Sancho d'Aragona (1250)
Sancho d'Aragona (Saragozza, 1250 – Martos, 21 ottobre 1275) fu un principe e arcivescovo aragonese, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Beato Sancho d'Aragona | |
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Vescovo e martire | |
Nascita | Saragozza, 1250 |
Morte | Martos, 21 ottobre 1275 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Cattedrale di Toledo |
Ricorrenza | 21 ottobre |
Biografia
modificaEra figlio del re Giacomo I d'Aragona e della seconda moglie la principessa Iolanda d'Ungheria.
Già in giovanissima età dimostrò la sua vocazione ed entrò a far parte dell'Ordine della Mercede e divenne abate e arcidiacono di Belchite a Valladolid. Ebbe come tutore san Pietro Pascasio.
Nel 1266, a soli 16 anni, venne nominato arcivescovo di Toledo, carica che mantenne fino al 1275.
L'Ordine della Mercede era stato fondato da San Pietro Nolasco, che tra l'altro aveva personalmente donato gli abiti monastici a Sancho, con l'appoggio di Giacomo I e aveva l'obiettivo di convertire le popolazioni dei territori strappati ai mori.
L'Aragona infatti era impegnata nella Reconquista delle terre musulmane, impegno che il padre di Sancho, Giacomo I, cercò di portare a termine fino alla morte. Anche Sancho abbracciò la causa e partecipò alla battaglia contro i mori di Granada nel 1275. Nel corso della battaglia, che venne persa dagli aragonesi, Sancho venne fatto prigioniero, torturato e successivamente sgozzato a Martos.
Culto
modificaIl suo corpo trovò riposo nella Cattedrale di Toledo.
Per la sua morte eroica, venne considerato e venerato come martire dal popolo e proclamato beato.
Ascendenza
modificaVoci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sancho d'Aragona
Collegamenti esterni
modifica- (ES) Ramón Gonzálvez Ruiz, Aragón, Sancho de, in Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
- (EN) David M. Cheney, Archbishop Sancho de Aragón †, in Catholic Hierarchy.
- Alberto Boccali, Beato Sancio d’Aragona. Arcivescovo di Toledo, martire, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it, 13 agosto 2007.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 296203043 · CERL cnp02069230 · GND (DE) 1031588477 |
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