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Grattugia: differenze tra le versioni

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La '''grattugia''' è un [[Attrezzo da cucina|utensile usato in cucina]] per ridurre gli alimenti in briciole o striscioline. L'azione di staccare piccole particelle viene eseguita da dentini affilati. Le grattugie sono costruite in metallo, oggi principalmente in [[acciaio inossidabile|acciaio inox]], [[plastica]], [[porcellana]] e in [[gres]] con dentellature e fori di molte dimensioni, in relazione al tipo di materiale da grattugiare e alla finezza delle particelle in cui lo si vuole ridurre<ref>{{Treccani|v=1|grattugia}}</ref>.
{{F|strumenti da cucina|luglio 2013}}
La '''grattugia''' è un [[Attrezzo da cucina|utensile usato in cucina]] per ridurre gli alimenti in briciole o striscioline. L'azione di staccare piccole particelle viene eseguita da dentini affilati. Le grattugie sono costruite in metallo, oggi principalmente in [[acciaio inossidabile|acciaio inox]], [[plastica]], [[porcellana]] e in [[gres]] con dentellature e fori di molte dimensioni, in relazione al tipo di materiale da grattugiare e alla finezza delle particelle in cui lo si vuole ridurre.

La grattugia tradizionale italiana è quella usata per grattugiare il [[parmigiano Reggiano|parmigiano]], quelle più vecchie erano realizzate forando con un chiodo una lamiera metallica: le punte che si vengono a formare sul retro, dopo che la punta del chiodo aveva rotto la superficie e il corpo del chiodo passando le aveva deformate lasciandole in posizione perpendicolare alla lamiera, staccano particelle di formaggio che cade nei fori finendo direttamente sui cibi o nel cassetto sottostante.


La grattugia tradizionale italiana è quella usata per grattugiare il [[parmigiano Reggiano|parmigiano]], quelle più vecchie erano realizzate forando con un chiodo una lamiera metallica: le punte che si vengono a formare sul retro, dopo che la punta del chiodo aveva rotto la superficie e il corpo del chiodo passando le aveva deformate lasciandole in posizione perpendicolare alla lamiera, staccano particelle di formaggio che cade nei fori finendo direttamente sui cibi o nel cassetto sottostante<ref name="maga_Grat">{{Cita web |titolo=Grattugia manuale |sito=EatOpine Magazine |data=20 marzo 2018 |accesso=20 marzo 2019 |url= https://magazine.eatopine.it/grattugia-manuale_2422/ |lingua=it}}</ref><ref name="book_Lasc">{{Cita libro |titolo=La scoperta dell'alfabeto - Le parole abbandonate. |autore=Luigi Malerba |accesso=20 marzo 2019 |url= https://books.google.it/books?id=ELA4DwAAQBAJ&pg=PT204 |lingua=it }}</ref>.


==Galleria d'immagini==
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Image:Cheese grater.jpg|Grattugia multifunzione
Image:Cheese grater.jpg|Grattugia multifunzione
Image:Kuechenreibe fcm.jpg|Per verdura
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Image:Micro Plane.jpg|Per parmigiano
Image:Micro Plane.jpg|Per parmigiano
Image:Zest Grater.jpg|Piatta
Image:Zest Grater.jpg|Piatta
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Image:Oroshigane.Sharkskin.jpg|[[Oroshigane]]
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File:Grattugia - Musei del cibo - Parmigiano - 169.tif|In ferro, inizio [[XIX secolo]]
File:Grattugia - Musei del cibo - Parmigiano - 169.tif|In ferro, inizio [[XIX secolo]]
File:Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga 6.jpg|Grattugia preistorica, Museo archeologico, Genga (AN)
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== Note ==

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La grattugia è un utensile usato in cucina per ridurre gli alimenti in briciole o striscioline. L'azione di staccare piccole particelle viene eseguita da dentini affilati. Le grattugie sono costruite in metallo, oggi principalmente in acciaio inox, plastica, porcellana e in gres con dentellature e fori di molte dimensioni, in relazione al tipo di materiale da grattugiare e alla finezza delle particelle in cui lo si vuole ridurre[1].

La grattugia tradizionale italiana è quella usata per grattugiare il parmigiano, quelle più vecchie erano realizzate forando con un chiodo una lamiera metallica: le punte che si vengono a formare sul retro, dopo che la punta del chiodo aveva rotto la superficie e il corpo del chiodo passando le aveva deformate lasciandole in posizione perpendicolare alla lamiera, staccano particelle di formaggio che cade nei fori finendo direttamente sui cibi o nel cassetto sottostante[2][3].

Galleria d'immagini

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  1. ^ Grattugia, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  2. ^ Grattugia manuale, su EatOpine Magazine, 20 marzo 2018. URL consultato il 20 marzo 2019.
  3. ^ Luigi Malerba, La scoperta dell'alfabeto - Le parole abbandonate.. URL consultato il 20 marzo 2019.

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