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Wild Orchids: differenze tra le versioni

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'''''Wild Orchids''''' è un album di [[Steve Hackett]] pubblicato nel [[2006]]. Da notare la partecipazione del fratello [[John Hackett]] ad alcuni brani dell'album, e la cover di '''Man In The Long Black Coat''' di [[Bob Dylan]], brano, quest'ultimo, che ha la particolarità di essere cantato alla maniera di [[Johnny Cash]], cantante a cui Dylan dedicò la canzone.



==Tracce==
==Tracce==
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# ''A Dark Night In Toytown''
# ''A Dark Night In Toytown''
# ''Until The Last Butterfly'' - <small>(Hackett)</small>
# ''Until The Last Butterfly'' - <small>(Hackett)</small>

Il disco si apre con “ Transylvanian Express “. L’uso dell’orchestra, degli stacchi hard progressive gotici e brevi squarci sinfonici si succedono uno dietro l’altro in una drammatica alchimia. Suoni distorti e melodici sono amalgamati ai rumori per 3 minuti e mezzo di musica. Forse questa è la nuova strada dell' artista per i prossimi albums.

“Waters on the Wild” prosegue questa atmosfera out e scandisce alcune divagazioni orientali, con un riff ripetitivo suonato con un sitar elettrico, sostenuto da un ritmo tribal – techno.

“Set Your Compass” è una ballata sognante che ci fa fare un salto nell’infanzia. Un sapiente uso dei cori, delle arpe, gli arpeggi genesisiani. Una sorta di ninna nanna celtica.

“Down Street”,è un brano ritmato dal sapore orientale con voce recitante, ossessivo, che si sviluppa in un hard rock con squarci teatrali operistici e termina in un melange di situazioni sonore vicine a “Please don’t touch” .

“A Girl Called Linda” intermezzo easy - jazz con voce filtrata, fa da introduzione alla successiva

“Blue Child” pezzo composto interamente da una lunga melodia per chitarra distorta, accompagnata da un ritmo deciso: un discorso “strong” interessante, intrigante ma senza tocchi di genialità.

“To a Close”: un altro esercizio stilistico impeccabile del consolidato stile hackettiano, una dolce composizione infarcita da cori barocchi nello sfondo, insieme ai flauti le tastiere e le chitarre.

“Ego and Id” è un hard rock con una voce usata in modo poco convincente. Voce che indebolise l’impatto di un brano comunque impreziosito da ottimi lavori alla chitarra solista con uso di tapping, distorsione , wah wah. Dal sapore vagamente pinkfloydiano.

Un’atmosfera blues acustica ci introduce in “Man in The Long Black Coat”, una canzone elettrica di Bob Dylan intimista e crepuscolare, ci ricorda le ultime produzioni dei Dire Straits, con tanto di voce stile knopfleriano. Brano raffinato, ma fuori contesto.

“Cedars Of Lebanon” altro episodio di spicco, come Transylvanian, in cui il chitarrista sposa ancora l’orchestra con ritmi tribali e chitarra classica. Un esperimento che stupisce al primo ascolto per il suo clima inedito.

“Wolfwork” è invece un esperimento stilistico che cerca di tenere insieme più anime: il rock orchestrale alanparsoniano e beatlesiano con momenti impressionistici cari al nostro chitarrista compositore. Da ascoltare

Un breve stacco radiofonico parodistico anni ’30 “ Why” apre le strade a “She moves in the Memories”. Lavoro strumentale orchestrale leggiadro e neo romantico con flauto, arpe e orchestra. Una melodia dolce e semplice caratteristica del nostro autore.

“A Darknight in Toytown”: dal tono sinfonico sintetico prodotto dalle tastiere è incalzante e drammatico, cantato, ci riporta alle atmosfere dell’inizio del disco

Un altro notevole richiamo pinkfloydiano viene suggerito da “The Fundamentals of Brainwashing” , le cui progressioni armoniche la dicono lunga su certe radici che accomunano le ispirazioni del genere rock sinfonico, psichedelico e quant’altro di simile.

“Howl”, dove un breve intro da incubo ci spalanca in una chiusura dall’incedere drammatico e inesorabile, condito da incisi elettrici e acustici di pianoforte. Ricorda le ispirazioni epiche di “Shadows of an Hierophant” del primo disco di Steve Hackett.

E questa volta è veramente l’ultimo brano:“Until The Last Butterfly” è una composixzione per chitarra classica, breve epigono di un lungo racconto musicale.

Con "Wild Orchids" Steve Hackett cerca nuove ispirazioni, sposandole al suo stile ormai consolidato. I territori in cui si avventura non sono sempre originali e si richiamano a "sounds" di altri nomi illustri del rock.

Le intuizioni geniali di alcuni brani, unite ad un impiego sapiente dell’orchestra, del suono acustico, elettrico ed elettronico fanno intravedere le possibilità di una nuova sintesi stilistica.


==Formazione==
==Formazione==
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===Altri musicisti===
===Altri musicisti===
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* Roger King - [[Tastiera elettronica|tastiere]], [[chitarra ritmica]]
* [[John Hackett]] - [[Flauto traverso]], Chitarra (riff)
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* Rob Townsend - [[Sax]], [[Flauto contralto]], Flauto traverso, [[Tin whistle]], [[Clarinetto basso]]
* Rob Townsend - [[sax]], [[flauto contralto]], flauto traverso, [[Tin whistle]], [[clarinetto basso]]
* Nick Magnus - Tastiere
* Nick Magnus - tastiere


====The Underworld Orchestra====
====The Underworld Orchestra====
* Christine Townsend - [[Violino]], [[Viola (strumento)|Viola]]
* Christine Townsend - [[violino]], [[Viola (strumento musicale)|viola]]
* Richard Stewart - [[Violoncello]]
* Richard Stewart - [[violoncello]]
* Dick Driver - [[Contrabbasso]]
* Dick Driver - [[contrabbasso]]
* Colin Clague - [[Tromba]]
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* Chris Redgate - [[Oboe]], [[Corno inglese]]
* Chris Redgate - [[oboe]], [[corno inglese]]


==Voci correlate==
{{Portale|Rock progressivo}}
* [[Steve Hackett]]
[[categoria:album rock]]
[[Categoria:Album di Steve Hackett]]
[[categoria:Album del 2006]]


== Collegamenti esterni ==
[[en:Wild Orchids (album)]]
* {{Collegamenti esterni}}

{{Portale|Rock progressivo}}

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Disambiguazione – Se stai cercando il film del 1929, vedi Orchidea selvaggia (film 1929).
Wild Orchids
album in studio
ArtistaSteve Hackett
Pubblicazione2006
Dischi1
Tracce13 (17 nell'edizione speciale)
GenereRock progressivo
Rock
EtichettaCamino Records (UK)
ProduttoreSteve Hackett
Steve Hackett - cronologia
Album precedente
(2006)
Album successivo
(2008)

Wild Orchids è un album di Steve Hackett pubblicato nel 2006. Da notare la partecipazione del fratello John Hackett ad alcuni brani dell'album, e la cover di Man In The Long Black Coat di Bob Dylan, brano, quest'ultimo, che ha la particolarità di essere cantato alla maniera di Johnny Cash, cantante a cui Dylan dedicò la canzone.

Edizione standard

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  1. A Dark Night In Toytown - (Hackett / King / Glück)
  2. Waters Of The Wild - (Hackett / King)
  3. Set Your Compass - (S. Hackett / J. Hackett)
  4. Down Street - (Hackett / King)
  5. A Girl Called Linda - (Hackett)
  6. To A Close - (Hackett)
  7. Ego And Id - (J. Hackett / Clabburn)
  8. Man In The Long Black Coat - (Bob Dylan)
  9. Wolfwork - (Hackett)
  10. Why - (Hackett)
  11. She Moves In Memories - (Hackett)
  12. The Fundamentals Of Brainwashing - (Hackett)
  13. Howl - (Hackett)

Edizione speciale

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  1. Transylvanian Express - (Hackett / King / Glück)
  2. Waters Of The Wild
  3. Set Your Compass
  4. Down Street
  5. Girl Called Linda
  6. Blue Child - (Hackett)
  7. To A Close
  8. Ego And Id
  9. Man In The Long Black Coat
  10. Cedars Of Lebanon - (Hackett)
  11. Wolfwork
  12. Why
  13. She Moves In Memories
  14. Fundamentals Of Brainwashing
  15. Howl
  16. A Dark Night In Toytown
  17. Until The Last Butterfly - (Hackett)

Altri musicisti

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The Underworld Orchestra

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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