Macrosomia fetale
La macrosomia fetale è la condizione che si presenta quando il feto alla nascita pesa più di 4 kg; si parla di macrosomia severa, quando il peso è superiore a 4,5 kg[1].
Macrosomia fetale | |
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Neonato del peso di 5 kg | |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
MeSH | D005320 |
Epidemiologia
modificaSi presenta in circa il 10% dei neonati con peso alla nascita superiore a 2,5 kg[1].
Eziologia
modificaLa causa più comune di macrosomia fetale è il diabete della madre, sia gestazionale, sia mellito precedente alla gravidanza, in particolare quando il controllo metabolico della malattia non è ottimale. Infatti, in caso di diabete mellito materno l'iperglicemia si trasmette alle cellule fetali. L'aumento di glucosio nelle cellule fetali porta all'ingrossamento delle stesse. Il pancreas fetale recepisce questa condizione e inizia a rilasciare insulina dalle cellule beta che proliferano per l'aumentata richiesta funzionale. C'è quindi iperplasia delle insule e aumentate dimensioni del feto. Ciò avviene perché l'insulina opera "Spill over" nei confronti dei recettori per l'IGF (Insulin-like Growth Factor): un eccesso di insulina, indotto dall'iperglicemia fetale, attiva impropriamente questi recettori che normalmente riconoscono fattori di crescita con struttura simile.
Clinica
modificaIn caso di macrosomia fetale possono verificarsi difficoltà durante il parto, e viene quindi valutata la necessità di un parto cesareo.
Prognosi
modificaLa condizione di macrosomia fetale, soprattutto quella severa, è caratterizzata da un aumento della mortalità infantile perinatale, ma generalmente non è associata a problemi futuri per la salute del neonato[1].
Note
modificaBibliografia
modifica- Firmino F. Rubaltelli, Vademecum neonatologico, Firenze, SEE Editrice, 1999, ISBN 88-8465-000-3.
- Eberhard Merz, Ultrasound in Obstetrics and Gynecology, Thieme, 2005, ISBN 1-58890-147-5.