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Federico Rampini: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|PostNazionalità = ; è editorialista del ''[[Corriere della Sera]]'' da New York, ed è stato vicedirettore de ''[[Il Sole 24 Ore]]'' e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]''
|PostNazionalità = ; è editorialista del ''[[Corriere della Sera]]'' da New York, ed è stato vicedirettore de ''[[Il Sole 24 Ore]]'' e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per ''[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]''
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== Biografia ==
== Biografia ==
Nato a Genova, si trasferisce con la famiglia a [[Bruxelles]], dove suo padre lavorava per la neonata [[Comunità europea]].<ref name=50mila>{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=RAMPINI+Federico|titolo=Federico Rampini - biografia|sito=Cinquantamila.it|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso=22 febbraio 2016|autore=Giorgio Dell'Arti|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171212193111/http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=RAMPINI+Federico |dataarchivio = 12 dicembre 2017 |urlmorto = no}}</ref> Federico frequenta quindi la [[scuola europea]] di Bruxelles-Uccle<ref>{{Cita web|url=http://paneacquaonline.it/notizia.php?id=19352 |autore=Franco Bianco |titolo=Rampini alla sua sinistra |editore=Paneaquaonline |data=19 dicembre 2011 |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140606212157/http://paneacquaonline.it/notizia.php?id=19352|dataarchivio=6 giugno 2014}}</ref>. Rientra in Italia nel 1974 e frequenta l'[[Università Luigi Bocconi]] di [[Milano]], dove studia [[economia politica]] per quattro anni, senza laurearsi.<ref name=sophia>{{cita web|url=http://sophiadallanotte.com/2015/07/02/federico-rampini-il-contributo-migliore-che-potevo-dare-al-mio-paese-era-di-raccontargli-dove-va-il-resto-del-mondo/|titolo=Federico Rampini – “Il contributo migliore che potevo dare al mio paese era di raccontargli dove va il resto del mondo”|autore=Sara Tirrito|editore=Sophia Dalla Notte|data=2 luglio 2015|accesso=22 febbraio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160302235301/http://sophiadallanotte.com/2015/07/02/federico-rampini-il-contributo-migliore-che-potevo-dare-al-mio-paese-era-di-raccontargli-dove-va-il-resto-del-mondo/|dataarchivio=2 marzo 2016}}</ref> Poi si trasferisce all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università La Sapienza]] di Roma, dove supera alcuni esami con [[Federico Caffè]], [[Mario Draghi]] (allora [[assistente]] di Caffè) e [[Antonio Pedone]], sempre senza conseguire la laurea.<ref name=sophia/> Nello stesso periodo frequenta i seminari del sociologo liberale francese [[Raymond Aron]] all{{'}}''[[Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales|Ecole Pratique]]'' di [[Parigi]].<ref>{{Cita web |url =http://rampini.blogautore.repubblica.it/2015/11/24/bruxelles-jihad-e-teoria-del-ghetto/ |titolo = Blog di Rampini; Bruxelles, jihad e "teoria del ghetto" |editore = rampini.blogautore.repubblica.it |data = 24 novembre 2015 |accesso = 14 aprile 2018 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170201043137/http://rampini.blogautore.repubblica.it/2015/11/24/bruxelles-jihad-e-teoria-del-ghetto/ |dataarchivio = febbraio 2017 |urlmorto = no }}</ref> Dal 1974 al 1984 è iscritto al [[Partito Comunista Italiano]].<ref name=USA/>
Nato a [[Genova]], si trasferisce con la famiglia a [[Bruxelles]], dove suo padre lavorava per la neonata [[Comunità europea]].<ref name="50mila">{{cita web|url=http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=RAMPINI+Federico|titolo=Federico Rampini - biografia|sito=Cinquantamila.it|editore=[[Corriere della Sera]]|accesso=22 febbraio 2016|autore=Giorgio Dell'Arti|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20171212193111/http://www.cinquantamila.it/storyTellerThread.php?threadId=RAMPINI+Federico |dataarchivio = 12 dicembre 2017 |urlmorto = no}}</ref> Federico frequenta quindi la [[scuola europea]] di Bruxelles-Uccle<ref>{{Cita web|url=http://paneacquaonline.it/notizia.php?id=19352 |autore=Franco Bianco |titolo=Rampini alla sua sinistra |editore=Paneaquaonline |data=19 dicembre 2011 |urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140606212157/http://paneacquaonline.it/notizia.php?id=19352|dataarchivio=6 giugno 2014}}</ref>. Rientra in Italia nel 1974 e frequenta l'[[Università Luigi Bocconi]] di [[Milano]], dove studia [[economia politica]] per quattro anni, senza laurearsi.<ref name="sophia">{{cita web|url=http://sophiadallanotte.com/2015/07/02/federico-rampini-il-contributo-migliore-che-potevo-dare-al-mio-paese-era-di-raccontargli-dove-va-il-resto-del-mondo/|titolo=Federico Rampini – “Il contributo migliore che potevo dare al mio paese era di raccontargli dove va il resto del mondo”|autore=Sara Tirrito|editore=Sophia Dalla Notte|data=2 luglio 2015|accesso=22 febbraio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160302235301/http://sophiadallanotte.com/2015/07/02/federico-rampini-il-contributo-migliore-che-potevo-dare-al-mio-paese-era-di-raccontargli-dove-va-il-resto-del-mondo/|dataarchivio=2 marzo 2016}}</ref> Poi si trasferisce all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università La Sapienza]] di Roma, dove supera alcuni esami sempre senza conseguire la laurea.<ref name="sophia" /> Dal 1974 al 1984 è iscritto al [[Partito Comunista Italiano]].<ref name="USA" /> Rampini è sposato con Stefania, con la quale ha due figli, l'attore [[Jacopo Rampini]]<ref name=50mila/> e Costanza Rampini, docente universitaria di [[scienze ambientali]] in [[California]].<ref>{{cita web|url=http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/04/17/obama-ha-un-voto-in-piu/|titolo=Blog Rampini|lingua=|data=|accesso=|6=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202003555/http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/04/17/obama-ha-un-voto-in-piu/|dataarchivio=2 febbraio 2017|urlmorto=no}}</ref> Residente negli [[Stati Uniti d'America]] dal 2000, nel 2014 ha acquisito la cittadinanza statunitense.<ref name=USA>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/21/news/cos_ora_sono_diventato_cittadino_americano_con_la_macchia_del_pci-101060817/ |titolo=La Repubblica |accesso=21 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202003507/http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/21/news/cos_ora_sono_diventato_cittadino_americano_con_la_macchia_del_pci-101060817/ |dataarchivio=2 febbraio 2017 |urlmorto=no }}</ref>

Rampini è sposato con Stefania, con la quale ha due figli, l'attore [[Jacopo Rampini]]<ref name=50mila/> e Costanza Rampini, docente universitaria di scienze ambientali in [[California]].<ref>{{cita web|url=http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/04/17/obama-ha-un-voto-in-piu/|titolo=Blog Rampini|lingua=|data=|accesso=|6=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202003555/http://rampini.blogautore.repubblica.it/2012/04/17/obama-ha-un-voto-in-piu/|dataarchivio=2 febbraio 2017|urlmorto=no}}</ref> Residente negli [[Stati Uniti d'America]] dal 2000, nel 2014 ha acquisito la cittadinanza statunitense.<ref name=USA>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/21/news/cos_ora_sono_diventato_cittadino_americano_con_la_macchia_del_pci-101060817/ |titolo=La Repubblica |accesso=21 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170202003507/http://www.repubblica.it/esteri/2014/11/21/news/cos_ora_sono_diventato_cittadino_americano_con_la_macchia_del_pci-101060817/ |dataarchivio=2 febbraio 2017 |urlmorto=no }}</ref>


=== Attività giornalistica ===
=== Attività giornalistica ===
[[File:Premio Saint-Vincent.jpg|thumb|Il Presidente [[Giorgio Napolitano]] consegna a Rampini il [[Premio Saint Vincent]] per il giornalismo 2006 (28 settembre 2006)]]
[[File:Premio Saint-Vincent.jpg|thumb|Il Presidente [[Giorgio Napolitano]] consegna a Rampini il [[Premio Saint Vincent]] per il giornalismo 2006 (28 settembre 2006)]]
La sua attività di giornalista inizia nel [[1977]] a ''Città futura'', settimanale della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] (FGCI) il cui segretario era [[Massimo D'Alema]]. Dal [[1979]] al [[1982]] scrive come redattore economico-sindacale per il settimanale del PCI [[Rinascita (rivista)|''Rinascita'']]. Nel [[1982]] Rampini passa a ''Mondo Economico'' (settimanale del [[Sole 24 Ore]]) poi a ''[[L'Espresso]]'' (1982-1986), successivamente arriva a ''[[Il Sole 24 Ore]]'' come corrispondente dalla [[Francia]] per cinque anni (1986-1991) e poi vicedirettore (1991-1995).
La sua attività di giornalista inizia nel 1977 a ''Città futura'', settimanale della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana]] (FGCI) il cui segretario era [[Massimo D'Alema]]. Dal 1979 al 1982 scrive come redattore economico-sindacale per il settimanale del PCI [[Rinascita (rivista)|''Rinascita'']]. Nel 1982 Rampini passa a ''Mondo Economico'' (settimanale del [[Sole 24 Ore]]) poi a ''[[L'Espresso]]'' (1982-1986), successivamente torna al ''[[Il Sole 24 Ore]]'' come corrispondente dalla [[Francia]] (1986-1991), diventandone quindi vicedirettore (1991-1995).


Nel [[1995]] viene chiamato da [[Eugenio Scalfari]] nella redazione del quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|''la Repubblica'']], prima a capo della redazione milanese, quindi come corrispondente da [[Bruxelles]] (1997-2000), [[San Francisco]] (2000-2004), [[Pechino]] (2004-2009) e dal 2009 [[New York]]. Nel 2000 si trasferisce a [[San Francisco]], in [[California]], per vivere nella [[Silicon Valley]] la prima rivoluzione di [[Internet]].
Nel 1995 viene chiamato da [[Eugenio Scalfari]] nella redazione del quotidiano [[La Repubblica (quotidiano)|''la Repubblica'']], prima a capo della redazione milanese, quindi come corrispondente da [[Bruxelles]] (1997-2000), [[San Francisco]] (2000-2004, periodo nel quale racconta la prima rivoluzione di [[Internet]] in atto nella [[Silicon Valley]]), [[Pechino]] (2004-2009), e dal 2009 [[New York]].


Ha spesso seguito come inviato i vertici internazionali (G-7, G-20, Nato, Apec-Asean, World Economic Forum di Davos) e diversi viaggi di [[Barack Obama]] e [[Donald Trump]], in quanto accreditato presso la [[Presidenza degli Stati Uniti d'America]] come corrispondente alla [[Casa Bianca]].
Ha seguito come inviato i vertici internazionali (G-7, G-20, NATO, Apec-Asean, World Economic Forum di Davos) e diversi viaggi di [[Barack Obama]] e [[Donald Trump]], in quanto accreditato presso la [[Presidenza degli Stati Uniti d'America]] come corrispondente alla [[Casa Bianca]].


È membro del Council on Foreign Relations, tra i più importanti [[think tank]] di geopolitica e geoeconomia statunitensi con sedi a New York e Washington. È consulente della Chumir Foundation for Ethics in Leadership, think tank canadese per il quale ha collaborato a organizzare il Congresso di Vienna 2015.
È membro del Council on Foreign Relations, tra i più importanti ''[[think tank]]'' di geopolitica e geoeconomia statunitensi con sedi a New York e Washington. È consulente della Chumir Foundation for Ethics in Leadership, ''think tank'' canadese per il quale ha collaborato a organizzare il Congresso di Vienna 2015.


Nel 2012, nel saggio ''"Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso!"'', Rampini sostiene che la [[teoria monetaria moderna]] (o neo-cartalismo, considerato dai critici una mera descrizione del sistema monetario dalla fine del [[sistema aureo]]) "ha l'ambizione di essere la vera erede del pensiero di [[John Maynard Keynes|Keynes]], adattato alle sfide del XXI secolo".<ref name="Libernazione" />
Nel 2012, nel saggio ''Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso!'', Rampini sostiene che la [[teoria monetaria moderna]] (o neo-cartalismo, considerato dai critici una mera descrizione del sistema monetario dalla fine del [[sistema aureo]]) "ha l'ambizione di essere la vera erede del pensiero di [[John Maynard Keynes|Keynes]], adattato alle sfide del XXI secolo".<ref name="Libernazione" />


Tiene conferenze in italiano, inglese e francese ed è autore di saggi tradotti in diverse lingue, tra i quali figurano ''Il secolo cinese, L’impero di Cindia, La speranza indiana.'' Tra i più recenti: ''Le linee rosse'' (Mondadori), ''Quando inizia la nostra storia'' (Mondadori), ''La notte della sinistra. Da dove ripartire'' (Mondadori).
Tiene conferenze in italiano, inglese e francese ed è autore di saggi tradotti in diverse lingue, tra i quali figurano ''Il secolo cinese, L'impero di Cindia, La speranza indiana.'' Tra i più recenti: ''Le linee rosse'' (Mondadori), ''Quando inizia la nostra storia'' (Mondadori), ''La notte della sinistra. Da dove ripartire'' (Mondadori).


Nel 2013 mette in scena lo spettacolo teatrale ''Occidente Estremo, vi racconto il nostro futuro'', di cui è l'autore e l'interprete insieme con i musicisti Gianna Fratta, Dino De Palma e Veronica Granatiero. Nel 2014 crea lo spettacolo ''All you need is love (l'economia spiegata con i Beatles)'', affiancato dalla cantante Roberta Giallo e dal maestro [[Valentino Corvino]]. Nel 2017 crea lo spettacolo ''Trump Blues'', presentato al [[Festival dei Due Mondi]] di [[Spoleto]] e scritto a quattro mani con suo figlio, l'attore [[Jacopo Rampini]].
Nel 2013 mette in scena lo spettacolo teatrale ''Occidente Estremo, vi racconto il nostro futuro'', di cui è l'autore e l'interprete insieme con i musicisti Gianna Fratta, Dino De Palma e Veronica Granatiero. Nel 2014 crea lo spettacolo ''All you need is love (l'economia spiegata con i Beatles)'', affiancato dalla cantante Roberta Giallo e dal maestro [[Valentino Corvino]]. Nel 2017 crea lo spettacolo ''Trump Blues'', presentato al [[Festival dei Due Mondi]] di [[Spoleto]] e scritto a quattro mani con suo figlio, l'attore [[Jacopo Rampini]].


Nel 2018 porta in scena ''Le Linee Rosse'', lo spettacolo tratto dall’omonimo libro che racconta a teatro la geopolitica e le trasformazioni dell'attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografiche, sovrapponendole e interpretando numeri e linee di confine.
Nel 2018 porta in scena ''Le Linee Rosse'', lo spettacolo tratto dall'omonimo libro che racconta a teatro la geopolitica e le trasformazioni dell'attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografiche, sovrapponendole e interpretando numeri e linee di confine.


Nel 2019 ha esordito la conferenza-spettacolo ''Quando inizia la nostra storia'', con la regia dei documentaristi Alessandro Rossi e Michele Mellara. Tra letture del passato e racconti dei suoi viaggi e degli eventi vissuti da testimone, interpreta la storia attraverso alcune date-chiave, per fare luce sui legami tra eventi del passato e il nostro presente. Le due ultime video-performance nella versione inglese e francese sono state in tournée a Parigi, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Philadelphia, e alla Baruch University di New York.
Nel 2019 ha esordito la conferenza-spettacolo ''Quando inizia la nostra storia'', con la regia dei documentaristi Alessandro Rossi e Michele Mellara. Tra letture del passato e racconti dei suoi viaggi e degli eventi vissuti da testimone, interpreta la storia attraverso alcune date-chiave, per fare luce sui legami tra eventi del passato e il nostro presente. Le due ultime video-performance nella versione inglese e francese sono state in tournée a Parigi, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Philadelphia, e alla Baruch University di New York.


Nell'ottobre 2021 ha rassegnato le dimissioni dal quotidiano ''la Repubblica'' per passare al [[Corriere della Sera]] dal 1º novembre.<ref>[https://www.affaritaliani.it/mediatech/rampini-firma-storica-di-repubblica-lascia-il-quotidiano-va-al-corriere-764310.html Rampini firma storica di Repubblica lascia il quotidiano e passa al Corriere - Affari Italiani]</ref>
Nell'ottobre 2021 è stato prepensionato dal quotidiano ''la Repubblica'', iniziando poi a scrivere per il ''[[Corriere della Sera]]'' dal 1º novembre.<ref>{{Cita web | url= https://www.affaritaliani.it/mediatech/rampini-firma-storica-di-repubblica-lascia-il-quotidiano-va-al-corriere-764310.html | titolo=Rampini firma storica di Repubblica lascia il quotidiano e passa al Corriere | sito= [[Affaritaliani.it]] | data= 27 ottobre 2021 | accesso= 18 agosto 2022 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20211027132745/https://www.affaritaliani.it/mediatech/rampini-firma-storica-di-repubblica-lascia-il-quotidiano-va-al-corriere-764310.html | dataarchivio= 27 ottobre 2021 |urlmorto=no}}</ref>


=== Controversie ===
=== Controversie ===
Rampini è stato accusato a inizio 2015 su [[Twitter]] dalla traduttrice Marion Sarah Tuggey di aver in alcuni casi basato i propri articoli e saggi su traduzioni e riduzioni di articoli e reportage di quotidiani come il ''[[New York Times]]'' e il ''[[Financial Times]]''. Tra questi, un'intervista a [[Vandana Shiva]], che secondo i critici non sarebbe mai avvenuta ma sarebbe stata prodotta tramite traduzione parziale e riadattamento di un post da [[blog]] comparso sul sito dell'autrice.<ref name="Libernazione">[http://libernazione.it/shiva-e-rampini-cosa-aspettarsi-mai/ Luca Mazzone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160820170154/http://libernazione.it/shiva-e-rampini-cosa-aspettarsi-mai/ |data=20 agosto 2016 }}, 3 ottobre 2014</ref><ref>[http://vandanashiva.com/?p=105 Vandana Shiva] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150910051019/http://vandanashiva.com/?p=105 |data=10 settembre 2015 }}, 26 agosto 2014; [http://www.repubblica.it/ambiente/2014/10/03/news/intervista_vandana_shiva_ogm-97215746/ Repubblica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160312103531/http://www.repubblica.it/ambiente/2014/10/03/news/intervista_vandana_shiva_ogm-97215746/ |data=12 marzo 2016 }}, 3 ottobre 2014</ref> Per mostrare tali casi di plagio, Tuggey e altri hanno utilizzato l'hashtag #rampinomics. Alle accuse di Marion Sarah Tuggey su [[Twitter]] sono stati dedicati articoli dalle testate ''[[Il Giornale]]'' e ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'', ma nessuno dei critici dichiara di aver personalmente verificato se Vandana Shiva non fosse stata effettivamente intervistata da Rampini e se non avesse concesso lei stessa la riproduzione delle argomentazioni da lei già pubblicate altrove.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilgiornale.it/news/grande-firma-repubblica-contagiata-virus-copia-e-incolla-1102996.html|titolo = La grande firma di "Repubblica" contagiata dal virus del copia e incolla|accesso = 4 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160208232813/http://www.ilgiornale.it/news/grande-firma-repubblica-contagiata-virus-copia-e-incolla-1102996.html|dataarchivio = 8 febbraio 2016|urlmorto = no}}</ref><ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11755681/Federico-Rampini-sbugiardato-da-una-donna.html Libero] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160208062232/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11755681/Federico-Rampini-sbugiardato-da-una-donna.html |data=8 febbraio 2016 }}, 12 febbraio 2015</ref><ref>[http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1961481&codiciTestate=1 Italia Oggi], 12 febbraio 2015</ref>
Rampini è stato accusato a inizio 2015 su [[Twitter]] dalla traduttrice Marion Sarah Tuggey di avere in alcuni casi basato i propri articoli e saggi su traduzioni e riduzioni di articoli e reportage di quotidiani come il ''[[New York Times]]'' e il ''[[Financial Times]]''. Tra questi, un'intervista con [[Vandana Shiva]], che secondo i critici non sarebbe mai avvenuta ma sarebbe stata prodotta tramite traduzione parziale e riadattamento di un post da [[blog]] comparso sul sito dell'autrice.<ref name="Libernazione">[http://libernazione.it/shiva-e-rampini-cosa-aspettarsi-mai/ Luca Mazzone] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160820170154/http://libernazione.it/shiva-e-rampini-cosa-aspettarsi-mai/ |data=20 agosto 2016 }}, 3 ottobre 2014</ref><ref>[http://vandanashiva.com/?p=105 Vandana Shiva] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150910051019/http://vandanashiva.com/?p=105 |data=10 settembre 2015 }}, 26 agosto 2014; [http://www.repubblica.it/ambiente/2014/10/03/news/intervista_vandana_shiva_ogm-97215746/ Repubblica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160312103531/http://www.repubblica.it/ambiente/2014/10/03/news/intervista_vandana_shiva_ogm-97215746/ |data=12 marzo 2016 }}, 3 ottobre 2014</ref> Alle accuse di Marion Sarah Tuggey su [[Twitter]] sono stati dedicati articoli dalle testate ''[[Il Giornale]]'' e ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]''. I critici non hanno dichiarato di aver verificato se Vandana Shiva fosse stata intervistata da Rampini o gli avesse concesso di riprodurre le sue argomentazioni già pubblicate altrove, né Rampini l'ha mai sostenuto per difendersi dall'accusa di plagio.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilgiornale.it/news/grande-firma-repubblica-contagiata-virus-copia-e-incolla-1102996.html|titolo = La grande firma di "Repubblica" contagiata dal virus del copia e incolla|accesso = 4 gennaio 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160208232813/http://www.ilgiornale.it/news/grande-firma-repubblica-contagiata-virus-copia-e-incolla-1102996.html|dataarchivio = 8 febbraio 2016|urlmorto = no}}</ref><ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11755681/Federico-Rampini-sbugiardato-da-una-donna.html Libero] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160208062232/http://www.liberoquotidiano.it/news/personaggi/11755681/Federico-Rampini-sbugiardato-da-una-donna.html |data=8 febbraio 2016 }}, 12 febbraio 2015</ref><ref>[http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=1961481&codiciTestate=1 Italia Oggi], 12 febbraio 2015</ref>


== Premi e riconoscimenti ==
== Premi e riconoscimenti ==
* [[Premio Acqui Storia]] sezione divulgativa, 2005<ref>{{Cita web|url=https://acquistoria.it/premio-acqui-storia/|titolo=Albo d’oro - Premio Acqui Storia - Acqui Terme|sito=Premio Acqui Storia - Acqui Terme - Portale del premio Acqui Storia Comune di Acqui Terme|data=2020-10-10|accesso=2022-08-03}}</ref>
{{F|scrittori italiani|arg2=giornalisti italiani|dicembre 2020}}
* [[Premio Luigi Barzini]] per il giornalismo, 2005<ref>{{Cita web|url=https://www.orvietonews.it/pdf-cache/orvietonews.it-223312022.tmp.pdf|titolo=Il premio giornalistico "Luigi Barzini" - OrvietoNews.it|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Premio Acqui Storia]] sezione divulgativa, 2005
* [[Premio Saint Vincent]], 2006<ref>{{Cita web|url=https://www.stampavaldostana.it/2006/06/a-federico-rampini-la-41a-edizione-del-premio-saint-vincent-per-il-giornalismo/|titolo=A Federico Rampini la 41ª edizione del Premio Saint Vincent per il giornalismo|autore=Alessandro|sito=ASVA|data=2006-06-08|accesso=2022-08-03}}</ref>
* [[Premio Luigi Barzini]] per il giornalismo, 2005
* Premio giornalistico Amerigo, 2011<ref>{{Cita web|url=https://www.associazioneamerigo.it/portfolio/iii-edizione-premio-giornalistico-amerigo/|titolo=III Edizione Premio Giornalistico Amerigo|sito=Amerigo|lingua=en|accesso=2022-08-03}}</ref>
* [[Premio Saint Vincent]], 2006
* Premio Ernest Hemingway, 2019<ref>{{Cita web|url=http://www.premiohemingway.it/all-event-list/hemingway-2019-ecco-i-premiati/|titolo=Hemingway 2019: ecco i premiati {{!}} 38ª Edizione del Premio Hemingway 17, 18 GIUGNO 2022 - LIGNANO|lingua=en|accesso=2022-08-03}}</ref>
* Premio giornalistico Amerigo, 2011
* [[Riconoscimento Gianni Granzotto]], uno stile nell'informazione, 2023
* Premio Ernest Hemingway, 2019
* Premio Biagio Agnes 2024 per la categoria Giornalista Scrittore per il libro ''La speranza africana''<ref>{{cita news|titolo=Premio Biagio Agnes, annunciati i vincitori 2024|pubblicazione=[[Il Sole 24 Ore]]|data=27 febbraio 2024}}</ref>


== Pubblicazioni ==
== Pubblicazioni ==
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* ''Occidente estremo. Il nostro futuro tra l'ascesa dell'impero cinese e il declino della potenza americana'', Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2010. ISBN 978-88-04-60333-7<ref name="Federico Rampini racconta l'Occidente estremo">[http://genova.mentelocale.it/31293-l-occidente-estremo-di-federico-rampini-tra-l-ascesa-dell-impero-cinese-e-il-declino-della-potenza-americana/ Federico Rampini racconta 'L'Occidente estremo'] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110925010818/http://genova.mentelocale.it/31293-l-occidente-estremo-di-federico-rampini-tra-l-ascesa-dell-impero-cinese-e-il-declino-della-potenza-americana/ |data=25 settembre 2011 }}, mentelocale.it.</ref>
* ''Occidente estremo. Il nostro futuro tra l'ascesa dell'impero cinese e il declino della potenza americana'', Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2010. ISBN 978-88-04-60333-7<ref name="Federico Rampini racconta l'Occidente estremo">[http://genova.mentelocale.it/31293-l-occidente-estremo-di-federico-rampini-tra-l-ascesa-dell-impero-cinese-e-il-declino-della-potenza-americana/ Federico Rampini racconta 'L'Occidente estremo'] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110925010818/http://genova.mentelocale.it/31293-l-occidente-estremo-di-federico-rampini-tra-l-ascesa-dell-impero-cinese-e-il-declino-della-potenza-americana/ |data=25 settembre 2011 }}, mentelocale.it.</ref>
* {{Cita libro|titolo=San Francisco-Milano. Un italiano nell'altra America|edizione=Collana I Robinson.Letture|città=Roma-Bari|editore=Laterza|anno=2011|isbn=978-88-420-9517-0}}
* {{Cita libro|titolo=San Francisco-Milano. Un italiano nell'altra America|edizione=Collana I Robinson.Letture|città=Roma-Bari|editore=Laterza|anno=2011|isbn=978-88-420-9517-0}}
* {{Cita libro|titolo=Alla mia sinistra. Lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare insieme a me|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2011|isbn=978-88-04-61372-5}}
* {{Cita libro|titolo=Alla mia sinistra. Lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare insieme a me|url=https://archive.org/details/allamiasinistral0000ramp|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2011|isbn=978-88-04-61372-5}}
* {{Cita libro|titolo="Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale”. Falso!|edizione=Collana Idòla|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2012|isbn=978-88-420-9502-6}}
* {{Cita libro|titolo="Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale”. Falso!|edizione=Collana Idòla|editore=Laterza|città=Roma-Bari|anno=2012|isbn=978-88-420-9502-6}}
* {{Cita libro|titolo=Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo. Manifesto generazionale per non rinunciare al futuro|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2012|isbn=978-88-04-62518-6}}
* {{Cita libro|titolo=Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo. Manifesto generazionale per non rinunciare al futuro|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2012|isbn=978-88-04-62518-6}}
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* {{Cita libro|titolo=Rete padrona. Amazon. Apple, Google & co. Il volto oscuro della rivoluzione digitale|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=2014|isbn=978-88-07-07036-5}}
* {{Cita libro|titolo=Rete padrona. Amazon. Apple, Google & co. Il volto oscuro della rivoluzione digitale|editore=Feltrinelli|città=Milano|anno=2014|isbn=978-88-07-07036-5}}
* {{Cita libro|titolo=All you need is love. L'economia spiegata con le canzoni dei Beatles|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2014|isbn=978-88-04-64590-0}}
* {{Cita libro|titolo=All you need is love. L'economia spiegata con le canzoni dei Beatles|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2014|isbn=978-88-04-64590-0}}
* {{Cita libro|titolo=L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-04-65807-8}}
* {{Cita libro|titolo=L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale|url=https://archive.org/details/letadelcaosviagg0000ramp|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2015|isbn=978-88-04-65807-8}}
* {{Cita libro|titolo=Banche: possiamo ancora fidarci?|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-04-66140-5}}
* {{Cita libro|titolo=Banche: possiamo ancora fidarci?|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-04-66140-5}}
* {{Cita libro|titolo=Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-04-67241-8}}
* {{Cita libro|titolo=Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2016|isbn=978-88-04-67241-8}}
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* {{Cita libro|titolo=Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-047-4305-7}}
* {{Cita libro|titolo=Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-047-4305-7}}
* {{Cita libro|titolo=Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori|edizione=Collana Strade blu. Non fiction|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-047-3832-9}}
* {{Cita libro|titolo=Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori|edizione=Collana Strade blu. Non fiction|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-047-3832-9}}
* {{Cita libro|titolo=America. Viaggio alla riscoperta di un Paese|edizione=Collana Saggi|editore=Solferino|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-282-0909-6}}
* {{Cita libro|titolo=Il lungo inverno. False apocalissi, vere crisi ma non ci salverà lo Stato|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-047-5522-7}}
* {{Cita libro|titolo=La speranza africana. La terra del futuro concupita, incompresa, sorprendente|edizione=Collana Strade blu|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2023|isbn=978-88-047-7644-4}}
* {{Cita libro|titolo=Il nuovo impero arabo. Come cambia il Medio Oriente e quale ruolo avrà nel nostro futuro|edizione=Collana Saggi|editore=Solferino|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-282-1448-9}}
* {{Cita libro|titolo=Grazie, Occidente! Tutto il bene che abbiamo fatto|edizione=Collana Strade blu. Non fiction|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-047-7645-1}}
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Versione attuale delle 08:46, 19 nov 2024

Federico Rampini

Federico Rampini (Genova, 25 marzo 1956) è un giornalista e saggista italiano naturalizzato statunitense; è editorialista del Corriere della Sera da New York, ed è stato vicedirettore de Il Sole 24 Ore e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per la Repubblica.

Nato a Genova, si trasferisce con la famiglia a Bruxelles, dove suo padre lavorava per la neonata Comunità europea.[1] Federico frequenta quindi la scuola europea di Bruxelles-Uccle[2]. Rientra in Italia nel 1974 e frequenta l'Università Luigi Bocconi di Milano, dove studia economia politica per quattro anni, senza laurearsi.[3] Poi si trasferisce all'Università La Sapienza di Roma, dove supera alcuni esami sempre senza conseguire la laurea.[3] Dal 1974 al 1984 è iscritto al Partito Comunista Italiano.[4] Rampini è sposato con Stefania, con la quale ha due figli, l'attore Jacopo Rampini[1] e Costanza Rampini, docente universitaria di scienze ambientali in California.[5] Residente negli Stati Uniti d'America dal 2000, nel 2014 ha acquisito la cittadinanza statunitense.[4]

Attività giornalistica

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Il Presidente Giorgio Napolitano consegna a Rampini il Premio Saint Vincent per il giornalismo 2006 (28 settembre 2006)

La sua attività di giornalista inizia nel 1977 a Città futura, settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI) il cui segretario era Massimo D'Alema. Dal 1979 al 1982 scrive come redattore economico-sindacale per il settimanale del PCI Rinascita. Nel 1982 Rampini passa a Mondo Economico (settimanale del Sole 24 Ore) poi a L'Espresso (1982-1986), successivamente torna al Il Sole 24 Ore come corrispondente dalla Francia (1986-1991), diventandone quindi vicedirettore (1991-1995).

Nel 1995 viene chiamato da Eugenio Scalfari nella redazione del quotidiano la Repubblica, prima a capo della redazione milanese, quindi come corrispondente da Bruxelles (1997-2000), San Francisco (2000-2004, periodo nel quale racconta la prima rivoluzione di Internet in atto nella Silicon Valley), Pechino (2004-2009), e dal 2009 New York.

Ha seguito come inviato i vertici internazionali (G-7, G-20, NATO, Apec-Asean, World Economic Forum di Davos) e diversi viaggi di Barack Obama e Donald Trump, in quanto accreditato presso la Presidenza degli Stati Uniti d'America come corrispondente alla Casa Bianca.

È membro del Council on Foreign Relations, tra i più importanti think tank di geopolitica e geoeconomia statunitensi con sedi a New York e Washington. È consulente della Chumir Foundation for Ethics in Leadership, think tank canadese per il quale ha collaborato a organizzare il Congresso di Vienna 2015.

Nel 2012, nel saggio Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale. Falso!, Rampini sostiene che la teoria monetaria moderna (o neo-cartalismo, considerato dai critici una mera descrizione del sistema monetario dalla fine del sistema aureo) "ha l'ambizione di essere la vera erede del pensiero di Keynes, adattato alle sfide del XXI secolo".[6]

Tiene conferenze in italiano, inglese e francese ed è autore di saggi tradotti in diverse lingue, tra i quali figurano Il secolo cinese, L'impero di Cindia, La speranza indiana. Tra i più recenti: Le linee rosse (Mondadori), Quando inizia la nostra storia (Mondadori), La notte della sinistra. Da dove ripartire (Mondadori).

Nel 2013 mette in scena lo spettacolo teatrale Occidente Estremo, vi racconto il nostro futuro, di cui è l'autore e l'interprete insieme con i musicisti Gianna Fratta, Dino De Palma e Veronica Granatiero. Nel 2014 crea lo spettacolo All you need is love (l'economia spiegata con i Beatles), affiancato dalla cantante Roberta Giallo e dal maestro Valentino Corvino. Nel 2017 crea lo spettacolo Trump Blues, presentato al Festival dei Due Mondi di Spoleto e scritto a quattro mani con suo figlio, l'attore Jacopo Rampini.

Nel 2018 porta in scena Le Linee Rosse, lo spettacolo tratto dall'omonimo libro che racconta a teatro la geopolitica e le trasformazioni dell'attualità mondiale seguendo il tracciato delle carte geografiche, sovrapponendole e interpretando numeri e linee di confine.

Nel 2019 ha esordito la conferenza-spettacolo Quando inizia la nostra storia, con la regia dei documentaristi Alessandro Rossi e Michele Mellara. Tra letture del passato e racconti dei suoi viaggi e degli eventi vissuti da testimone, interpreta la storia attraverso alcune date-chiave, per fare luce sui legami tra eventi del passato e il nostro presente. Le due ultime video-performance nella versione inglese e francese sono state in tournée a Parigi, Chicago, Los Angeles, San Francisco, Philadelphia, e alla Baruch University di New York.

Nell'ottobre 2021 è stato prepensionato dal quotidiano la Repubblica, iniziando poi a scrivere per il Corriere della Sera dal 1º novembre.[7]

Rampini è stato accusato a inizio 2015 su Twitter dalla traduttrice Marion Sarah Tuggey di avere in alcuni casi basato i propri articoli e saggi su traduzioni e riduzioni di articoli e reportage di quotidiani come il New York Times e il Financial Times. Tra questi, un'intervista con Vandana Shiva, che secondo i critici non sarebbe mai avvenuta ma sarebbe stata prodotta tramite traduzione parziale e riadattamento di un post da blog comparso sul sito dell'autrice.[6][8] Alle accuse di Marion Sarah Tuggey su Twitter sono stati dedicati articoli dalle testate Il Giornale e Libero. I critici non hanno dichiarato di aver verificato se Vandana Shiva fosse stata intervistata da Rampini o gli avesse concesso di riprodurre le sue argomentazioni già pubblicate altrove, né Rampini l'ha mai sostenuto per difendersi dall'accusa di plagio.[9][10][11]

Premi e riconoscimenti

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Pubblicazioni

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  • La comunicazione aziendale. All'interno dell'impresa, nel contesto sociale, nel quadro europeo, Milano, ETAS libri, 1990, ISBN 88-453-0404-3
  • Il crack delle nostre pensioni, Milano, Rizzoli, 1994, ISBN 88-17-84362-8.
  • Imprenditori italiani nel mondo. Ieri e oggi, con Duccio Bigazzi (a cura di), Milano, Libri Scheiwiller, 1996, ISBN 88-7644-241-3.
  • Germanizzazione. Come cambierà l'Italia, Roma, Laterza, 1996, ISBN 88-420-4909-3.
  • Kosovo. Gli italiani e la guerra, intervista a Massimo D'Alema, Milano, Mondadori, 1999, ISBN 88-04-47302-9.
  • Per adesso. Intervista con Carlo De Benedetti, Milano, Longanesi, 1999, ISBN 88-304-1473-5.
  • New economy. Una rivoluzione in corso, Roma, Laterza, 2000, ISBN 88-420-6110-7.
  • Dall'euforia al crollo. La seconda vita della new economy, Roma, Laterza, 2001, ISBN 88-420-6821-7.
  • Effetto euro, Milano, Longanesi, 2002, ISBN 88-304-1934-6.
  • Le paure dell'America, Collana I Robinson.Letture, Milano, Longanesi, 2003, ISBN 88-420-7167-6.
  • San Francisco-Milano, Collana Contromano, Roma, Laterza, Laterza 2004, ISBN 88-420-7441-1.
  • Tutti gli uomini del presidente. George W. Bush e la nuova destra americana, Collana Le sfere, Roma, Carocci, 2004, ISBN 88-430-3013-2.
  • Il secolo cinese. Storie di uomini, città e denaro dalla fabbrica del mondo, Milano, Mondadori, 2005, ISBN 88-04-54482-1.
  • L'impero di Cindia. Cina, India e dintorni: la superpotenza asiatica da tre miliardi e mezzo di persone, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-55130-5.
  • L'ombra di Mao. Sulle tracce del grande timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo, Milano, Mondadori, 2006, ISBN 88-04-56048-7.
  • La speranza indiana. Storie di uomini, città e denaro dalla più grande democrazia del mondo, Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2007, ISBN 88-04-57298-1.
  • Centomila punture di spillo. Come l'Italia può tornare a correre, con Carlo De Benedetti e Francesco Daveri, Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2008, ISBN 88-04-58366-5.
  • Con gli occhi dell'Oriente, Milano, A. Mondadori scuola, 2009.
  • Le dieci cose che non saranno più le stesse. Tutto quello che la crisi sta cambiando, Roma, Gruppo editoriale L'Espresso, 2009.
  • Slow Economy. Rinascere con saggezza. Tutto quello che noi occidentali possiamo imparare dall'Oriente, Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2009. ISBN 978-88-04-59368-3.
  • Occidente estremo. Il nostro futuro tra l'ascesa dell'impero cinese e il declino della potenza americana, Collana Strade blu, Milano, Mondadori 2010. ISBN 978-88-04-60333-7[18]
  • San Francisco-Milano. Un italiano nell'altra America, Collana I Robinson.Letture, Roma-Bari, Laterza, 2011, ISBN 978-88-420-9517-0.
  • Alla mia sinistra. Lettera aperta a tutti quelli che vogliono sognare insieme a me, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2011, ISBN 978-88-04-61372-5.
  • "Non ci possiamo più permettere uno Stato sociale”. Falso!, Collana Idòla, Roma-Bari, Laterza, 2012, ISBN 978-88-420-9502-6.
  • Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo. Manifesto generazionale per non rinunciare al futuro, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2012, ISBN 978-88-04-62518-6.
  • Banchieri. Storie dal nuovo banditismo globale, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2013, ISBN 978-88-04-63350-1.
  • Giorgio Napolitano, La via maestra. L'Europa e il ruolo dell'Italia nel mondo. Conversazione con Federico Rampini, Collana Ingrandimenti, Milano, Mondadori, 2013, ISBN 978-88-046-3247-4.
  • Vi racconto il nostro futuro. Con DVD. Occidente estremo, lo spettacolo teatrale. Libro + DVD, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2014, ISBN 978-88-046-3863-6.
  • La trappola dell'austerity. Perché l'ideologia del rigore blocca la ripresa, Roma-Bari, Laterza, 2014, ISBN 978-88-581-1163-5.
  • Rete padrona. Amazon. Apple, Google & co. Il volto oscuro della rivoluzione digitale, Milano, Feltrinelli, 2014, ISBN 978-88-07-07036-5.
  • All you need is love. L'economia spiegata con le canzoni dei Beatles, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2014, ISBN 978-88-04-64590-0.
  • L'età del caos. Viaggio nel grande disordine mondiale, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2015, ISBN 978-88-04-65807-8.
  • Banche: possiamo ancora fidarci?, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-04-66140-5.
  • Il tradimento. Globalizzazione e immigrazione, le menzogne delle élite, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2016, ISBN 978-88-04-67241-8.
  • Le linee rosse. Uomini, Confini, Imperi: le carte geografiche che raccontano il mondo in cui viviamo, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2017, ISBN 978-88-04-68358-2.
  • Quando inizia la nostra storia. Le grandi svolte del passato che hanno disegnato il mondo in cui viviamo, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2018, ISBN 978-88-04-70529-1.
  • La notte della sinistra. Da dove ripartire, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2019, ISBN 978-88-04-71340-1.
  • L'oceano di mezzo. Un viaggio lungo 24.539 km, Collana I Robinson, Roma-Bari, Laterza, 2019, ISBN 978-88-581-3687-4.
  • La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2019, ISBN 978-88-047-1873-4.
  • I cantieri della storia. Ripartire, ricostruire, rinascere, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2020, ISBN 978-88-047-3228-0.
  • Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2021, ISBN 978-88-047-4305-7.
  • Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Mondadori, 2022, ISBN 978-88-047-3832-9.
  • America. Viaggio alla riscoperta di un Paese, Collana Saggi, Milano, Solferino, 2022, ISBN 978-88-282-0909-6.
  • Il lungo inverno. False apocalissi, vere crisi ma non ci salverà lo Stato, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2022, ISBN 978-88-047-5522-7.
  • La speranza africana. La terra del futuro concupita, incompresa, sorprendente, Collana Strade blu, Milano, Mondadori, 2023, ISBN 978-88-047-7644-4.
  • Il nuovo impero arabo. Come cambia il Medio Oriente e quale ruolo avrà nel nostro futuro, Collana Saggi, Milano, Solferino, 2024, ISBN 978-88-282-1448-9.
  • Grazie, Occidente! Tutto il bene che abbiamo fatto, Collana Strade blu. Non fiction, Milano, Mondadori, 2024, ISBN 978-88-047-7645-1.
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  2. ^ Franco Bianco, Rampini alla sua sinistra, su paneacquaonline.it, Paneaquaonline, 19 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 6 giugno 2014).
  3. ^ a b Sara Tirrito, Federico Rampini – “Il contributo migliore che potevo dare al mio paese era di raccontargli dove va il resto del mondo”, su sophiadallanotte.com, Sophia Dalla Notte, 2 luglio 2015. URL consultato il 22 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
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  5. ^ Blog Rampini, su rampini.blogautore.repubblica.it (archiviato il 2 febbraio 2017).
  6. ^ a b Luca Mazzone Archiviato il 20 agosto 2016 in Internet Archive., 3 ottobre 2014
  7. ^ Rampini firma storica di Repubblica lascia il quotidiano e passa al Corriere, su Affaritaliani.it, 27 ottobre 2021. URL consultato il 18 agosto 2022 (archiviato il 27 ottobre 2021).
  8. ^ Vandana Shiva Archiviato il 10 settembre 2015 in Internet Archive., 26 agosto 2014; Repubblica Archiviato il 12 marzo 2016 in Internet Archive., 3 ottobre 2014
  9. ^ La grande firma di "Repubblica" contagiata dal virus del copia e incolla, su ilgiornale.it. URL consultato il 4 gennaio 2016 (archiviato l'8 febbraio 2016).
  10. ^ Libero Archiviato l'8 febbraio 2016 in Internet Archive., 12 febbraio 2015
  11. ^ Italia Oggi, 12 febbraio 2015
  12. ^ Albo d’oro - Premio Acqui Storia - Acqui Terme, su Premio Acqui Storia - Acqui Terme - Portale del premio Acqui Storia Comune di Acqui Terme, 10 ottobre 2020. URL consultato il 3 agosto 2022.
  13. ^ Il premio giornalistico "Luigi Barzini" - OrvietoNews.it (PDF) [collegamento interrotto], su orvietonews.it.
  14. ^ Alessandro, A Federico Rampini la 41ª edizione del Premio Saint Vincent per il giornalismo, su ASVA, 8 giugno 2006. URL consultato il 3 agosto 2022.
  15. ^ (EN) III Edizione Premio Giornalistico Amerigo, su Amerigo. URL consultato il 3 agosto 2022.
  16. ^ (EN) Hemingway 2019: ecco i premiati | 38ª Edizione del Premio Hemingway 17, 18 GIUGNO 2022 - LIGNANO, su premiohemingway.it. URL consultato il 3 agosto 2022.
  17. ^ Premio Biagio Agnes, annunciati i vincitori 2024, in Il Sole 24 Ore, 27 febbraio 2024.
  18. ^ Federico Rampini racconta 'L'Occidente estremo' Archiviato il 25 settembre 2011 in Internet Archive., mentelocale.it.

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