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Alcina (personaggio): differenze tra le versioni

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'''Alcina''' è un [[personaggio immaginario]] che compare nei poemi del [[ciclo carolingio]].
'''Alcina''' è un [[personaggio immaginario]] che compare nei poemi del [[ciclo carolingio]].


È una delle tre [[Fata|fate]] sorelle nell' ''[[Orlando innamorato]]'' e nell' ''[[Orlando furioso]]''. Le altre due sono [[Morgana (Orlando furioso)|Morgana]] e [[Logistilla]]. La sede delle tre sorelle è un'isola posta al di là delle [[colonne d'Ercole]].
È una delle tre [[Fata|fate]] sorelle nell'<nowiki/>''[[Orlando innamorato]]'' e nell'''[[Orlando furioso]]''. Le altre due sono [[Morgana (Orlando furioso)|Morgana]] e [[Logistilla]]. La sede delle tre sorelle è un'isola posta al di là delle [[colonne d'Ercole]].


Alcina è per molti aspetti simile alla maga [[Circe]] dell'''[[Odissea]]'', in quanto trasforma in animali o piante gli innamorati che non le vanno più a genio, come succede ad [[Astolfo (personaggio)|Astolfo]], che viene trasformato in una pianta di [[myrtus communis|mirto]].
Alcina è per molti aspetti simile alla maga [[Circe]] dell'''[[Odissea]]'', in quanto trasforma in animali o piante gli innamorati che non le vanno più a genio, come succede ad [[Astolfo (personaggio)|Astolfo]], che viene tramutato in una pianta di [[myrtus communis|mirto]].


== Alcina in Boiardo ==
== Alcina in Boiardo ==
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== Alcina in Ariosto ==
== Alcina in Ariosto ==
All'inizio del poema ariostesco, [[Ruggero (personaggio)|Ruggero]] salva Astolfo, cadendo però poi egli stesso prigioniero dell'incanto di Alcina, la quale, vecchia, brutta e sdentata, grazie ai suoi poteri magici gli appare come una giovane donna fascinosa. Tuttavia alla fine Ruggero riesce a scappare grazie all'aiuto della buona maga Melissa, che gli regala un anello con il potere di annullare qualsiasi incantesimo. Grazie all'anello riesce a vedere le vere sembianze della fata malefica.
All'inizio del poema ariostesco, [[Ruggero (personaggio)|Ruggero]] – come tempo prima Astolfo, che pure, in un precedente incontro, lo aveva messo in guardia cade vittima dell'incanto di Alcina, la quale, vecchia, brutta e sdentata, grazie ai suoi poteri magici gli appare come una giovane donna fascinosa. Tuttavia alla fine Ruggero riesce a scappare con l'aiuto della buona maga Melissa, che gli regala un anello con il potere di annullare qualsiasi incantesimo. Grazie all'anello potrà anche vedere le vere sembianze della fata malefica.


Alcina ricompare nei ''[[Cinque Canti]]'', dove cerca di vendicare sia l'onta arrecatale da Ruggero e Astolfo sia quella fatta da [[Orlando (paladino)|Orlando]] a Morgana (nell{{'}}''[[Orlando innamorato]]''). La fata cattiva per realizzare tale intento si muove insieme alla sorella e al traditore [[Gano di Maganza|Gano]] contro [[Carlo Magno]] e il suo regno.
Alcina riappare nei ''[[Cinque Canti]]'', dove cerca di vendicare sia l'onta arrecatale da Ruggero e Astolfo sia quella fatta da [[Orlando (paladino)|Orlando]] a Morgana (nell'''[[Orlando innamorato]]''). La fata cattiva per realizzare tale intento si muove insieme alla sorella e al traditore [[Gano di Maganza|Gano]] contro [[Carlo Magno]] e il suo regno.


== Eredità culturale ==
== Eredità culturale ==
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*''Il Ruggiero, ovvero L'eroica gratitudine'', musiche di [[Johann Adolf Hasse]], libretto di [[Pietro Metastasio]], 1771
*''Il Ruggiero, ovvero L'eroica gratitudine'', musiche di [[Johann Adolf Hasse]], libretto di [[Pietro Metastasio]], 1771
*''L'isola di Alcina'', musiche di [[Giuseppe Gazzaniga]], libretto di G. Bertati, 1772
*''L'isola di Alcina'', musiche di [[Giuseppe Gazzaniga]], libretto di G. Bertati, 1772

== Nella cultura di massa ==
*Alcina è interpretata da [[Liù Bosisio]] nello spettacolo teatrale [[Orlando furioso (spettacolo teatrale)|''Orlando furioso'']] del [[1969]] diretto da [[Luca Ronconi]], e da [[Marilù Tolo]] e [[Inna Alexeievna]] nello sceneggiato televisivo ''[[Orlando furioso (miniserie televisiva)|Orlando furioso]]'' del [[1975]] diretto dallo stesso regista.


== Note ==
== Note ==
<references/>
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== Bibliografia ==
*{{en}} Julia M. Kisacky, ''Magic in Boiardo and Ariosto'', New York, 2000.


== Collegamenti esterni ==
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{{Ciclo carolingio}}
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{{Portale|letteratura}}
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[[Categoria:Orlando innamorato]]
[[Categoria:Personaggi dell'Orlando innamorato]]
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[[Categoria:Fate nelle opere di fantasia]]
[[Categoria:Fate nelle opere di fantasia]]

Versione attuale delle 15:54, 15 lug 2024

Alcina
Niccolò dell'Abate, Ruggero e Alcina, affresco da Palazzo Torfanini a Bologna
Sagaciclo carolingio
AutoreLudovico Ariosto
Caratteristiche immaginarie
SpecieFata
Sessofemmina

Alcina è un personaggio immaginario che compare nei poemi del ciclo carolingio.

È una delle tre fate sorelle nell'Orlando innamorato e nell'Orlando furioso. Le altre due sono Morgana e Logistilla. La sede delle tre sorelle è un'isola posta al di là delle colonne d'Ercole.

Alcina è per molti aspetti simile alla maga Circe dell'Odissea, in quanto trasforma in animali o piante gli innamorati che non le vanno più a genio, come succede ad Astolfo, che viene tramutato in una pianta di mirto.

Alcina in Boiardo

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Alcina in Ariosto

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All'inizio del poema ariostesco, Ruggero – come tempo prima Astolfo, che pure, in un precedente incontro, lo aveva messo in guardia – cade vittima dell'incanto di Alcina, la quale, vecchia, brutta e sdentata, grazie ai suoi poteri magici gli appare come una giovane donna fascinosa. Tuttavia alla fine Ruggero riesce a scappare con l'aiuto della buona maga Melissa, che gli regala un anello con il potere di annullare qualsiasi incantesimo. Grazie all'anello potrà anche vedere le vere sembianze della fata malefica.

Alcina riappare nei Cinque Canti, dove cerca di vendicare sia l'onta arrecatale da Ruggero e Astolfo sia quella fatta da Orlando a Morgana (nell'Orlando innamorato). La fata cattiva per realizzare tale intento si muove insieme alla sorella e al traditore Gano contro Carlo Magno e il suo regno.

Eredità culturale

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Da Alcina deriva il termine "alcinesco", che indica qualcosa di ingannevolmente seducente e fascinoso[1].

Opere liriche col personaggio di Alcina

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Nella cultura di massa

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  1. ^ Benedetto Croce, Materialismo storico ed economia marxistica, 3ª ed., Bari, Laterza, 1968, p. XIV: «[parlando di Karl Marx] E oltre l'ammirazione gli serberemo – noi che allora eravamo giovani, noi da lui ammaestrati – altresì la nostra gratitudine, per aver conferito a renderci insensibili alle alcinesche seduzioni (Alcina, la decrepita maga sdentata, che mentiva le sembianze di florida giovane) della Dea Giustizia e della Dea Umanità».
  2. ^ Il palazzo in questione è quello di Atlante.
  • (EN) Julia M. Kisacky, Magic in Boiardo and Ariosto, New York, 2000.

Collegamenti esterni

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