Sichem
Sichem (/ˈsikem/;[1] in ebraico שכם?, Šəḵem; in ebraico samaritano ࠔࠬࠥࠊࠝࠌ, Šăkēm) è un'antica città, oggi sito archeologico, nei pressi della città moderna di Nablus, 65 km a nord di Gerusalemme.[2]
Sichem | |
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Localizzazione | |
Stato | Palestina |
Mappa di localizzazione | |
«Giosuè disse: "Eliminate gli dei dello straniero, che sono in mezzo a voi, e rivolgete il cuore verso il Signore, Dio d'Israele!".
Il popolo rispose a Giosuè: "Noi serviremo il Signore nostro Dio e obbediremo alla sua voce!".
Giosuè in quel giorno concluse un'alleanza con il popolo e gli diede uno statuto e una legge a Sichem.»
È menzionata nella storia di Abramo, in Genesi 12,6[3]; 33,18[4]; e 34,2[5].[6]
Sichem è un eponimo hivita che significa "spalla", "sella".[7]
Nella Bibbia
modificaLa località è citata, con il nome di Sekmen, nelle iscrizioni di Sesostris III che riportano di una spedizione militare organizzata intorno al 1870 a.C., che portò alla presa della città, allo scopo di contenere le incursioni dei nomadi. Fu capitale del regno di Israele dopo la separazione dal regno di Giuda.
Nell'Antico Testamento Sichem è citata come luogo di sepoltura del patriarca Giuseppe.
È importante anche come luogo ove il popolo d'Israele, terminato l'esodo, rinnovò l'alleanza con il suo Dio prima di entrare nella terra promessa (Giosuè 24[8]).
Anche nel Nuovo Testamento troviamo riferimenti a Sichem, citata con il nome aramaico di Sicar: l'incontro di Gesù con la samaritana (Giovanni 4,5[9]).
Scavi archeologici
modificaL'archeologo Ernst Sellin la identificò con Tell Balata, dove furono riportati alla luce resti del IV millennio, muraglie, portoni e il tempio della città israelitica.[2][10]
Sellin fu a capo di un gruppo di ricercatori austriaci e tedeschi, i cui lavori dovettero interrompersi a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, per essere ripresi sotto la sua direzione dal 1926 al 1936. Gli scavi proseguirono con il contributo dei team statunitensi guidati da G. E. Wright e da B. W. Anderson nel 1956, ed infine nel 1973 con i ricercatori di W. G. Dever (Campbell 1993: 1347; Seger 1997:21).[11]
Note
modifica- ^ Bruno Migliorini et al., Scheda sul lemma "Sichem", in Dizionario d'ortografia e di pronunzia, Rai Eri, 2010, ISBN 978-88-397-1478-7.
- ^ a b l'Enciclopedia, collana La Biblioteca di Repubblica, UTET-DeAgostini, marzo 2003, ISBN 9771128445905.
- ^ Gen 12,6, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gen 33,18, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Gen 34,2, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Libro della Genesi, capitolo 34, verso 2 (traduzione C.E.I. del 1974), su maranatha.it (archiviato il 9 febbraio 2001).
- ^ Etimologia del nome Shechem, su abarim-publications.com (archiviato il 27 ottobre 2007).
- ^ Giosuè 24, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Giovanni 4,5, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Sichem, su archeo.wikia.com. URL consultato il 28 novembre 2018 (archiviato il 29 novembre 2018).
- ^ (EN) Sheschem: contesto storico e rilevanza archeologica, su biblearchaeology.org, 25 giugno 2015. URL consultato il 29 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2018).
Bibliografia
modifica- (EN) H. Reviv, The Government of Shechem in the El-Amarna Period and in the Days of Abimelech, in Israel Exploration Journal, vol. 16, n. 4, 1966, pp. 252-257. URL consultato il 29 novembre 2018 (archiviato il 29 novembre 2018).
- (DE) Ernst Sellin, Die Ausgrabung von Sichem: Kurze vorläufige Mitteilung über die Arbeit im Sommer, in Zeitschrift des Deutschen Palästina-Vereins, vol. 49, O. Harrassowitz, 1926, pp. 24, OCLC 46829839. URL consultato il 29 novembre 2018 (archiviato il 29 novembre 2018).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Sichem
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sichem
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Etimologia della parola ebraica Shcehem, su abarim-publications.com (archiviato il 27 ottobre 2007).
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