenerePolitico
Lingua originalecinese

Citazioni dalle opere del presidente Mao Zedong (毛主席語錄T, 毛主席语录S, Máo Zhǔxí YǔlùP, Mao Chu-hsi yü-luW), meglio noto come Libretto rosso o Il libro delle Guardie rosse, è un'antologia di citazioni tratte dagli scritti e dai discorsi di Mao Zedong, con una prefazione scritta da Lin Biao.

Contrariamente alla vulgata, la prima pubblicazione del piccolo libretto di aforismi tratti dai discorsi e dagli articoli di Mao risale al 1963, precedente quindi alla rivoluzione culturale. Venne stampato dall'Esercito Popolare di Liberazione, del quale era comandante Lin Biao[1], una figura ligia a Mao, considerata in questa fase come il suo potenziale successore.

Distribuito inizialmente ai soldati, a partire dal 1965 le Citazioni furono stampate anche per le masse[2]. La divulgazione delle parole del leader era uno degli strumenti utili all'operazione di propaganda politica che avrebbe condotto alla creazione di quel culto della personalità di Mao che imperversò tra gli anni sessanta e settanta.

Il titolo Libretto rosso gli fu dato in Occidente per via del colore della copertina e del formato, adatto a essere infilato in una tasca superiore della giacca cinese allora maggiormente in uso, la zhongshanzhuang, la cosiddetta "giacca maoista". In Cina però questo titolo alternativo non fu mai impiegato.

Popolarità e diffusione

[modifica | modifica wikitesto]
1968: studenti italiani in corteo che sventolano il libretto di Mao

Durante la rivoluzione culturale il libro godette di un'enorme popolarità, venne tradotto in numerosissime lingue e inviato gratuitamente all'estero a chiunque ne facesse richiesta. Studiare il pensiero del presidente Mao divenne un obbligo civico in Cina, anche se mai sancito ufficialmente. Sempre durante la Rivoluzione, lo studio del Libretto rosso divenne materia scolastica in tutti i gradi d'istruzione così come in tutti i luoghi di lavoro, oltre che nell'esercito, cui era originariamente rivolto.

Si stima che ne furono distribuite circa 900 milioni di copie, cifra che lo rende il secondo libro più venduto della storia, dopo la Bibbia.[3] In Italia fu pubblicato da Editrice in lingue estere, Edizioni Lara, Edizioni Oriente, Feltrinelli, Longanesi, Avanzini e Torraca, il Quadrato dal 1967 fino al 1972 e da Newton Compton nella collana Centopaginemillelire (1994). Nel '67 fu pubblicata una breve parodia dal titolo I pensieri di Mao, a cura di Marco Rostagno.

L'opera divenne presto anche un topos iconografico, rappresentato in ogni dipinto e manifesto, fu agitato in ogni manifestazione e persino rappresentato in oggetti di uso quotidiano come le sveglie. Curiosamente non esiste un singolo Libretto rosso, ma una intera classe di pubblicazioni con lo stesso titolo, piccole variazioni grafiche in copertina e differente formato, numero di immagini e di pagine. Cambia anche la scelta delle citazioni. Infatti sia le fazioni delle Guardie rosse, rigorosamente contrarie al Partito Comunista Cinese, sia il Partito Comunista Cinese stesso pubblicarono edizioni in cui si dava risalto ora alla "dialettica in seno al popolo" ora al ruolo determinante del partito per l'edificazione del socialismo in Cina, in genere privilegiando le citazioni dalle opere di Mao degli anni '30.

Con l'avvento di Deng Xiaoping nel 1978, l'uso politico del Libretto rosso andò scemando sia per la paura di attirare critiche di deviazionismo di sinistra, sia per la campagna contro il culto della personalità. Oggi il Libretto rosso è diventato di difficile reperibilità: versioni ristampate in modalità dozzinale per forma e colori, facilmente distinguibili dall'originale, sono invece in vendita nelle bancarelle dell'usato come souvenir per turisti.

Indice del volume

[modifica | modifica wikitesto]
  1. Il partito comunista
  2. Le classi e la lotta di classe
  3. Socialismo e comunismo
  4. La giusta soluzione delle contraddizioni in seno al popolo
  5. La guerra e la pace
  6. L'imperialismo e tutti i reazionari sono tigri di carta
  7. Osare lottare, osare vincere
  8. La guerra popolare
  9. L'esercito popolare
  10. Il ruolo dirigente dei comitati di partito
  11. La linea di massa
  12. Il lavoro politico
  13. Rapporti tra ufficiali e soldati
  14. Rapporti tra esercito e popolo
  15. Le "tre democrazie"
  16. Educazione e addestramento
  17. Al servizio del popolo
  18. Patriottismo e internazionalismo
  19. L'eroismo rivoluzionario
  20. Costruire il nostro paese con diligenza ed economia
  21. Contare sulle proprie forze e lottare con tenacia
  22. Metodi di pensiero e di lavoro
  23. Inchieste e ricerche
  24. Correggere le idee errate
  25. L'unità
  26. La disciplina
  27. Critica e autocritica
  28. I comunisti
  29. I quadri
  30. I giovani
  31. Le donne
  32. Cultura e arte
  33. Lo studio

Edizioni in lingua italiana

[modifica | modifica wikitesto]
  • Citazioni dalle opere del presidente Mao Tsetung, Pechino, Casa editrice in lingue estere, 1967.
  • Citazioni del presidente Mao Tse-tung. Il libro delle guardie rosse, Milano, Feltrinelli, 1967.
  • Citazioni. Il breviario delle Guardie Rosse, a cura di Giorgio Zucchetti, Milano, Longanesi, 1967.
  • Citazioni del presidente Mao Tse-Tung, Milano, Oriente, 1967.
  • Il pensiero di Mao Tse Tung. [Il libro delle guardie rosse], traduzione dall'inglese di Paolo Tincati e Nino Di Battista, Milano, Il quadrato, 1967.
  • Citazioni. Il manuale delle Guardie Rosse, Milano, Lara, 1968.
  • I pensieri. Il libro delle guardie rosse, Roma, Avanzini e Torraca, 1969.
  • Pensieri di Mao, Roma-Milano, Oltrecortina, 1969.
  • Il libretto rosso, s.l., Il lumino, 1992.
  • Citazioni. Il «libretto rosso», Roma, Tascabili Economici Newton, 1994. ISBN 88-7983-496-7.
  • Citazioni dalle opere del presidente Mao Tse-Tung, Roma, Vulkano Edizioni, 1994.
  • Un sole rosso al centro dei nostri cuori. Pensieri dal Libretto rosso, a cura di Renata Pisu, Milano, BUR, 2007. ISBN 978-88-17-01860-9.
  • Il libretto rosso, presentato da Federico Rampini, Roma, Newton Compton, 2008. ISBN 978-88-541-1005-2.
  • Citazioni dalle opere del presidente Mao Tsetung, Reggio Calabria, Città del Sole, 2008. ISBN 978-88-7351-204-2.
  • Il libretto rosso di Mao. Il Grande Timoniere istruisce le Guardie Rosse e spiega al popolo la via cinese al socialismo reale, Roma, Red Star Press, 2014. ISBN 978-88-6718-027-1.
  • Il libretto rosso, Massa, Edizioni clandestine, 2015. ISBN 978-88-6596-539-9.
  • Il libretto rosso di Mao, Castelfranco Veneto, Edizioni Giorgione, 2016. ISBN 978-88-99739-00-3; Panda edizioni, 2020. ISBN 978-88-93781-91-6.
  • Libretto rosso. Citazioni dalle opere del presidente Mao Tse-Tung, Roma, All around, 2020. ISBN 978-88-99332-07-5.
  • Il libretto rosso, Cinisello Balsamo, Santelli, 2023. ISBN 978-88-929-2088-0.
  1. ^ (EN) Libretto rosso in Encyclopedia Britannica
  2. ^ Kai Vogelsang, «Cina. Una storia millenaria», Einaudi, 2014, p.517
  3. ^ I dieci libri più diffusi di sempre, su rankyourworld.it, 26 marzo 2013. URL consultato il 26 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2013).

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Traduzioni in lingua inglese del testo originale

Traduzioni in lingua italiana del testo originale

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN308181299 · LCCN (ENno2014045137 · GND (DE1181034078 · BNF (FRcb16940989f (data) · J9U (ENHE987007570091405171