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Cristallino: differenze tra le versioni

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[[File:Schematic diagram of the human eye it.svg|upright=1.2|thumb|Diagramma schematico di un occhio umano]]
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Il '''cristallino''' (pronuncia moderna: {{IPA|/kristalˈlino/|it}}; pronuncia aulica: {{IPA|/krisˈtallino/|it}}<ref>{{Dipi|cristallino}}</ref>) è un [[Organo (anatomia)|organo]] elastico situato all'interno del [[Occhio|bulbo oculare]], detto anche '''lente'''<ref>{{cita libro|nome=Anastasi ''et al.''|titolo=Trattato di anatomia umana|anno=2006|editore=EdiErmes|città=Milano|p=367|volume=3}}</ref>, in quanto è a tutti gli effetti una [[Lente|lente trasparente biconvessa]] organica. Il suo compito specifico è quello detto di [[accomodazione]] dell'occhio, cioè consente di [[Fuoco (ottica)|mettere a fuoco]] tutti gli oggetti osservati, vicini e lontani, semplicemente variando la sua forma tramite i [[Muscolo ciliare|muscoli ciliari]].<ref>{{Cita web|url=https://www.fondavision.com/patologie/cosa-cristallino/|titolo=Cosa è e come funziona il Cristallino|sito=FONDA|lingua=it-IT|accesso=2024-05-23}}</ref>
Il '''cristallino''' è un organo trasparente, situato all'interno del bulbo oculare. È una [[lente]] naturale dell'[[occhio]] che, insieme alla [[cornea|còrnea]], consente di mettere a [[Fuoco (ottica)|fuoco]] i raggi luminosi sulla [[retina]]. Ha il compito specifico di variare la [[distanza focale]] del sistema ottico, cambiando la propria forma, per adattarlo alla distanza dell'oggetto da mettere a fuoco.


==Anatomia==
== Funzione ==
Quando il sistema di accomodazione è in modalità rilassata, [[Emmetropia|l'occhio emmetrope]] senza difetti focalizza in modo naturale gli oggetti all'infinito e/o estremamente distanti, come la [[Luna]] o le [[Stella|stelle]]. Man mano che diventa necessario focalizzare gli oggetti sempre più vicini, entra in azione l'accomodamento del cristallino, che ci consente di focalizzare nitidamente oggetti fino a 25 cm di distanza media (negli adulti). I bambini fino a 10-12 anni, riescono a focalizzare comodamente e senza sforzi, anche oggetti distanti solo 7-8 cm, poi con la maturità, la distanza minima aumenta sempre di più, fino ad una età media tra 35-45 anni, in cui non sarà più possibile focalizzare fino a 25 cm; da questo punto in poi ci raggiunge la cosiddetta [[presbiopia]], che non è una [[malattia]], ma semplicemente l'invecchiamento del cristallino, che tende ad irrigidirsi sempre più negli anni: decresce la capacità elastica di variare il potere di rifrazione del sistema oculare. Inoltre, in età avanzata tende anche ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la [[cataratta]].

== Anatomia ==
[[File:Anatomia Cristallino.png|thumb|upright=0.7|Schema topografico]]
[[File:Anatomia Cristallino.png|thumb|upright=0.7|Schema topografico]]
Il cristallino è una lente di forma biconvessa con un [[diametro]] medio di 10 [[millimetro|mm]] e uno spessore assiale di 3-4 mm. Topograficamente vengono indicate una ''lente'' o ''faccia anteriore'', una ''lente'' o ''faccia posteriore'', più convessa rispetto alla precedente, ed un ''equatore''. L'equatore è la circonferenza maggiore del cristallino, l'angolo di contatto fra le due facce; i punti centrali delle due facce sono denominati rispettivamente ''polo anteriore'' e ''polo posteriore'', e sono uniti da una linea ideale denominata ''asse''.
Il cristallino è una lente di forma biconvessa con potere diottrico di ~ 20 [[Diottria|diottrie]], un [[diametro]] medio di 10 [[millimetro|mm]] e uno spessore assiale di ~ 3-4&nbsp;mm. Topograficamente vengono indicate una ''lente'' o ''faccia anteriore'', una ''lente'' o ''faccia posteriore'', più convessa rispetto alla precedente, ed un ''equatore''. L'equatore è la circonferenza maggiore del cristallino, l'angolo di contatto fra le due facce; i punti centrali delle due facce sono denominati rispettivamente ''polo anteriore'' e ''polo posteriore'', e sono uniti da una linea ideale denominata ''asse''.


Il cristallino è posto nella zona anteriore del bulbo oculare, a circa 3,5 mm dal vertice della [[cornea]] e a 16 mm dalla [[fovea]]. La faccia anteriore confina con l'[[Iride (anatomia)|iride]], limitando così con la zona polare, tramite la [[pupilla]], la [[camera anteriore dell'occhio|camera anteriore]], e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la [[camera posteriore dell'occhio|camera posteriore]]; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'[[umor vitreo]], mentre sull'equatore si inseriscono le fibre della [[apparato zonulare di Zinn]].
Il cristallino è posto nella zona medio-anteriore del bulbo oculare, a circa 3,5&nbsp;mm dal vertice della [[cornea]] e a 16&nbsp;mm dalla [[fovea]]. La faccia anteriore confina con l'[[Iride (anatomia)|iride]], limitando così con la zona polare, tramite la [[pupilla]], la [[camera anteriore dell'occhio|camera anteriore]] con l'[[umor acqueo]], e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la [[camera posteriore dell'occhio|camera posteriore]]; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'[[umor vitreo]], mentre sull'equatore si inseriscono le fibre della [[apparato zonulare di Zinn]].


Struttura costituita principalmente da tre elementi: ''capsula'', ''epitelio sottocapsulare'' e ''parenchima''.
Struttura costituita principalmente da tre elementi: ''capsula'', ''epitelio sottocapsulare'' e ''parenchima''.


===Capsula===
=== Capsula ===
[[File:Gray884.png|thumb|left|Struttura del cristallino. Gray's Anatomy, 1858]]

La ''capsula'' (chiamata anche ''cristalloide'' o ''sacco capsulare'' ) è la membrana continua che avvolge il cristallino. A scopo topografico si considerano una capsula anteriore, una capsula posteriore e la membrana pericapsulare. Lo spessore delle due porzioni è dissimile, maggiore anteriormente (20 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa), più sottile posteriormente (5 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa); varia inoltre la grandezza sulla stessa porzione, più sottile nelle zone polari e progressivamente più spesso verso l'equatore, fino a condensarsi nella membrana pericapsulare, dalla quale si distacca una sottile lamella, la ''lamella zonulare'', sulla quale si inseriscono le fibre dell'[[apparato zonulare di Zinn]], le quali rendono questa lamella leggermente irregolare.
La ''capsula'' (chiamata anche ''cristalloide'' o ''sacco capsulare'' ) è la membrana continua che avvolge il cristallino. A scopo topografico si considerano una capsula anteriore, una capsula posteriore e la membrana pericapsulare. Lo spessore delle due porzioni è dissimile, maggiore anteriormente (20 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa), più sottile posteriormente (5 [[Micrometro (unità di misura)|μm]] circa); varia inoltre la grandezza sulla stessa porzione, più sottile nelle zone polari e progressivamente più spesso verso l'equatore, fino a condensarsi nella membrana pericapsulare, dalla quale si distacca una sottile lamella, la ''lamella zonulare'', sulla quale si inseriscono le fibre dell'[[apparato zonulare di Zinn]], le quali rendono questa lamella leggermente irregolare.


===Epitelio===
=== Epitelio ===
L'''epitelio sottocapsulare'' è una membrana composta da un singolo strato di cellule cuboidi. Ha funzione di regolazione [[omeostasi|omeostatica]] e rigenerativa fibrillare.
L'''epitelio sottocapsulare'' è una membrana composta da un singolo strato di cellule cuboidi. Ha funzione di regolazione [[omeostasi|omeostatica]] e rigenerativa fibrillare.


===Parenchima===
=== Parenchima ===
Costituito da fibre lenticolari immerse in una sostanza cementante, si distingue per una porzione interna e centrale (nucleo) e una porzione superficiale (strato corticale)
Costituito da fibre lenticolari immerse in una sostanza cementante, si distingue per una porzione interna e centrale (nucleo) e una porzione superficiale (strato corticale).


==Fisiologia==
== Fisiologia ==
Il '''cristallino''' è costituito da particolari proteine trasparenti chiamate alpha-cristalline e beta-cristalline. Nell'adulto ha uno spessore di circa 5&nbsp;mm e un diametro di 9&nbsp;mm; tuttavia, questi parametri possono variare.
Nell'uomo il potere di [[rifrazione]] del cristallino nel suo ambiente naturale è approssimativamente di 20 [[diottria|diottrie]].
Il cristallino è flessibile, la sua curvatura è controllata dai [[muscolo ciliare | muscoli ciliari]] ed è mantenuto in sospensione grazie all'apparato zonulare. Cambiando il suo grado di curvatura, oggetti a diversa distanza vengono messi a fuoco (questo processo è detto [[accomodazione]]). Con l'avanzare degli anni perde la sua capacità di accomodazione: dopo i 40 anni insorge la [[presbiopia]], a causa della quale non si riesce a vedere bene da vicino se non si ricorre a una correzione adeguata. Inoltre, in età avanzata tende ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la [[cataratta]].

Il '''cristallino''' è costituito da particolari proteine trasparenti chiamate alpha-cristalline e beta-cristalline. Nell'adulto ha uno spessore di circa 5 mm e un diametro di 9 mm; tuttavia, questi parametri possono variare.


Le proteine sono sistemate in circa 20.000 livelli concentrici, con un indice di rifrazione (per le onde visibili) che può variare da 1,406 nei livelli centrali fino a 1,386 nella corteccia della lente più densa<ref>Hecht, Eugene. ''Optics'', 2nd ed. (1987), Addison Wesley, ISBN 0-201-11609-X. p. 178.</ref>. Questo [[gradiente ottico]] aumenta la [[potenza ottica]] della lente. La lente è inclusa nella [[borsa capsulare]], mantenuta dalle [[zonule di Zinn]].
Le proteine sono sistemate in circa 20.000 livelli concentrici, con un indice di rifrazione (per le onde visibili) che può variare da 1,406 nei livelli centrali fino a 1,386 nella corteccia della lente più densa<ref>Hecht, Eugene. ''Optics'', 2nd ed. (1987), Addison Wesley, ISBN 0-201-11609-X. p. 178.</ref>. Questo [[gradiente ottico]] aumenta la [[potenza ottica]] della lente. La lente è inclusa nella [[borsa capsulare]], mantenuta dalle [[zonule di Zinn]].


Durante lo [[sviluppo fetale]], lo sviluppo della lente è aiutato dall'[[arteria ialoide]]. negli adulti, la lente dipende completamente dall'[[umore acqueo]] e dall'[[corpo vitreo|umore vitreo]] per il [[nutrimento]].
Durante lo [[sviluppo fetale]], lo sviluppo della lente è aiutato dall'[[arteria ialoide]]; negli adulti, la lente dipende completamente dall'[[umore acqueo]] e dall'[[corpo vitreo|umore vitreo]] per il [[nutrimento]].


== Disturbi ==
== Disturbi ==
[[Immagine:Cataract in human eye.png|thumb|Cataratta in un occhio umano]]
[[File:Cataract in human eye.png|thumb|Cataratta in un occhio umano]]
*La [[cataratta]] è una opacizzazione del cristallino che porta ad una visione sfocata.
* La [[cataratta]] è una opacizzazione del cristallino che porta ad una visione sfocata.
*L'''[[ectopia lentis]]'' è una fuoriuscita o malposizionamento della lente rispetto alla sua sede normale.
* L'''[[ectopia lentis]]'' è una fuoriuscita o malposizionamento della lente rispetto alla sua sede normale.
*La [[sclerosi nucleare]] è un cambiamento che si verifica nel centro della lente correlato all'età, molto comune nei cani.
* La [[sclerosi nucleare]] è un cambiamento che si verifica nel centro della lente correlato all'età, molto comune nei cani.


==Voci correlate==
== Note ==
<references/>
[[Svjatoslav Nikolaevič Fëdorov]]


== Collegamenti esterni ==
== Voci correlate ==
*[[Svjatoslav Nikolaevič Fëdorov]]
*[http://www.iapb.it/news2.php?ozim=52&id=152 '''Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus''']
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==Note==
<references/>


== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.iapb.it/news2.php?ozim=52&id=152|titolo='''Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus'''|accesso=18 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070704131927/http://www.iapb.it/news2.php?ozim=52&id=152|dataarchivio=4 luglio 2007|urlmorto=sì}}
* {{Treccani|cristallino}}


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[[Categoria:Occhio]]
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Diagramma schematico di un occhio umano

Il cristallino (pronuncia moderna: /kristalˈlino/; pronuncia aulica: /krisˈtallino/[1]) è un organo elastico situato all'interno del bulbo oculare, detto anche lente[2], in quanto è a tutti gli effetti una lente trasparente biconvessa organica. Il suo compito specifico è quello detto di accomodazione dell'occhio, cioè consente di mettere a fuoco tutti gli oggetti osservati, vicini e lontani, semplicemente variando la sua forma tramite i muscoli ciliari.[3]

Quando il sistema di accomodazione è in modalità rilassata, l'occhio emmetrope senza difetti focalizza in modo naturale gli oggetti all'infinito e/o estremamente distanti, come la Luna o le stelle. Man mano che diventa necessario focalizzare gli oggetti sempre più vicini, entra in azione l'accomodamento del cristallino, che ci consente di focalizzare nitidamente oggetti fino a 25 cm di distanza media (negli adulti). I bambini fino a 10-12 anni, riescono a focalizzare comodamente e senza sforzi, anche oggetti distanti solo 7-8 cm, poi con la maturità, la distanza minima aumenta sempre di più, fino ad una età media tra 35-45 anni, in cui non sarà più possibile focalizzare fino a 25 cm; da questo punto in poi ci raggiunge la cosiddetta presbiopia, che non è una malattia, ma semplicemente l'invecchiamento del cristallino, che tende ad irrigidirsi sempre più negli anni: decresce la capacità elastica di variare il potere di rifrazione del sistema oculare. Inoltre, in età avanzata tende anche ad opacizzarsi (perde la sua trasparenza) e insorge la cataratta.

Schema topografico

Il cristallino è una lente di forma biconvessa con potere diottrico di ~ 20 diottrie, un diametro medio di 10 mm e uno spessore assiale di ~ 3-4 mm. Topograficamente vengono indicate una lente o faccia anteriore, una lente o faccia posteriore, più convessa rispetto alla precedente, ed un equatore. L'equatore è la circonferenza maggiore del cristallino, l'angolo di contatto fra le due facce; i punti centrali delle due facce sono denominati rispettivamente polo anteriore e polo posteriore, e sono uniti da una linea ideale denominata asse.

Il cristallino è posto nella zona medio-anteriore del bulbo oculare, a circa 3,5 mm dal vertice della cornea e a 16 mm dalla fovea. La faccia anteriore confina con l'iride, limitando così con la zona polare, tramite la pupilla, la camera anteriore con l'umor acqueo, e tramite il progressivo distanziamento dall'iride verso la zona equatoriale, la camera posteriore; la faccia posteriore è accolta nella fossa ialoidea, a contatto con la membrana ialoide dell'umor vitreo, mentre sull'equatore si inseriscono le fibre della apparato zonulare di Zinn.

Struttura costituita principalmente da tre elementi: capsula, epitelio sottocapsulare e parenchima.

Struttura del cristallino. Gray's Anatomy, 1858

La capsula (chiamata anche cristalloide o sacco capsulare ) è la membrana continua che avvolge il cristallino. A scopo topografico si considerano una capsula anteriore, una capsula posteriore e la membrana pericapsulare. Lo spessore delle due porzioni è dissimile, maggiore anteriormente (20 μm circa), più sottile posteriormente (5 μm circa); varia inoltre la grandezza sulla stessa porzione, più sottile nelle zone polari e progressivamente più spesso verso l'equatore, fino a condensarsi nella membrana pericapsulare, dalla quale si distacca una sottile lamella, la lamella zonulare, sulla quale si inseriscono le fibre dell'apparato zonulare di Zinn, le quali rendono questa lamella leggermente irregolare.

L'epitelio sottocapsulare è una membrana composta da un singolo strato di cellule cuboidi. Ha funzione di regolazione omeostatica e rigenerativa fibrillare.

Costituito da fibre lenticolari immerse in una sostanza cementante, si distingue per una porzione interna e centrale (nucleo) e una porzione superficiale (strato corticale).

Il cristallino è costituito da particolari proteine trasparenti chiamate alpha-cristalline e beta-cristalline. Nell'adulto ha uno spessore di circa 5 mm e un diametro di 9 mm; tuttavia, questi parametri possono variare.

Le proteine sono sistemate in circa 20.000 livelli concentrici, con un indice di rifrazione (per le onde visibili) che può variare da 1,406 nei livelli centrali fino a 1,386 nella corteccia della lente più densa[4]. Questo gradiente ottico aumenta la potenza ottica della lente. La lente è inclusa nella borsa capsulare, mantenuta dalle zonule di Zinn.

Durante lo sviluppo fetale, lo sviluppo della lente è aiutato dall'arteria ialoide; negli adulti, la lente dipende completamente dall'umore acqueo e dall'umore vitreo per il nutrimento.

Cataratta in un occhio umano
  • La cataratta è una opacizzazione del cristallino che porta ad una visione sfocata.
  • L'ectopia lentis è una fuoriuscita o malposizionamento della lente rispetto alla sua sede normale.
  • La sclerosi nucleare è un cambiamento che si verifica nel centro della lente correlato all'età, molto comune nei cani.
  1. ^ Luciano Canepari, cristallino, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 1999, ISBN 88-08-09344-1.
  2. ^ Anastasi et al., Trattato di anatomia umana, vol. 3, Milano, EdiErmes, 2006, p. 367.
  3. ^ Cosa è e come funziona il Cristallino, su FONDA. URL consultato il 23 maggio 2024.
  4. ^ Hecht, Eugene. Optics, 2nd ed. (1987), Addison Wesley, ISBN 0-201-11609-X. p. 178.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF 36678 · LCCN (ENsh85034493 · GND (DE4003601-7 · BNE (ESXX534868 (data) · BNF (FRcb119648755 (data) · J9U (ENHE987007536083305171 · NDL (ENJA00571638