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EuropaCinema: differenze tra le versioni

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{{Festival
{{Festival
| nome = EuropaCinema
|nome = EuropaCinema
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| luogo = [[Rimini]], [[Bari]], [[Viareggio]]
|anni = [[1984]] - [[2009]]
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|fondatori = [[Felice Laudadio]] con [[Federico Fellini]]
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'''EuropaCinema''' è stato un [[festival cinematografico]] internazionale, in assoluto il primo dedicato esclusivamente al cinema europeo<ref>{{Cita news|nome=Tullio|cognome=Kezich|titolo=Arte e botteghino forse più vicini|pubblicazione=La Repubblica|data=25 settembre 1984}}</ref>.
'''EuropaCinema''' è un [[festival cinematografico]] internazionale, in assoluto il primo dedicato esclusivamente al [[cinema]] europeo<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Arte e botteghino forse più vicini|pubblicazione=La Repubblica|data=25 settembre 1984}}</ref>. È stato fondato nel [[1984]] a [[Rimini]] dall'attuale presidente della Fondazione [[Centro Sperimentale di Cinematografia]], il critico cinematografico e organizzatore culturale [[Felice Laudadio]] - successivamente direttore della [[Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica]] di [[Venezia]]<ref>{{Cita news|autore=Claudio Pasqualetto|titolo=Mostra del Cinema. Il neodirettore Laudadio spiega le novità della rassegna|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 gennaio 1997}}</ref>, del [[Taormina film fest|TaorminaFilmFest]]<ref>{{Cita news|autore=Gmg/Gs|titolo=Cinema: Laudadio, a Taormima poca Italia, molta ricerca|pubblicazione=Adnkronos|data=13 luglio 1999}}</ref> e presidente di [[Cinecittà]] Holding<ref>{{Cita news|autore=Valerio Cappelli|titolo=Laudadio: la mia Cinecittà|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 dicembre 1999}}</ref>, nonché fondatore e direttore della [[Casa del Cinema]] di Roma<ref>{{Cita news|autore=Giovanna Vitale|titolo=A Villa Borghese la Casa del Cinema|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 ottobre 2001}}</ref> e del [[Bari International Film Festival|Bif&st-Bari International Film Festival]]<ref>{{Cita news|autore=a.d.g.|titolo=L'evento Festival del cinema, tutto pronto a Bari. I nomi cult interna|pubblicazione=La Repubblica|data=5 settembre 2009}}</ref> - con la stretta collaborazione di [[Federico Fellini]]<ref>{{Cita news|autore=Paolo D'Agostini|titolo=Film d'autore o di successo|pubblicazione=La Repubblica|data=15 agosto 1985}}</ref>, autore del marchio del festival e del suo primo manifesto<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=EuropaCinema alla sua prima edizione|pubblicazione=La Repubblica|data=25 settembre 1984}}</ref>, disegnato negli anni successivi da [[Michelangelo Antonioni]], [[Tonino Guerra]], [[Ettore Scola]], [[Marcello Mastroianni]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=Benvenuti a Bari i film dell'Europa|pubblicazione=La Repubblica|data=27 agosto 1988}}</ref> e [[Ingmar Bergman]]<ref>{{Cita web|url=www.agi.it|titolo=EuropaCinema: annullate "le voci di Fellini"|data=6 novembre 1993|accesso=}}</ref>.


È stato fondato nel 1984 a [[Rimini]] dall'attuale presidente del [[Centro sperimentale di cinematografia]], il critico cinematografico [[Felice Laudadio]] successivamente direttore della [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]] di [[Venezia]]<ref>{{Cita news|autore=Claudio Pasqualetto|titolo=Mostra del Cinema. Il neodirettore Laudadio spiega le novità della rassegna|pubblicazione=Corriere della Sera|data=26 gennaio 1997}}</ref>, del [[Taormina Film Fest]]<ref>{{Cita news|autore=Gmg/Gs|titolo=Cinema: Laudadio, a Taormima poca Italia, molta ricerca|pubblicazione=Adnkronos|data=13 luglio 1999}}</ref> e presidente di [[Cinecittà]] Holding<ref>{{Cita news|autore=Valerio Cappelli|titolo=Laudadio: la mia Cinecittà|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 dicembre 1999}}</ref>, nonché fondatore e direttore della [[Casa del Cinema]] di Roma<ref>{{Cita news|autore=Giovanna Vitale|titolo=A Villa Borghese la Casa del Cinema|pubblicazione=Corriere della Sera|data=17 ottobre 2001}}</ref> e del [[Bari International Film Festival|Bif&st-Bari International Film Festival]]<ref>{{Cita news|autore=a.d.g.|titolo=L'evento Festival del cinema, tutto pronto a Bari. I nomi cult interna|pubblicazione=La Repubblica|data=5 settembre 2009}}</ref> con la stretta collaborazione di [[Federico Fellini]]<ref>{{Cita news|autore=Paolo D'Agostini|titolo=Film d'autore o di successo|pubblicazione=La Repubblica|data=15 agosto 1985}}</ref>, autore del marchio del festival e del suo primo manifesto<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=EuropaCinema alla sua prima edizione|pubblicazione=La Repubblica|data=25 settembre 1984}}</ref>, disegnato negli anni successivi da [[Michelangelo Antonioni]], [[Tonino Guerra]], [[Ettore Scola]], [[Marcello Mastroianni]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=Benvenuti a Bari i film dell'Europa|pubblicazione=La Repubblica|data=27 agosto 1988}}</ref> e [[Ingmar Bergman]]<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/|titolo=EuropaCinema: annullate "le voci di Fellini"|data=6 novembre 1993|accesso=}}</ref>.
Immediatamente impostasi come una delle più prestigiose manifestazioni italiane e internazionali<ref>{{Cita news|autore=p. d'a.|titolo=In corsa contro la concorrenza EuropaCinema anticipa a luglio|pubblicazione=La Repubblica|data=14 aprile 1987}}</ref>, '''EuropaCinema''' ha ospitato negli anni molte centinaia di opere di grandi autori<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Viva il film europeo|pubblicazione=La Repubblica|data=8 luglio 1987}}</ref> e di registi ancora sconosciuti e destinati poco dopo a diventare celebri, come [[Stephen Frears]], [[Pedro Almodóvar]], [[Aki Kaurismäki]], [[Giuseppe Tornatore]], [[Francesca Archibugi]]. Dal 1991 al 1996 ha avuto, su iniziativa di Laudadio che l'ha curata, anche un'edizione americana<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema in trasferta a Palm Springs|pubblicazione=AGI|data=7 gennaio 1991}}</ref> a [[Palm Springs International Film Festival|Palm Springs]], diventando una sezione portante del festival internazionale della celebre città californiana<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=L'isola bella di Narciso|pubblicazione=La Repubblica|data=6 ottobre 1990}}</ref>, e una edizione a [[Bruxelles]]<ref>{{Cita web|url=www.agi.it|titolo=EuropaCinema&tv 90 da Viareggio a Bruxelles|data=4 giugno 1990}}</ref>. Da EuropaCinema discende direttamente il [[Forum del Cinema Europeo di Strasburgo]] ideato da Laudadio con la collaborazione di [[Wim Wenders]].

Immediatamente impostasi come una delle più importanti manifestazioni italiane<ref>{{Cita news|autore=p. d'a.|titolo=In corsa contro la concorrenza EuropaCinema anticipa a luglio|pubblicazione=La Repubblica|data=14 aprile 1987}}</ref>, EuropaCinema ha ospitato negli anni molte centinaia di opere di grandi autori<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Viva il film europeo|pubblicazione=La Repubblica|data=8 luglio 1987}}</ref> e di registi ancora sconosciuti e destinati poco dopo a diventare celebri, come [[Stephen Frears]], [[Pedro Almodóvar]], [[Aki Kaurismäki]], [[Giuseppe Tornatore]], [[Francesca Archibugi]]. Dal 1990 al 1996 ha avuto, su iniziativa di Laudadio che l'ha curata, anche un'edizione americana<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema in trasferta a Palm Springs|pubblicazione=AGI|data=7 gennaio 1991}}</ref> a [[Palm Springs International Film Festival|Palm Springs]], diventando una sezione portante del festival internazionale della celebre città californiana<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=L'isola bella di Narciso|pubblicazione=La Repubblica|data=6 ottobre 1990}}</ref>, e una edizione a [[Bruxelles]]<ref>{{Cita web|url= https://www.agi.it/|titolo= EuropaCinema&tv 90 da Viareggio a Bruxelles|data=4 giugno 1990}}</ref>. Da EuropaCinema discende direttamente il [[Forum del Cinema Europeo di Strasburgo]] ideato da Laudadio con la collaborazione di [[Wim Wenders]].


== Storia ==
== Storia ==
Dopo le prime quattro edizioni svoltesi a [[Rimini]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=EuropaCinema 1988? Adesso, organizzarla è un dovere morale|pubblicazione=La Repubblica|data=4 novembre 1987}}</ref> il festival '''EuropaCinema. Mostra del cinema europeo'''<ref>{{Cita news|autore=Paolo D'Agostini|titolo=Ben sei direttori per sostituire Laudadio a Rimini|pubblicazione=La Repubblica|data=11 giugno 1988}}</ref> approdò a [[Bari]] per un solo anno, nel [[1988]]<ref>{{Cita news|autore=Leandro Palestrini|titolo=Da Rimini a Bari per EuropaCinema. Trasloco a settembre|pubblicazione=La Repubblica|data=5 maggio 1988}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Anna Maria Mori|titolo=L'Europa è un film|pubblicazione=La Repubblica|data=24 settembre 1988}}</ref>- quando fu presentato fra gli altri, in anteprima mondiale assoluta, il leggendario film di [[Giuseppe Tornatore]] ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]''<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=EuropaCinema. Applausi italiani|pubblicazione=La Repubblica|data=1 ottobre 1988}}</ref> -, per poi essere trasferito definitivamente dal [[1989]] a [[Viareggio]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=EuropaCinema. Un festival vive|pubblicazione=La Repubblica|data=22 settembre 1989}}</ref> dove da allora, e fino al settembre [[2009]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema 2009, l'ultima del fondatore. Standing ovation per il direttore Laudadio sommerso dagli applausi|pubblicazione=La Nazione|data=22 settembre 2009}}</ref>, si è svolto sotto la direzione o la presidenza di Laudadio che abbandonò l'incarico per totale incompatibilità politica con la nuova amministrazione comunale di destra di [[Viareggio]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Il fondatore di EuropaCinema Felice Laudadio lascia Viareggio|pubblicazione=AGI|data=3 novembre 2009}}</ref>.
Dopo le prime quattro edizioni svoltesi a [[Rimini]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=EuropaCinema 1988? Adesso, organizzarla è un dovere morale|pubblicazione=La Repubblica|data=4 novembre 1987}}</ref> il festival ''EuropaCinema. Mostra del cinema europeo''<ref>{{Cita news|autore=Paolo D'Agostini|titolo=Ben sei direttori per sostituire Laudadio a Rimini|pubblicazione=La Repubblica|data=11 giugno 1988}}</ref> approdò a [[Bari]] per un solo anno, nel 1988<ref>{{Cita news|autore=Leandro Palestrini|titolo=Da Rimini a Bari per EuropaCinema. Trasloco a settembre|pubblicazione=La Repubblica|data=5 maggio 1988}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Anna Maria Mori|titolo=L'Europa è un film|pubblicazione=La Repubblica|data=24 settembre 1988}}</ref>- quando fu presentato fra gli altri, in anteprima, il film di [[Giuseppe Tornatore]] ''[[Nuovo Cinema Paradiso]]''<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=EuropaCinema. Applausi italiani|pubblicazione=La Repubblica|data=1º ottobre 1988}}</ref> -, per poi essere trasferito definitivamente dal 1989 a [[Viareggio]]<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=EuropaCinema. Un festival vive|pubblicazione=La Repubblica|data=22 settembre 1989}}</ref> dove da allora, e fino al settembre 2009<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema 2009, l'ultima del fondatore. Standing ovation per il direttore Laudadio sommerso dagli applausi|pubblicazione=La Nazione|data=22 settembre 2009}}</ref>, si è svolto sotto la direzione o la presidenza di Laudadio che abbandonò l'incarico per incompatibilità politica con la nuova amministrazione comunale di destra di [[Viareggio]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Il fondatore di EuropaCinema Felice Laudadio lascia Viareggio|pubblicazione=AGI|data=3 novembre 2009}}</ref>.


'''EuropaCinema''' ha presentato, in anteprima mondiale o italiana, centinaia fra i film più significativi della produzione europea e internazionale fra i quali ''Another Time, Another Place'' e ''1984'' di [[Michael Radford]], ''Benvenuta'', ''Babel Opéra'' e ''L'oeuvre au noir'' di [[André Delvaux]], ''Local Hero'' e ''Comfort and Joy'' di [[Bill Forsyth]], ''Die Macht der Gefühle'' di [[Alexander Kluge]], ''A nos amours'' di [[Maurice Pialat]], ''Die Unendliche Geschichte'' di [[Wolfgang Petersen]], ''Loose Connections'' di [[Richard Eyre]], ''Document “Fanny och Alexander”'' e ''Karins Ansikte'' di [[Ingmar Bergman]], ''My Beautiful Laundrette'' di [[Stephen Frears]], ''L'Eveillée du Pont de l'Alma'' di [[Raúl Ruiz]], ''Calamari Union'', ''Varjoja paratiisissa'' e ''I Hired a Contract Killer'' di [[Aki Kaurismäki]], ''The Killing Fields'' di [[Roland Joffé]], ''No Man's Land'' di [[Alain Tanner]], ''Paris Texas'' e ''Trilogy of Until the End of the World'' di [[Wim Wenders]], ''Péril en la demeure'' di [[Michel Deville]], ''Taxidi Sta Kithira'', ''O Melissokomos'' e ''To Vlemma tou Odyssea'' di [[Theo Angelopoulos]], ''Bittere Ernte'' e ''Europa Europa'' di [[Agnieszka Holland|Agnieskza Holland]], ''In Innern des Wals'' e ''Uomini'' di [[Doris Dörrie]], ''Zuckerbaby'' di [[Percy Adlon]], ''The Good Father'', ''Into the West'' e ''Quattro matrimoni e un funerale'' di [[Mike Newell]], ''Jean de Florette'' di [[Claude Berri]], ''Matador'' e ''Donne sull'orlo di una crisi di nervi'' di [[Pedro Almodóvar]], ''37,2° le matin'' di [[Jean-Jacques Beineix]], ''Um adeus português'' di [[João Bothelo]], ''Adi Vasfiye'' di [[Atif Yilmaz]], ''Offret'' di [[Andrej Arsen'evič Tarkovskij|Andrei Tarkovskij]], ''A Room with a View'' di [[James Ivory]], ''Thérèse'' di [[Alain Cavalier]], ''Amorosa'' di [[Mai Zetterling]], ''Angustia'' di [[Juan José Bigas Luna|Bigas Luna]], ''Il pranzo di Babette'' di [[Gabriel Axel]], ''84 Charing Cross Road'' di [[David Jones (regista)|David Jones]], ''I Photografia'' di [[Nicos Papatakis]].
''EuropaCinema'' ha presentato, in anteprima mondiale o italiana, centinaia fra i film più significativi della produzione europea e internazionale fra i quali ''Another Time, Another Place'' e ''1984'' di [[Michael Radford]], ''Benvenuta'', ''Babel Opéra'' e ''L'oeuvre au noir'' di [[André Delvaux]], ''Local Hero'' e ''Comfort and Joy'' di [[Bill Forsyth]], ''Die Macht der Gefühle'' di [[Alexander Kluge]], ''A nos amours'' di [[Maurice Pialat]], ''Die Unendliche Geschichte'' di [[Wolfgang Petersen]], ''Loose Connections'' di [[Richard Eyre]], ''Document “Fanny och Alexander”'' e ''Karins Ansikte'' di [[Ingmar Bergman]], ''My Beautiful Laundrette'' di [[Stephen Frears]], ''L'Eveillée du Pont de l'Alma'' di [[Raúl Ruiz]], ''Calamari Union'', ''Varjoja paratiisissa'' e ''I Hired a Contract Killer'' di [[Aki Kaurismäki]], ''The Killing Fields'' di [[Roland Joffé]], ''No Man's Land'' di [[Alain Tanner]], ''Paris Texas'' e ''Trilogy of Until the End of the World'' di [[Wim Wenders]], ''Péril en la demeure'' di [[Michel Deville]], ''Taxidi Sta Kithira'', ''O Melissokomos'' e ''To Vlemma tou Odyssea'' di [[Theo Angelopoulos]], ''Bittere Ernte'' e ''Europa Europa'' di [[Agnieszka Holland]], ''In Innern des Wals'' e ''Uomini'' di [[Doris Dörrie]], ''Zuckerbaby'' di [[Percy Adlon]], ''The Good Father'', ''Into the West'' e ''Quattro matrimoni e un funerale'' di [[Mike Newell]], ''Jean de Florette'' di [[Claude Berri]], ''Matador'' e ''Donne sull'orlo di una crisi di nervi'' di [[Pedro Almodóvar]], ''37,2° le matin'' di [[Jean-Jacques Beineix]], ''Um adeus português'' di [[João Bothelo]], ''Adi Vasfiye'' di [[Atif Yilmaz]], ''Offret'' di [[Andrej Tarkovskij]], ''A Room with a View'' di [[James Ivory]], ''Thérèse'' di [[Alain Cavalier]], ''Amorosa'' di [[Mai Zetterling]], ''Angustia'' di [[Juan José Bigas Luna|Bigas Luna]], ''Il pranzo di Babette'' di [[Gabriel Axel]], ''84 Charing Cross Road'' di [[David Jones (regista)|David Jones]], ''I Photografia'' di [[Nicos Papatakis]], ''Trainspotting'' di [[Danny Boyle]] e ''Run'' di [[Akira Kurosawa]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Anche Bergman e Kurosawa a EuropaCinema|pubblicazione=La Repubblica|data=11 settembre 1985}}</ref>, in anteprima mondiale.


Nel 2007 EuropaCinema ha cambiato formula, occupandosi annualmente di una sola cinematografia: nel 2007 focus sulla [[Spagna]]<ref>{{Cita news|autore=Valerio Cappelli|titolo=Il Festival di Viareggio dedicato alla Spagna con dieci film inediti|pubblicazione=Corriere della Sera|data=24 aprile 2007}}</ref>, nel 2008 sulla [[Germania]]<ref>{{Cita web|url= https://cineuropa.org/it/newsdetail/83397/ |titolo=EuropaCinema: focus sulla Germania |autore= Camillo De Marco|data= 4 aprile 2008}}</ref>. Nel 2009 ha presentato in anteprima italiana il film di [[Quentin Tarantino]] ''[[Bastardi senza gloria]]''<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema 2009. Grande successo per l'anteprima del nuovo film di Tarantino|pubblicazione=AGI|data=24 settembre 2009}}</ref>, e ha dedicato due retrospettive ai registi [[Paolo Virzì]] e [[Ingmar Bergman]].
E ancora: ''Ormens väg pa halleberget'' di [[Bo Widerberg]], ''De Wisselwachter'' di [[Jos Stelling]], ''Sid and Nancy'' di [[Alex Cox]], ''El viaje a ninguna parte'' di [[Fernando Fernán Gómez]], ''Welcome in Vienna'' di [[Axel Corti]], ''Pokayaniye'' di [[Tengiz Evgen'evič Abuladze|Tengiz Abuladze]], ''Distant Voices, Still Lives'' di [[Terence Davies]], ''Felix'' di [[Helma Sanders-Brahms]], [[Helke Sander]], [[Margarethe von Trotta]] e [[Christel Buschmann]], ''Katinka'' di [[Max von Sydow]], ''Le Maître de musique'' di [[Gérard Corbiau]], ''Nuovo Cinema Paradiso'' di [[Giuseppe Tornatore]], ''I ragazzi di via Panisperna'' di [[Gianni Amelio]], ''Hope and Glory'' di [[John Boorman]], ''The Dead'' di [[John Huston]], ''Mignon è partita'' di [[Francesca Archibugi]], ''The Adventures of Baron Munchausen'' di [[Terry Gilliam]], ''Hareba i Gogi'' di [[Georgij Shengelaja]], ''Stan Posiadania'' di [[Krzysztof Zanussi]], ''Je suis le seigneur du château'' di [[Régis Wargnier]], ''Strapless'' di [[David Hare]], ''La vie et rien d'autre'' di [[Bertrand Tavernier]], ''Ay, Carmela!'' di [[Carlos Saura]], ''Docteur Petiot'' di [[Christian de Chalonge]], ''Gavre Prinzip'' di [[Peter Patzak]], la Trilogia ''Napló apámnak'' di [[Márta Mészáros]], ''Kopytem sem'' di [[Věra Chytilová]], ''Italia-Germania 4-3'' di [[Andrea Barzini]], ''La settimana della sfinge'' di [[Daniele Luchetti]], ''Il settimo continente'' e ''Benny's Video'' di [[Michael Haneke]], ''Monsieur Hire'' di [[Patrice Leconte]], ''El Sueño del mono loco'' e ''Belle Epoque'' di [[Fernando Trueba]], ''Sindrome astenica'' di [[Kira Muratova]], ''Homo Faber'' di [[Volker Schlöndorff]], ''Paris s'éveille'' e ''Une nouvelle vie'' di [[Olivier Assayas]], ''Zitti e Mosca'' di [[Alessandro Benvenuti]], ''[[La domenica specialmente]]'' di Barilli, Bertolucci, Giordana e Tornatore, ''Europa'' e ''Le onde del destino'' di [[Lars von Trier]], ''Divertimenti della vita privata'' di [[Cristina Comencini]], ''Toto le hèros'' di [[Jaco Van Dormael]], ''Merci la vie'' di [[Bertrand Blier]], ''Life is Sweet'' di [[Mike Leigh]], ''The Miracle'' e ''The Crying Game'' di [[Neil Jordan]], ''O sangue'' di [[Pedro Costa (regista)|Pedro Costa]], ''Amantes'' di [[Vicente Aranda]], ''Après l'amour'' di [[Diane Kurys]], ''Nessuno'' di [[Francesco Calogero (regista)|Francesco Calogero]], ''Trahir'' di [[Radu Mihăileanu|Radu Mihaileanu]], ''Un coeur en hiver'' di [[Claude Sautet]], ''Balanta'' di [[Lucian Pintilie|Luciane Pintilie]], ''Belle Epoque'' di [[Fernando Trueba]], ''La classe aux papillons'' di [[Otar Ioseliani|Otar Iosseliani]], ''Orlando'' di [[Sally Potter]], ''Tre colori: blu, bianco, rosso'' di [[Krzysztof Kieślowski]], ''In the name of the father'' di [[Jim Sheridan]], ''Ladybird, Ladybird'' e ''Land and Freedom'' di [[Ken Loach]], ''Il sole anche di notte'' di [[Nikita Mikhalkov]], ''Smoking/No smoking'' di [[Alain Resnais]], ''Senza pelle'' di [[Alessandro D'Alatri|Alessandro D’Alatri]], ''Before the Rain'' di [[Milcko Manchevski]], ''Zeit des Zorns'' e ''Das Versprechen'' di [[Margarethe von Trotta]], ''Butterfly Kiss'' di [[Michael Winterbottom]], ''La Haine'' di [[Mathieu Kassovitz]], ''Le rendez-vous de Paris'' e ''Conte d'eté'' di [[Éric Rohmer|Eric Rohmer]], ''Funny Bones'' di [[Peter Chelsom]], ''Priest'' di [[Antonia Bird]], ''Trainspotting'' di [[Danny Boyle]] e ''Run'' di [[Akira Kurosawa]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Anche Bergman e Kurosawa a EuropaCinema|pubblicazione=La Repubblica|data=11 settembre 1985}}</ref>, in anteprima mondiale.


L'esperienza venticinquennale di EuropaCinema è stata in parte ripresa e riprodotta da Laudadio per il [[Bari International Film Festival|Bif&st]]-[[Bari International Film Festival]] che dal 2009 si svolge nel capoluogo pugliese sotto la sua direzione, promosso dalla [[Regione Puglia]] con l'[[Alto Patronato del Presidente della Repubblica]].
Quelli citati sono soltanto una parte, per di più piccola, dei tanti film che EuropaCinema ha presentato negli anni successivi al 1996, anno al quale - trasferitosi Laudadio a Venezia a dirigervi la Mostra<ref>{{Cita news|autore=Bruno Marchi|titolo=Biennale, fumata bianca|pubblicazione=La Repubblica|data=30 novembre 1996}}</ref> - si ferma la descrizione dei titoli sopra ricordati. In una nuova, prossima edizione di questa pagina verranno “narrati” anche tutti gli altri titoli passati sugli schermi di Viareggio dal [[1997]] al [[2009]], compresi quelli presentati nell'ambito del Focus dedicato al cinema spagnolo nel [[2007]] e a quello tedesco nel [[2008]].


== I tributi e le lezioni di cinema ==
Nel [[2007]] EuropaCinema ha infatti cambiato formula, occupandosi annualmente di una sola cinematografia: nel 2007 Focus sulla [[Spagna]]<ref>{{Cita news|autore=Valerio Cappelli|titolo=Il Festival di Viareggio dedicato alla Spagna con dieci film inediti|pubblicazione=Corriere della Sera|data=24 aprile 2007}}</ref>, nel [[2008]] sulla [[Germania]]<ref>{{Cita web|url=www.cineuropa.org|titolo=EuropaCinema: focus sulla Germania|autore=Camillo De Marco|data=4 aprile 2008}}</ref>. Nel [[2009]] ha presentato in anteprima assoluta italiana l'atteso film di [[Quentin Tarantino]] ''[[Bastardi senza gloria]]'' (girato quasi interamente in Europa) che ottenne 8 ''nomination'' agli Oscar 2010<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=EuropaCinema 2009. Grande successo per l'anteprima del nuovo film di Tarantino|pubblicazione=AGI|data=24 settembre 2009}}</ref>, e ha dedicato due vaste retrospettive ai registi [[Paolo Virzì]] e [[Ingmar Bergman]].
''EuropaCinema'' ha ospitato nel corso degli anni una serie di tributi dedicati agli sceneggiatori [[Franco Solinas]], [[Jean-Claude Carrière]], [[Rafael Azcona]], [[Harold Pinter]], [[Cesare Zavattini]], [[Suso Cecchi D'Amico]]<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Cupe minacce nucleari|pubblicazione=La Repubblica|data=27 settembre 1988}}</ref>, [[Jorge Semprún]], [[Vasco Pratolini]] e [[Gérard Brach]]<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=EuropaCinema. Moglie o prostituta? Meglio la seconda|pubblicazione=La Repubblica|data=2 ottobre 1990}}</ref>; ai registi [[Vittorio De Sica]], [[Edgar Reitz]], [[Wim Wenders]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Wenders "integrale" al festival di Viareggio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1994}}</ref>, [[Ermanno Olmi]], [[Mario Monicelli]]<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=Noiret in cerca di eroi|pubblicazione=La Repubblica|data=21 novembre 1989}}</ref>, [[Tengiz Evgen'evič Abuladze|Tengiz Abuladze]], [[Herbert Achternbusch]], [[Joris Ivens]], [[Sergio Citti]], [[Federico Fellini]], [[Mario Soldati]], [[Ettore Scola]] e [[Ingmar Bergman]]<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Sorprese a Viareggio. Ecco la Bergman's List|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1996}}</ref>; ai produttori [[David Puttnam]], [[Franco Cristaldi]], [[Elias Querejeta]] e [[Mario Cecchi Gori]]<ref>{{Cita news|autore=Silvia Fumarola|titolo=Quale futuro per un festival indipendente?|pubblicazione=La Repubblica|data=5 giugno 1990}}</ref>; alle più importanti registe dell'Est europeo<ref>{{Cita news|autore=Anna Maria Mori|titolo=Registe al di là del muro|pubblicazione=La Repubblica|data=11 ottobre 1990}}</ref>; alla British Renaissance; alla ”resistenza” del cinema tedesco fiaccato nei primi anni Ottanta dalla dissoluzione della [[FilmVerlag der Autoren]]; al nuovo cinema scandinavo; all'attrice viareggina [[Stefania Sandrelli]].

== I Tributi e le Lezioni di Cinema ==
'''EuropaCinema''' ha ospitato nel corso degli anni una serie di tributi dedicati agli sceneggiatori [[Franco Solinas]], [[Jean-Claude Carrière]], [[Rafael Azcona]], [[Harold Pinter]], [[Cesare Zavattini]], [[Suso Cecchi D'Amico|Suso Cecchi d’Amico]]<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Cupe minacce nucleari|pubblicazione=La Repubblica|data=27 settembre 1988}}</ref>, [[Jorge Semprún]], [[Vasco Pratolini]] e [[Gérard Brach]]<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=EuropaCinema. Moglie o prostituta? Meglio la seconda|pubblicazione=La Repubblica|data=2 ottobre 1990}}</ref>; ai registi [[Vittorio De Sica]], [[Edgar Reitz]], [[Wim Wenders]]<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Wenders "integrale" al festival di Viareggio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1994}}</ref>, [[Ermanno Olmi]], [[Mario Monicelli]]<ref>{{Cita news|autore=Irene Bignardi|titolo=Noiret in cerca di eroi|pubblicazione=La Repubblica|data=21 novembre 1989}}</ref>, [[Tengiz Evgen'evič Abuladze|Tengiz Abuladze]], [[Herbert Achternbusch]], [[Joris Ivens]], [[Sergio Citti]], [[Federico Fellini]], [[Mario Soldati]], [[Ettore Scola]] e [[Ingmar Bergman]]<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Sorprese a Viareggio. Ecco la Bergman's List|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1996}}</ref>; ai produttori [[David Puttnam]], [[Franco Cristaldi]], [[Elias Querejeta]] e [[Mario Cecchi Gori]]<ref>{{Cita news|autore=Silvia Fumarola|titolo=Quale futuro per un festival indipendente?|pubblicazione=La Repubblica|data=5 giugno 1990}}</ref>; alle più importanti registe dell'Est europeo<ref>{{Cita news|autore=Anna Maria Mori|titolo=Registe al di là del muro|pubblicazione=La Repubblica|data=11 ottobre 1990}}</ref>; alla British Renaissance; alla ”resistenza” del cinema tedesco fiaccato nei primi anni Ottanta dalla dissoluzione della [[FilmVerlag der Autoren]]; al nuovo cinema scandinavo; all'attrice viareggina [[Stefania Sandrelli]]; alle radici europee del grande cinema americano degli anni Venti-Cinquanta ecc. Tutte le personalità viventi al momento dei Tributi hanno tenuto a Rimini, a Bari e a Viareggio affollate Lezioni di cinema.


== Le giurie ==
== Le giurie ==
Decine di cineasti europei hanno fatto parte delle giurie del festival. Per citarne solo alcuni: [[Paulo Rocha]], [[Ola Solum]], [[Lea Massari]], {{chiarire|[[Michael White]]}}, [[André Delvaux]], [[Mario Monicelli]], [[Anja Breien]], [[Peter Lilienthal]], [[Franco Brusati]], [[Imanol Arias]], [[Reinhardt Hauff]], [[Alexandre Adabachian]], [[Michael Radford]], [[Nick Powell]], [[Giuliana De Sio]], [[Gian Maria Volonté]], [[Ermanno Olmi]], [[Ben Kingsley]] [[Michael Haneke]], [[István Szabó (regista)|István Szabó]], [[Ettore Scola]], [[Rüdiger Vogler]], [[Sabine Azéma]] ecc.
Decine di cineasti europei hanno fatto parte delle giurie del festival. Per citarne solo alcuni: [[Paulo Rocha]], [[Ola Solum]], [[Lea Massari]], Michael White, [[André Delvaux]], [[Mario Monicelli]], [[Anja Breien]], [[Peter Lilienthal]], [[Franco Brusati]], [[Imanol Arias]], [[Reinhardt Hauff]], [[Alexandre Adabachian]], [[Michael Radford]], [[Nick Powell]], [[Giuliana De Sio]], [[Gian Maria Volonté]], [[Ermanno Olmi]], [[Ben Kingsley]] [[Michael Haneke]], [[István Szabó (regista)|István Szabó]], [[Ettore Scola]], [[Rüdiger Vogler]], [[Sabine Azéma]] ecc.


== I Premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica ==
== I premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica ==
Nel corso degli anni sono giunti a [[Rimini]] nei suoi primi 4 anni, poi a [[Bari]] nel solo [[1988]], e infine a Viareggio dal [[1989]] al [[2009]], per essere insigniti dei Premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica, premi disegnati da [[Federico Fellini]], alcuni dei più importanti cineasti europei, fra i quali: [[Theo Angelopoulos]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Bernd Eichinger]], [[Tonino Guerra]], [[Joris Ivens]], [[David Puttnam]], [[Gian Maria Volonté]], [[Luis García Berlanga]], [[Jean-Claude Carrière]], [[André Delvaux]], [[Carlo Di Palma|Carlo di Palma]], [[Theo Hinz]], [[Manoel de Oliveira]], [[Ermanno Olmi]], [[Irene Papas]], [[Serge Silberman]], [[Rafael Azcona]], [[Franco Cristaldi]], [[Erland Josephson]], [[Charlotte Rampling]], [[Ettore Scola]], [[Margarethe von Trotta]], [[Tengiz Evgen'evič Abuladze|Tengiz Abuladze]], [[Mario Monicelli]], [[Philippe Noiret]], [[Elias Querejeta]], [[Monica Vitti]], [[Fanny Ardant]], [[Suso Cecchi D'Amico|Suso Cecchi D’Amico]], [[Roberto Cicutto]], [[Sergio Leone]], [[Marcello Mastroianni]], [[Ennio Morricone]], [[Agenore Incrocci]] (Age), [[Bruno Ganz]], [[Alexandre Mnouchkine]], [[Furio Scarpelli]], [[Hanna Schygulla]], [[Paolo e Vittorio Taviani]], [[Vittorio Gassman]], [[Bernardo Bertolucci]], [[Jeremy Thomas]], [[Tonino Delli Colli]], [[Nastassja Kinski]], [[Mario Cecchi Gori]], [[Roman Vlad]], [[Gérard Brach]], [[Sven Nykvist]], [[Fernando Rey]], [[David Robinson]], [[Jorge Semprún]], [[Ingrid Thulin]], [[Armando Trovajoli]], [[Wim Wenders]], [[Jeremy Irons]], [[Eleni Karaindrou]], [[Tullio Kezich]], [[Robi Müller]], [[Gillo Pontecorvo]], [[Vanessa Redgrave]], [[Alexandre Adabachian]], [[Aurelio De Laurentiis]], [[Giuseppe Rotunno]], [[Greta Scacchi]], [[Max von Sydow]], [[Marco Bellocchio]], [[Claudia Cardinale]], [[Marin Karmitz]], [[István Szabó (regista)|István Szabó]], [[Fernando Trueba]], [[Laura Morante]], [[Sergio Castellitto]], [[Paolo Virzì]] e molti altri cineasti europei.
Nel corso degli anni sono stati insigniti dei premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica, premi disegnati da [[Federico Fellini]], alcuni dei più importanti cineasti europei, fra i quali: [[Theo Angelopoulos]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Gian Maria Volonté]], [[Jean-Claude Carrière]], [[André Delvaux]], [[Carlo Di Palma]], [[Claudia Cardinale]], [[Laura Morante]], [[Sergio Castellitto]], [[Paolo Virzì]] e molti altri.


== Il Comitato dei Garanti ==
== Il comitato dei garanti ==
Il Comitato dei registi europei garanti di EuropaCinema è stato composto fin dalla fondazione da: [[Theo Angelopoulos]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Marco Bellocchio]], [[Luis García Berlanga]], [[Bernardo Bertolucci]], [[John Boorman]], [[Henning Carlsen]], [[Věra Chytilová]], [[Costa-Gavras]], [[Manoel de Oliveira]], [[André Delvaux]], [[Márta Mészáros]], [[Alain Resnais]], [[Éric Rohmer]], [[John Schlesinger]], [[Volker Schlöndorff]], [[Ettore Scola]], [[Margarethe von Trotta]], [[Wim Wenders]], [[Krzysztof Zanussi]].
Il comitato dei registi europei garanti di EuropaCinema è stato composto fin dalla fondazione da: [[Theo Angelopoulos]], [[Michelangelo Antonioni]], [[Marco Bellocchio]], [[Luis García Berlanga]], [[Bernardo Bertolucci]], [[John Boorman]], [[Henning Carlsen]], [[Věra Chytilová]], [[Costa-Gavras]], [[Manoel de Oliveira]], [[André Delvaux]], [[Márta Mészáros]], [[Alain Resnais]], [[Éric Rohmer]], [[John Schlesinger]], [[Volker Schlöndorff]], [[Ettore Scola]], [[Margarethe von Trotta]], [[Wim Wenders]] e [[Krzysztof Zanussi]].


== Curiosità ==
== Curiosità ==
Per molti anni il festival di Viareggio ha ospitato le giurie internazionali impegnate a visionare e selezionare i migliori film europei da candidare ai Premi Felix<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Porro|titolo=Viareggio lancia gli Oscar d'Europa|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1994}}</ref> - poi divenuti gli [[European Film Awards]] - attribuiti dalla [[European Film Academy]], creata a [[Berlino]] nel 1988 sotto la presidenza di [[Ingmar Bergman]] e con la direzione di [[Wim Wenders]], quest'ultimo più volte attivo a Viareggio dove presentò in anteprima mondiale nel 1992 l'edizione integrale di oltre cinque ore del suo film ''[[Fino alla fine del mondo]]'' e dove tenne una memorabile Lezione di cinema<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Wenders: "Nel 2000 non ci saranno più film europei"|pubblicazione=Corriere della Sera|data=8 novembre 1993}}</ref> seguita da oltre 1.000 studenti e spettatori.
* Per molti anni il festival di Viareggio ha ospitato le giurie internazionali impegnate a visionare e selezionare i migliori film europei da candidare ai Premi Felix<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Porro|titolo=Viareggio lancia gli Oscar d'Europa|pubblicazione=Corriere della Sera|data=28 settembre 1994}}</ref> - poi divenuti gli [[European Film Awards]] - attribuiti dalla [[European Film Academy]], creata a [[Berlino]] nel 1988 sotto la presidenza di [[Ingmar Bergman]] e con la direzione di [[Wim Wenders]], quest'ultimo più volte attivo a Viareggio dove presentò in anteprima mondiale nel 1992 l'edizione integrale di oltre cinque ore del suo film ''[[Fino alla fine del mondo]]'' e dove tenne una lezione di cinema<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Wenders: "Nel 2000 non ci saranno più film europei"|pubblicazione=Corriere della Sera|data=8 novembre 1993}}</ref> seguita da oltre mille spettatori.

Nel [[1989]], Laudadio raggiunse un accordo con le [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]] per la creazione del "[[Treno del Cinema]]"<ref>{{Cita news|autore=Silvia Fumarola|titolo=La giovane Italia a EuropaCinema|pubblicazione=La Repubblica|data=22 settembre 1990}}</ref>, un convoglio straordinario composto da 12 vagoni - sei dei quali carrozze-ristorante - per trasferire in 3 ore da Roma a Viareggio senza fermate intermedie circa 200 persone fra cineasti e giornalisti<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=Ma quanto cinema su quel treno diretto a Viareggio|pubblicazione=La Repubblica|data=17 novembre 1989}}</ref>. Questa esperienza si prolungò fino al 1993.


*Nel 1989 Laudadio raggiunse un accordo con le [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]] per la creazione del "[[Treno del Cinema]]"<ref>{{Cita news|autore=Silvia Fumarola|titolo=La giovane Italia a EuropaCinema|pubblicazione=La Repubblica|data=22 settembre 1990}}</ref>, un convoglio straordinario composto da 12 vagoni - sei dei quali carrozze-ristorante - per trasferire in 3 ore da Roma a Viareggio senza fermate intermedie circa 200 persone fra cineasti e giornalisti<ref>{{Cita news|autore=Maria Pia Fusco|titolo=Ma quanto cinema su quel treno diretto a Viareggio|pubblicazione=La Repubblica|data=17 novembre 1989}}</ref>. Questa esperienza si prolungò fino al 1993.
Nel settembre [[1994]] fu annunciato a Viareggio da [[Wim Wenders]], durante il festival, l'inizio della lavorazione dell'ultimo grande film di Michelangelo Antonioni, ''[[Al di là delle nuvole]]'', coprodotto fra gli altri dallo stesso Wenders e da Laudadio, alla presenza del Maestro ferrarese e di centinaia di giornalisti europei accorsi per l'occasione<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Novanta bottiglie a Soldati e un film per Antonioni|pubblicazione=Corriere della Sera|data=30 settembre 1996}}</ref>. ''[[Al di delle nuvole]]'' - interpretato da [[Fanny Ardant]], [[Sophie Marceau]], [[Irène Jacob]], [[Inés Sastre]], [[John Malkovich]], [[Jean Reno]], [[Kim Rossi Stuart]], [[Marcello Mastroianni]], [[Jeanne Moreau]], [[Chiara Caselli]], [[Vincent Pérez]], [[Peter Weller]] - ebbe la sua prima mondiale alla [[Mostra di Venezia]]<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Venezia incantata s'inchina a Michelangelo: bentornato!|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 settembre 1995}}</ref> dell'anno successivo e fu distribuito in oltre cento Paesi.


*Nel settembre 1994 fu annunciato a Viareggio da [[Wim Wenders]], durante il festival, l'inizio della lavorazione dell'ultimo film di Michelangelo Antonioni ''[[Al di là delle nuvole]]'', coprodotto fra gli altri dallo stesso Wenders e da Laudadio, alla presenza del regista ferrarese e di centinaia di giornalisti<ref>{{Cita news|autore=Giuseppina Manin|titolo=Novanta bottiglie a Soldati e un film per Antonioni|pubblicazione=Corriere della Sera|data=30 settembre 1996}}</ref>. Il film ebbe poi la sua prima alla [[52ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|Mostra di Venezia]]<ref>{{Cita news|autore=Tullio Kezich|titolo=Venezia incantata s'inchina a Michelangelo: bentornato!|pubblicazione=Corriere della Sera|data=4 settembre 1995}}</ref> dell'anno successivo e fu distribuito in oltre cento paesi.
Il marchio "EuropaCinema, Mostra del Cinema Europeo", accompagnato dal logotipo disegnato da [[Federico Fellini]], appartiene alla [[Evento Spettacolo]] srl (registrazioni n. 0000504471 del 13/02/1989 e n.&nbsp;0001220835 del 13/10/2006).


== Note ==
== Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
*Felice Laudadio, ''Fare festival'', Roma, Edizioni EuropaCinema, 1993, sec. ed. 1996, pp.&nbsp;160
*Felice Laudadio, ''Fare festival'', Edizioni EuropaCinema, Roma 1993, sec. ed. 1996, pp.&nbsp;160 - Questo volume, ormai introvabile, è pubblicato sul sito www.felicelaudadio.it sotto la voce "Pubblicazioni".
*Angela Bianca Saponari, ''Un'avventura chiamata Bif&st'', con una introduzione di Felice Laudadio, Edizioni del Bif&st e [[Mario Adda Editore]], Bari 2019, pp.&nbsp;128.


== Collegamenti esterni ==
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.europacinema.org Il sito ufficiale di Europacinema]


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[[Categoria:Festival cinematografici italiani]]
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EuropaCinema
LuogoViareggio, Rimini e Bari
Anni1984 - 2009
Fondato daFelice Laudadio con Federico Fellini
Datefine settembre
GenereCinema europeo
OrganizzazioneCultura&Cinema associazione culturale
Sito ufficialewww.europacinema.org

EuropaCinema è stato un festival cinematografico internazionale, in assoluto il primo dedicato esclusivamente al cinema europeo[1].

È stato fondato nel 1984 a Rimini dall'attuale presidente del Centro sperimentale di cinematografia, il critico cinematografico Felice Laudadio — successivamente direttore della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia[2], del Taormina Film Fest[3] e presidente di Cinecittà Holding[4], nonché fondatore e direttore della Casa del Cinema di Roma[5] e del Bif&st-Bari International Film Festival[6] — con la stretta collaborazione di Federico Fellini[7], autore del marchio del festival e del suo primo manifesto[8], disegnato negli anni successivi da Michelangelo Antonioni, Tonino Guerra, Ettore Scola, Marcello Mastroianni[9] e Ingmar Bergman[10].

Immediatamente impostasi come una delle più importanti manifestazioni italiane[11], EuropaCinema ha ospitato negli anni molte centinaia di opere di grandi autori[12] e di registi ancora sconosciuti e destinati poco dopo a diventare celebri, come Stephen Frears, Pedro Almodóvar, Aki Kaurismäki, Giuseppe Tornatore, Francesca Archibugi. Dal 1990 al 1996 ha avuto, su iniziativa di Laudadio che l'ha curata, anche un'edizione americana[13] a Palm Springs, diventando una sezione portante del festival internazionale della celebre città californiana[14], e una edizione a Bruxelles[15]. Da EuropaCinema discende direttamente il Forum del Cinema Europeo di Strasburgo ideato da Laudadio con la collaborazione di Wim Wenders.

Dopo le prime quattro edizioni svoltesi a Rimini[16] il festival EuropaCinema. Mostra del cinema europeo[17] approdò a Bari per un solo anno, nel 1988[18][19]- quando fu presentato fra gli altri, in anteprima, il film di Giuseppe Tornatore Nuovo Cinema Paradiso[20] -, per poi essere trasferito definitivamente dal 1989 a Viareggio[21] dove da allora, e fino al settembre 2009[22], si è svolto sotto la direzione o la presidenza di Laudadio che abbandonò l'incarico per incompatibilità politica con la nuova amministrazione comunale di destra di Viareggio[23].

EuropaCinema ha presentato, in anteprima mondiale o italiana, centinaia fra i film più significativi della produzione europea e internazionale fra i quali Another Time, Another Place e 1984 di Michael Radford, Benvenuta, Babel Opéra e L'oeuvre au noir di André Delvaux, Local Hero e Comfort and Joy di Bill Forsyth, Die Macht der Gefühle di Alexander Kluge, A nos amours di Maurice Pialat, Die Unendliche Geschichte di Wolfgang Petersen, Loose Connections di Richard Eyre, Document “Fanny och Alexander” e Karins Ansikte di Ingmar Bergman, My Beautiful Laundrette di Stephen Frears, L'Eveillée du Pont de l'Alma di Raúl Ruiz, Calamari Union, Varjoja paratiisissa e I Hired a Contract Killer di Aki Kaurismäki, The Killing Fields di Roland Joffé, No Man's Land di Alain Tanner, Paris Texas e Trilogy of Until the End of the World di Wim Wenders, Péril en la demeure di Michel Deville, Taxidi Sta Kithira, O Melissokomos e To Vlemma tou Odyssea di Theo Angelopoulos, Bittere Ernte e Europa Europa di Agnieszka Holland, In Innern des Wals e Uomini di Doris Dörrie, Zuckerbaby di Percy Adlon, The Good Father, Into the West e Quattro matrimoni e un funerale di Mike Newell, Jean de Florette di Claude Berri, Matador e Donne sull'orlo di una crisi di nervi di Pedro Almodóvar, 37,2° le matin di Jean-Jacques Beineix, Um adeus português di João Bothelo, Adi Vasfiye di Atif Yilmaz, Offret di Andrej Tarkovskij, A Room with a View di James Ivory, Thérèse di Alain Cavalier, Amorosa di Mai Zetterling, Angustia di Bigas Luna, Il pranzo di Babette di Gabriel Axel, 84 Charing Cross Road di David Jones, I Photografia di Nicos Papatakis, Trainspotting di Danny Boyle e Run di Akira Kurosawa[24], in anteprima mondiale.

Nel 2007 EuropaCinema ha cambiato formula, occupandosi annualmente di una sola cinematografia: nel 2007 focus sulla Spagna[25], nel 2008 sulla Germania[26]. Nel 2009 ha presentato in anteprima italiana il film di Quentin Tarantino Bastardi senza gloria[27], e ha dedicato due retrospettive ai registi Paolo Virzì e Ingmar Bergman.

L'esperienza venticinquennale di EuropaCinema è stata in parte ripresa e riprodotta da Laudadio per il Bif&st-Bari International Film Festival che dal 2009 si svolge nel capoluogo pugliese sotto la sua direzione, promosso dalla Regione Puglia con l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

I tributi e le lezioni di cinema

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EuropaCinema ha ospitato nel corso degli anni una serie di tributi dedicati agli sceneggiatori Franco Solinas, Jean-Claude Carrière, Rafael Azcona, Harold Pinter, Cesare Zavattini, Suso Cecchi D'Amico[28], Jorge Semprún, Vasco Pratolini e Gérard Brach[29]; ai registi Vittorio De Sica, Edgar Reitz, Wim Wenders[30], Ermanno Olmi, Mario Monicelli[31], Tengiz Abuladze, Herbert Achternbusch, Joris Ivens, Sergio Citti, Federico Fellini, Mario Soldati, Ettore Scola e Ingmar Bergman[32]; ai produttori David Puttnam, Franco Cristaldi, Elias Querejeta e Mario Cecchi Gori[33]; alle più importanti registe dell'Est europeo[34]; alla British Renaissance; alla ”resistenza” del cinema tedesco fiaccato nei primi anni Ottanta dalla dissoluzione della FilmVerlag der Autoren; al nuovo cinema scandinavo; all'attrice viareggina Stefania Sandrelli.

Decine di cineasti europei hanno fatto parte delle giurie del festival. Per citarne solo alcuni: Paulo Rocha, Ola Solum, Lea Massari, Michael White, André Delvaux, Mario Monicelli, Anja Breien, Peter Lilienthal, Franco Brusati, Imanol Arias, Reinhardt Hauff, Alexandre Adabachian, Michael Radford, Nick Powell, Giuliana De Sio, Gian Maria Volonté, Ermanno Olmi, Ben Kingsley Michael Haneke, István Szabó, Ettore Scola, Rüdiger Vogler, Sabine Azéma ecc.

I premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica

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Nel corso degli anni sono stati insigniti dei premi EuropaCinema per l'eccellenza artistica, premi disegnati da Federico Fellini, alcuni dei più importanti cineasti europei, fra i quali: Theo Angelopoulos, Michelangelo Antonioni, Gian Maria Volonté, Jean-Claude Carrière, André Delvaux, Carlo Di Palma, Claudia Cardinale, Laura Morante, Sergio Castellitto, Paolo Virzì e molti altri.

Il comitato dei garanti

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Il comitato dei registi europei garanti di EuropaCinema è stato composto fin dalla fondazione da: Theo Angelopoulos, Michelangelo Antonioni, Marco Bellocchio, Luis García Berlanga, Bernardo Bertolucci, John Boorman, Henning Carlsen, Věra Chytilová, Costa-Gavras, Manoel de Oliveira, André Delvaux, Márta Mészáros, Alain Resnais, Éric Rohmer, John Schlesinger, Volker Schlöndorff, Ettore Scola, Margarethe von Trotta, Wim Wenders e Krzysztof Zanussi.

  • Per molti anni il festival di Viareggio ha ospitato le giurie internazionali impegnate a visionare e selezionare i migliori film europei da candidare ai Premi Felix[35] - poi divenuti gli European Film Awards - attribuiti dalla European Film Academy, creata a Berlino nel 1988 sotto la presidenza di Ingmar Bergman e con la direzione di Wim Wenders, quest'ultimo più volte attivo a Viareggio dove presentò in anteprima mondiale nel 1992 l'edizione integrale di oltre cinque ore del suo film Fino alla fine del mondo e dove tenne una lezione di cinema[36] seguita da oltre mille spettatori.
  • Nel 1989 Laudadio raggiunse un accordo con le Ferrovie dello Stato per la creazione del "Treno del Cinema"[37], un convoglio straordinario composto da 12 vagoni - sei dei quali carrozze-ristorante - per trasferire in 3 ore da Roma a Viareggio senza fermate intermedie circa 200 persone fra cineasti e giornalisti[38]. Questa esperienza si prolungò fino al 1993.
  • Nel settembre 1994 fu annunciato a Viareggio da Wim Wenders, durante il festival, l'inizio della lavorazione dell'ultimo film di Michelangelo Antonioni Al di là delle nuvole, coprodotto fra gli altri dallo stesso Wenders e da Laudadio, alla presenza del regista ferrarese e di centinaia di giornalisti[39]. Il film ebbe poi la sua prima alla Mostra di Venezia[40] dell'anno successivo e fu distribuito in oltre cento paesi.
  1. ^ Tullio Kezich, Arte e botteghino forse più vicini, in La Repubblica, 25 settembre 1984.
  2. ^ Claudio Pasqualetto, Mostra del Cinema. Il neodirettore Laudadio spiega le novità della rassegna, in Corriere della Sera, 26 gennaio 1997.
  3. ^ Gmg/Gs, Cinema: Laudadio, a Taormima poca Italia, molta ricerca, in Adnkronos, 13 luglio 1999.
  4. ^ Valerio Cappelli, Laudadio: la mia Cinecittà, in Corriere della Sera, 17 dicembre 1999.
  5. ^ Giovanna Vitale, A Villa Borghese la Casa del Cinema, in Corriere della Sera, 17 ottobre 2001.
  6. ^ a.d.g., L'evento Festival del cinema, tutto pronto a Bari. I nomi cult interna, in La Repubblica, 5 settembre 2009.
  7. ^ Paolo D'Agostini, Film d'autore o di successo, in La Repubblica, 15 agosto 1985.
  8. ^ Tullio Kezich, EuropaCinema alla sua prima edizione, in La Repubblica, 25 settembre 1984.
  9. ^ Maria Pia Fusco, Benvenuti a Bari i film dell'Europa, in La Repubblica, 27 agosto 1988.
  10. ^ EuropaCinema: annullate "le voci di Fellini", su agi.it, 6 novembre 1993.
  11. ^ p. d'a., In corsa contro la concorrenza EuropaCinema anticipa a luglio, in La Repubblica, 14 aprile 1987.
  12. ^ Tullio Kezich, Viva il film europeo, in La Repubblica, 8 luglio 1987.
  13. ^ Redazione, EuropaCinema in trasferta a Palm Springs, in AGI, 7 gennaio 1991.
  14. ^ Irene Bignardi, L'isola bella di Narciso, in La Repubblica, 6 ottobre 1990.
  15. ^ EuropaCinema&tv 90 da Viareggio a Bruxelles, su agi.it, 4 giugno 1990.
  16. ^ Maria Pia Fusco, EuropaCinema 1988? Adesso, organizzarla è un dovere morale, in La Repubblica, 4 novembre 1987.
  17. ^ Paolo D'Agostini, Ben sei direttori per sostituire Laudadio a Rimini, in La Repubblica, 11 giugno 1988.
  18. ^ Leandro Palestrini, Da Rimini a Bari per EuropaCinema. Trasloco a settembre, in La Repubblica, 5 maggio 1988.
  19. ^ Anna Maria Mori, L'Europa è un film, in La Repubblica, 24 settembre 1988.
  20. ^ Tullio Kezich, EuropaCinema. Applausi italiani, in La Repubblica, 1º ottobre 1988.
  21. ^ Maria Pia Fusco, EuropaCinema. Un festival vive, in La Repubblica, 22 settembre 1989.
  22. ^ Redazione, EuropaCinema 2009, l'ultima del fondatore. Standing ovation per il direttore Laudadio sommerso dagli applausi, in La Nazione, 22 settembre 2009.
  23. ^ Redazione, Il fondatore di EuropaCinema Felice Laudadio lascia Viareggio, in AGI, 3 novembre 2009.
  24. ^ Redazione, Anche Bergman e Kurosawa a EuropaCinema, in La Repubblica, 11 settembre 1985.
  25. ^ Valerio Cappelli, Il Festival di Viareggio dedicato alla Spagna con dieci film inediti, in Corriere della Sera, 24 aprile 2007.
  26. ^ Camillo De Marco, EuropaCinema: focus sulla Germania, su cineuropa.org, 4 aprile 2008.
  27. ^ Redazione, EuropaCinema 2009. Grande successo per l'anteprima del nuovo film di Tarantino, in AGI, 24 settembre 2009.
  28. ^ Tullio Kezich, Cupe minacce nucleari, in La Repubblica, 27 settembre 1988.
  29. ^ Irene Bignardi, EuropaCinema. Moglie o prostituta? Meglio la seconda, in La Repubblica, 2 ottobre 1990.
  30. ^ Redazione, Wenders "integrale" al festival di Viareggio, in Corriere della Sera, 28 settembre 1994.
  31. ^ Irene Bignardi, Noiret in cerca di eroi, in La Repubblica, 21 novembre 1989.
  32. ^ Giuseppina Manin, Sorprese a Viareggio. Ecco la Bergman's List, in Corriere della Sera, 28 settembre 1996.
  33. ^ Silvia Fumarola, Quale futuro per un festival indipendente?, in La Repubblica, 5 giugno 1990.
  34. ^ Anna Maria Mori, Registe al di là del muro, in La Repubblica, 11 ottobre 1990.
  35. ^ Maurizio Porro, Viareggio lancia gli Oscar d'Europa, in Corriere della Sera, 28 settembre 1994.
  36. ^ Giuseppina Manin, Wenders: "Nel 2000 non ci saranno più film europei", in Corriere della Sera, 8 novembre 1993.
  37. ^ Silvia Fumarola, La giovane Italia a EuropaCinema, in La Repubblica, 22 settembre 1990.
  38. ^ Maria Pia Fusco, Ma quanto cinema su quel treno diretto a Viareggio, in La Repubblica, 17 novembre 1989.
  39. ^ Giuseppina Manin, Novanta bottiglie a Soldati e un film per Antonioni, in Corriere della Sera, 30 settembre 1996.
  40. ^ Tullio Kezich, Venezia incantata s'inchina a Michelangelo: bentornato!, in Corriere della Sera, 4 settembre 1995.
  • Felice Laudadio, Fare festival, Edizioni EuropaCinema, Roma 1993, sec. ed. 1996, pp. 160 - Questo volume, ormai introvabile, è pubblicato sul sito www.felicelaudadio.it sotto la voce "Pubblicazioni".
  • Angela Bianca Saponari, Un'avventura chiamata Bif&st, con una introduzione di Felice Laudadio, Edizioni del Bif&st e Mario Adda Editore, Bari 2019, pp. 128.

Collegamenti esterni

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