Carlo Oletti: differenze tra le versioni
Cambiato il link di riferimento della nave da guerra Vesuvio. La nave era indicata come la corvetta Vesuvio della marina delle Due Sicilie la quale però fu smantellata nel 1865. La nave di Oletti era invece l'incrociatore Vesuvio che, per l'appunto, si trovava di stanza in Estremo Oriente durante il periodo 1901-1909. |
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|Sesso = M |
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|LuogoNascita = Torino |
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|AnnoNascita = 1886 |
|AnnoNascita = 1886 |
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|LuogoMorte = Genova |
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|AnnoMorte = 1964 |
|AnnoMorte = 1964 |
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|Nazionalità = italiano |
|Nazionalità = italiano |
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|PostNazionalità = , considerato il padre del judo italiano |
|PostNazionalità = , considerato il padre del judo italiano |
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|Didascalia = Carlo Oletti (a destra) con Tommaso Betti Berutto (a sinistra) nel 1949. |
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== Biografia == |
== Biografia == |
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Arruolato nella [[Regia Marina]], iniziò a praticare il judo a bordo della nave da guerra [[Vesuvio ( |
Arruolato nella [[Regia Marina]], iniziò a praticare il judo a bordo della nave da guerra [[Vesuvio (incrociatore 1886)|Vesuvio]] di stanza a [[Shanghai]] sotto la guida del maestro [[Matsumura]], ufficiale della Marina nipponica nel [[1905]]. |
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Nel [[1907]] frequentò la scuola di polizia di [[Nagasaki]] ed altri importanti [[dojo]]. Nel [[1908]] a [[Tokyo]], dopo aver preso parte a una gara di judo, ottenne il 1º dan dal [[Kōdōkan]]. |
Nel [[1907]] frequentò la scuola di polizia di [[Nagasaki]] ed altri importanti [[dojo]]. Nel [[1908]] a [[Tokyo]], dopo aver preso parte a una gara di judo, ottenne il 1º dan dal [[Kōdōkan]]. |
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Nel 1924 fondò la prima Federazione italiana di [[Ju jitsu]]/judo. |
Nel 1924 fondò la prima Federazione italiana di [[Ju jitsu]]/judo. |
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Carlo Oletti (Torino, 1886 – Genova, 1964) è stato un judoka italiano, considerato il padre del judo italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Arruolato nella Regia Marina, iniziò a praticare il judo a bordo della nave da guerra Vesuvio di stanza a Shanghai sotto la guida del maestro Matsumura, ufficiale della Marina nipponica nel 1905.
Nel 1907 frequentò la scuola di polizia di Nagasaki ed altri importanti dojo. Nel 1908 a Tokyo, dopo aver preso parte a una gara di judo, ottenne il 1º dan dal Kōdōkan.
Rientrato in Italia nel 1921 fu chiamato a dirigere i corsi di "lotta giapponese" introdotti nella Scuola Militare di educazione fisica a Roma, dove insegnò fino al 1930. Durante questo periodo, formò 150 ufficiali esperti e 1500 militari istruttori.
Nel 1924 fondò la prima Federazione italiana di Ju jitsu/judo.
