Il paradiso può attendere

film del 1978 diretta da Warren Beatty e Buck Henry

Il paradiso può attendere (Heaven Can Wait) è un film di Warren Beatty e Buck Henry del 1978.

Il paradiso può attendere
Una scena del film
Titolo originaleHeaven Can Wait
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1978
Durata101 min e 99 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia, fantastico, sentimentale
RegiaWarren Beatty, Buck Henry
Soggettodalla commedia Halfway to Heaven di Harry Segall
SceneggiaturaWarren Beatty, Elaine May
ProduttoreWarren Beatty
Produttore esecutivoHawk Koch, Charles H. Maguire
Casa di produzioneParamount Pictures
FotografiaWilliam A. Fraker
MontaggioRobert C. Jones, Don Zimmerman
Effetti specialiR.A. MacDonald
MusicheDave Grusin
ScenografiaPaul Sylbert, Edwin O'Donovan, George Gaines
CostumiRichard Bruno
TruccoLee Harman
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Il film è un remake di L'inafferrabile signor Jordan (Here comes Mr. Jordan), girato nel 1941 da Alexander Hall (in questa prima versione il film, che vedeva come protagonista Robert Montgomery, era ambientato nel mondo del pugilato e non del football).

Il film ha avuto a sua volta un rifacimento nel 2001, Ritorno dal paradiso (Down to Earth), diretto da Chris e Paul Weitz.

In un'intervista Buck Henry disse che mentre si girava la scena ambientata in paradiso alcuni componenti della troupe e del cast svennero a causa delle sostanze usate per fare le nuvole.[1]

Joe Pendleton, campione di football americano, muore in un incidente automobilistico e si ritrova in Paradiso, al cospetto del funzionario Mr. Jordan. Questi, scoprendo che il suo angelo custode ha commesso un errore prelevando l'anima troppo in fretta, e che Joe sarebbe dovuto morire in realtà dopo 50 anni, ordina all'angelo custode di rimettere l'anima nel corpo. Il corpo però è stato cremato e pertanto a Joe viene offerto come alternativa il corpo del ricco capitano d'industria Leo Farnsworth, che sta per essere assassinato dalla moglie. Il patto è che la nuova "sistemazione" sia provvisoria, in attesa di prendere il corpo di qualche altro giocatore di football.

Joe accetta e prende possesso del corpo di Farnsworth prima che esso venga scoperto senza vita, e con le nuove provvisorie sembianze si innamora di Betty, una ambientalista militante venuta dall'Inghilterra per protestare contro una raffineria che proprio Farnsworth voleva costruire: stupisce sia i suoi consiglieri che la donna cambiando la sua politica aziendale per andare incontro alle esigenze degli ambientalisti. Determinato a giocare la finale del campionato di football rintraccia il suo vecchio allenatore (confidandogli, dimostrandolo, chi è veramente) affinché porti in forma anche un poco allenato capitano d'industria. Pur di giocare compra quella che era stata la sua squadra per riavere il suo ruolo di quarterback. Contemporaneamente al suo impegno di diventare, anche come Farnsworth, giocatore di football, coltiva la storia d'amore con Betty, alla quale chiede di sposarlo dichiarandosi intenzionato a divorziare dalla moglie.

Quando Farnsworth muore, anche stavolta assassinato, il funzionario celeste gli assegna il corpo di un altro vero giocatore di football, il suo compagno di squadra Tom Jarret, e prima che se ne scopra il decesso avvenuto proprio durante la finale, Joe - Jarret conduce la sua squadra alla vittoria. Il protagonista perderà stavolta la memoria di tutto il passato, di entrambe le due precedenti identità, e continuerà la sua vita nel corpo di Tom Jarret, ma incontra ancora Betty, e per una sorta di destino i due si innamorano ancora e stavolta la storia tra loro continua. L'unico a conoscere il suo segreto sarà il vecchio allenatore della prima vita.

Premi e riconoscimenti

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Nel 2001 è stato realizzato un altro remake di questo film, Ritorno dal paradiso (Down to Earth), diretto da Chris Weitz e Paul Weitz.

Influenza culturale

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Nel 1986 Steve Harris, bassista e principale compositore del gruppo NWOBHM degli Iron Maiden, scrisse un brano traendo ispirazione da questo film. Il brano si chiama, appunto, Heaven Can Wait ed è contenuto nell'album Somewhere in Time.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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