Sambonifacio
I Sambonifacio (o San Bonifacio) furono una nobile famiglia di Verona.
Sambonifacio | |
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Inquartato: nel 1° e 4° di azzurro alla stella di sei raggi d'oro; nel 2° e 3° palato d'argento e di nero; il tutto col capo di argento alla croce di rosso[1]. | |
Titoli |
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Fondatore | Milone Sambonifacio |
Data di fondazione | X secolo |
Data di deposizione | inizi del XVI secolo |
Storia
modificaPrimo esponente della famiglia è considerato Milone, nobile di stirpe franca, figlio di Manfredo di Mosezzo[3] conte di Lomello nel 953[4] e fratello di Manfredo, anch'egli conte di Lomello[5]. Vassallo di re Berengario I, nel X secolo fu nominato conte di Verona e marchese[6][7], titoli che poi trasmise al nipote Egelrico assieme ai castra di Ronco, Begosso e San Bonifacio e che rimasero ai discendenti anche dopo la nascita del libero comune (1135)[5][6].
Sin dai primi tempi si divisero in due rami, quello "da San Bonifacio" (denominazione attestata per la prima volta nel 1055) e quello "da Ronco" (attestata dal 1083)[8].
Egelrico, appoggiato da Berengario II e da Adalberto II (dal quale aveva ottenuto un diploma che ne rafforzava la presenza nel comitato di Verona orientale), con l'avvento di Ottone I dovette cedere il titolo comitale a Gandolfo di Gamenulfo, capostipite dei da Palazzo. Nonostante tutto, riuscì a non compromettere la propria posizione, tanto che nel 970 risulta nel seguito dell'imperatore. Un suo figlio o nipote omonimo, attestato nel 996 e nel 1001, viene detto marchio nel 1009[8].
Con l'arrivo in Italia di Enrico III, i Sambonifacio riottennero la carica comitale nella figura di Enrico (1055)[8].
Sin dai primi tempi si divisero in due rami, l'uno rimasto nel castello di San Bonifacio (ed estinto nel 1135 con Alberto[9]), l'altro residente in quello di Ronco[6].
Ebbero un ruolo di primo piano nella vita politica della città, primeggiando all'interno del partito guelfo. Lottarono contro i Crescenzi e i Monticoli ma con l'ascesa di Ezzelino da Romano furono costretti da questi a lasciare Verona (1225) per trasferirsi a Padova[10]. Poterono rientrare in città solo nel Quattrocento[6].
Nel 1433 estesero i propri feudi anche su Villa Bartolomea[11].
Altri esponenti illustri
modifica- Bonifazio IV di San Bonifacio (XII secolo), figlio di Maregolato III, conte e podestà di Verona nel 1169;
- Chiara di San Bonifacio (XII secolo), sposa il vicentino Olderico III, capostipite di diversi rami della famiglia Trissino;
- Ricciardo di San Bonifacio (XIII secolo), figlio di Bonifazio IV, conte di Verona, fu al servizio degli Estensi;
- Rizzardo di San Bonifacio (1190-1252), conte di Verona, sposò Cunizza da Romano, figlia di Ezzelino II da Romano;
- Ludovico (Leoisio) di San Bonifacio (1224-1283), figlio di Rizzardo, conte di Verona;
- Zilia di Sanbonifacio (XIII secolo), sposò nel 1221 Ezzelino III da Romano;
- Lodovico di San Bonifacio (XV secolo), figlio di Ricciardo II, uomo d'armi al servizio di Venezia contro i Carraresi;
- Lodovico di San Bonifacio (XV ecolo), figlio d'Ottone, uomo d'armi al servizio di Venezia;
- Vinciguerra di San Bonifacio (Vinciguerra da Verona o Ludovico di San Bonifacio) (1260-1317), condottiero;[12]
- Vinciguerra da Verona, conte di San Bonifacio (....-+1348), podestà di Siena, morto durante la Peste Nera;
- Ricciardo di Sanbonifacio (XVI secolo), uomo d'armi al servizio di Venezia.
Genealogia
modificaManfredo di Mosezzo conte di Lomello nel 953 | |||||||
Milone *? † post 955 ⚭ Valperta *? †? | Maginfredo I *? †896 | Vmille[13] *? †? ⚭ Arduino il Glabro *? †~976 | |||||
Egelrico *? †? | Milone *? † 980~81 | ||||||
Imilda ⚭ Ugo da Ganaceto *? †? | Egelrico II *? †? | ||||||
Oberto *? †? | Bonifacio I fl. 1020 | Winigildo *? †? | Egelrico/Enrico *? †? | ||||
Bonifacio II *? †? | Enrico *? †? | ||||||
Note
modifica- ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Vol. VI, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1968, p. 80.
- ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 2, Bologna, Arnaldo Forni, 1886, p. 477.
- ^ a b Ulisse Diligenti, Storia delle famiglie illustri italiane, volume 5, Firenze, 1890, ISBN non esistente.
- ^ Il conte Umberto I (Biancamano) e il re Ardoino, 1884.
- ^ a b François Bougard, Milone, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 1º novembre 2011.
- ^ a b c d Sambonifàcio (o San Bonifàcio), in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 ottobre 2011.
- ^ Sambonifàcio, Milone, conte di Verona, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 ottobre 2011.
- ^ a b c Gian Maria Varanini, SAN BONIFACIO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 90, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. URL consultato il 2 novembre 2019.
- ^ Sambonifàcio, Alberto, conte di Verona, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 31 ottobre 2011.
- ^ Comune di San Bonifacio, Deliberazione del Consiglio comunale n. 26 del 10/07/2008 (PDF) [collegamento interrotto], su comune.sanbonifacio.vr.it. URL consultato il 31 ottobre 2011.
- ^ Scheda di Villa Sambonifacio, Salvatore[collegamento interrotto] dal sito dell'IRVV.
- ^ Condottieri di ventura. Vinciguerra di San Bonifacio.
- ^ Probabilmente Emilia o Immula.
Bibliografia
modifica- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, Bologna, 1886, Vol.2, ISBN non esistente.
- Ulisse Diligenti, Storia delle famiglie illustri italiane, volume 5, Firenze, 1890, ISBN non esistente.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sambonifacio
Collegamenti esterni
modifica- Sambonifàcio, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.