Wild Orchids: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua|il film del [[1929]]|Orchidea selvaggia (film 1929)}} |
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{{W|musica|giugno 2008}} |
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|titolo = Wild Orchids |
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{{C|tono e contenuto più adatto ad una rivista musicale che ad un'enciclopedia, recensione|musica|giugno 2008}} |
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|artista = Steve Hackett |
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“Wild Orchids” è l’ultima fatica rock di Steve Hackett che propone alcune novità. |
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|tipo = Studio |
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Facciamo riferimento all’edizione speciale che contiene 4 brani più di quella ordinaria. |
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|giornomese = |
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|anno = 2006 |
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|etichetta = Camino Records (UK) |
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|produttore = Steve Hackett |
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|durata = |
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|genere = Rock progressivo |
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|genere2 = Rock |
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|registrato = |
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|numero di dischi = 1 |
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|numero di tracce = 13 (17 nell'edizione speciale) |
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|copertina = |
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|precedente = [[Live Archive 83]] |
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|anno precedente = 2006 |
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|successivo = [[Tribute (Steve Hackett)|Tribute]] |
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|anno successivo = 2008 |
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'''''Wild Orchids''''' è un album di [[Steve Hackett]] pubblicato nel [[2006]]. Da notare la partecipazione del fratello [[John Hackett]] ad alcuni brani dell'album, e la cover di '''Man In The Long Black Coat''' di [[Bob Dylan]], brano, quest'ultimo, che ha la particolarità di essere cantato alla maniera di [[Johnny Cash]], cantante a cui Dylan dedicò la canzone. |
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Il disco si apre con “ Transylvanian Express “ un’esordio travolgente. L’uso dell’orchestra, degli stacchi hard progressive gotici e brevi squarci sinfonici si succedono uno dietro l’altro in una magica e drammatica alchimia. Suoni distorti e melodici con rumori sono amalgamati in 3 minuti e mezzo di musica che ci lascia senza fiato. Forse questa è la promettente nuova strada del nostro artista per i prossimi albums. |
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==Tracce== |
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“Waters on the Wild” prosegue questa atmosfera out e scandisce, con un riff ripetitivo suonato con un sitar elettrico, e sostenuto da un ritmo tribal – techno, delle divagazioni orientali affascinanti. |
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===Edizione standard=== |
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# ''A Dark Night In Toytown'' - <small>(Hackett / King / Glück)</small> |
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# ''Waters Of The Wild'' - <small>(Hackett / King)</small> |
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# ''Set Your Compass'' - <small>(S. Hackett / J. Hackett)</small> |
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# ''Down Street'' - <small>(Hackett / King)</small> |
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# ''A Girl Called Linda'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''To A Close'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''Ego And Id'' - <small>(J. Hackett / Clabburn)</small> |
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# ''Man In The Long Black Coat'' - <small>(Bob Dylan)</small> |
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# ''Wolfwork'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''Why'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''She Moves In Memories'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''The Fundamentals Of Brainwashing'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''Howl'' - <small>(Hackett)</small> |
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===Edizione speciale=== |
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# ''Transylvanian Express'' - <small>(Hackett / King / Glück)</small> |
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# ''Waters Of The Wild'' |
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# ''Set Your Compass'' |
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# ''Down Street'' |
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# ''Girl Called Linda'' |
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# ''Blue Child'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''To A Close'' |
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# ''Ego And Id'' |
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# ''Man In The Long Black Coat'' |
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# ''Cedars Of Lebanon'' - <small>(Hackett)</small> |
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# ''Wolfwork'' |
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# ''Why'' |
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# ''She Moves In Memories'' |
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# ''Fundamentals Of Brainwashing'' |
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# ''Howl'' |
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# ''A Dark Night In Toytown'' |
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# ''Until The Last Butterfly'' - <small>(Hackett)</small> |
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==Formazione== |
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“Set Your Compass” è una ballata dolcissima, sognante che ci fa fare un salto nell’infanzia e ci restituisce il compositore che conosciamo con i suoi cori, le arpe, gli arpeggi indovinati. Una sorta di ninna nanna celtica. Una chicca.. |
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* [[Steve Hackett]] - [[chitarra]], [[chitarra elettrica]], [[Armonica a bocca|armonica]], [[Salterio (strumento musicale)|salterio]], [[Organo Hammond|organo elettrico]], [[Canto|voce]] |
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===Altri musicisti=== |
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* Roger King - [[Tastiera elettronica|tastiere]], [[chitarra ritmica]] |
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* [[John Hackett]] - [[flauto traverso]], chitarra (riff) |
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* Rob Townsend - [[sax]], [[flauto contralto]], flauto traverso, [[Tin whistle]], [[clarinetto basso]] |
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* Nick Magnus - tastiere |
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====The Underworld Orchestra==== |
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“Down Street”,è un brano ritmato dal sapore orientale con voce recitante, ripetitivo, che involve e dilunga in un hard rock con squarci teatrali operistici e termina in un melange di situazioni sonore vicine a “Please don’t touch” . |
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* Christine Townsend - [[violino]], [[Viola (strumento musicale)|viola]] |
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* Richard Stewart - [[violoncello]] |
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* Dick Driver - [[contrabbasso]] |
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* Colin Clague - [[tromba]] |
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* Chris Redgate - [[oboe]], [[corno inglese]] |
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==Voci correlate== |
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“A Girl Called Linda” intermezzo easy - jazz con voce filtrata, fa da introduzione alla successiva |
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* [[Steve Hackett]] |
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== Collegamenti esterni == |
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“Blue Child” pezzo composto interamente da una lunga melodia per chitarra distorta, accompagnata da un ritmo deciso: un discorso “strong” interessante, intrigante ma senza tocchi di genialità. |
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* {{Collegamenti esterni}} |
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{{Portale|Rock progressivo}} |
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“To a Close”: un’ altro esercizio stilistico impeccabile dell’ ormai consolidato stile hackettiano, una dolce composizione infarcita da cori barocchi nello sfondo, insieme ai flauti le tastiere e le chitarre. |
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“Ego and Id” è un hard rock con una voce usata in modo poco convincente. Voce che indebolise l’impatto di un brano comunque impreziosito da ottimi lavori alla chitarra solista con uso di tapping, distorsione , wah wah. Dal sapore vagamente pinkfloydiano. |
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Un’atmosfera blues acustica ci introduce in “Man in The Long Black Coat”, una canzone elettrica di Bob Dylan intimista e crepuscolare, ci ricorda le ultime produzioni dei Dire Straits, con tanto di voce stile knopfleriano. Brano raffinato, ma fuori contesto. |
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“Cedars Of Lebanon” altro episodio di spicco, come Transylvanian, in cui il chitarrista sposa ancora l’orchestra con ritmi tribali e chitarra classica. Un esperimento che ci stupisce al primo ascolto per l’effetto che stupisce per il suo clima inedito. |
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“Wolfwork” è invece un esperimento stilistico che cerca di tenere insieme più anime: il rock orchestrale alanparsoniano e beatlesiano con momenti impressionistici cari al nostro chitarrista compositore. Da ascoltare |
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Un breve stacco radiofonico parodistico anni ’30 “ Why” ci apre le strade a “She moves in the Memories”. Lavoro strumentale orchestrale leggiadro e neo romantico con flauto, arpe e orchestra. Una melodia dolce e semplice caratteristica del nostro autore. |
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“A Darknight in Toytown”: dal tono sinfonico sintetico prodotto dalle tastiere è incalzante e drammatico, cantato, ci riporta alle atmosfere dell’inizio del disco |
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Mentre un altro notevole richiamo pinkfloydiano viene suggerito da “The Fundamentals of Brainwashing” , le cui progressioni armoniche la dicono lunga su certe radici che accomunano le ispirazioni del genere rock sinfonico, psichedelico e quant’altro di simile. |
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E questa volta è veramente l’ultimo brano: “Howl”, dove un breve intro da incubo ci spalanca subito in una chiusura dall’incedere drammatico e inesorabile, condito da incisi elettrici e acustici di pianoforte. Che di ricorda le ispirazioni epiche di “Shadows of an Hierophant” del suo primo disco. |
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“Until The Last Butterfly” è una breve composixzione per chitarra classica, epigono felice del lavoro |
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Qui termina l’album“Wild Orchids” nella sua special editino. |
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Con questo lavoro Steve Hackett cerca nuove ispirazioni stilistiche, sposandole al suo stile più consolidato. Il risultato è ibrido. Non convince del tutto perché i territori in cui si avventura non sono sempre originali e si richiamano (forse inconsapevolmente) ad alrte notevoli fonti d’ispirazione, che non fanno spiccare il volo a questa nuova fatica discografica. Il disco resta a indiscutibili livelli qualitativi, ele intuizioni geniali di alcuni brani ci lasciano intravedere le possibilità di un nuovo capolavoro. L’impiego dell’orchestra è sicuramente un esperimento da approfondire. Ciò che manca è il salto verso nuovi orizzonti e il dono di una nuova sintesi stilistica difficile da compiersi, ma che ci auguriamo auspicabile: per traghettare la tradizione del “mito progressive” lungo il terzo millennio dell’epopea del rock. |
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STEVE HACKETT |
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Wild Orchids |
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Steve Hackett: Guitars, Electric Sitar, Harmonica, Psaltery, Optigan & Voices |
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Roger King: Keyboards & Programming, Rhythm Guitar |
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John Hackett: Principal Flute & Riff Guitar |
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Rob Townsend: Saxes, Principal Flute, Alto Flute, Tin Whistle & Bass Clarinet |
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Nick Magnus: Keyboards |
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The Underworld Orchestra: |
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Christine Townsend: Principal Violin, Viola |
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Richard Stewart: Cello |
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Dick Driver: Double Bass |
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Colin Clague: Trumpet |
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Chris Redgate: Oboe, Cor Anglais |
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Special Edition |
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Transylvanian Express- (Hackett / King / Glück) - |
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Waters Of The Wild- (Hackett / King) - |
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Set Your Compass- (S. Hackett / J. Hackett) - |
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Down Street- (Hackett / King) - |
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A Girl Called Linda- (Hackett) - |
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Blue Child- (Hackett) - |
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To A Close- (Hackett) - |
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Ego And Id- (J. Hackett / Clabburn) - |
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Man In The Long Black Coat- (Dylan) - |
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Cedars Of Lebanon- (Hackett) - |
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Wolfwork- (Hackett) - |
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Why- (Hackett) - |
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She Moves In Memories- (Hackett) - |
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The Fundamentals Of Brainwashing- (Hackett) - |
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Howl- (Hackett) - |
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A Dark Night In Toytown- (Hackett / King / Glück) - |
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Until The Last Butterfly- (Hackett) - |
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[[categoria:album rock]] |
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[[categoria:Album del 2006]] |
Versione attuale delle 12:34, 8 set 2022
Wild Orchids album in studio | |
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Artista | Steve Hackett |
Pubblicazione | 2006 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 (17 nell'edizione speciale) |
Genere | Rock progressivo Rock |
Etichetta | Camino Records (UK) |
Produttore | Steve Hackett |
Steve Hackett - cronologia | |
Wild Orchids è un album di Steve Hackett pubblicato nel 2006. Da notare la partecipazione del fratello John Hackett ad alcuni brani dell'album, e la cover di Man In The Long Black Coat di Bob Dylan, brano, quest'ultimo, che ha la particolarità di essere cantato alla maniera di Johnny Cash, cantante a cui Dylan dedicò la canzone.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Edizione standard
[modifica | modifica wikitesto]- A Dark Night In Toytown - (Hackett / King / Glück)
- Waters Of The Wild - (Hackett / King)
- Set Your Compass - (S. Hackett / J. Hackett)
- Down Street - (Hackett / King)
- A Girl Called Linda - (Hackett)
- To A Close - (Hackett)
- Ego And Id - (J. Hackett / Clabburn)
- Man In The Long Black Coat - (Bob Dylan)
- Wolfwork - (Hackett)
- Why - (Hackett)
- She Moves In Memories - (Hackett)
- The Fundamentals Of Brainwashing - (Hackett)
- Howl - (Hackett)
Edizione speciale
[modifica | modifica wikitesto]- Transylvanian Express - (Hackett / King / Glück)
- Waters Of The Wild
- Set Your Compass
- Down Street
- Girl Called Linda
- Blue Child - (Hackett)
- To A Close
- Ego And Id
- Man In The Long Black Coat
- Cedars Of Lebanon - (Hackett)
- Wolfwork
- Why
- She Moves In Memories
- Fundamentals Of Brainwashing
- Howl
- A Dark Night In Toytown
- Until The Last Butterfly - (Hackett)
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Altri musicisti
[modifica | modifica wikitesto]- Roger King - tastiere, chitarra ritmica
- John Hackett - flauto traverso, chitarra (riff)
- Rob Townsend - sax, flauto contralto, flauto traverso, Tin whistle, clarinetto basso
- Nick Magnus - tastiere
The Underworld Orchestra
[modifica | modifica wikitesto]- Christine Townsend - violino, viola
- Richard Stewart - violoncello
- Dick Driver - contrabbasso
- Colin Clague - tromba
- Chris Redgate - oboe, corno inglese
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Wild Orchids, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.