Giuseppe Biancheri

politico italiano (1821-1908), fu presidente della Camera e ministro
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo deputato e ingegnere, vedi Giuseppe Biancheri (1815-1878).

Giuseppe Biancheri (Ventimiglia, 2 dicembre 1821Torino, 28 ottobre 1908) è stato un politico italiano.

Giuseppe Biancheri

Presidente della Camera dei deputati
Durata mandato12 marzo 1870 –
3 ottobre 1876
PredecessoreGiovanni Lanza
SuccessoreFrancesco Crispi

Durata mandato7 aprile 1884 –
27 settembre 1892
PredecessoreMichele Coppino
SuccessoreGiuseppe Zanardelli

Durata mandato22 febbraio 1894 –
13 gennaio 1895
PredecessoreGiuseppe Zanardelli
SuccessoreTommaso Villa

Durata mandato26 gennaio 1898 –
15 luglio 1898
PredecessoreGiuseppe Zanardelli
SuccessoreGiuseppe Zanardelli

Durata mandato10 marzo 1902 –
18 ottobre 1904
PredecessoreTommaso Villa
SuccessoreGiuseppe Marcora

Durata mandato10 marzo 1906 –
30 gennaio 1907
PredecessoreGiuseppe Marcora
SuccessoreGiuseppe Marcora

Ministro della Marina del Regno d'Italia
Durata mandato17 febbraio 1867 –
10 aprile 1867
MonarcaVittorio Emanuele II di Savoia
Capo del governoBettino Ricasoli
PredecessoreAgostino Depretis
SuccessoreFederico Pescetto
LegislaturaIX legislatura del Regno d'Italia

Deputato del Regno di Sardegna
LegislaturaV, VI, VII
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaVIII, IX, X, XI, XII, XIII, XIV, XV, XVI, XVII, XVIII, XIX, XX, XXI, XXII
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in [[Giurisprudenza]]
UniversitàUniversità degli Studi di Torino
ProfessioneAvvocato

È stato il presidente della Camera dei deputati rimasto in carica più a lungo in assoluto nella storia dell'Italia unita, avendo ricoperto a più riprese l'incarico per oltre diciott'anni, dal 1870 al 1907.

Biografia

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Nato nel 1821 a Ventimiglia da Andrea, di famiglia borghese, e da Caterina Isnardi di Loano (SV), studia nel Principato di Monaco. Terminati gli studi s'iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino, dove si laurea nel 1846. Nel 1853 si candidò nel collegio di Sanremo e fu eletto deputato. Nel Parlamento subalbino sostenne Urbano Rattazzi, si oppose a Cavour e si oppose alla Guerra di Crimea, ma non alla cessione di Nizza alla Francia, infatti propose solo rettifiche al confine. Inoltre propose la costruzione di una ferrovia tra Ventimiglia e Cuneo, inizialmente proposta attraverso la valle Argentina, Biancheri propose il passaggio attraverso la val Roia e progettò il tratto da Ventimiglia a Breil-sur-Roya (Breglio) dell'odierna linea del Tenda.

 
Targa posta nella Stazione di Ventimiglia dedicata a Giuseppe Biancheri posta dal Comitato Intemelio il giorno della ricostruzione della linea Cuneo-Ventimiglia il 6 ottobre 1979

Nel 1864 fu scelto come componente della commissione d'inchiesta sulle Ferrovie Meridionali Sarde. Esponente della Destra storica fu deputato nella V, VI e VII legislatura del Regno di Sardegna. Fu poi eletto ininterrottamente alla Camera dei deputati del Regno d'Italia. Nel 1867, nel II governo Ricasoli, fu ministro della Marina. È stato per dieci mandati Presidente della Camera dei Deputati del Regno d'Italia tra 1870 e 1907, e precisamente: 1870-76, 1884-92, 1894-95, 1898 (tra gennaio e luglio), 1902-04 e infine tra 1906 e 1907, quando ebbe a successore il radicale Marcora. Fu un fiero difensore delle prerogative parlamentari. Biancheri ha presieduto l'aula di Montecitorio per il periodo più lungo della storia d'Italia, un totale di diciotto anni. Morì a Torino nel 1908 a 86 anni. A Giuseppe Biancheri è stata dedicata una scuola media a Ventimiglia, una via a Genova nel quartiere di Sestri Ponente e la piazza principale di Breil-sur-Roya. Anche la piazza di Limonetto (CN) gli è dedicata.

Onorificenze

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN39366738 · ISNI (EN0000 0000 0090 8984 · BAV 495/357827 · BNF (FRcb10493962g (data)