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Siegfried Engel: differenze tra le versioni

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==Biografia==
A soli 15 anni si iscrisse a un'organizzazione giovanile nazista e nel 1931 entrò nella [[Gioventù Hitleriana]], poi entrò nella [[Sturmabteilung|SA]], di cui fece parte dal [[1932]] al luglio [[1934]]; ne uscì circa un mese dopo la [[Notte dei lunghi coltelli]]. Poco dopo essersi laureato in [[filosofia]], divenne membro delle [[SS]] il 28 gennaio [[1936]] con la tessera n° 272593, poi divenne membro dello [[Sicherheits Abteilung|Sicherheitsdienst]], il servizio di sicurezza delle [[SS]] e in poco di più di due anni, il 30 gennaio [[1939]] venne promosso Hauptsturmführer (capitano). Dopo lo scoppio della [[Seconda guerra mondiale|guerra]] venne inviato a [[Oslo]] dove operò dal 25 aprile al 1 dicembre [[1940]]. Tornato dalla [[Norvegia]] occupata, il 29 gennaio [[1941]] venne nominato Sturmbannführer (maggiore). Il 5 gennaio [[1944]] divenne capo dell'Aussenkommando Sipo-SD a [[Genova]] e il 30 gennaio [[1945]], fu promosso Obersturmbannführer (tenente colonnello). Morì ad [[Amburgo]] nel quartiere di Lokstedt in Sieben Schöen Strasse, 19 a ben 97 anni di età senza aver mai scontato un giorno di carcere per i propri crimini.


== Biografia ==
==La Strage della Benedicta e la Strage del Turchino==
A soli 15 anni si iscrisse a un'organizzazione giovanile [[Nazionalsocialismo|nazista]] e nel [[1931]] entrò nella [[Gioventù hitleriana]]; in seguito entrò nelle [[Sturmabteilung|SA]], di cui fece parte dal [[1932]] al luglio [[1934]], uscendone circa un mese dopo la [[notte dei lunghi coltelli]].
Il 7 aprile [[1944]] i nazifascisti guidati da Engel fucilarono 147 partigiani e altri caddero in combattimento, dopo aver circondato la Brigata Autonoma Alessandria e la [[Brigate Garibaldi|3ª Brigata Garibaldi Liguria]] in località Benedicta di [[Bosio]], invece altri 59 [[partigiani]], fatti prigionieri, furono poi fucilati nella [[Strage del Turchino]] il 19 maggio [[1944]], al [[Passo del Turchino]], poi altri 400 partigiani furono catturati in seguito a rastrellamenti e avviati alla deportazione nel [[lager]] di [[Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen|Mauthausen]]: 200 di loro riuscirono fortunosamente a scappare dal treno che si dirigeva al [[lager]]. Alla [[Strage della Benedicta]] riuscì a sopravvivere alle fucilazioni [[Giuseppe Ennio Odino]], perché creduto morto. Engel, inoltre, guidò i nazifascisti nella [[Battaglia di Pertuso]] e nella Battaglia di [[Cantalupo Ligure|Cantalupo]], dove venne ucciso [[Fiodor]], entrambe in [[val Borbera]].

Poco dopo essersi laureato in [[filosofia]], divenne membro delle [[Schutzstaffel|SS]] il 28 gennaio [[1936]] con la tessera n° 272593; divenne poi membro dello [[Sicherheits Abteilung|Sicherheitsdienst]], il servizio di sicurezza delle SS e, in poco di più di due anni, il 30 gennaio [[1939]] venne promosso [[Hauptsturmführer]] (capitano). Dopo lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] venne inviato a [[Oslo]], dove operò dal 25 aprile al 1º dicembre [[1940]]. Tornato dalla [[Norvegia]] occupata, il 29 gennaio [[1941]] venne nominato [[Sturmbannführer]] (maggiore).

Il 5 gennaio [[1944]] divenne capo dell'Aussenkommando [[Sicherheitspolizei|Sipo]]-[[Sicherheitsdienst|SD]] a [[Genova]] ed il 30 gennaio [[1945]] fu promosso [[Obersturmbannführer]] (tenente colonnello).

=== La Strage della Benedicta e la Strage del Turchino ===
{{vedi anche|Strage della Benedicta|Strage del Turchino}}
Il 7 aprile [[1944]] i nazifascisti, guidati da Engel, fucilarono 147 partigiani e altri caddero in combattimento, dopo aver circondato la Brigata Autonoma Alessandria e la [[Brigate Garibaldi|3ª Brigata Garibaldi Liguria]] in località Benedicta di [[Bosio]]; altri 59 [[partigiani]], fatti prigionieri, furono poi fucilati nella [[Strage del Turchino]] il 19 maggio [[1944]], al [[Passo del Turchino]]. Altri quattrocento partigiani furono catturati in seguito a rastrellamenti e avviati alla deportazione nel [[Campo di concentramento di Mauthausen|lager di Mauthausen]]: duecento di loro riuscirono fortunosamente a scappare dal treno che si dirigeva al lager. Alla [[Strage della Benedicta]] riuscì a sopravvivere alle fucilazioni [[Giuseppe Ennio Odino]], perché creduto morto. Engel, inoltre, guidò i nazifascisti nella [[battaglia di Pertuso]] e nella battaglia di [[Cantalupo Ligure|Cantalupo]], dove venne ucciso [[Fiodor]], entrambe in [[val Borbera]].

=== La Strage di Portofino ===
{{vedi anche|Eccidio di Portofino}}
Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre [[1944]] 22 partigiani vennero prelevati dalla IV Sezione del [[carcere di Marassi]], poi vennero legati reciprocamente con filo di ferro con pesanti pietre come zavorra e furono caricati su alcune barche, fucilati e gettati in mare al largo di [[Portofino]], nei pressi della località Olivetta. Le ragioni di questo eccidio sono tuttora oscure.

=== La Strage di Cravasco ===
{{vedi anche|Eccidio di Cravasco}}
Il 23 marzo [[1945]], su ordine di Engel, per l'uccisione di nove militari tedeschi vennero prelevati dal [[carcere di Marassi]] di [[Genova]] venti antifascisti, che avevano già subito torture alla [[Casa dello Studente (Genova)|Casa dello Studente]]. Furono caricati su un camion e portati nei pressi del cimitero di [[Eccidio di Cravasco|Cravasco]], frazione di [[Campomorone]] per essere fucilati.

=== La Casa dello Studente a Genova ===
La [[Casa dello Studente (Genova)|Casa dello Studente]], sede delle [[SS]] di [[Genova]] guidate da Engel, divenne sede di torture dal 1943 al 1945, anche continuate per mesi contro partigiani e anche contro civili.

=== Processi e morte ===
Nel [[1996]] Engel fu indagato per "reato continuato di violenza in concorso con omicidio in danno di cittadini italiani" dalla [[procura militare]] presso il [[Tribunale militare]] di [[Torino]]: fu in seguito rinviato a giudizio e condannato all'[[ergastolo]] in contumacia il 15 novembre [[1999]], condanna che non scontò, dato che le autorità tedesche non concessero mai l'estradizione richiesta dal ministero di Giustizia italiano.

Nel marzo [[2000]], però, la procura di [[Amburgo]] richiese gli atti processuali a quella di Torino per riprocessare Engel in [[Germania]]; nel [[2002]] fu condannato a sette anni, che non sconterà mai, dal tribunale di Amburgo.


Morì ad Amburgo, nel quartiere di [[Lokstedt]], in Siebenschön 19, a 97 anni di età, senza aver mai scontato nulla per i propri crimini.
==La Strage di Portofino==
Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre [[1944]] 22 partigiani vennero prelevati dalla IV Sezione del carcere di [[Marassi]], poi vennero legati reciprocamente con filo di ferro con pesanti pietre come zavorra e furono caricati su alcune barche, fucilati e gettati in mare al largo di [[Portofino]], nei pressi della località Olivetta. Le ragioni di questo eccidio sono tuttora oscure.


==La Strage di Cravasco==
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
Il 23 marzo [[1945]], su ordine di Engel, per l'uccisione di nove militari tedeschi vennero prelevati dal carcere di [[Marassi]] di [[Genova]] venti antifascisti, che avevano già subito torture alla [[Casa dello Studente (Genova)|Casa dello Studente]]. Furono caricati su un camion e portati nei pressi del [[cimitero]] di [[Eccidio di Cravasco|Cravasco]], frazione di [[Campomorone]] per essere fucilati.


== Collegamenti esterni ==
==La Casa dello Studente a Genova==
* {{Collegamenti esterni}}
La [[Casa dello Studente]], sede delle [[SS]] di [[Genova]] guidate da Engel, divenne sede di torture dal [[1943]] al [[1945]], anche continuate per mesi contro partigiani e anche contro gente innocente.
* {{cita web|url=http://www.associazioni.milano.it/isec/ita/memoria/engintro.htm|titolo=breve biografia e processo}}
==Processi==
* {{cita web|url=http://www.difesa.it/GiustiziaMilitare/RassegnaGM/Processi/Siegfried.htm|titolo=Il processo sulla strage della Benedicta}}
Nel [[1996]] Engel fu indagato per "reato continuato di violenza in concorso con omicidio in danno di cittadini italiani" dalla [[procura militare]] presso il [[Tribunale militare]] di [[Torino]]: fu in seguito rinviato a giudizio e condannato all'[[ergastolo]] in contumacia il 15 novembre [[1999]], condanna che non scontò dato che le autorità tedesche non concessero mai l'estradizione richiesta dal ministero di Giustizia italiano. Nel marzo [[2000]], però, la procura di [[Amburgo]] ha richiesto gli atti processuali a quella di [[Torino]] per riprocessare Engel in [[Germania]], e nel [[2002]] è stato condannato a sette anni, che non ha mai scontato, dal tribunale di [[Amburgo]].
* {{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4710382.stm|titolo='Butcher of Genoa' dies aged 97}}


{{Crimini di guerra nazisti in Italia}}
==Collegamenti esterni==
*[http://www.associazioni.milano.it/isec/ita/memoria/engintro.htm breve biografia e processo]
*[http://www.difesa.it/GiustiziaMilitare/RassegnaGM/Processi/Siegfried.htm Il processo sulla strage della Benedicta]
*[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4710382.stm 'Butcher of Genoa' dies aged 97]
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[[Categoria:Resistenza in Liguria|Engel, Siegfried]]
[[Categoria:Resistenza in Liguria]]
[[Categoria:Ufficiali delle SS]]
[[Categoria:Ufficiali delle SS]]

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Siegfried Engel
NascitaWarnau an der Havel, 3 gennaio 1909
MorteAmburgo, 4 febbraio 2006
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania nazista
ArmaSS
UnitàSicherheitsdienst
Anni di servizio1936-1945
GradoObersturmbannführer
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna d'Italia, Fronte scandinavo
voci di militari presenti su Wikipedia

Friedrich Wilhelm Konrad Siegfried Engel, conosciuto come "il boia di Genova" (Warnau an der Havel, 3 gennaio 1909Amburgo, 4 febbraio 2006), è stato un militare e criminale tedesco condannato all'ergastolo in contumacia per la Strage della Benedicta (147 fucilati), per la Strage del Turchino (59 fucilati), per l'Eccidio di Portofino (22 fucilati) nel 1944 e per la Strage di Cravasco, nei pressi di Campomorone (20 fucilati) nel 1945.

A soli 15 anni si iscrisse a un'organizzazione giovanile nazista e nel 1931 entrò nella Gioventù hitleriana; in seguito entrò nelle SA, di cui fece parte dal 1932 al luglio 1934, uscendone circa un mese dopo la notte dei lunghi coltelli.

Poco dopo essersi laureato in filosofia, divenne membro delle SS il 28 gennaio 1936 con la tessera n° 272593; divenne poi membro dello Sicherheitsdienst, il servizio di sicurezza delle SS e, in poco di più di due anni, il 30 gennaio 1939 venne promosso Hauptsturmführer (capitano). Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale venne inviato a Oslo, dove operò dal 25 aprile al 1º dicembre 1940. Tornato dalla Norvegia occupata, il 29 gennaio 1941 venne nominato Sturmbannführer (maggiore).

Il 5 gennaio 1944 divenne capo dell'Aussenkommando Sipo-SD a Genova ed il 30 gennaio 1945 fu promosso Obersturmbannführer (tenente colonnello).

La Strage della Benedicta e la Strage del Turchino

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Lo stesso argomento in dettaglio: Strage della Benedicta e Strage del Turchino.

Il 7 aprile 1944 i nazifascisti, guidati da Engel, fucilarono 147 partigiani e altri caddero in combattimento, dopo aver circondato la Brigata Autonoma Alessandria e la 3ª Brigata Garibaldi Liguria in località Benedicta di Bosio; altri 59 partigiani, fatti prigionieri, furono poi fucilati nella Strage del Turchino il 19 maggio 1944, al Passo del Turchino. Altri quattrocento partigiani furono catturati in seguito a rastrellamenti e avviati alla deportazione nel lager di Mauthausen: duecento di loro riuscirono fortunosamente a scappare dal treno che si dirigeva al lager. Alla Strage della Benedicta riuscì a sopravvivere alle fucilazioni Giuseppe Ennio Odino, perché creduto morto. Engel, inoltre, guidò i nazifascisti nella battaglia di Pertuso e nella battaglia di Cantalupo, dove venne ucciso Fiodor, entrambe in val Borbera.

La Strage di Portofino

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Lo stesso argomento in dettaglio: Eccidio di Portofino.

Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1944 22 partigiani vennero prelevati dalla IV Sezione del carcere di Marassi, poi vennero legati reciprocamente con filo di ferro con pesanti pietre come zavorra e furono caricati su alcune barche, fucilati e gettati in mare al largo di Portofino, nei pressi della località Olivetta. Le ragioni di questo eccidio sono tuttora oscure.

La Strage di Cravasco

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Lo stesso argomento in dettaglio: Eccidio di Cravasco.

Il 23 marzo 1945, su ordine di Engel, per l'uccisione di nove militari tedeschi vennero prelevati dal carcere di Marassi di Genova venti antifascisti, che avevano già subito torture alla Casa dello Studente. Furono caricati su un camion e portati nei pressi del cimitero di Cravasco, frazione di Campomorone per essere fucilati.

La Casa dello Studente a Genova

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La Casa dello Studente, sede delle SS di Genova guidate da Engel, divenne sede di torture dal 1943 al 1945, anche continuate per mesi contro partigiani e anche contro civili.

Processi e morte

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Nel 1996 Engel fu indagato per "reato continuato di violenza in concorso con omicidio in danno di cittadini italiani" dalla procura militare presso il Tribunale militare di Torino: fu in seguito rinviato a giudizio e condannato all'ergastolo in contumacia il 15 novembre 1999, condanna che non scontò, dato che le autorità tedesche non concessero mai l'estradizione richiesta dal ministero di Giustizia italiano.

Nel marzo 2000, però, la procura di Amburgo richiese gli atti processuali a quella di Torino per riprocessare Engel in Germania; nel 2002 fu condannato a sette anni, che non sconterà mai, dal tribunale di Amburgo.

Morì ad Amburgo, nel quartiere di Lokstedt, in Siebenschön 19, a 97 anni di età, senza aver mai scontato nulla per i propri crimini.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN25694646 · ISNI (EN0000 0000 5543 6005 · LCCN (ENnr2004032538 · GND (DE129850853