Portale:Legione straniera francese
Benvenuto nel portale della Legione straniera francese le cui voci ti faranno conoscere la storia di questo corpo militare leggendario.
Dopo la guerra d'Algeria partecipò alla guerra di Crimea insieme ai piemontesi a Sebastopoli, poi combatté a Magenta, Solferino e Montebello contro gli austriaci. Soccorse poi Massimiliano d'Austria in Messico, dove però venne seriamente messa in difficoltà dai messicani: il 30 aprile 1863, nel villaggio di Camerone, una piccola colonna della Legione, al comando del capitano Danjou, fu attaccata e decimata, nonostante il valore dei legionari, dai patrioti messicani. Quel giorno di gloria è tutt'oggi ricordato come la festa del Corpo. Ambiente ottimale per numerosi film con attori come Gary Cooper e Marlene Dietrich, aveva sede a Sidi Bel Abbes. Nella Seconda guerra mondiale la 13ème Demi-brigade de la Légion Étrangère (13ème DBLE) fece parte delle "Forze della Francia Libera", comandate dal generale Charles de Gaulle, e combatté in Norvegia, Africa, Italia e Germania. Sconfitta in Indocina nella Battaglia di Dien Bien Phu del 1954, la Legione tornò in Algeria, da dove poi si trasferì sul territorio metropolitano francese e in Corsica, dopo l'indipendenza del paese arabo-africano. |
La presenza degli italiani nella Legione straniera francese è sempre stata numerosa. Dal 1831 ai giorni nostri vi servirono circa in sessantamila. Patrioti del Risorgimento, aristocratici, criminali incalliti, antifascisti, anarchici, fascisti, ex partigiani comunisti, delusi in amore e avventurieri cercarono tutti rifugio o azione sotto il kèpì bianco. Per fare un esempio: nel 1939 si arruolarono nella Legione 639 italiani, mentre dal 1944 al 1954, anno della caduta della fortezza di Dien Bien Phu, circa 10.000 italiani erano stati arruolati nella Legione straniera e per la maggior parte erano emigranti clandestini in Francia. Alla caduta della fortezza oltre 5.000 legionari italiani combattevano nella guerra d'Indocina, più di un migliaio erano i prigionieri di guerra italiani dei Viet Minh e oltre 1.300 erano i caduti in combattimento dal 1946! Nel 2003 il legionario italiano più anziano vivente era il sottufficiale Federico Colombatto, classe 1913, arruolatosi nella Legione nel 1935 e deceduto nel 2010 a Caluso. Al 2008 i legionari italiani arruolati ammontano, secondo fonti ufficiali, a circa una cinquantina di unità, la maggior parte sottufficiali e graduati. |
Ex legionari dell'ANIEL ripresi il 6 giugno 2004 dopo la sfilata in ricordo dell'anniversario della battaglia di Magenta. |
...con lo scoppio della prima guerra mondiale, Peppino Garibaldi, nell'autunno del 1914, si recò a Parigi e creò una Legione Garibaldina che doveva battersi in favore della Francia? Alla Legione aderirono con entusiasmo la gioventù italiana repubblicana e ne fecero parte anche veterani delle precedenti campagne di Grecia e Sudafrica, mazziniani e sindacalisti. Il corpo dei volontari italiani era formato da circa 2.500 uomini e 57 ufficiali, dei metà erano emigrati residenti in Francia, e fu incorporato nel IV° Reggimento di marcia del 1º Reggimento della Legione straniera con la divisa dei legionari, ma sotto la giacca la camicia rossa dei garibaldini.
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La battaglia di Ðiện Biên Phủ fu combattuta fra il 13 marzo 1954 e il 7 maggio 1954 dalle truppe francesi del Corps expéditionnaire français en Extrême-Orient, tra cui numerosi reparti della Legione straniera, e le truppe nazionaliste vietnamite del Việt Minh nei dintorni del villaggio di Ðiện Biên Phủ, nel nord-ovest del Viet Nam. Fu la battaglia decisiva della guerra d'Indocina e terminò con la vittoria totale del Việt Minh guidato da Võ Nguyên Giáp e la resa delle forze francesi accerchiate nella vallata di Ðiện Biên Phủ. |
Nato a Livorno nel 1915, Silvano Ceccherini, soprannominato il "Jean Genet italiano" per le esperienze di vita comuni a quelle dello scrittore francese, abbandonò gli studi alla quarta elementare e a sedici anni d'età si diede alla piccola delinquenza. Scaricatore di porto, anarchico, vagabondo, rapinatore e bandito della pineta del Tombolo, prestò servizio per cinque anni nella Legione straniera francese. |
L'ANIEL è l'Associazione Nazionale Italiana ex Legionari della Legione straniera francese e fu fondata a Trapani nel 1979 da Francesco Panitteri di Lagarde. Oggi ha sede a Vicenza. Affiliata alla FSALE (Federation des Societes d'Ancien de la Légion étrangère) di Parigi si propone per statuto di tutelare gli interessi degli ex appartenenti al Corpo e di perseguirne le tradizioni. Presidente dell'Associazione è Giancarlo Colombo, segretario Francesco Luongo e raggruppa qualche centinaia di iscritti. Fra le varie manifestazioni a cui partecipa vi è la ricorrenza annuale della battaglia di Magenta. |
Képi blanc è la rivista mensile in lingua francese della Legione straniera. È un giornale venduto esclusivamente per abbonamento e i proventi sono interamente versati al Fondo d'entrata della Legione straniera per assicurare il funzionamento dell'Istituzione degli invalidi del Corpo con sede a Puyloubier in Provenza. La tiratura del "Kepi blanc" è di 15.000 copie mensili ed ogni copia è composta da 72 pagine. |
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Giuseppe Bottai è l'italiano più conosciuto che abbia prestato servizio nella Legione. Condannato a morte in contumacia al Processo di Verona, nel 1944, da un Tribunale della neocostituita Repubblica Sociale Italiana, visse per alcuni mesi nascosto in un convento di Roma. Protetto dai servizi segreti francesi e con l'autorizzazione del governo De Gaulle, si arruolò, sotto il nome di Andrea Battaglia, nella Legione Straniera, dove rimarrà fino al 1948 e nelle cui file combatterà contro i tedeschi nella campagna di Francia. Nel 1947 venne amnistiato per le imputazioni post-belliche connesse alla partecipazione avuta nella costituzione del regime fascista e che gli erano costate una condanna all'ergastolo, mentre la condanna a morte di Verona divenne ovviamente nulla con la dissoluzione della Repubblica Sociale Italiana. |
Nel settembre 1939, l'avvocato Gustavo Camerini trovandosi a Parigi, si arruolò nella Legione e il 1º marzo del 1940 fu promosso sottotenente. Distaccato alla 13ª D.B. combatté in Norvegia. Il 18 giugno in Inghilterra aderì alle Forze francesi libere, la Francia libera, il movimento politico di Charles De Gaulle, con lo pseudonimo di Clarence. Nel settembre 1940 partecipò alla spedizione a Dakar. Promosso tenente nel 1941, prese parte alla campagna d'Eritrea e, combattendo contro le truppe italiane, fu ferito nella presa di Massaua l'8 aprile 1941. Combatté in Siria, nella Battaglia di Bir Hakeim, nella Battaglia di El Alamein e in Tunisia. Durante la campagna d'Italia fu ferito l'8 maggio 1944 a Pontecorvo e a Radicofani. Fu tra le 1.038 personalità insignite della prestigiosa onorificenza dell'Ordine della Liberazione, istituita nel 1940 a Brazzaville da Charles De Gaulle. Inoltre è stato decorato di Comandante della Legion d'onore, Compagno della Liberazione, Croce di guerra 1939-1945, Medaglia coloniale, Medaglia dei feriti, Medaglia del levante, Ordine di Sant' Olaf (Norvegia) e Croce di guerra (Norvegia). Nel 2008 è stato commemorato dall'ANIEL nel corso di una sua riunione associativa. Leggi la voce... |
«Le porte dell'inferno sono aperte a molti, ma non a tutti» «Vecchio mio, la Legione è la Legione! Vedi, qui è tutto falso. Falso è il tuo nome, anche se io lo ignoro, la tua storia, la tua vita. Forse io stesso sono falso. Se vuoi, anche la storia della Legione è falsa. Ma vedi, vecchio mio, c'è ancora una cosa... una cosa... Cosa volevo dire? Si, c'è dell'umanità» «La Legione è un ordine militare essenzialmente creato per i desperados (vedi noi studenti): la patria di chi non ha più patria, degli sradicati, di chi non sa dove andare, di coloro che avendo tutto perduto mettono in comune la sola cosa che ancora possiedono: la vita» .. |