Victor León Esteban San Miguel y Erce
Victor León Esteban San Miguel y Erce (Lequeitio, 21 aprile 1904 – Vitoria, 4 aprile 1995) è stato un vescovo cattolico e missionario spagnolo.[1]
Victor León Esteban San Miguel y Erce, O.C.D. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 21 aprile 1904 a Lequeitio |
Ordinato presbitero | 1º giugno 1928 |
Nominato vescovo | 31 maggio 1976 da papa Paolo VI |
Consacrato vescovo | 16 luglio 1976 dall'arcivescovo Jean-Édouard-Lucien Rupp |
Deceduto | 4 aprile 1995 (90 anni) a Vitoria |
Biografia
modificaVictor León Esteban San Miguel y Erce[2] nacque a Lequeitio, in Spagna, il 21 aprile 1904.
Formazione e ministero sacerdotale
modificaDopo aver studiato a Villafranca, in Navarra, entrò nel noviziato dell'Ordine dei carmelitani scalzi. Il 28 luglio 1921 emise la professione solenne e prese il nome di Victor di Santa Teresa. Studiò filosofia a Vitoria dal 1922 al 1925 e teologia al carmelo di Begoña dal 1925 al 1928.
Il 1º giugno 1928 fu ordinato presbitero a Vitoria. Nell'ottobre dello stesso partì come missionario per l'India dove compì ulteriori studi ecclesiastici nel seminario di Puthempally fino al 1929. Apprese la lingua locale e lì lavorò come insegnante di sociologia fino al 1966. Fu anche superiore dei carmelitani nello stato del Kerala.[3]
Il 17 marzo 1966 la Congregazione De Propaganda Fide lo nominò amministratore apostolico del Kuwait.
Ministero episcopale
modificaIl 31 maggio 1976 papa Paolo VI lo nominò vicario apostolico del Kuwait e vescovo titolare di Rusubbicari. Ricevette l'ordinazione episcopale il 16 luglio successivo nella chiesa di Santa Teresa a Baghdad dall'arcivescovo Jean-Édouard-Lucien Rupp, pro-nunzio apostolico in Iraq e Kuwait, co-consacranti l'arcivescovo Annibale Bugnini, pro-nunzio apostolico in Iran, e l'arcivescovo di Baghdad Ernest-Marie de Jésus-Hostie Charles Albert Nyary.
Il 5 novembre 1981 papa Giovanni Paolo II accettò la sua rinuncia al governo pastorale del vicariato per raggiunti limiti di età. In seguito fece ritorno in India.
Opere
modifica- A manual of Christian sociology (Alwaye, 1947)
- La India y sus problemas (Donostia, 1951)
- Mater et Magistra in India (Alwaye, 1963)
- Christians in Kuwait (Beirut, 1970)
- Kerala Adios (Kuwait, 1978)
- Misioneros memorables (Vitoria, 1980)
- Back to the Indian mission (Vemsur, 1984)
- Three Century Kerala Carmelite Mission, 1956-1975 (Vemsur, 1986)
Genealogia episcopale
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Clemente XIII
- Cardinale Giovanni Francesco Albani
- Cardinale Carlo Rezzonico
- Cardinale Antonio Dugnani
- Arcivescovo Jean-Charles de Coucy
- Cardinale Gustave-Maximilien-Juste de Croÿ-Solre
- Vescovo Charles-Auguste-Marie-Joseph Forbin-Janson
- Cardinale François-Auguste-Ferdinand Donnet
- Vescovo Charles-Émile Freppel
- Cardinale Louis-Henri-Joseph Luçon
- Cardinale Charles-Henri-Joseph Binet
- Cardinale Maurice Feltin
- Arcivescovo Jean-Édouard-Lucien Rupp
- Vescovo Victor León Esteban San Miguel y Erce, O.C.D.
Note
modifica- ^ Urkiza, p. 483.
- ^ A volte appare menzionato come Víctor Sanmiguel o Víctor León Esteban San Miguel y Erce.
- ^ (ES) Edizione di ABC, 19 giugno 1976, p. 37. URL consultato il 12 settembre 2020.
Bibliografia
modifica- (EU) Julen Urkiza, OCD, Karmeldarrak Markinan (1691-1991): Historia eta agiriak (PDF), Bilbao, Ediciones El Carmen (KARMEL), 1992, ISBN 8473050665. URL consultato il 12 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Victor León Esteban San Miguel y Erce, in Catholic Hierarchy.
- (EN) Profilo di monsignor Victor León Esteban San Miguel y Erce nel sito web del vicariato apostolico dell'Arabia settentrionale, su avona.org. URL consultato il 12 settembre 2020.