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Giovanni Eudes: differenze tra le versioni

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{{Santo
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|Nome = Giovanni
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|Attività = religioso
|Attività = religioso
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|Nazionalità = francese
|PostNazionalità = , propagatore della devozione ai [[Sacri Cuori di Gesù e Maria|Sacri Cuori]], fondatore della [[Congregazione di Gesù e Maria]] (Eudisti), dell'[[Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio]] e della [[Società del Cuore della Madre Ammirabile]]. Nel [[1925]] è stato proclamato [[santo]] da [[papa Pio XI]]
|PostNazionalità = , fondatore della [[Congregazione di Gesù e Maria]] (eudisti), dell'[[Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio]] e della [[Società del Cuore della Madre Ammirabile]]. [[Beatificazione|Beatificato]] da [[papa Pio X]] nel [[1909]], è stato [[Canonizzazione|canonizzato]] nel [[1925]] da [[papa Pio XI]]
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Ricercato predicatore e confessore, divenne un celebre evangelizzatore in tutta la [[Francia]], raggiungendo [[Parigi]] e anche la corte del [[Re Sole]].<ref>{{cita web|url=http://ewtn.com/library/Montfort/Handbook/Frenchs.htm|titolo=''Jesus Living in Mary: Handbook of the Spirituality of Saint Louis de Montfort''|editore=Montfort Publications|data=1994|accesso=26 agosto 2017|dataarchivio=26 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170226163228/http://www.ewtn.com/library/Montfort/Handbook/Frenchs.htm|urlmorto=sì}}</ref> Autore prolifico, avversò il [[giansenismo]] col sostegno al papato e propagò la devozione ai [[Sacri Cuori di Gesù e Maria|Sacri Cuori]]; per quest'ultima ragione papa Pio X, nel decreto di beatificazione, lo definì "padre, apostolo e dottore del culto liturgico del Cuore di Gesù e di Maria".<ref>{{cita web|url=http://www.eudistsphilippines.com/st-john-eudes.html|titolo=Our Founder Speaks...|editore=The Eudist Fathers in the Philippines|accesso=26 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170826160618/http://www.eudistsphilippines.com/st-john-eudes.html|dataarchivio=26 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref name="FM">{{cita web|url=https://www.franciscanmedia.org/saint-john-eudes/|titolo=Saint John Eudes|editore=Franciscan Media|autore=Fr. Don Miller, O.F.M.|accesso=26 agosto 2017|dataarchivio=26 agosto 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170826160446/https://www.franciscanmedia.org/saint-john-eudes/|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":4" /> È in corso il processo canonico per la sua proclamazione a [[dottore della Chiesa]].<ref name=":8">{{Cita web|url=https://international.la-croix.com/news/religion/st-john-eudes-the-next-doctor-of-the-church/5720|titolo=St John Eudes, the next Doctor of the Church?|sito=La croix international|data=2017-08-21|lingua=en|accesso=2024-08-21}}</ref><ref name=":10">{{Cita news|lingua=fr-FR|url=https://www.la-croix.com/Religion/Catholicisme/Ou-cause-doctorat-saint-Jean-Eudes-2017-08-18-1200870507|titolo=Où en est la cause du doctorat de saint Jean Eudes ?|pubblicazione=La Croix|data=2017-08-18|accesso=2024-08-21}}</ref><ref name=":9" />
Compose due Messali per la devozione ai due Sacri Cuori, diffusi già quando era ancora in vita. Divenne un celebre evangelizzatore in tutta la Francia, comprese [[Parigi]] e [[Versailles]] alla corte del [[Re Sole]], ricercato predicatore e confessore<ref>{{cita web|url=http://ewtn.com/library/Montfort/Handbook/Frenchs.htm|titolo=''Jesus Living in Mary: Handbook of the Spirituality of Saint Louis de Montfort''|editorer=Montfort Publications|data=1994|dataccesso=26 August 2017}}</ref>.

Autore prolifico, avversò l'[[eresia]] [[giansenismo|giansenista]] con pieno sostegno al papato, contrapponendo alla centralità del reverenziale [[timore di Dio]], il calore dell'amore divino dei Sacri Cuori.<ref>{{cita web|url=http://www.eudistsphilippines.com/st-john-eudes.html|titolo=Our Founder Speaks...|editore=The Eudist Fathers in the Philippines|dataccesso=26 August 2017}}</ref><ref name=FM>{{cita web|url=https://www.franciscanmedia.org/saint-john-eudes/|titolo=Saint John Eudes|editore=Franciscan Media|autore=Fr. Don Miller, O.F.M.|dataccesso=26 August 2017}}</ref>


== Biografia ==
== Biografia ==
Di origine contadina, studiò presso il collegio [[gesuiti|gesuita]] di Caen e, il 25 marzo [[1623]], entrò a far parte della [[Oratorio di Gesù e Maria Immacolata di Francia|Congregazione dell'Oratorio]]: venne [[ordine sacro|ordinato sacerdote]] il 20 dicembre [[1625]]; discepolo del [[cardinale]] [[Pierre de Bérulle]], iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alla cura degli appestati e alle missioni popolari, guadagnandosi la fama di grande [[omiletica|predicatore]].

Fondò nel [[1641]] la [[Unione di Nostra Signora della Carità|Congregazione di Nostra Signora della Carità del Rifugio]], un istituto religioso femminile destinato al recupero delle prostitute in cerca di redenzione: l'Ordine ottenne l'approvazione di [[papa Alessandro VII]] il 2 gennaio [[1666]].

Con l'approvazione del cardinale [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]], nel [[1643]] Giovanni Eudes abbandonò l'''Oratorio'' e decise di dedicarsi alla formazione del clero secondo i dettami del [[Concilio di Trento]]: a tale scopo, il 25 marzo [[1643]] fondò a [[Caen]] la Congregazione di Gesù e Maria, una [[società di vita apostolica]] destinata particolarmente alla direzione dei [[seminario|seminari]] e alle missioni parrocchiali; nel [[1674]], la congregazione ottenne la particolare protezione di [[papa Clemente X]].

Si fece promotore e diffusore della devozione ai Sacri cuori (in onore dei quali nel [[1637]] scrisse il libello ''La vita e il regno di Gesù'') e compose l'ufficio [[liturgia|liturgico]] delle messe per le feste del [[Cuore Immacolato di Maria]] (celebrata per la prima volta nel [[1648]]) e del [[Sacro Cuore di Gesù]] ([[1672]]).


=== La formazione e i primi anni di sacerdozio ===
== Spiritualità ==
Giovanni Eudes, al secolo Jean, primogenito di sette figli,<ref>Uno dei suoi fratelli fu [[François Eudes de Mézeray]].</ref> nacque a [[Ri]], un paesino della [[Normandia]], il 14 novembre [[1601]], da Isacco Eudes e Marta Corbin; fu battezzato due giorni dopo la nascita nella parrocchia del paese natio. Di origine contadina, ricevette le sue prime lezioni di [[catechismo]] e di grammatica da un prete, mentre il 9 ottobre [[1615]] iniziò a studiare a [[Caen]] presso il ''College du Mont'', retto dai [[Compagnia di Gesù|gesuiti]], dove ottenne una buona formazione culturale e umanistica. Terminato il liceo nel [[1619]], intraprese gli studi di [[filosofia]] e il 19 settembre [[1620]] ricevette a [[Sées|Séez]] (oggi ''Sées''), città episcopale della [[Diocesi di Séez|diocesi dove era nato]], la [[tonsura]] e gli [[ordini minori]]. Dopo aver conosciuto padre [[Pierre de Bérulle]], futuro [[cardinale]], il 25 marzo [[1623]] decise di entrare a far parte della [[Oratorio di Gesù e Maria Immacolata di Francia|Congregazione dell'Oratorio]], fondata qualche anno prima da quest'ultimo, e si trasferì a [[Parigi]] dove, compiuti gli studi [[Teologia|teologici]], venne [[Ordinazione presbiterale nel rito romano|ordinato sacerdote]] il 20 dicembre [[1625]]. Iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alle [[missioni popolari]], guadagnandosi la fama di grande predicatore. Nell'impegno delle missioni popolari ebbe modo di prendere coscienza della grande povertà in cui versava la popolazione, sia sotto il profilo materiale che spirituale e morale: questo contesto di miseria rese facile, infatti, la diffusione del movimento filosofico-teologico-politico [[Giansenismo|giansenista]], che egli ebbe occasione di criticare apertamente.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/daily-prayer/venerdi-19-agosto|titolo=San Giovanni Eudes|sito=Aleteia.org - Italiano|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/08/19/san-giovanni-eudes--sacerdote--fondatore-degli-eudisti.html|titolo=San Giovanni Eudes, sacerdote, fondatore degli Eudisti - Informazioni sul Santo del giorno - Vatican News|sito=www.vaticannews.va|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/giovanni-eudes.html|titolo=Giovanni Eudes|sito=www.causesanti.va|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.chiesadimilano.it/almanacco/santo-del-giorno/san-giovanni-eudes-sacerdote-3-805057.html|titolo=San Giovanni Eudes, sacerdote – Chiesa di Milano|lingua=it-IT|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://it.aleteia.org/2019/08/22/consigli-san-giovanni-eudes-sentire-vicini-angeli|titolo=I consigli di San Giovanni Eudes per sentire più vicini gli angeli|sito=Aleteia.org - Italiano|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/santo-giovanni-eudes/|titolo=Giovanni Eudes, santo - Enciclopedia|sito=Treccani|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/san-giovanni-eudes.aspx|titolo=San Giovanni Eudes|sito=Famiglia Cristiana|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":6">{{Cita web|url=https://lanuovabq.it/it/san-giovanni-eudes-1-1-1-1-1-1-1|titolo=San Giovanni Eudes|sito=lanuovabq.it|lingua=it|accesso=2024-08-20}}</ref><ref name=":7">{{Cita pubblicazione|autore=[[Edoardo Aldo Cerrato]], [[Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri|C.O.]]|titolo=San Giovanni Eudes|url=https://www.oratoriosanfilippo.org/eudes.pdf}}</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090819.html|titolo=Udienza Generale del 19 agosto 2009: San Giovanni Eudes e la formazione del clero {{!}} Benedetto XVI|sito=www.vatican.va|accesso=2024-08-20}}</ref>
Giovanni Eudes ammaestrava sull'unità mistica dei Sacri Cuori di Gesù Cristo Dio, e di Maria Vergine:


=== La peste e la nascita della congregazione degli eudisti ===
{{citazione|Non devi mai separare ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l'uno con l'altro che chi vede Gesù guarda Maria; chi ama Gesù, ama Maria; chi ha la devozione per Gesù, ha la devozione per Maria.}}
Nel [[1627]] scoppiò la [[peste]] in [[Normandia]] e gli fu concesso di ritornare nella sua terra natale per soccorrere le persone ammalate, che assistette giorno e notte. Per evitare di contagiare coloro che vivevano con lui, decise di dormire dentro una botte, in mezzo a un pagliaio; nonostante le precauzioni, però, anch'egli si ammalò di peste, ma, inaspettatamente, guarì. Terminata l'epidemia, fu nominato superiore della comunità degli oratoriani di Caen. Qui, dunque, esercitò il ministero della predicazione, della catechesi, della confessione e della direzione spirituale. Nel [[1630]] una nuova epidemia di peste dilagò nella zona dove risiedeva; nuovamente dimostrò attenzione verso i malati, fornendo cure mediche e assistenza spirituale. Dal [[1632]] si impegnò nelle missioni popolari percorrendo la Normandia, la [[Bretagna]], l'[[Île-de-France|Ile-de-France]] e la [[Borgogna]]. Durante queste missioni, si rese conto che, nonostante i sacerdoti fossero numerosi, pochi erano quelli ben formati e sufficientemente preparati al loro ministero; perciò, decise di aprire delle case di formazione per i candidati agli [[Ordine sacro|ordini sacri]], raccomandati oltretutto dal [[Concilio di Trento]]: i [[Seminario|seminari]].<ref name=":4" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref name=":6" /><ref name=":7" />


Nel [[1641]] fondò quello che divenne l'[[Ordine di Nostra Signora della Carità]], volto al recupero sociale e spirituale delle prostitute desiderose di cambiare vita; l'Ordine ottenne l'approvazione di [[papa Alessandro VII]] il 2 gennaio [[1666]]. Un anno più tardi, nel [[1642]], decise che fosse costruito un seminario a [[Caen]]; tale scelta fu sostenuta e incoraggiata dal cardinale de Bérulle, dal vescovo di [[Diocesi di Bayeux|Bayeux]] mons. D'Angennes, dai vescovi della regione, dalla mistica normanna Marie Des Vallées, che sarebbe diventata più tardi sua confidente e consigliera, e perfino dal [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|cardinale Richelieu]], [[primo ministro]] di [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]], il quale, informato del gran bene che padre Eudes faceva tra il clero, lo fece chiamare a [[Parigi]] per autorizzarlo e spingerlo a iniziare la sua opera.<ref name=":4" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref name=":6" /><ref name=":7" />
Tuttavia, non c'è nessuna deificazione di Maria. Il più insistente insegnamento è stato quello della centralità di Gesù Cristo Dio
[[File:EudisteFund.jpg|miniatura|Dipinto ritraente san Giovanni Eudes con i religiosi e le religiose delle congregazioni da lui fondate. Tale pittura è stata realizzata per la cerimonia di beatificazione di padre Eudes]]
nella devozione al Sacro Cuore.
Il superiore generale della Congregazione dell'Oratorio, padre François Bourgoing, però, giudicò prematura la fondazione di un seminario, e così padre Eudes, convinto del suo progetto e deciso a non rinunciarvi, lasciò la Congregazione dell'Oratorio, dando vita il 25 marzo 1643, con altri sette compagni, alla [[Congregazione di Gesù e Maria]], i cui membri vennero chiamati ''eudisti'' in suo onore. Il fine principale della Congregazione era quello di aprire e dirigere seminari sulla base delle disposizioni del Concilio di Trento, che in Francia erano state ancora poco applicate. La Congregazione nacque proprio con l'apertura di un seminario a Caen e ottenne, nel [[1674]], la particolare protezione di [[papa Clemente X]]. Altri seminari furono aperti in seguito a [[Coutances]], [[Lisieux]], [[Rouen]], [[Évreux|Evreux]] e [[Rennes]].<ref name=":4" /><ref name=":1" /><ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":5" /><ref name=":6" /><ref name=":7" />


=== La devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria ===
Esiste anche una devozione popolare, forse meno nota e valorizzata, al '''Sacro Cuore Castissimo di Giuseppe''' (o anche ''Sacro Cuore di Giuseppe, Castissimo Sposo''), cui sono dedicate anche delle [[Litanie]]. </br>
Durante il [[XVII secolo]] la diffusione del [[giansenismo]] allontanò molte persone dai [[Sacramento|sacramenti]], presentando un dio poco incline al perdono; invece padre Eudes esortava a rivolgersi con fiducia alla [[misericordia di Dio]], rivelata alle anime attraverso [[Gesù]] e sua madre [[Maria (madre di Gesù)|Maria]]. Ispirato sia dalla spiritualità [[Bibbia|biblica]] che da quella [[Compagnia di Gesù|ignaziana]], decise di diffondere, per mezzo di omelie e testi scritti, la devozione ai [[Sacri Cuori di Gesù e Maria]]. Padre Eudes così ammaestrava sull'unità mistica dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria:{{citazione|Non devi mai separare ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l'uno con l'altro che chi vede Gesù guarda Maria; chi ama Gesù, ama Maria; chi ha la devozione per Gesù, ha la devozione per Maria.}}Tuttavia, egli non fece emergere alcuna deificazione di Maria. Il più insistente insegnamento è stato quello della centralità di Cristo nella devozione al Sacro Cuore. Padre Eudes esortava a riconoscere Gesù quale "maestro interiore"; di ciò ebbe a dire:<ref name=":1" />
Ciò completa la devozione ai Tre Sacri Cuori che compongono la [[Sacra Famiglia]] di Nazareth, e secondo il tradizionale ordine della preghiera: Dio, [[iperdulia]] mariana, [[protodulia]] a San Giuseppe.
{{citazione|Pensa, ti prego, che nostro Signore Gesù Cristo è il tuo vero capo, e che fai parte delle sue membra. Egli ti appartiene come il capo al corpo. Tutto ciò che è suo, è tuo; il suo spirito, il suo cuore, il suo corpo, la sua anima e tutte le sue facoltà. Tu gli appartieni. E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Queste verità traggono origine nel cristiano dal battesimo, vengono accresciute e rafforzate dal sacramento della confermazione e dal buon uso delle altre grazie partecipate da Dio e ricevono il loro supremo perfezionamento dalla santa Eucaristia.}}
Nel [[1672]], un anno prima delle rivelazioni di [[Gesù]] a santa [[Margherita Maria Alacoque]], padre Eudes compose l'ufficio [[liturgia|liturgico]] delle messe per le feste del [[Cuore Immacolato di Maria]] e del [[Sacro Cuore di Gesù]].<ref name=":1" /> Il culto al Sacro Cuore di Gesù, diffusosi abbondantemente già anni prima dei riconoscimenti ecclesiastici, fu autorizzato ufficialmente in [[Polonia]] e in [[Francia]] da [[papa Clemente XIII]] nel [[1765]], mentre solo nel [[1856]] [[papa Pio IX]] lo estese a tutta la [[Chiesa cattolica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.osservatoreromano.va/it/news/2020-06/un-varco-misterioso.html|titolo=Un varco misterioso - L'Osservatore Romano|sito=www.osservatoreromano.va|lingua=it|accesso=21 settembre 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/oggi-si-festeggia-il-sacro-cuore-la-storia-il-culto|titolo=Oggi si festeggia il Sacro Cuore. La storia, il culto|accesso=21 settembre 2024}}</ref>


=== Dottore della Chiesa ===
=== La morte e il culto ===
Morì il 19 agosto [[1680]] a [[Caen]].<ref name=":1" /> Dopo la sua morte, il suo corpo fu sepolto nella chiesa dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria del seminario eudista di Caen. Nel [[1810]] le sue ossa furono trasferite nella chiesa di ''Notre Dame de la Gloriette'', sempre a Caen; dal 6 marzo [[1884]] si trovano nella cripta sotto il transetto sud della medesima chiesa.<ref name=":9">{{Cita web|url=https://eudistes.org/doctorate.html|titolo=Doctorate of Saint John Eudes|sito=eudistes.org|lingua=en|accesso=2024-08-21}}</ref>
L'idea di avere San Giovanni Eudes inserito nel ristretto novero dei [[Dottore della Chiesa|Dottori della Chiesa]] è stata proposta per la prima volta intorno alla seconda guerra mondiale, anche se il conflitto e poi il corso del [[Concilio Vaticano II]] causarono la sospensione di questo percorso.


Il 25 aprile [[1909]] fu [[Beatificazione|beatificato]] da [[papa Pio X]], mentre [[papa Pio XI]] lo [[Canonizzazione|canonizzò]] il 31 maggio [[1925]].<ref name=":2" /> La [[Memoria (liturgia)|memoria liturgica]] è stata fissata al 19 agosto, giorno della sua morte.<ref name=":2" />
Tuttavia, nel gennaio 2012 l'Assemblea Generale degli Eudisti ammise che era giunto il momento opportuno per riprendere quel cammino di fede, dal punto in cui era rimasto interrotto.
Nel corso del 2014-15 le [[conferenza episcopale|conferenze episcopali]] di Francia, Messico, Venezuela, Ecuador, Benin, Honduras e Colombia hanno dato il loro pieno appoggio a questa proposta.
La sessione plenaria della conferenza episcopale francese dell'[[8 novembre]] [[2014]] ha confermato il sostegno alla causa che vuole Eudes come Dottore della Chiesa.
Il [[3 dicembre]] [[2016]] Camilo Bernal Hadad, allora Superiore Generale degli Eudisti, e Luc [[Crépy]],[[Diocesi di Le Puy-en-Velay|vescovo di Le Puy-en-Velay]], si incontrarono con Papa Francesco per discutere l'idea.


== Candidato a dottore della Chiesa ==
I responsabili di questo procedimento canonico erano impegnati nella raccolta delle prove e ragioni necessarie per sostenere la proposta, stese in un dossier, il ''Positio (super Virtutibus)'', che nell'aprile 2017 hanno sottoposto all'esame valutativo della [[Congregazione per le cause dei Santi]].
[[File:Jeaneudes.JPG|miniatura|San Giovanni Eudes in un'incisione]]
Durante la [[seconda guerra mondiale]] sorse l'idea di proporre l'attribuzione del titolo di [[dottore della Chiesa]] a san Giovanni Eudes, anche se il conflitto e poi il [[Concilio Vaticano II]] causarono la sospensione di questo percorso.<ref name=":8" /> Tuttavia, nel gennaio [[2012]] l'Assemblea generale degli eudisti ritenne conveniente la riapertura della causa. Nel corso del [[2014]]-[[2015]], le [[conferenza episcopale|conferenze episcopali]] di [[Chiesa cattolica in Francia|Francia]], [[Chiesa cattolica in Messico|Messico]], [[Chiesa cattolica in Venezuela|Venezuela]], [[Chiesa cattolica in Ecuador|Ecuador]], [[Chiesa cattolica in Benin|Benin]], [[Chiesa cattolica in Honduras|Honduras]] e [[Chiesa cattolica in Colombia|Colombia]] diedero il loro pieno appoggio al proseguimento dell'iter; la sessione plenaria della conferenza episcopale francese dell'8 novembre [[2014]] confermò il sostegno alla causa. Il 3 dicembre [[2016]] padre Camilo Bernal Hadad, allora superiore generale degli eudisti, madre Marie-Françoise Le Brizaut, provinciale dell'[[Ordine di Nostra Signora della Carità]], e mons. [[Luc Crepy]], vescovo di [[Diocesi di Le Puy-en-Velay|Le Puy-en-Velay]], vennero ricevuti in udienza da [[papa Francesco]] per discutere di tale richiesta.<ref name=":9" /><ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2016/12/03/0876/01938.html|titolo=Le udienze del 3 dicembre 2016|sito=press.vatican.va|accesso=2024-08-21}}</ref> Nell'aprile [[2017]] fu consegnato alla [[Dicastero delle cause dei santi|Congregazione della cause dei santi]] il dossier composto da tredici volumi contenente l'[[opera omnia]] di san Giovanni Eudes; tutti i documenti scritti da padre Eudes sono stati studiati separatamente da tre teologi.<ref name=":8" /><ref name=":10" />


== Opere ==
Durante la catechesi del [[19 Agosto]] [[2009]], papa [[Benedetto XVI]] ha lodato Eudes come un "instancabile apostolo della devozione dei Sacri cuori", soottolineando che Eudes è stato un esempio per i sacerdoti proprio durante l'anno sacerdotale. Il Papa ha continuato a descrivere Eudes per lo "zelo apostolico" speso nella formazione dei seminaristi in sacerdoti, nonché per il fatto che Eudes è stato un modello per l'evangelizzazione e per la testimonianza dell' "amore per il cuore di Cristo e per il cuore di Maria".".<ref>{{cita web|url=https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/en/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20090819.html|titolo=Benedict XVI - General Audience|date=19 August 2009|editore=Holy See|dataccesso=26 August 2017}}</ref>
* ''L'exercice de piété'' (1636).
* ''La vie et le royaume de Jésus'' (1637).
* ''Le testament de Jésus'' (1641).
* ''Le catéchisme de la mission'' (1642).
* ''Avertissements aux confesseurs missionnaires'' (1644).
* ''La dévotion au très saint Cœur de la bienheureuse vierge Marie'' (1654).
* ''Offices'' (1652).
* ''Contrat de l'homme avec Dieu par le saint baptême'' (1654).
* ''La manière de bien servir la messe'' (1660).
* ''Le Bon confesseur'' (1666).
* ''Manuel à l'usage d'une communauté ecclésiastique'' (1668).
* ''Constitutions pour les Sœurs de Notre-Dame-de-Charité'' (1670).
* ''L'enfance admirable de la très sainte Mère de Dieu'' (1676).
* ''Le mémorial de la vie ecclésiastique'' (1681).
* ''Le prédicateur apostolique'' (1685).


== Il culto ==
== Note ==
<references/>
È stato dichiarato [[Beatificazione|beato]] da [[papa Pio X]] il 25 aprile [[1909]]: [[papa Pio XI]] lo ha [[canonizzazione|canonizzato]] il 31 maggio [[1925]].


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Amouriaux Jean-Michel, Milcent Paul, ''San Giovanni Eudes. Attraverso i suoi scritti'', San Paolo Edizioni, 2001.
* Jean-Michel Amouriaux, Paul Milcent, ''San Giovanni Eudes. Attraverso i suoi scritti'', San Paolo, 2001.
* Alberto Macchi, ''Pompeo Batoni e il Sacro Cuore di Gesù'' (Prefazione di P. Casimiro Przydatek S.J.), Roma, Colosseo Editore, 2006 (Note).
* Alberto Macchi, ''Pompeo Batoni e il Sacro Cuore di Gesù'' (Prefazione di P. Casimiro Przydatek S.J.), Roma, Colosseo, 2006 (Note).


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* {{de}} [http://www.bautz.de/bbkl/e/eudes_j.shtml ''Jean Eudes (1601-1680)''], in ''[[Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon]]''
* {{cita web|http://www.katolsk.no/biografi/joheudes.htm|Den hellige Johannes Eudes (1601-1680), su ''www.katolsk.no''|lingua=no}}
* {{cita web|http://www.katolsk.no/biografi/joheudes.htm|Den hellige Johannes Eudes (1601-1680), su ''www.katolsk.no''|lingua=no}}
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San Giovanni Eudes
Ritratto di san Giovanni Eudes
 

Presbitero e fondatore

 
NascitaRi, 14 novembre 1601
MorteCaen, 19 agosto 1680 (78 anni)
Venerato daChiesa cattolica
Beatificazione25 aprile 1909 da papa Pio X
Canonizzazione31 maggio 1925 da papa Pio XI
Ricorrenza19 agosto
AttributiCuore di Gesù, Cuore di Maria

Giovanni Eudes, nome italianizzato di Jean Eudes (Ri, 14 novembre 1601Caen, 19 agosto 1680), è stato un religioso francese, fondatore della Congregazione di Gesù e Maria (eudisti), dell'Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio e della Società del Cuore della Madre Ammirabile. Beatificato da papa Pio X nel 1909, è stato canonizzato nel 1925 da papa Pio XI.

Ricercato predicatore e confessore, divenne un celebre evangelizzatore in tutta la Francia, raggiungendo Parigi e anche la corte del Re Sole.[1] Autore prolifico, avversò il giansenismo col sostegno al papato e propagò la devozione ai Sacri Cuori; per quest'ultima ragione papa Pio X, nel decreto di beatificazione, lo definì "padre, apostolo e dottore del culto liturgico del Cuore di Gesù e di Maria".[2][3][4] È in corso il processo canonico per la sua proclamazione a dottore della Chiesa.[5][6][7]

La formazione e i primi anni di sacerdozio

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Giovanni Eudes, al secolo Jean, primogenito di sette figli,[8] nacque a Ri, un paesino della Normandia, il 14 novembre 1601, da Isacco Eudes e Marta Corbin; fu battezzato due giorni dopo la nascita nella parrocchia del paese natio. Di origine contadina, ricevette le sue prime lezioni di catechismo e di grammatica da un prete, mentre il 9 ottobre 1615 iniziò a studiare a Caen presso il College du Mont, retto dai gesuiti, dove ottenne una buona formazione culturale e umanistica. Terminato il liceo nel 1619, intraprese gli studi di filosofia e il 19 settembre 1620 ricevette a Séez (oggi Sées), città episcopale della diocesi dove era nato, la tonsura e gli ordini minori. Dopo aver conosciuto padre Pierre de Bérulle, futuro cardinale, il 25 marzo 1623 decise di entrare a far parte della Congregazione dell'Oratorio, fondata qualche anno prima da quest'ultimo, e si trasferì a Parigi dove, compiuti gli studi teologici, venne ordinato sacerdote il 20 dicembre 1625. Iniziò la sua attività pastorale dedicandosi alle missioni popolari, guadagnandosi la fama di grande predicatore. Nell'impegno delle missioni popolari ebbe modo di prendere coscienza della grande povertà in cui versava la popolazione, sia sotto il profilo materiale che spirituale e morale: questo contesto di miseria rese facile, infatti, la diffusione del movimento filosofico-teologico-politico giansenista, che egli ebbe occasione di criticare apertamente.[4][9][10][11][12][13][14][15][16][17]

La peste e la nascita della congregazione degli eudisti

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Nel 1627 scoppiò la peste in Normandia e gli fu concesso di ritornare nella sua terra natale per soccorrere le persone ammalate, che assistette giorno e notte. Per evitare di contagiare coloro che vivevano con lui, decise di dormire dentro una botte, in mezzo a un pagliaio; nonostante le precauzioni, però, anch'egli si ammalò di peste, ma, inaspettatamente, guarì. Terminata l'epidemia, fu nominato superiore della comunità degli oratoriani di Caen. Qui, dunque, esercitò il ministero della predicazione, della catechesi, della confessione e della direzione spirituale. Nel 1630 una nuova epidemia di peste dilagò nella zona dove risiedeva; nuovamente dimostrò attenzione verso i malati, fornendo cure mediche e assistenza spirituale. Dal 1632 si impegnò nelle missioni popolari percorrendo la Normandia, la Bretagna, l'Ile-de-France e la Borgogna. Durante queste missioni, si rese conto che, nonostante i sacerdoti fossero numerosi, pochi erano quelli ben formati e sufficientemente preparati al loro ministero; perciò, decise di aprire delle case di formazione per i candidati agli ordini sacri, raccomandati oltretutto dal Concilio di Trento: i seminari.[4][9][10][12][14][15][16]

Nel 1641 fondò quello che divenne l'Ordine di Nostra Signora della Carità, volto al recupero sociale e spirituale delle prostitute desiderose di cambiare vita; l'Ordine ottenne l'approvazione di papa Alessandro VII il 2 gennaio 1666. Un anno più tardi, nel 1642, decise che fosse costruito un seminario a Caen; tale scelta fu sostenuta e incoraggiata dal cardinale de Bérulle, dal vescovo di Bayeux mons. D'Angennes, dai vescovi della regione, dalla mistica normanna Marie Des Vallées, che sarebbe diventata più tardi sua confidente e consigliera, e perfino dal cardinale Richelieu, primo ministro di Luigi XIII, il quale, informato del gran bene che padre Eudes faceva tra il clero, lo fece chiamare a Parigi per autorizzarlo e spingerlo a iniziare la sua opera.[4][9][10][12][14][15][16]

Dipinto ritraente san Giovanni Eudes con i religiosi e le religiose delle congregazioni da lui fondate. Tale pittura è stata realizzata per la cerimonia di beatificazione di padre Eudes

Il superiore generale della Congregazione dell'Oratorio, padre François Bourgoing, però, giudicò prematura la fondazione di un seminario, e così padre Eudes, convinto del suo progetto e deciso a non rinunciarvi, lasciò la Congregazione dell'Oratorio, dando vita il 25 marzo 1643, con altri sette compagni, alla Congregazione di Gesù e Maria, i cui membri vennero chiamati eudisti in suo onore. Il fine principale della Congregazione era quello di aprire e dirigere seminari sulla base delle disposizioni del Concilio di Trento, che in Francia erano state ancora poco applicate. La Congregazione nacque proprio con l'apertura di un seminario a Caen e ottenne, nel 1674, la particolare protezione di papa Clemente X. Altri seminari furono aperti in seguito a Coutances, Lisieux, Rouen, Evreux e Rennes.[4][9][10][12][14][15][16]

La devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria

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Durante il XVII secolo la diffusione del giansenismo allontanò molte persone dai sacramenti, presentando un dio poco incline al perdono; invece padre Eudes esortava a rivolgersi con fiducia alla misericordia di Dio, rivelata alle anime attraverso Gesù e sua madre Maria. Ispirato sia dalla spiritualità biblica che da quella ignaziana, decise di diffondere, per mezzo di omelie e testi scritti, la devozione ai Sacri Cuori di Gesù e Maria. Padre Eudes così ammaestrava sull'unità mistica dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria:

«Non devi mai separare ciò che Dio ha così perfettamente unito. Gesù e Maria sono così intimamente legati l'uno con l'altro che chi vede Gesù guarda Maria; chi ama Gesù, ama Maria; chi ha la devozione per Gesù, ha la devozione per Maria.»

Tuttavia, egli non fece emergere alcuna deificazione di Maria. Il più insistente insegnamento è stato quello della centralità di Cristo nella devozione al Sacro Cuore. Padre Eudes esortava a riconoscere Gesù quale "maestro interiore"; di ciò ebbe a dire:[9]

«Pensa, ti prego, che nostro Signore Gesù Cristo è il tuo vero capo, e che fai parte delle sue membra. Egli ti appartiene come il capo al corpo. Tutto ciò che è suo, è tuo; il suo spirito, il suo cuore, il suo corpo, la sua anima e tutte le sue facoltà. Tu gli appartieni. E non basta che tu appartenga al Figlio di Dio, ma devi essere in lui, come le membra sono nel loro capo. Queste verità traggono origine nel cristiano dal battesimo, vengono accresciute e rafforzate dal sacramento della confermazione e dal buon uso delle altre grazie partecipate da Dio e ricevono il loro supremo perfezionamento dalla santa Eucaristia.»

Nel 1672, un anno prima delle rivelazioni di Gesù a santa Margherita Maria Alacoque, padre Eudes compose l'ufficio liturgico delle messe per le feste del Cuore Immacolato di Maria e del Sacro Cuore di Gesù.[9] Il culto al Sacro Cuore di Gesù, diffusosi abbondantemente già anni prima dei riconoscimenti ecclesiastici, fu autorizzato ufficialmente in Polonia e in Francia da papa Clemente XIII nel 1765, mentre solo nel 1856 papa Pio IX lo estese a tutta la Chiesa cattolica.[18][19]

La morte e il culto

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Morì il 19 agosto 1680 a Caen.[9] Dopo la sua morte, il suo corpo fu sepolto nella chiesa dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria del seminario eudista di Caen. Nel 1810 le sue ossa furono trasferite nella chiesa di Notre Dame de la Gloriette, sempre a Caen; dal 6 marzo 1884 si trovano nella cripta sotto il transetto sud della medesima chiesa.[7]

Il 25 aprile 1909 fu beatificato da papa Pio X, mentre papa Pio XI lo canonizzò il 31 maggio 1925.[10] La memoria liturgica è stata fissata al 19 agosto, giorno della sua morte.[10]

Candidato a dottore della Chiesa

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San Giovanni Eudes in un'incisione

Durante la seconda guerra mondiale sorse l'idea di proporre l'attribuzione del titolo di dottore della Chiesa a san Giovanni Eudes, anche se il conflitto e poi il Concilio Vaticano II causarono la sospensione di questo percorso.[5] Tuttavia, nel gennaio 2012 l'Assemblea generale degli eudisti ritenne conveniente la riapertura della causa. Nel corso del 2014-2015, le conferenze episcopali di Francia, Messico, Venezuela, Ecuador, Benin, Honduras e Colombia diedero il loro pieno appoggio al proseguimento dell'iter; la sessione plenaria della conferenza episcopale francese dell'8 novembre 2014 confermò il sostegno alla causa. Il 3 dicembre 2016 padre Camilo Bernal Hadad, allora superiore generale degli eudisti, madre Marie-Françoise Le Brizaut, provinciale dell'Ordine di Nostra Signora della Carità, e mons. Luc Crepy, vescovo di Le Puy-en-Velay, vennero ricevuti in udienza da papa Francesco per discutere di tale richiesta.[7][20] Nell'aprile 2017 fu consegnato alla Congregazione della cause dei santi il dossier composto da tredici volumi contenente l'opera omnia di san Giovanni Eudes; tutti i documenti scritti da padre Eudes sono stati studiati separatamente da tre teologi.[5][6]

  • L'exercice de piété (1636).
  • La vie et le royaume de Jésus (1637).
  • Le testament de Jésus (1641).
  • Le catéchisme de la mission (1642).
  • Avertissements aux confesseurs missionnaires (1644).
  • La dévotion au très saint Cœur de la bienheureuse vierge Marie (1654).
  • Offices (1652).
  • Contrat de l'homme avec Dieu par le saint baptême (1654).
  • La manière de bien servir la messe (1660).
  • Le Bon confesseur (1666).
  • Manuel à l'usage d'une communauté ecclésiastique (1668).
  • Constitutions pour les Sœurs de Notre-Dame-de-Charité (1670).
  • L'enfance admirable de la très sainte Mère de Dieu (1676).
  • Le mémorial de la vie ecclésiastique (1681).
  • Le prédicateur apostolique (1685).
  1. ^ Jesus Living in Mary: Handbook of the Spirituality of Saint Louis de Montfort, su ewtn.com, Montfort Publications, 1994. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2017).
  2. ^ Our Founder Speaks..., su eudistsphilippines.com, The Eudist Fathers in the Philippines. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2017).
  3. ^ Fr. Don Miller, O.F.M., Saint John Eudes, su franciscanmedia.org, Franciscan Media. URL consultato il 26 agosto 2017 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2017).
  4. ^ a b c d e San Giovanni Eudes, su Aleteia.org - Italiano. URL consultato il 20 agosto 2024.
  5. ^ a b c (EN) St John Eudes, the next Doctor of the Church?, su La croix international, 21 agosto 2017. URL consultato il 21 agosto 2024.
  6. ^ a b (FR) Où en est la cause du doctorat de saint Jean Eudes ?, in La Croix, 18 agosto 2017. URL consultato il 21 agosto 2024.
  7. ^ a b c (EN) Doctorate of Saint John Eudes, su eudistes.org. URL consultato il 21 agosto 2024.
  8. ^ Uno dei suoi fratelli fu François Eudes de Mézeray.
  9. ^ a b c d e f g San Giovanni Eudes, sacerdote, fondatore degli Eudisti - Informazioni sul Santo del giorno - Vatican News, su www.vaticannews.va. URL consultato il 20 agosto 2024.
  10. ^ a b c d e f Giovanni Eudes, su www.causesanti.va. URL consultato il 20 agosto 2024.
  11. ^ San Giovanni Eudes, sacerdote – Chiesa di Milano, su chiesadimilano.it. URL consultato il 20 agosto 2024.
  12. ^ a b c d I consigli di San Giovanni Eudes per sentire più vicini gli angeli, su Aleteia.org - Italiano. URL consultato il 20 agosto 2024.
  13. ^ Giovanni Eudes, santo - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 20 agosto 2024.
  14. ^ a b c d San Giovanni Eudes, su Famiglia Cristiana. URL consultato il 20 agosto 2024.
  15. ^ a b c d San Giovanni Eudes, su lanuovabq.it. URL consultato il 20 agosto 2024.
  16. ^ a b c d Edoardo Aldo Cerrato, C.O., San Giovanni Eudes (PDF).
  17. ^ Udienza Generale del 19 agosto 2009: San Giovanni Eudes e la formazione del clero | Benedetto XVI, su www.vatican.va. URL consultato il 20 agosto 2024.
  18. ^ Un varco misterioso - L'Osservatore Romano, su www.osservatoreromano.va. URL consultato il 21 settembre 2024.
  19. ^ Oggi si festeggia il Sacro Cuore. La storia, il culto, su avvenire.it. URL consultato il 21 settembre 2024.
  20. ^ Le udienze del 3 dicembre 2016, su press.vatican.va. URL consultato il 21 agosto 2024.
  • Jean-Michel Amouriaux, Paul Milcent, San Giovanni Eudes. Attraverso i suoi scritti, San Paolo, 2001.
  • Alberto Macchi, Pompeo Batoni e il Sacro Cuore di Gesù (Prefazione di P. Casimiro Przydatek S.J.), Roma, Colosseo, 2006 (Note).

Voci correlate

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