Vulgrin I d'Angoulême
Vulgrino, conte d'Angoulême, di Périgord e di Agen (fine VIII secolo – 3 maggio 886), fu conte d'Angoulême e di Périgord dall'866 alla sua morte.
Vulgrino I | |
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Conte d'Angoulême | |
In carica | 866 – 886 |
Predecessore | Emenone |
Successore | Audoino I |
Altri titoli | Conte di Périgord Conte di Agen |
Nascita | fine secolo VIII |
Morte | 3 maggio 886 |
Luogo di sepoltura | Abbazia di San Cybard |
Dinastia | D'Angoulême |
Padre | Vulfardo, conte di Flavigny |
Madre | Susanna di Parigi |
Consorte | Regelinda |
Figli | Audoino Guglielmo Sancia e Senegonda |
Origine
modificaSecondo il documento n° XXXI dei Documents publiés par la Société archéologique du Gâtinais, Vulgrino è figlio del Conte di Flavigny, Vulfardo e della moglie, Susanna di Parigi, figlia del conte di Tolosa, duca di Settimania e conte di Parigi, Begone, inerente ad una donazione del fratello di Vulgrino, anche lui di nome Vulfardo che era stato Arcivescovo di Bourges, inoltre ai genitori e Vulgrino cita anche i fratelli, Adelardo Ymo e Hildeburga[1].
Vulfardo, di cui non si conoscono gli ascendenti, era tra i conti di Carlo Magno[2] e poi di Ludovico il Pio, che secondo il documento n° LXXXIII del Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 6, gli fece la donazione di un territorio[3].
Biografia
modificaDi Vulgrino non si hanno molte notizie, ma secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, aveva già ricevuto un incarico in Aquitania con l'imperatore, Carlo Magno[4].
Vulgrino, sempre secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, aveva sposato la sorella di Guglielmo il tolosano, e, per diritto di matrimonio era divenuto conte di Agen[4]
La morte del conte d'Angouleme, Emenone[5], avvenne il 22 giugno 866[6], secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, per le ferite ricevute, dopo uno scontro col cugino, Landrico, conte di Saintes, lasciando un figlio in tenera età, Ademaro[7].
Venuto a conoscenza della morte di Emenone, il Re dei Franchi Occidentali, Carlo il Calvo, sempre secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, nominò il fratello di Ilduino di Saint-Denis, Vulgrino conte d'Angouleme e di Périgord[4]; anche il Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou conferma la nomina di Vulgrino a conte d'Angouleme e di Périgord[8].
Sempre secondo la nota n° 8 del Ademarus Engolismensis Historiarum, tenne queste cariche per 17 anni[4], sostenendo molte battaglie e combattimenti[4]; anche la Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, conferma che Vulgrino sostenne parecchie battaglie contro i Normanni[9], e nel corso di queste lotte, fece costruire un castello a Marcilliacum, che cedette in viscontea a Rainolfo[9], che era suo genero[10].
Sempre, secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, Vulgrino morì il 3 maggio (5 Non Mai) 886[11] e fu sepolto nell'Abbazia di San Cybard (iuxta basilicam Sancti Eparchii)[11]; anche gli Annales Engolismenses riportano la morte di Vulgrino nell'886[6][12].
Ancora Ademaro di Chabannes informa che a Vulgrino succedettero il figlio primogenito, Audoino nella contea d'Angouleme e il secondogenito, Guglielmo nella contea di Périgord[11].
Discendenza
modificaVulgrino aveva sposato Regelinda, sorella di Guglielmo il tolosano[4], che era figlia del duca di Settimania, conte di Autun, conte di Barcellona e conte di Tolosa, Bernardo I e di Dhuoda di Guascogna, anche se non viene citata con i figli maschi nel Le manuel de Dhuoda (843)[13](804-843), presunta figlia del duca di Guascogna Sancho I Lopez (772-816) e autrice di un celebre Manuale per il figlio Guglielmo.
Vulgrino da Regelinda ebbe quattro figli[10]:
- Audoino (?-916), conte d'Angouleme[11]
- Guglielmo (?-918), conte di Périgord[11]
- Sancia, che sposò il conte di Poitiers e di Limoges e poi conte d'Angouleme, Ademaro d'Angoulême, figlio del conte di Poitiers e poi conte d'Angouleme, Emenone[7] e della moglie, che secondo alcune fonti era una robertingia, la figlia del conte di Blois, di Troyes e di Châteaudun, Oddone I di Troyes[14] e di sua moglie, Guandilmoda (o Guandilmode), che compare assieme al marito in una donazione del marzo 849[15]
- Senegonda, che secondo lo storico francese Christian Settipani, aveva sposato Rainolfo, visconte di Marcillac[10].
Note
modifica- ^ (LA) Documents publiés par la Société archéologique du Gâtinais, doc. XXXI, pp. 85 -88]
- ^ (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France, Tome 6, doc. LXXXIII, nota b, p. 515
- ^ (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France, Tome 6, doc. LXXXIII, p. 515
- ^ a b c d e f (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, par 19, pp. 35 e 36, nota 8
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Chronicon Aquitanicum, p. 253
- ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus XVI: Annales Engolismense, p. 486 Archiviato l'11 marzo 2014 in Internet Archive.
- ^ a b (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, par. 19, pp. 35-36
- ^ (LA) Chronicon sancti Maxentii Pictavensis, Chroniques des Eglises d'Anjou, anno DCCCLXVIII, p. 369
- ^ a b (LA) Historia Pontificum et Comitum Engolismensis, Cap. XIV De Anatalo Episcopo]
- ^ a b c (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : COMTES d'ANGOULEME - VULGRIN
- ^ a b c d e (LA) Ademarus Engolismensis Historiarum, par. 20, pp. 36-37
- ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus IV: Annales Engolismenses , Pag 5
- ^ (LA) Le manuel de Dhuoda ,par 5, Pagg 51 e 52
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Emenon
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà carolingia-EUDES
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus IV.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II.
- (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus XVI.
- (FR, LA) Documents publiés par la Société archéologique du Gâtinais.
- (LA) Ademarus Engolismensis, Historiarum Libri Tres.
- (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis.
- (LA) Recueil des historiens des Gaules et de la France. Tome 6.
- (LA) Historia Pontificum et Comitum Engolismensis.
- (LA) Le manuel de Dhuoda.
Letteratura storiografica
modifica- René Poupardin, I regni carolingi (840-918), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 583–635
- Louis Halphen, Francia: gli ultimi Carolingi e l'ascesa di Ugo Capeto (888-987), in «Storia del mondo medievale», vol. II, 1979, pp. 636–661
- Christian Settipani, La Préhistoire des Capétiens (Nouvelle histoire généalogique de l'auguste maison de France, vol. 1), éd. Patrick van Kerrebrouck, 1993
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : COMTES de PERIGORD [860]-after 975 - VULGRIN, su fmg.ac. URL consultato il 5 aprile 2019.
- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : COMTES d'ANGOULEME - VULGRIN, su fmg.ac. URL consultato il 5 aprile 2019.