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Francesco Pastonchi: differenze tra le versioni

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|Cognome = Pastonchi
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|LuogoNascita = Riva Ligure
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|Nazionalità = italiano
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[[File:Casa natale del Poeta Francesco Pastonchi.jpg|miniatura|La targa posta sulla casa natale del poeta in via Nino Bixio]]
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== Biografia ==
== Biografia ==
Nato da padre toscano e madre ligure trasferiti negli anni Ottanta a Torino, Pastonchi vi frequentò l'università, studiando sotto [[Arturo Graf]]. Pubblicò le prime poesie sul periodico il ''[[Venerdì della contessa]]'', sulla ''[[Gazzetta Letteraria]]'' e sul quotidiano la ''[[Gazzetta del Popolo]]''. Dal 1898 al 1902 collaborò a ''[[La Stampa]]''.

Nato da padre toscano e madre ligure trasferiti negli anni Ottanta a Torino, Pastonchi vi frequentò l'università, studiando sotto [[Arturo Graf]]. Pubblicò le prime poesie sul periodico il ''[[Venerdì della contessa]]'', sulla ''[[Gazzetta Letteraria]]'' e sul quotidiano la ''[[Gazzetta del Popolo]]''. Dal 1898 al 1902 collaborò a ''[[la stampa]]''.


Nel giugno 1903, insieme con Domenico Chiattone e [[Leonardo Bistolfi]], fondò il periodico di storia, arte e letteratura [[Il Piemonte]]. Lasciata questa rivista, fondò il settimanale letterario [[Il Campo]], uscito a Torino dal 20 novembre [[1904]] al 31 dicembre 1905. Costante fu invece la sua collaborazione, durata dal 1902 alla morte, con il ''[[Corriere della Sera]]''.
Nel giugno 1903, insieme con Domenico Chiattone e [[Leonardo Bistolfi]], fondò il periodico di storia, arte e letteratura [[Il Piemonte]]. Lasciata questa rivista, fondò il settimanale letterario [[Il Campo]], uscito a Torino dal 20 novembre [[1904]] al 31 dicembre 1905. Costante fu invece la sua collaborazione, durata dal 1902 alla morte, con il ''[[Corriere della Sera]]''.


Aderì al [[fascismo]] e nel 1935 fu nominato, «per chiara fama», professore di lingua e letteratura italiana nell'[[Università di Torino]], succedendo a [[Vittorio Cian]], e dal 16 giugno [[1939]] fu membro dell'[[Accademia d'Itala.
Aderì al [[fascismo]] e nel 1935 fu nominato, «per chiara fama», professore di lingua e letteratura italiana nell'[[Università di Torino]], succedendo a [[Vittorio Cian]], e dal 16 giugno [[1939]] fu membro dell'[[Accademia d'Italia]].

nato il 31 dicembre del 1874


== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
=== Opere principali ===
=== Opere principali ===
*''Saffiche'' (1892)
*''Saffiche'' (1892)
*''Italiche'' (1902)
*''Italiche'' (1903)
*''Belfonte'' (1903)
*''Belfonte'' (1903)
*''Fiamma'', tragedia in quattro atti, in collaborazione con [[Giannino Antona Traversi]] (1911)
*''Fiamma'', tragedia in quattro atti, in collaborazione con [[Giannino Antona Traversi]] (1911)
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*C. Carena, F. Contorbia, M. Guglielminetti, ''Ricordo di Francesco Pastonchi (1874-1953)''. Atti del Convegno di S. Maria Maggiore, 13 settembre 1997, Novara 1997 ISBN 8882121275
*C. Carena, F. Contorbia, M. Guglielminetti, ''Ricordo di Francesco Pastonchi (1874-1953)''. Atti del Convegno di S. Maria Maggiore, 13 settembre 1997, Novara 1997 ISBN 8882121275
* F. Colt, ''Francesco Pastonchi: l'eleganza, l'erudizione, la poesia'', in ''Sanremesità, Volti e risvolti della cultura locale'', Philobiblon, Ventimiglia 2013 ISBN 9788888591650
* F. Colt, ''Francesco Pastonchi: l'eleganza, l'erudizione, la poesia'', in ''Sanremesità, Volti e risvolti della cultura locale'', Philobiblon, Ventimiglia 2013 ISBN 9788888591650

== Voci correlate ==
* [[La Riviera Ligure]]


==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
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[[Categoria:Accademici dell'Accademia d'Italia]]
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Francesco Pastonchi fotografato da Emilio Sommariva (1922-1927)

Francesco Pastonchi (Riva Ligure, 31 dicembre 1874Torino, 29 dicembre 1953) è stato un poeta e critico letterario italiano.

La targa posta sulla casa natale del poeta in via Nino Bixio

Nato da padre toscano e madre ligure trasferiti negli anni Ottanta a Torino, Pastonchi vi frequentò l'università, studiando sotto Arturo Graf. Pubblicò le prime poesie sul periodico il Venerdì della contessa, sulla Gazzetta Letteraria e sul quotidiano la Gazzetta del Popolo. Dal 1898 al 1902 collaborò a La Stampa.

Nel giugno 1903, insieme con Domenico Chiattone e Leonardo Bistolfi, fondò il periodico di storia, arte e letteratura Il Piemonte. Lasciata questa rivista, fondò il settimanale letterario Il Campo, uscito a Torino dal 20 novembre 1904 al 31 dicembre 1905. Costante fu invece la sua collaborazione, durata dal 1902 alla morte, con il Corriere della Sera.

Aderì al fascismo e nel 1935 fu nominato, «per chiara fama», professore di lingua e letteratura italiana nell'Università di Torino, succedendo a Vittorio Cian, e dal 16 giugno 1939 fu membro dell'Accademia d'Italia.

Opere principali

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  • Saffiche (1892)
  • Italiche (1903)
  • Belfonte (1903)
  • Fiamma, tragedia in quattro atti, in collaborazione con Giannino Antona Traversi (1911)
  • Il campo di grano (1916)
  • Il randagio (1921)
  • Versetti (1930)
  • Simma (1935)
  • Rime dell'amicizia (1943)
  • Ponti sul tempo (1947)
  • Endecasillabi (1949)
  • G. Ravegnani, I contemporanei, 2, Modena 1936
  • C. Calcaterra, Con Guido Gozzano e altri poeti, Bologna 1944
  • E. Cecchi, Corriere della Sera, 30 dicembre 1953
  • C. Carena, F. Contorbia, M. Guglielminetti, Ricordo di Francesco Pastonchi (1874-1953). Atti del Convegno di S. Maria Maggiore, 13 settembre 1997, Novara 1997 ISBN 8882121275
  • F. Colt, Francesco Pastonchi: l'eleganza, l'erudizione, la poesia, in Sanremesità, Volti e risvolti della cultura locale, Philobiblon, Ventimiglia 2013 ISBN 9788888591650

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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