Visualizza wikitesto di Locomotiva FS E.444

{{C|Gli articoli da Ferrovie.info non sono [[Wikipedia:Fonti attendibili|fonti attendibili]], in quanto scritti in modo non professionale.|ferrovie|ottobre 2021}}
{{Box treno/Elettrico
|Nome = FS E.444 / E.447 / E.444R
}}
{{Box treno/Dati costruzione
|Anno_Progettazione = [[1964]]-[[1967]]
|Anno_Costruzione = [[1965]]-[[1975]]
|Anni_di_Esercizio = E.444/E.447: [[1967]]-[[1996]]<br />E.444R: [[1989]]-[[2021]] (salvo treni storici)
|Quantità_Prodotta = E.444: 117<br />E.447: 18 (trasformate dalle E.444)<br />E.444R: 113 (trasformate dalle E.444)
|Costruttore = [[Società Nazionale Officine di Savigliano|Savigliano]], [[TIBB]], [[Ercole Marelli]], [[Officine Meccaniche Reggiane]], [[Casaralta (azienda)|Casaralta]], ALCE, [[OCREN]], [[Sofer (azienda)|Sofer]], [[Omeca]], [[Asgen]], [[Fiat Ferroviaria|Fiat]], [[Italtrafo]], CESA, [[Breda Costruzioni Ferroviarie|Breda]]
}}
{{Box treno/Dati
|Tipo_elemento =
|Lunghezza = E.444/E.447: {{M|16840|ul=mm}}<br />E.444R: {{M|17120|ul=mm}}
|Larghezza = {{m|3020|u = mm}}
|Altezza = {{m|4300|u = mm}}
|Capacità =
|Piano_del_Ferro =
|Passo_tra_carrelli = {{m|9000|u = mm}}
|Passo_dei_carrelli = {{m|3020|u = mm}}
|Peso_In_Servizio =
|Peso_Aderente =
|Peso_Vuoto = {{M|78,5|ul=t}}<br />Produzione di serie: {{M|83|ul=t}}
}}
{{Box treno/Motrice
|Rodiggio = Bo'Bo'
|Diametro_Ruota = 1&nbsp;250 mm
|Distribuzione =
|Rapporto_di_trasmissione = 40/77<br />Prototipi: 41/77<br />E.447: 42/75
|Potenza_Massima = (su 4 motori)<br />Prototipi: {{M|3420|ul=kW}}<br />Produzione di serie: 4&nbsp;272 kW<br />Fuori serie: 5&nbsp;050 kW
|Sforzo_Trazione_Massimo = Prototipi: {{M|175|ul=kN}}<br />Produzione di serie: {{M|201|ul=kN}}<br />Fuori serie: {{M|230|ul=kN}}
|Sforzo_Avviamento =
|Velocità_Massima = {{M|200|ul=kmh}}<ref>Solo per le unità abilitate al Super Parallelo, 180 km/h per tutte le altre unità.</ref> <br />
Prototipi: {{M|180|ul=kmh}}
|Alimentazione = {{M|3|ul=kV}} [[corrente continua|=]]<br />{{M|1,5|ul=kV}} [[corrente continua|=]] (16 unità)
|Autonomia =
}}
{{Box treno/Chiusura}}

Le '''E.444/E.447/E.444R''' sono [[locomotiva|locomotive]] [[trasporto ferroviario|ferroviarie]] concepite negli [[anni 1960|anni sessanta]] per dotare le [[Ferrovie dello Stato Italiane|Ferrovie dello Stato]] di mezzi molto potenti e veloci, adatti al traino dei treni più importanti, in particolar modo dei [[Treno rapido|treni rapidi]] e del servizio internazionale e tutti i tipi di convogli che potessero arrivare nelle tratte più rettilinee a velocità di 180 km/h con punte di 200 km/h, quando tutte le altre locomotive esistenti all'epoca non superavano i 140 km/h.

Per un ventennio (anni settanta e ottanta) le E.444 (117 esemplari in tutto) sono state l'ammiraglia delle locomotive italiane, il cui ruolo è stato poi ereditato dal gruppo [[Locomotiva FS E.402A|E.402]].

== E.444 ==
Alla metà degli [[anni 1960|anni sessanta]] il [[Giappone]] stava stupendo il mondo con lo [[Shinkansen]], mentre i [[Francia|francesi]] cominciavano a muovere i primi passi con il loro programma [[TGV]].
In [[Italia]] il 3 dicembre [[1963]] sulla tratta Grosseto-Montepescali della [[ferrovia Tirrenica]] una coppia di [[Automotrice FS ALe 601|elettromotrici ALe 601]] raggiungeva durante una corsa prova i {{M|225|ul=kmh}}. Si era in pieno fermento innovativo a causa dell'accresciuta esigenza di trasporto veloce. Mancavano tuttavia nelle ferrovie italiane le locomotive in grado di raggiungere e superare il ''muro'' dei {{M|140|u=km/h}} con [[carrozza ferroviaria|carrozze viaggiatori]].

Nel [[1964]] l'Ufficio studi locomotive elettriche del Servizio Materiale e Trazione FS sotto la guida dell'ingegner [[Giulio Giovanardi]]<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.miol.it/stagniweb/if/If0168.htm|autore=Giulio Giovanardi|titolo=La corsa prova della locomotiva E. 444 dell'8.11.1967|pubblicazione=[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]|data=gennaio 1968}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Ricordo di Giulio Giovanardi|pubblicazione=[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]|volume=60|anno=2005|numero=1|p=23}}</ref> sviluppò un nuovo progetto di locomotiva di elevata potenza ma soprattutto di elevate prestazioni velocistiche; venne deciso quindi di commissionare alla [[Società Nazionale Officine di Savigliano]] la costruzione della motrice con struttura di tipo convenzionale ma in grado di svolgere servizio su [[Treno Rapido|treni rapidi]] ed [[Espresso (treno)|espressi]] a velocità elevate.

Anche le E.444 seguirono la moda del loro periodo, in cui ai [[treno|treni]] veniva attribuito un soprannome solitamente affiancato dall'apposizione di un logo sulla fiancata del frontale: questi mezzi furono soprannominati ''[[Testudines|Tartarughe]]'', un nomignolo che grazie anche ad un [[logo]] ironico applicato sulle fiancate si conquistò l'affetto degli appassionati e di coloro che servivano a bordo.

=== E.444 prototipo ===
Il primo prototipo, la E.444.001 venne consegnata nel luglio del [[1967]] e fu subito oggetto di prove e sperimentazioni. La prima corsa prova venne effettuata sulla [[Ferrovia Roma-Formia-Napoli|Direttissima Roma-Napoli]] alla trazione di 6 [[Carrozza UIC-X|carrozze UIC-X]] e un bagagliaio alla media di {{M|143|u=kmh}}.

Gli altri 3 [[prototipo|prototipi]] vennero immessi in servizio tra il [[1967]] e il [[1968]]. Erano macchine piuttosto potenti per l'epoca, oltre {{M|3|ul=MW}}, ma non abbastanza per l'utilizzo su linee rapide: inoltre i loro carrelli erano limitati a soli {{M|180|u=kmh}}.
La cassa delle E.444 primo modello era squadrata, e risentiva fortemente delle linee delle motrici di vecchia generazione ignorando le esperienze di [[aerodinamica]] portate avanti per gli [[elettrotreno|elettrotreni]] con il progetto [[Elettrotreno FS ETR.300|ETR 300]]. Viste le alte velocità commerciali per cui vennero progettate, vennero dotate della frenatura elettrica dissipativa tramite [[Reostato di frenatura|reostato]].

Nonostante tutto furono estremamente innovativi per l'epoca, e il prototipo 001 venne inviato a [[Copenaghen]] ad una mostra ferroviaria suscitando ammirazione. In occasione del battesimo tenuto dal Presidente del Consiglio [[Aldo Moro]] e dal Ministro dei Trasporti (e futuro Presidente della Repubblica) [[Oscar Luigi Scalfaro]], l'8 novembre [[1967]] ci fu il viaggio inaugurale: la E 444.001, con alla guida i macchinisti Arrighi e Pini, partì dal binario 1 della [[stazione di Roma Termini]] alle 9:00 alla testa del treno TV33069 diretto a Napoli ([[Ferrovia Roma-Formia-Napoli|linea Direttissima via Formia]]); la macchina compì il suo viaggio in soli 88 minuti toccando i {{M|207|u=km/h}} tra le località di [[Stazione di Campoleone|Campoleone]] e [[Stazione di Latina|Latina]].
Nel [[1970]] le [[Poste Italiane]] dedicarono, per la XII Giornata del francobollo un'emissione speciale da 25 [[lira italiana|lire]] al nuovo locomotore, in omaggio ai successi tecnici del mondo [[ferrovia]]rio italiano.

=== E.444 di serie ===
Tra i prototipi e le prime locomotive di serie molte cose cambiarono: i [[motore elettrico|motori]] T550 vennero sostituiti con i più prestanti T750, portando la potenza installata a {{M|4200|ul=kW}}, e i carrelli furono sostituiti con altri adatti alla velocità di {{M|200|u=km/h}}. Il grezzo frontale piano fu abbandonato in favore di uno più bombato e dalle prestazioni aerodinamiche migliori, analogo a quello delle [[Locomotiva_DB_103|locomotive E103 DB.]] Venne del tutto eliminato anche il pancone frontale porta-respingenti.
Venne introdotta una livrea fortemente caratterizzante, contraddistinta da due fasce blu orientale su fondo grigio perla. In seguito fu reintrodotto il fascione frontale rosso antinfortunistico. Fino agli [[anni 1980|anni ottanta]] le E.444 erano decorate con finiture in [[alluminio]] spazzolato e con un fregio frontale con il logo alato delle FS.

I primi 50 mezzi consegnati (E.444.006-055, prima serie) risposero in modo eccellente alle richieste del gestore, e altre 60 unità (E.444.058-117, seconda serie) vennero commissionate nel [[1972]] a vari produttori e consegnate nei due anni seguenti. L'utilizzo sulle linee francesi di confine dotate di elettrificazione di vecchia concezione spinse alla modifica di un numero limitato di mezzi, 16 unità, per adattarli all'alimentazione a {{M|1,5|ul=kV}} [[corrente continua]].

Nel [[1974]] la necessità di aumentare la [[Potenza (fisica)|potenza]] traente suggerì l'adozione su due macchine, le 444.056 e 057, di un nuovo sistema detto shunt chopper, un regolatore elettronico del [[reostato]] che portò ad un sensibile incremento delle prestazioni in termini di sforzo di trazione all'avviamento.
Con la standardizzazione si operò sull'[[elettronica]] dei mezzi di prima serie, per renderli identici a quelli della seconda, ed anche le motrici 056 e 057 dotate di shunt chopper vennero, dal [[1981]], riportate alle normali condizioni.

=== E.444.005, ''Tartaruga elettronica'' ===
Intanto su uno dei modelli prototipo, il numero 005, dal [[1975]] si stavano testando le nuove soluzioni elettroniche ''full chopper'', che pochi anni dopo confluiranno nelle nuove [[Locomotiva FS E.632|E.632]]/[[Locomotiva FS E.633|E.633]] "Tigre".
Questi impianti sperimentali installati negli stabilimenti del [[Tecnomasio Italiano Brown Boveri|TIBB]] consentivano una migliore regolazione della potenza soprattutto nelle condizioni più critiche di [[aderenza]] traducendosi in un incremento di potenza continuativa dei motori di circa il 25%, portando la potenza installata alla rispettabile cifra di {{M|5|u=MW}}.
La particolarità della 444.005, che la differenziava da tutte le altre ''sorelle'' era quella di alimentare ogni motore per mezzo di una singola colonna ''chopper'' in grado di variarne la tensione ai capi da 0 a {{M|1800|ul=V}}. I [[motore|motori]] di trazione avevano inoltre l'eccitazione indipendente e a sua volta regolata da un chopper ausiliario a bassa tensione in maniera proporzionale alla corrente di [[indotto]] dei motori.
Fu utilizzata fino al [[1983]] come treno di test, in seguito venne relegata al ruolo di scuola per macchinisti, per poi essere riportata alle condizioni standard nel [[1989]]. La E.444.005 venne soprannominata ''Tartaruga Elettronica''.

Sebbene le E.444 fossero a tutti gli effetti macchine pensate per i treni veloci, fino all'attivazione dei servizi rapidi sulla [[Ferrovia Firenze-Roma (direttissima)|Direttissima]] non ebbero modo di mostrare appieno le loro potenzialità rimanendo spesso relegate a linee lente e essendo messe in servizio spesso accoppiate a [[carrozza ferroviaria|carrozze]] di vecchia concezione, non potevano raggiungere le velocità per cui erano state progettate.

Con l'invecchiamento degli ETR e la modifica delle richieste del mercato (meno interessate a treni di lusso e più orientate alla massificazione dell'offerta di [[trasporto]]) si aprì una nuova era per le "Tartarughe".

L'adozione in massa e la diffusione delle [[Carrozze FS tipo Gran Confort|carrozze Gran Confort]] permise alle E.444 di sostituire i [[ETR 300|Settebello]] nel servizio rapido [[Milano]]-[[Roma]] con l'istituzione dei treni [[Trans Europ Express|TEE]] nel [[1986]]; 8 motrici ebbero modificata l'apparecchiatura per la ripetizione dei segnali a 4 codici in quella a 9 codici e con l'installazione del dispositivo antiserpeggio.
=== E.447 ===
[[File:FS E447 111.jpg|thumb|Locomotiva elettrica E.447.111 in transito a [[Stazione di Milano Rogoredo|Milano Rogoredo]].]]
Nella prima metà degli [[Anni 1980|anni ottanta]] i tecnici delle [[Ferrovie dello Stato Italiane|FS]], valutarono la consistente quota di guasti ai [[Motore|collettori]] dei motori di trazione che si verificava nell'esercizio a velocità prossime ai {{M|200|u=km/h}} e cercarono di porvi rimedio modificando tra il [[1985]] ed il [[1988]], diciotto E.444 (023, 027, 041, 074, 075, 076, 090, 093, 095, 097, 099, 100, 103, 106, 108, 111, 112 e 114)<ref>{{Cita news|lingua=|autore=David Campione|titolo=La veste nuova #4: locomotori E.444 "Tartaruga"| url=https://www.ferrovie.it/portale/articoli/80|pubblicazione= Ferrovie.it|data=da Approfondimenti del 10 luglio 1999}}</ref> mediante la variazione del rapporto di trasmissione [[Sistema corona-pignone|pignone-corona]] che fu portato da 40/77 a 42/75 ottenendo una diminuzione del numero di giri dei motori, che in tal modo erano meno sollecitati alle massime velocità. Per sopperire al problema delle sfiammate tra [[Spazzole (elettrotecnica)|spazzole]] e collettori alle elevate velocità di rotazione si ritenne utile abbassare in tal modo la velocità di rotazione massima dei motori alle alte velocità. Con il rapporto di trasmissione innalzato a 42/75 il gruppo così riadattato venne riqualificato in '''E.447''', col soprannome ''Tartarughe della [[Ferrovia Firenze-Roma (direttissima)|Direttissima]]''. Tuttavia la variazione del rapporto, abbastanza onerosa, abbassava anche la prestazione della locomotiva di circa il 10% creando un problema di operatività e pertanto non ebbe seguito. Fatte le opportune valutazioni si optò per la modifica dei collettori dei motori riportando le macchine al vecchio rapporto di trasmissione. Una di queste unità, precisamente la E.447.074, venne impiegata nelle prove di velocità in composizione al treno prototipo [[Locomotive FS E.404.000-004|ETR X 500]]<ref name="Croce1998">{{cita|Croce|p. 31-42|tT98-09}}.</ref>.

== E.444R ==
[[File:Milano - deposito locomotive San Rocco - locomotiva E.444R.102 - 19-10-1996.jpg|thumb|L'unità 102 in sosta nel deposito locomotive di Milano San Rocco in livrea originaria]]

La nuova vita sulle linee veloci mise in luce la necessità di un ammodernamento tecnico delle E.444, per cui le ferrovie decisero per una serie di modifiche sostanziali dei mezzi in circolazione e per l'aggiornamento tecnologico dei sistemi di bordo, pertanto, a partire dal [[1989]], l'intero gruppo E.444, comprese le 447, è stato riqualificato.

Gli impianti delle E.444 furono rinnovati con i nuovi sistemi sviluppati per le [[Locomotive FS E.632 ed E.633|E.632]] e le [[Locomotiva FS E.656|E.656]] delle ultime serie, evoluzioni di quelli originali delle "Tartarughe", alcuni dei quali già presenti sulle unità trasformate in E.447.

Il circuito di comando venne aggiornato: fu eliminato il vecchio avviatore automatico con uno di nuovo tipo, controllato da una centralina elettronica, e vennero sostituiti i motoconvertitori rotanti con gruppi statici Parizzi da 65kVA. Fu potenziato il sistema [[freno|frenante]] sostituendo i precedenti compressori alternativi con altri di tipo rotativo a palette, in modo da rendere più costante la regolazione della pressione, comprendendo nell'operazione la modifica della logica di comando della [[Freno elettrico|frenatura elettrica]], così da renderla più efficiente alle alte velocità.

In seguito ai buoni risultati ottenuti con i motori a collettore rinforzato, considerando anche la riduzione di prestazioni che aveva comportato il rapporto accorciato 42/75, si optò infine per la ricostruzione totale dei collettori, onde lasciare inalterato il rapporto di trasmissione delle macchine.

Durante questa operazione di [[revamping]] si prese la decisione di modificare radicalmente la cabina di guida, da sempre oggetto di forti lamentele del personale di macchina a causa del forte rumore aerodinamico alle velocità più elevate, ponendo fine alle infiltrazioni d'aria e non ultimo alla necessità di una bonifica radicale della [[coibentazione]]. Al termine dei lavori tutte le E.444 persero quindi il musetto originale bombato per adottarne uno moderno, più aggressivo e con meno problemi di comfort, vibrazioni e rumorosità. Dal punto di vista aerodinamico il nuovo frontale permetteva prestazioni migliori, grazie ad un [[coefficiente di resistenza aerodinamica]] più basso rispetto alle prime E.444; esso era caratterizzato da strutture esterne a filo cassa, nonché da una livrea dai colori brillanti sui toni del grigio (perla e ardesia) e del rosso. La sostituzione della cabina permise di rimuovere radicalmente i pannelli di coibentazione in [[amianto]] prima che cominciassero a mostrare segni di decadimento rendendoli pericolosi.

All'atto della consegna il nome delle motrici venne cambiato in '''E.444R''', dove la R sta per ''Riqualificazione''; la prima locomotiva ad essere riqualificata dalle Officine Grandi Riparazioni di Foligno è stata la numero 046, tornata in ordine di marcia alle FS il 30 giugno 1989, con l'effettuazione di una corsa prova nel tratto [[Foligno]]-[[Spello]] e assegnata al deposito di [[Firenze]]. Per l'occasione il caratteristico disegno della Tartaruga presente sulle fiancate delle cabine, originariamente in verde, è stato ricolorato in toni di rosso e arancio; una vistosa scritta "E444R FS", inoltre, è stata applicata sul frontale. Seguirono nell'ordine la trasformazione la 116 e la 094. L'ultima macchina ad essere riqualificata è stata la 069 assegnata al [[Deposito locomotive di Milano Centrale (Greco)|DL Milano Centrale]] nel febbraio [[1997]], ancora con i colori originali rosso e grigio.

Dopo la riqualificazione le nuove E.444R così ottenute trovarono largo impiego al traino dei convogli [[InterCity]]. I prototipi E.444.002 e 003 sono stati invece demoliti nonostante fossero perfettamente funzionanti e atti al servizio, mentre la E.444.004 è stata inviata allo smantellamento in seguito ad un incidente nei pressi di[[Vallo della Lucania]], dopo un urto con una [[Locomotiva FS E.626|E.626]] in manovra che causò 38 feriti. Pure il prototipo 001 non fu oggetto di modifiche, ma trascorso un lungo periodo di accantonamento presso lo [[Stazione di Roma San Lorenzo|scalo di Roma San Lorenzo]] (in attesa di decisione) è stato poi restaurato per l'esposizione museale nel [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa|museo ferroviario di Pietrarsa]]

[[File:Trenitalia, 444052 Brindisi.JPG|thumb|La E.444R.052 in livrea "XMPR2" alla [[stazione di Brindisi]] in testa a un treno InterCity Notte.]]

La numero 005 "ex elettronica" è risultata al momento della consegna la prima locomotiva FS alla quale è stata applicata la [[livrea XMPR]] nel dicembre [[1995]], con la caratteristica del telaio in blu pantone e la fascia di separazione in verde pantone, in contrasto con la livrea delle carrozze che avevano invece il telaio in verde e la fascia in blu; tale errore fu corretto nelle successive unità ripellicolate.

La prima versione della livrea XMPR, detta "XMPR 1", prevedeva le testate delle locomotive nel colore [[verde]] [[pantone]], rendendo l'aspetto esteriore del mezzo piuttosto scuro e poco visibile lungo la linea. Pertanto, a scopo antinfortunistico, furono introdotte dapprima delle fasce rosso segnale all'altezza dei fanali ma con scarsi risultati. Si passò successivamente ad un nuovo schema di coloritura detto "XMPR 2", a fasce orizzontali, che in parte richiamava la livrea grigio/blu delle E.444 allo stato di origine, e che prevedeva il verde nella fascia superiore fino ai finestrini, il grigio chiaro fino all'altezza dei fanali ed il rosso segnale su tutto il pancone compresi i fanali, intervallato da una striscia di verde all'altezza dei respingenti, rendendo il tutto più chiaro e visibile. La prima E.444R pellicolata in livrea "XMPR 2" è stata la numero 036 del [[Deposito locomotive di Milano Centrale (Greco)|D.L. di Milano Centrale]] consegnata nel luglio [[1999]]. Subito questa livrea venne giudicata adatta e progressivamente estesa a tutte le macchine della serie.

[[File:FS_E444R_089.jpg|thumb|La E.444R.089 in livrea "ESCI" [[Eurostar Italia|Eurostar City Italia]]]]

Nel dicembre [[2006]], con la presentazione ufficiale dei nuovi convogli [[Eurostar Italia|Eurostar City Italia]], istituiti da [[Trenitalia]], le unità 029, 081, 089 e 100 persero la livrea "XMPR 2" per adottare quella delle carrozze dedicate a tale categoria di treno, in tonalità di grigio e strisce rosse "ESCI", in quanto non erano ancora pronte le [[Locomotiva FS E.414|E.414]], ottenute dalla trasformazione delle E.404 di prima serie. Dopo la consegna di queste nuove macchine si è deciso di riportare 3 delle 4 E.444R (eccetto la numero 100)<ref>Ferrovie: Alla demolizione la E.444R.100 ESCI?, Ferrovie.info, 16 aprile 2021.</ref> di nuovo in XMPR, in occasione delle revisioni cicliche, come è capitato alla 081.

Sempre a partire dai primi [[2000|anni duemila]] tutte le E.444R ricevettero varie migliorie ed aggiornamenti, in particolare l'installazione delle apparecchiature per il [[Sistema Controllo Marcia Treno]].

In funzione dello sviluppo commerciale della rete ad [[Alta velocità ferroviaria|alta velocità]] e dell'introduzione a partire dal [[2008]] di una nuova categoria di treni denominati [[Frecciarossa]], ovvero in grado di raggiungere su alcune tratte dedicate una velocità massima di 300 km/h, si è verificata una drastica riduzione del comparto convogli Intercity atti ad effettuare i collegamenti veloci fra le principali città italiane, al punto che le E.444R hanno iniziato a rappresentare una sorta di eccedenza nel parco macchine dedicato ai servizi della lunga percorrenza, e pertanto nel piano manutentivo di Trenitalia [[2010]]-[[2015]], sulla base di un processo di svecchiamento del parco rotabili venne previsto un graduale pensionamento di una cospicua parte di queste locomotive (l'ordine di accantonamento avrebbe seguito le scadenze di ciclica), giungendo ad ottobre [[2018]] ad avere una flotta composta in tutto di sole 44 unità ancora operative<ref>Ferrovie: restyling estetico per due E.444R per arrivare al 2019, Ferrovie.info, 4 ottobre 2018.</ref>, in affiancamento alle residue E.656 e alle più moderne [[Locomotiva FS E.401|E.401]] (ex [[Locomotiva FS E.402A|E.402A]]), [[Locomotiva FS E.402B|E.402B]], [[Locomotiva FS E.403|E.403]], E.414.

Il 13 settembre [[2019]] alla tartaruga E.444R.005 è spettato l'importante compito di trainare il primo treno storico dall'entrata nel parco mezzi di [[Fondazione FS Italiane]], effettuando un invio di materiale vuoto da Milano Centrale a [[Vicenza]].

Verso la fine del 2019, in previsione dell'adozione delle nuove normative in materia di sicurezza ferroviaria, è stato deciso il ritiro definitivo di tutte le E.444R ancora in circolazione presso i circuiti commerciali di Trenitalia, tant'è che a giugno [[2020]] solo un limitato numero di unità risultava ancora in servizio effettivo sulla rete ferroviaria nazionale, impiegate con compiti di riserva, come locomotive di soccorso o per il trasferimento di carrozze nei depositi o presso le officine di riparazione, nonché al traino di materiale alienato da inviare a demolizione.<ref>Ferrovie: una giornata di demolendi "eccellenti" tra D.345 ed E.444R [VIDEO], Ferrovie.info, 6 giugno 2020.</ref> Secondo la tabella fissata dalla società la vita operativa di queste macchine si sarebbe dovuta concludere il 31 dicembre 2020, ma vista la grande disponibilità di altre locomotive rimaste in esubero a causa della riduzione dei servizi viaggiatori, dato il protrarsi della [[pandemia]] da [[COVID-19]], il gruppo ha cessato formalmente gli ultimi compiti alla fine dell'estate, pur lasciando qualche esemplare ancora reperibile per qualche tempo come scorta. 

Le uniche unità rimaste in perfetto ordine di marcia sulla rete ferroviaria nazionale risultano essere quelle conferite in carico a [[Fondazione FS Italiane]].

Altri problemi che hanno sancito il progressivo accantonamento delle E.444R sono stati:
* smagnetizzazione dei ferri magnetici del reattore saturabile dei gruppi statici, difficilmente sostituibili per impossibilità di trovare la componentistica;
* serbatoi dell'aria compressa che in caso di perdita presentano criticità per la riparazione;
* cretti nei carrelli.

== Incidenti ==
Il 25 ottobre [[1991]] la E.444.004 rimase coinvolta in un incidente ferroviario contro la [[Locomotiva FS E.626|E.626]].213 a [[Vallo della Lucania]]; venne demolita nel febbraio [[1998]] alle OGR di Foligno in seguito ai gravi danni riportati nell'incidente<ref>{{Cita web|url=https://www.treniebinari.it/treniebinari/incidenti-ferroviari/incidenti-ferroviari-in-italia-epoca-V.html|titolo=Deragliamenti e Disastri Ferroviari sui Binari Italiani|sito=www.treniebinari.it|accesso=2024-08-06}}</ref>.

Il 23 maggio [[2001]] l'Intercity 533 trainato dalla E.444R.016 investì un autobus nei pressi di [[Pisa]]; dopo gli interventi di riparazione, la macchina tornò in servizio concludendo la carriera in concomitanza con il ritiro delle ultime unità del gruppo, venendo demolita nel febbraio [[2022]] a [[San Giuseppe di Cairo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/archivio/archivio-news-2018/13-treni-reali/24379-ferrovie-alla-demolizione-altre-tartaruga-e-carrozze-gran-confort-video|titolo=Ferrovie: Alla demolizione altre "Tartaruga" e carrozze Gran Confort [VIDEO]|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|data=2022-11-14|lingua=it-it|accesso=2024-08-06}}</ref>.

Nel febbraio [[2003]] la E.444R.083 venne danneggiata in un incidente nei pressi di [[Formia]]; venne successivamente demolita nel [[2009]] all'interno del [[deposito locomotive di Roma San Lorenzo]].

Il 17 gennaio [[2014]] l'Intercity 660 [[Milano]]-[[Ventimiglia]], trainato dalla locomotiva E.444R.022, rimase coinvolto in una frana lungo il vecchio tracciato della [[Ferrovia Genova-Ventimiglia|linea Genova-Ventimiglia]] nei pressi di [[Andora]]<ref>{{Cita web|url=http://www.rsvn.it/frana-sul-treno-procuratore-granero-evento-per-opera-dell-uomo-.lits4c37580.htm|titolo=Frana sul treno, procuratore Granero 'evento per opera dell'uomo'|sito=rsvn.it|data=18 gennaio 2014|accesso=25 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140201145806/http://www.rsvn.it/frana-sul-treno-procuratore-granero-evento-per-opera-dell-uomo-.lits4c37580.htm|dataarchivio=1º febbraio 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web | url = http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/01/17/news/strade_chiuse_e_rischio_frane_la_pioggia_assedia_la_liguria-76157870/sito=repubblica.it | titolo = Treno deraglia per una frana "Poteva essere un disastro" | autore1 = Donatella Alfonso  | autore2 = Nadia Campini | autore3 = Stefano Origone | autore4 =  Daisy Parodi | sito = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data = 17 gennaio 2014 | accesso = 19 novembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150418130232/https://genova.repubblica.it/cronaca/2014/01/17/news/strade_chiuse_e_rischio_frane_la_pioggia_assedia_la_liguria-76157870/ | dataarchivio = 18 aprile 2015 | urlmorto = sì }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.savonanews.it/2014/01/17/leggi-notizia/argomenti/cronaca-2/articolo/andoracervo-frana-cade-sui-binari-treno-deraglia.html|titolo=Andora/Cervo, frana cade sui binari: treno deraglia|data=17 gennaio 2014|accesso=25 aprile 2014|sito=savonanews.it}}</ref>, subendo lo svio del locomotore e di due vetture e provocando come conseguenza il ferimento di 5 persone<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Vezzaro|url=http://www.lastampa.it/2014/01/17/edizioni/imperia/frana-sui-binari-deraglia-lintercity-feriti-ma-non-gravi-i-due-macchinisti-lyhQXMAMBVFEydieya5GCP/pagina.html|titolo=Frana sui binari, deraglia un Intercity Bloccata la linea tra Italia e Francia |data=17 gennaio 2014|accesso=25 aprile 2014|sito=lastampa.it}}]</ref><ref>{{Cita news|url=http://qn.quotidiano.net/cronaca/2014/01/17/1011575-maltempo-meteo-liguria-neve-alpi.shtml|titolo=Deraglia treno in Liguria: 5 feriti, tragedia sfiorata. Ondata di maltempo: frane, Comuni isolati|pubblicazione=quotidiano.net|data=17 gennaio 2014|accesso=25 aprile 2014}}</ref>. Dopo la rimozione dai binari la E.444R.022, oramai non più atta al servizio, venne successivamente accantonata al parco vetture di [[Stazione di Savona Parco Doria|Savona Parco Doria]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsecoloxix.it/italia/2014/02/03/news/andora-tutto-pronto-per-la-rimozione-del-treno-1.32041472|titolo=Andora, tutto pronto per la rimozione del treno|sito=Il Secolo XIX|data=2014-02-03|lingua=it|accesso=2024-08-06}}</ref> dove è rimasta fino a fine aprile [[2021]] per poi essere inviata alla demolizione a San Giuseppe di Cairo tramite trasporto su gomma<ref>Ferrovie: E.444R.022 alla demolizione, il punto sulle Tartaruga, Ferrovie.info, 30 aprile 2021.</ref>.

== Conservazione a fine storico ==
[[File:FS E444.001 (Pietrarsa).jpg|thumb|Locomotiva elettrica E.444.001 prototipo conservata al [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa|Museo ferroviario di Pietrarsa]] ([[Napoli|NA]]).]]
Nel 2008, l'esemplare prototipo E.444.001, di fatto la prima unità consegnata nel luglio del 1967 alle Ferrovie dello Stato Italiane e che fu utilizzata nel celebre viaggio inaugurale ad alta velocità sulla Direttissima Roma - Napoli via [[Formia]], alla presenza dell'allora Direttore Generale delle FS Ruben Fienga e di alcuni membri del Governo Italiano, tra cui [[Aldo Moro]] e [[Oscar Luigi Scalfaro]], è stato restaurato statico (non funzionante) presso le officine OGR di [[Foligno]] e presentato durante la manifestazione organizzata in occasione dei festeggiamenti per i 70 anni di riparazione di locomotive elettriche nell'impianto. Successivamente la locomotiva è stata trasferita al [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa|Museo ferroviario di Pietrarsa]] ([[Napoli|NA]]) dove è tutt'oggi esposta assieme ad altri rotabili di interesse storico<ref>50 anni di E.444.001, estasi, agonia e consacrazione di un locomotore che ha fatto storia, Ferrovie.info, 17 ottobre 2018.</ref>.

A fine giugno [[2017]] [[Fondazione FS Italiane|Fondazione FS]] ha annunciato l'intenzione di preservare attive nell'ambito dei convogli storici le E.444.041 e 069, a una delle due verranno ripristinate le cabine e i frontali originali (E.444), nonché la livrea ''grigio perla'' e ''blu orientale'' d'origine. L'altra sarà sottoposta esclusivamente al solo cambio di livrea, ricevendo la livrea ''rosso-grigio perla'' e ''grigio ardesia'' (livrea introdotta con la trasformazione in E.444R). Gli interventi di restauro avrebbero dovuto avere inizio nel biennio 2020-2021<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionefs.it/content/fondazione/it/it/notizie/archivio/2017/6/27/due-locomotive-E444R-nel-parco-storico-operativo.html|titolo=Parco Storico Operativo, due locomotive E.444R “Tartaruga” saranno preservate dalla Fondazione FS|data=27 giugno 2017|accesso=10 settembre 2017}}</ref> ma il progetto non è stato portato a compimento, lasciando di fatto le due macchine ferme in attesa di nuove disposizioni. Nel [[2023]] la 069 è stata trasferita a [[Lecce]] presso il [[Museo ferroviario della Puglia|Museo Ferroviario della Puglia]]<ref>Una E.444 per il Museo Ferroviario della Puglia, Ferrovie.it, 13 novembre 2023.</ref>.

Il 19 marzo 2019 termina la carriera la E.444R.005 per la quale non è prevista la demolizione<ref>{{Cita news|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/42-primo-piano/8772-ferrovie-accantonamento-definitivo-per-la-e-444r-005-ex-full-chopper-video|titolo=Ferrovie.Info - Ferrovie: accantonamento definitivo per la E.444R.005 ex Full Chopper? [VIDEO]|pubblicazione=Ferrovie.Info|accesso=2 giugno 2019}}</ref>. Nei giorni successivi Fondazione FS lancia sulla sua pagina [[Facebook]] un sondaggio per decidere la livrea da applicare alla locomotiva preservata, tra quella originale (mai realmente indossata) e la [[Livrea XMPR|XMPR1]], con fasce inferiori invertite; il sondaggio viene vinto dalla livrea d'origine con il 72% dei voti<ref>{{Cita news|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/42-primo-piano/9004-ferrovie-sondaggio-concluso-la-e-444r-005-ha-la-sua-livrea|titolo=Ferrovie.Info - Ferrovie: sondaggio concluso, la E.444R.005 ha la sua livrea|pubblicazione=Ferrovie.Info|accesso=2 giugno 2019}}</ref>. I lavori di verniciatura nell'inedita livrea sono stati affidati alle OGR di Foligno che hanno riconsegnato la macchina il 29 agosto 2020<ref>La Tartaruga E 444.005 in un'inedita livrea, Tutto Treno Blog, 29 agosto 2020.</ref>. Sempre alle OGR di Foligno, nel corso del 2021, viene ripristinata funzionante per conto di Fondazione FS la E.444R.046, anch'essa veste la livrea d'origine ''rosso-grigio perla''<ref>Ferrovie: proseguono i lavori sulla E.444.046 di Fondazione FS Italiane, Ferrovie.info, 23 agosto 2021.</ref><ref>Ferrovie: la E.444R.046 pronta per i treni storici con UIC-X e Gran Confort, Ferrovie.info, 27 agosto 2021.</ref>.

Attualmente fra le poche macchine ancora esistenti risultano interessate a un possibile salvataggio dalla demolizione per rilevanza storica, oltre alle già citate unità di Fondazione FS: E.444R.082 accantonata alle OGR di Foligno<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.info/index.php/it/13-treni-reali/29139-ferrovie-quale-futuro-per-la-e-444r-082|titolo=Ferrovie: Quale futuro per la E.444R.082?|autore=Lorenzo Pallotta|sito=Ferrovie.Info|data=2024-02-13|lingua=it-it|accesso=2024-08-06}}</ref>, E.444R.112 accantonata presso la [[Stazione di Milano Centrale|Squadra Rialzo di Milano Centrale]]; quest'ultima dovrebbe essere destinata secondo le intenzioni al [[Museo ferroviario piemontese]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ferrovie.it/portale/articoli/12023|titolo=Ferrovie.it - Locomotive elettriche FS E.444R.005-117|sito=Ferrovie.it|lingua=it|accesso=2024-08-06}}</ref>.

== Note ==
<references/>

== Bibliografia ==
* Giulio Giovanardi, ''La corsa prova della locomotiva E. 444 dell'8.11.1967'', in ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', gennaio 1968
* Giuseppe Vicuna, ''Organizzazione e tecnica ferroviaria'', Roma, [[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]], 1968, pp.&nbsp;407–410
* {{cita pubblicazione|autore=Dante Piscaglia|coautori=Maurizio Cavagnaro|anno=1976|mese=gennaio|titolo=La locomotiva elettrica a chopper E 444.005 delle F.S.|rivista=[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]|editore=[[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]]|città=Roma|volume=anno 31º|numero=n. 1/1976|pp=&nbsp;5-14|cid=IF76-1}}
* {{cita pubblicazione|autore=Maurizio Cavagnaro|anno=1977|mese=marzo|titolo=Le locomotive Chopper “serie 20„ della S.N.C.B.,BB 7200 della S.N.C.F., E 444.005 delle F.S.: Esemplari Europei dell'impiego dei tiristori nella trazione elettrica a corrente continua|rivista=[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]|editore=[[Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani]]|città=Roma|volume=anno 32º|numero=n. 3/1977|pp=&nbsp;181-187|cid=IF77-3}}
* Giulio Giovanardi, ''Ferrovia'', in ''Enciclopedia italiana di scienze, lettere e arti'', Quarta appendice. 1961-1978, vol. 1. A-Ga, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1978, pp.&nbsp;776–777
* Sergio Pautasso, ''FS Italia. Locomotive elettriche E.444'', Torino, Elledi, 1982
* {{Cita libro|titolo = Locomotive elettriche FS|autore = Giovanni Cornolò|editore = Ermanno Albertelli Editore|città = Parma|anno = 1983|pp = 218-236}}
* Antonio Farella, ''Nuova vita per la Tartaruga'', in "[[I Treni Oggi]]" n. 96 (settembre 1989), pp.&nbsp;25–28.
* ''Ricordo di Giulio Giovanardi'', in ''[[Ingegneria Ferroviaria (rivista)|Ingegneria Ferroviaria]]'', 60 (2005), n. 1, p.&nbsp;23
* Giovanni Cornolò, ''Dall'E.626 all'Eurostar. 1928-2008: ottant'anni di locomotive elettriche FS'', Parma, Ermanno Albertelli, 2008, ISBN 88-87372-63-2, pp, 249-273
* Bruno Cirillo, Paolo Comastri, Pier Luigi Guida, Antonio Ventimiglia, ''L'alta Velocità ferroviaria'', Roma, Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani, 2009, ISBN 978-88-95634-05-0, p.&nbsp;77
* Alessandro Mandelli, ''La nascita dell'elettronica di potenza in Italia. Il prototipo E.444.005 e il suo ruolo nell'evoluzione della trazione. Aspetti storici e tecnici'', in ''La tecnica professionale'', n.s. 20 (2013), n. 5, pp.&nbsp;38–50
* Michele Mingari ''Le locomotive E. 444 prototipo'' in Rf Rivista delle Ferrovia n. 6
* {{Cita pubblicazione|cid=tT98-09|autore=Tiziano Croce|titolo=Il gruppo E 404 (ETR 500)|pubblicazione=tutto TRENO|anno=1998|numero=112|pp=31-42}}

== Voci correlate ==
* [[Rotabili italiani]]
* [[Locomotiva DB 103]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sulla}}

== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.miol.it/stagniweb/if/If0168.htm|Trascrizione dell'articolo di Giulio Giovanardi, La corsa di prova della locomotiva E.444 dell'8-11-1967}}
* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2019/01/26/gli-albori-dellelettronica-nelle-fs-le-tartarughe-speciali/|Storia e tecnica delle Tartarughe elettroniche shunt chopper e full chopper}}
* {{cita web|https://scalaenne.wordpress.com/2019/11/23/la-tartartaruga-mascherata/|Storia della E.444 usata nel film "Avalanche Express"}}
* {{cita web|url=http://www.trainsimsicilia.net/galleriafoto/thumbnails.php?album=285|titolo=E.444R Livrea originale (TrainSimSicilia)}}
* {{cita web|url=http://www.trainsimsicilia.net/galleriafoto/thumbnails.php?album=373|titolo=E.444R Livrea ESCI (TrainSimSicilia)}}
* {{cita web|url=http://www.trainsimsicilia.net/galleriafoto/thumbnails.php?album=14|titolo=E.444R Livrea XMPR (TrainSimSicilia)}}
* {{cita web|url=http://www.trainsimsicilia.net/galleriafoto/thumbnails.php?album=13|titolo=E.444 (TrainSimSicilia)}}
* {{cita web | 1 = http://www.photorail.com/phr1-leFS/e444.htm | 2 = Galleria fotografica della E.444 su photorail | accesso = 24 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051216050454/http://www.photorail.com/phr1-leFS/e444.htm | dataarchivio = 16 dicembre 2005 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.photorail.com/phr1-leFS/e444r.htm | 2 = Galleria fotografica della E.444R su photorail | accesso = 24 gennaio 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20051221233601/http://www.photorail.com/phr1-leFS/e444r.htm | dataarchivio = 21 dicembre 2005 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://www.photorail.com/phr1-leFS/e447.htm | 2 = Galleria fotografica della E.447 su photorail | accesso = 2 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100801034050/http://www.photorail.com/phr1-leFS/e447.htm | dataarchivio = 1º agosto 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.trenomania.org/fotogallery/index.php?cat=15|titolo=Galleria fotografica della E.444 e E444R su trenomania}}

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[[Categoria:Locomotive elettriche 3000 V|FS E.444]]