Solo due ore

film del 2006 diretto da Richard Donner

Solo due ore

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Titolo originale

16 Blocks

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America, Germania
Anno 2006
Genere thriller d'azione
Regia Richard Donner
Sceneggiatura Richard Wenk
Produttore Avi Lerner, John Thompson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note
  • Casa di produzione: Cheyenne Enterprises, Alcon Entertainment
  • Casa di distribuzione: Warner Bros.

Solo due ore, film statunitense del 2006 con Bruce Willis, Mos Def e David Morse, regia di Richard Donner.

Tagline1 testimone. 16 isolati.

[Si sente partire la registrazione di un mangianastri]
Sono il detective Jack Mosley, distintivo numero 2-2-7, queste potrebbero essere le mie ultime parole...[1] sono per te, Diane. Quando questa giornata sarà finita verranno da te e ti racconteranno quello che è successo, Diane, ma sappi che non è quello che è successo veramente, quindi spero che tu riceva questo nastro... Stavo cercando di fare la cosa giusta. (Jack)

  Citazioni in ordine temporale.

  • [Mentre viene ammanettato] Non è giusto, mi hanno promesso un vestito, l'avevo scelto io, aspetta, no, i miei appunti! Non posso lasciarli qui, sono molto importanti per me. Ma perché c'è tutta questa fretta? Non è un buon segno... (Eddie)
  • Ehi, senti... voglio farti una domanda, sentiamo tu come rispondi. Sei nella tua macchina e c'è un uragano, ok? Ci sono tre persone alla fermata dell'autobus. Una è una vecchia signora, è molto malata, è quasi morta. Il secondo invece è il tuo migliore amico, lui ti ha salvato la vita... ok? E la terza è la ragazza dei tuoi sogni... ok? Ma datti una regolata però, dentro c'è posto soltanto per una persona... ok? Chi scegli?... Forte eh, è una vecchia storiella che dovrebbe far capire che tipo di persona sei, come vedi la vita. È una domanda ipotetica, non è una storia vera, è solo ipotetica. [Jack chiude la divisoria trasparente dell'auto della polizia] Bravo... magnifico, bene, ho avuto la mia risposta. (Eddie)
  • Ma perché non usi l'altoparlante o metti la sirena come fanno nei film? Usa il tuo potere di poliziotto. (Eddie)
  • Ti fermi? Non è il tribunale, che cosa devi fare qui? Ehi? Ehi, perché ti fermi? Prima avevi tanta fretta, e adesso... ti fermi? Che cosa? Ehi... Ehi fratello, stai a sentire ti prego, ho un importante appuntamento dopo il tribunale non posso davvero... Non è divertente cazzo, questo non è un gioco per me... Ehi! Una bella stronzata, allora? Allora? No, non è il momento di andare a ubriacarsi. (Eddie) [a Jack]
  • Sentivo puzza di qualcosa, mi hanno dato lo sbirro sbagliato. (Eddie)
  • L'ho immaginata così: tu hai sparato ai killer che volevano il ragazzo, poi Eddie ti ha fregato la pistola e ti ha preso in ostaggio, noi abbiamo fatto irruzione e... ti abbiamo liberato. Lui è morto, tu sei vivo. (Frank) [a Jack]
  • Jack, una volta uscito da quella porta aiutarti sarà impossibile. (Frank)
  • Senti apprezzo di cuore quello che hai fatto per me, ma comincio a pensare che tu non sei all'altezza di questo incarico. Perché sei senza fiato, sei stanco, sei una spugna, la gamba potrebbe cederti in qualunque momento. (Eddie) [a Jack]
  • I poliziotti non sparano agli altri poliziotti, specialmente per uno come me. (Eddie)
  • Tu mi porti al cimitero, da quando sono con te cercano solo di spararmi, persone che conosci tu! (Eddie) [a Jack]
  • Ogni giorno dell'anno è il compleanno di qualcuno, sapete? Questo diventerà il motto del mio negozio... ogni giorno dell'anno è il compleanno di qualcuno, sapete? Non pensavo che il mio compleanno l'avrei festeggiato così, ma sì... sono felice di poterlo festeggiare qui e da vivo, capite? (Eddie)
  • Mettiti a correre, mettiti a correre, capito? Vieni qui [sistema a Eddie il nodo della cravatta] sei in gran forma, hai un bel vestito, eh? Ti ho trovato un bel vestito! (Jack)
  • Chuck Berry era andato dentro per rapina a mano armata[2], è cambiato, è cambiato! Barry White ha rubato trecento ruote[3], riesci a immaginare il grosso maximacio Barry White che ruba ruote? È cambiato! Tu hai detto... Tu hai detto che le persone non cambiano, le persone cambiano. (Eddie)
  • Cominciavo ad avere speranze per te, ma non piaci neanche alla tua famiglia. (Eddie) [a Jack]
  • [A Eddie, rispondendo alla sua domanda iniziale] Ah, sì... Da' le chiavi della macchina al tuo migliore amico, fagli portare la vecchia signora all'ospedale. Tu resta alla fermata con la ragazza, perché è la ragazza dei tuoi sogni, capisci? E ogni cosa andrà bene, d'accordo? (Jack)

Dialoghi

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Jack: Hai qualcosa per me?
    Gracie: Mentine per l'alito.
  • Tenente: Ehi, Mosley! Mosley!
    Jack: Sì?
    Tenente: Gracie ti ha detto di cercarmi?
    Jack: Sì, ehm... solo un minuto fa.
    Tenente: Mi serve un favore, prendi quest'uomo alla prigione e portalo a Centre Street. Il procuratore ha bisogno di lui, deve essere davanti al grand jury prima delle dieci.
    Jack: Ehm... ho smontato...
    Tenente: Hai firmato l'uscita?
    Jack: No... tecnicamente no, però il mio turno è finito.
    Tenente: Consideralo uno straordinario, il capitano Gruber vuole che ci pensiamo noi.
    Jack: Non se ne può occupare qualche sbarbatello?
    Tenente: C'è Keenan, ma è bloccato sul Verrazzano, si è capovolto un camion.
    Jack: Ehm... sono stanco... Lieu senti, di solito, mi conosci, non dico mai di no.
    Tenente: Sì, lo so che hai lavorato tutta la notte...
    Jack: Sono stanco...
    Tenente: Ma chi è il detective e chi è il tenente qui? Insomma Jack, non ho nessun altro. È un lavoretto facile, due ore per portare quella piccola emorroide a sedici isolati... Domani hai il permesso di arrivare più tardi.
    Jack: Sì... sì.
  • Eddie: Segni, ovunque... segni, segni, segni. Ovunque fratello... ehm, prima io non me ne accorgevo nemmeno, ma poi ho cominciato a vederli e ho cominciato a cercarli. E improvvisamente tutto va a posto... Le cose vanno come speravo e io... non ho il mio vestito, ma quando sentiranno la mia testimonianza cadranno le accuse e sarò libero. È un buon accordo secondo me. Tutto è scritto, trovarsi nel posto giusto al momento giusto, tu ci credi?
    Jack: Io credo che la vita è troppo lunga, e tu la rendi ancora più lunga.
    Eddie: La vita è troppo lunga? Porca troia! Quanto sei sfiduciato, non ho mai sentito nessuno dire una merda del genere. Tutti quanti dicono che vorrebbero allungarsela, la vita. Sai, cercano qualunque modo per vivere un po' più a lungo. Sembri depresso, che cos'hai?
 
Mulberry Street, ambientazione di alcuni inseguimenti, presso New York
  • Jack [al telefono]: Sì, ehm... sono il detective Jack Mosley, distintivo numero 2-2-7. Io ho un 10-13, sono al... solo un momento. Dominic?
    Dominic: Sì?
    Jack: Qual è l'indirizzo?
    Dominic: 133 Mulberry.
    Jack: 133 Mulberry... Mulberry Street.
  • Eddie: Le persone possono cambiare.
    Jack: I tempi cambiano, le stagioni cambiano, non le persone...
    Eddie: Invece sì!
    Jack: Le persone non cambiano.
  • Frank: La fortuna non è eterna...
    Eddie: Ma la furbizia sì!
  • Eddie: Che hai in mente?
    Jack: Di far scendere le persone dall'autobus.
    Eddie: Aspetta, hai chiesto del procuratore e ti ha detto che sarebbe venuto. Stanno per arrivare tutti ormai.
    Jack: Non arriverà mai, chiaro? Nessuno arriverà?
    Eddie: Che significa "nessuno arriverà"?
    Jack: Attaccheranno l'autobus tra meno di cinque minuti. Uccideranno me, uccideranno te...
    Eddie: Jack, e la testimonianza? Restiamo qui, guarda che possiamo farcela, possiamo riuscire a fare quella testimonianza.
    Jack: Nessuno testimonierà, è tutto finito Eddie... abbiamo perso.
  • Jack: Eddie?
    Eddie: Che c'è?
    Jack: Così mi uccidi.
  • Jack: Eddie, Eddie, guardami, sveglia! Non vorrai morire così?
    Eddie: Non lo so, io non sono mai morto prima.
    Jack: Be', non succederà neanche oggi.
  • Jack: Quando è il tuo compleanno?
    Eddie: Non lo so.
    Jack: Che vuol dire non lo so?
    Eddie: No, sul serio, non lo so! Sono stato dato in adozione, ho un sacco di compleanni.
    Jack: Ma prima hai detto che hai una sorella, giusto?
    Eddie: Sì!
    Jack: Che andrai a trovare?
    Eddie: Sì! L'ho scoperto pressappoco un paio di mesi fa.
    Jack: Non l'hai mai conosciuta?
    Eddie: No!
    Jack: Wow!
    Eddie: Perciò andrò a Seattle, per incontrarla. Non vedo l'ora!
    Jack: Magari scopri che assomiglia ad Angelina Jolie.
    Eddie: Se è così, spero che non sia mia sorella! [ridono]
  • Jack: Non è successo niente nella mia vita che vorrei vedere scritto su una torta.
    Eddie: Niente?
    Jack: Io non sono un eroe... non sono un eroe.
    Eddie: Nemmeno io.
  • Jack: È questo che hai in mente, Frank? Vuoi spararmi un colpo qui, così nessuno lo saprà? Come con la famiglia Ling, eh? Lo sanno che hai sparato al padre.
    Frank: Era uno stupido vecchio che non sapeva stare zitto. D'accordo, ho ficcato una pistola nella bocca di qualcuno, ha avuto un attacco di cuore ed è morto. E con questo?!
    Jack: E con questo?
    Frank: Se lui non mi avesse obbligato... a fare quello che ho fatto, se non fosse morto, mi avresti mollato una pacca dicendo: ottimo lavoro, il danno collaterale è all'ordine del giorno per noi.
    Jack: Esalava gli ultimi respiri mentre tu eliminavi tutte le impronte.
    Frank: Avrebbe smontato il caso.
    Jack: Era innocente...
    Frank: Avrebbe smontato il caso!
    Jack: Ling aveva una moglie...
    Frank: Avrebbe smontato il caso!!
    Jack: Ling aveva dei figli...
    Frank: Avrebbe smontato il caso!! Che avremmo dovuto fare?
    Jack: Il poveretto voleva solo dire la verità.
    Frank: Vaffanculo la verità!!

[Sono in corso i festeggiamenti per il compleanno di Jack]
Jack [soffia sulle candeline e legge la scritta sulla torta]: Le persone possono cambiare.
Diane: C'era anche questa. [porge a Jack una lettera]
Jack [apre la lettera scritta da Eddie e inizia a leggerla; la lettera viene letta con la voce di Eddie]: "Caro Jack Mosley, spero che tu stia bene e che tutto sia andato come doveva andare. Io vado alla grande, Seattle è diversa e mi piace molto, penso di non aver mai respirato aria fresca prima di venire qui, è un trip. Mi sembra incredibile, è la sensazione più bella che ho provato in vita mia. Mi sto facendo un culo così, ma sono felice. [Jack guarda una foto di Eddie davanti alla sua pasticceria] Adesso la pasticceria è aperta. Hip hip hurrà! Ho messo prima il mio di nome[4] perché faccio io il lavoro pesante: questi forni sono bollenti, fratello! Spero che ti piaccia la torta... che ti avevo detto? [uno dei presenti, mostrando la foto ad un altro, afferma: «È questo Eddie!»] Se ti trovi da queste parti sai che qui c'è un amico. Grazie per aver fatto la cosa giusta, Jack Mosley. Teniamoci in contatto. Pace." [Diane ride, dopodiché scatta una foto a Jack; qualcuno esclama: «Foto storica!»] Fanne un'altra! [mostra la foto di Eddie] Guardate! Sapete questo ragazzo... [Diane scatta una foto, tutti ridono] Stavo parlando, fanne un'altra!
Eddie [voce fuori campo]: Buon compleanno Jack.

Citazioni su Solo due ore

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Mos Def e Bruce Willis sul set a Chinatown in Pell Street, New York
  • "16 Blocks" è più di uno studio del personaggio, è un film con due diversi protagonisti, basato su come Jack sia da molto tempo stufo del dipartimento, e sulla dolce, sciocca natura di Eddie capace di inclinare l'equilibrio. [...] Il film è stato diretto da Richard Donner, uno specialista nel combinare azione, scene di inseguimenti e umorismo (vedi "Arma letale", ecc). Qui inizia con tre buone prestazioni: Willis, stanco del mondo e tuttavia con una scintilla di ribellione; Mos Def, il cui ruolo è parlare più o meno lo stesso tempo di esecuzione del film; e David Morse, il male e la burocrazia in egual misura. (Roger Ebert)
  • Bel film d'azione, «Solo due ore» di Richard Donner: ma l'elemento che colpisce di più è Bruce Willis che, dimagrito, malinconico, con i baffi e un poco di barba, somiglia in modo impressionante al giudice Borsellino. Invece è un detective della polizia di New York, malconcio e dal passato tutt'altro che inappuntabile. (Lietta Tornabuoni)
  • Drammaticamente ottimo, il film ha un'aria triste: quei poliziotti cinici e assassini, quel detective che dice «Non c'è niente che mi faccia sentir bene», quel delinquente nero stupido e coraggioso, quella città caotica e indifferente formano un mondo brutto molto interessante. (Lietta Tornabuoni)
  • È un piccolo e robusto thriller poliziesco, anche quando si estende ai limiti della credibilità, in parte perché si crede — quasi contro ogni logica — in ciò che i personaggi stanno facendo. (Stephanie Zacharek)
  • Ecco un bel poliziesco, intelligente e ben scritto. Lo stile è da western, inno allo sfrenato individualismo del non eroe americano, dollari d'onore ed Eastwood: qui un poliziotto sempre alticcio che accompagna in tribunale un teste contro colleghi corrotti. Sono 16 isolati ma ci metterà tutto il film, 90 minuti, in un crescendo di agguati, una corsa ad ostacoli morali e materiali e una vena non fasulla di sentimentalismo. Donner, giovane regista 75enne delle Armi letali, è al suo meglio: la suspense, un montaggio ellittico, la precisione psicologica e il criminale maniaco delle torte (trovata ma di puro cinema) reso alla grande dall'hip hop Mos Def. Bruce Willis, poliziotto pensionando sovrappeso in linea con una morale, se ne sta pensoso in un'avventura non solo adrenalinica che ci restituisce il piacere del buon cinema di genere con tutti gli optional, ottimi comprimari. (Maurizio Porro)
  • Ho cercato di proporre un approccio realistico al personaggio di un poliziotto che ha commesso molti errori e ha finalmente l'occasione di riscattarsi, Jack Mosley è un uomo che sembra arrivato alla fine del suo percorso esistenziale, ma improvvisamente decide di fare la cosa giusta. (Bruce Willis)
  • In Solo 2 ore ho chiesto di avere gli occhi perennemente arrossati con l'intento di esprimere il disgusto per il mondo che circonda il mio personaggio. (Bruce Willis)
  • Intelligente poliziesco d'azione con stile da western, critica alla polizia corrotta e preciso disegno psicologico dei due personaggi principali, permeato da una vena sentimentale sincera, sceneggiato con cura, diretto da un mestierante del genere (suoi tutti gli Arma letale) e montato con ritmo e giusta suspense. Ma la cosa migliore è B. Willis nei panni di un poliziotto stanco, malinconico, che si sente un fallito e ritrova dignità e autostima nel difendere a ogni costo un uomo, anche se si tratta "solo" di un delinquentello nero e petulante. (Il Morandini)
  • Interpretando un poliziotto ubriacone stanco morto, che è sorpreso di trovare una scintilla nella sua coscienza, Bruce Willis dà la sua migliore performance da anni — la sua recitazione ha un vissuto di autenticità che abbina splendidamente con la sua ancora forte energia. [...] E Willis e Def — divertente anche se esagera nelle grida lamentose — sono una squadra formidabile. Fino a quando la sceneggiatura di Richard Wenk spinge i personaggi in un muro di mattoni dalla sensazione di vomito, è una cavalcata selvaggia. (Peter Travers)
  • L'idea di abbinare un uomo devastato che aveva tutto e ha mollato, con un ragazzo che non aveva nulla e non si è mai arreso, unito a un breve lasso di tempo è stato entusiasmante. E come quel ragazzo poteva cambiare qualcuno che era agli sgoccioli. (Richard Wenk)
  • Quello che mi è veramente piaciuto è stato il rapporto con il personaggio di Bruce. Sai, questi due ragazzi che iniziano la loro giornata pensando che il mondo sta andando in un modo. Sono stati partner tutta la loro vita, essenzialmente nella stessa squadra e qualcosa accade e ora sono dall'altra parte della barricata. E le loro vite sono davvero, davvero in gioco e questo mi piace, penso che questa è proprio una situazione ideale. (David Morse)
  • Simpatico thriller urbano, realizzato con solido professionismo in tempo quasi reale con ritmi intelligentemente spezzati tra violenta concitazione ed efficaci sospensioni. Il lieto fine è assicurato, ma arriva dopo molti colpi di scena e con quel tanto di ironia che smussa il buonismo del copione di Richard Wenk. (Il Mereghetti)
  • Solo due ore è ricco di cliché e luoghi comuni, compreso un finale troppo dolciastro, ma la confezione è impeccabile, ci sono dei bei momenti di cinema (le sequenze all'interno dell'autobus; i duetti verbali tra il protagonista e il ciarliero Mos Def, vera rivelazione del film) e Donner aggiunge il suo innegabile talento e mestiere. (il Farinotti)

Frasi promozionali

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  • 1 testimone. 16 isolati.[5]
  • 1 testimone... 118 minuti...
1 witness... 118 minutes...[6]
  • Per un poliziotto di New York e il suo testimone, la distanza tra la vita e la morte diventa molto breve.
For a New York cop and his witness, the distance between life and death just get very short.[7]
  • Un poliziotto in cui nessuno credeva... un incarico che nessuno voleva... 1 testimone, 16 isolati... sembrava un lavoro veramente facile...[8]
  • Un viaggio mortale.
Un trayecto mortal.[9]
  1. L'incipit anticipa una scena della seconda metà del film. In tale scena Jack, rimasto da solo sull'autobus, prende in mano un mangianastri e decide di registrare queste parole. A differenza dell'incipit, però, in quella scena viene riproposta solo la prima parte del monologo di Jack, dopodiché c'è un cambio di inquadratura.
  2. Chuck Berry trascorse tre anni in riformatorio per via di una tentata rapina nel 1944. Cfr. Grande enciclopedia rock, a cura di Federico Guglielmi, Giunti Editore, 2002, p. 53. ISBN 880902852X
  3. Barry White fu condannato all'età di diciassette anni per aver rubato pneumatici dalle Cadillac per un valore di 30.000 $. Cfr. (EN) Obituary: Barry White, BBC.co.uk, 4 luglio 2003.
  4. Riferito alla torta sulla quale c'è scritto precisamente: «Chuck Berry | Barry White | Eddie Bunker | Jack Mosley | People can change».
  5. Dalla copertina del DVD in lingua italiana.
  6. Dalla locandina del film in lingua inglese.
  7. Dalla copertina del DVD in lingua inglese.
  8. Dal trailer del film in lingua italiana.
  9. Dalla copertina del DVD in lingua spagnola.

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