Gianfrancesco Gonzaga

primo marchese di Mantova
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Gianfrancesco Gonzaga (1º giugno 1395Mantova, 25 settembre 1444) fu dapprima V Capitano del Popolo di Mantova dal 1407 al 1433, quindi primo marchese di Mantova dal 1433 alla morte.

Gianfrancesco Gonzaga
Ritratto di Gianfrancesco Gonzaga
Collezione del Castello di Ambras
Marchese di Mantova
Stemma
Stemma
In carica22 settembre 1433 –
25 settembre 1444
Predecessoretitolo creato
SuccessoreLudovico III Gonzaga
Signore di Mantova
In carica7 marzo 1407 –
22 settembre 1433
PredecessoreFrancesco I Gonzaga
Successoreelevato a marchese
Altri titoliPrincipe del Sacro Romano Impero
Signore di Ostiano
Nascita1º giugno 1395
MorteMantova, 25 settembre 1444 (49 anni)
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco
DinastiaGonzaga
PadreFrancesco I Gonzaga
MadreMargherita Malatesta
ConsortePaola Malatesta
FigliLudovico
Carlo
Alessandro
Margherita
Gianlucido
Cecilia
Rodolfo
Federico
Guglielmo
Lucia
Leonella
ReligioneCattolicesimo
Signori di Mantova
Gonzaga

Luigi I
Guido
Ugolino
Figli
Ludovico I
Figli
Francesco I
Gianfrancesco
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Giovanni Francesco Gonzaga
Ritratto di Gianfrancesco Gonzaga
Universitätsbibliothek Salzburg
Nascita1º giugno 1395
MorteMantova, 25 settembre 1444
Cause della mortenaturali
Luogo di sepolturaChiesa di San Francesco
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servito
Armacavalleria
Anni di servizio1469-1495
Grado
  • Capitano generale dell'esercito visconteo
  • Capitano generale dell'esercito veneziano
Battaglie
Comandante dicavalleria
Gonfaloniere della Chiesa
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Pisanello, Medaglia di Gianfrancesco I Gonzaga

Biografia

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Gianfrancesco (o Gianfrancesco I), nato dal secondo matrimonio del padre Francesco, con Margherita Malatesta, al momento della morte del padre (avvenuta nel 1407) aveva solo 12 anni. Gianfrancesco venne riconosciuto signore di Mantova il 20 marzo 1407[1], e in attesa di raggiungere la maggiore età era stato nominato come tutore lo zio Carlo I Malatesta. Grazie alla politica filo-veneziana tenuta già dal padre e ora dallo zio, il piccolo Gianfrancesco venne posto sotto l'importante protezione della Serenissima (che inviò un contingente di 150 lance a protezione della città), che gli permise di trascorrere senza pericoli gli anni che lo separavano dalla maggiore età.

Gianfrancesco il 22 agosto 1409 sposò a Pesaro Paola Malatesta, figlia di Malatesta IV Malatesta, signore di Pesaro e di Fossombrone. Costei, di aspetto tutt'altro che avvenente, portò in dote ai Gonzaga una tara genetica che si trasmise anche alle generazioni successive: la gobba. Nonostante l'aspetto, Paola era però donna di acuto ingegno ed intelletto, ed ebbe un ruolo primario nelle scelte politiche del marito. In sua assenza Gianfrancesco designò il conte Carlo Albertini da Prato come suo sostituto nel governo della città. Fu in seguito incarcerato per avere tramato contro di lui.

Le condotte militari

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Con Gianfrancesco si inaugurò una tradizione di condotte militari[2] che fece la fortuna della famiglia nelle generazioni successive. Egli militò a lungo sotto la bandiera veneziana ed accettò di militare per Milano solo quando quest'ultima si era alleata a Venezia. Grazie alle condotte militari Gianfrancesco arricchì il patrimonio personale e riuscì ad ottenere ampliamenti territoriali nelle zone di confine, occupando anche per un breve periodo i territori di Asola e Lonato, che per molte generazioni successive furono agognate dai Sovrani di Mantova. A queste terre si aggiunsero Bozzolo, Viadana, San Martino dall'Argine e Rivarolo, strappate alla famiglia cremonese dei Cavalcabò.

Nel 1418 Gianfrancesco ospitò a Mantova Papa Martino V, eletto dal Concilio di Costanza, che si trattenne fino al febbraio 1419.

L’11 agosto 1425 istituì la Fiera delle Grazie, presso la località Grazie[3] in cui sorge il Santuario della Beata Vergine.

Grazie all'appoggio dei veneziani, di cui divenne comandante dell'esercito dopo la decapitazione nel 1432 del loro condottiero Francesco Bussone[4], Gianfrancesco ottenne l'ampliamento dello Stato verso occidente: gli furono cedute infatti, le terre di Lonato, Asola, Peschiera, Valeggio sul Mincio, Legnago, Nogarole Rocca, Castiglione, Castel Goffredo, Solferino, Isola Dovarese, Dosolo, Ostiano, Redondesco, Canneto, Sabbioneta, Volongo e Vescovato.

Primo marchese di Mantova

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il 6 Maggio, dopo un lungo inseguimento, finalmente Gianfrancesco ricevette il diploma imperiale dove riuscì a fregiarsi del titolo di primo marchese di Mantova[5]. Questo titolo, che finalmente legittimava e faceva divenire ufficialmente ereditario il possesso di Mantova da parte della famiglia, gli costò l'esborso di ben 12.000[6] fiorini d'oro. L'imperatore Sigismondo scese a Mantova nel settembre del 1433 ed al culmine di una sfarzosa cerimonia (22 settembre) consegnò le insegne marchionali al Gonzaga[7]. Lo stemma dei Gonzaga si arricchì della croce in rosso, accantonata dalle quattro aquile imperiali. Nella stessa occasione Gianfrancesco si legò ancor più alle politiche imperiali, siglando il fidanzamento del figlio primogenito (e futuro marchese), Ludovico, a Barbara di Brandeburgo, nipote dell'Imperatore.

Gli ultimi anni di vita del primo marchese di Mantova furono però poco felici: prima dovette assistere alla feroce rivalità tra i figli Ludovico e Carlo, poi un infelice cambio di politica, con l'avvicinamento a Milano e la conseguente guerra con Venezia, gli portò alcuni pesanti rovesci militari, con la conseguente perdita di alcune delle terre faticosamente conquistate in precedenza come Legnago, Nogarole Rocca; il successivo trattato di pace siglato a Cavriana (Pace di Cavriana o Pace di Cremona) il 20 novembre 1441 stabilì la cessione alla Serenissima dei possedimenti di Asola, Lonato, Valeggio sul Mincio e Peschiera oltre alla rifusione dei danni di guerra per la somma di 4.000 ducati d'oro.

Dal punto di vista della committenza artistica, Gianfrancesco Gonzaga è ricordato per aver incaricato Pisanello di affrescare una sala del Palazzo Ducale di Mantova, di aver fatto edificare il palazzo di Marmirolo e di aver fatto erigere in città il campanile di Sant' Andrea, la chiesa di Santa Paola e la chiesa di Santa Croce. Ospitò alla sua corte valenti pittori e scultori, tra i quali Jacopino da Tradate.

Nel 1423 invitò a Mantova Vittorino da Feltre come precettore dei suoi figli e qui fondò la Ca' Zoiosa, celebre scuola umanistica.

Alla sua morte, avvenuta nel 1444, si ebbe la prima divisione dello stato mantovano tra i quattro figli maschi.[8] Venne sepolto nella chiesa di San Francesco a Mantova.[9]

Onorificenze

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Collare delle S

Discendenza

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Gianfrancesco ebbe da Paola Malatesta otto figli:[14]

Ebbe inoltre tre figli illegittimi:

  • Guglielmo (?-1446);
  • Lucia Gonzaga;
  • Leonella Gonzaga, monaca nel monastero del Corpus Domini in Mantova.[18]

Ascendenza

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  1. ^ Signoria di Gianfrancesco Gonzaga, su digilib.bibliotecateresiana.it.
  2. ^ Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta [atti del Convegno, Sabbioneta-Mantova, 12-13 ottobre 1991], 1993, a cura di Ugo Bazzotti, Daniela Ferrari, Cesare Mozzarelli, Mantova.
  3. ^ Le origini della fiera.
  4. ^ Riccardo Braglia, I Gonzaga. Il mito, la storia, Artiglio, 2002.
  5. ^ l'Imperatore Sigismondo conferisce a Gianfrancesco Gonzaga il Titolo di Marchese.
  6. ^ Treccani.it. Gianfrancesco Gonzaga.
  7. ^ Cronaca universale della città di Mantova. Volume II., su digilib.bibliotecateresiana.it. URL consultato il 27 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2016).
  8. ^ Lombardia Beni Culturali. Il marchesato, poi ducato di Mantova.
  9. ^ Rosanna Golinelli Berto. Associazione per i monumenti domenicani (a cura di), Sepolcri Gonzagheschi, Mantova, 2013.
  10. ^ Walter Barberis, Guerra e pace, 2002.
  11. ^ Calendule e margherite araldiche gonzaghesche. (PDF), su societapalazzoducalemantova.it. URL consultato il 3 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2015).
  12. ^ Come un prato fiorito: studi sull'arte tardogotica.
  13. ^ Luca Sarzi Amadé, I Gonzaga: una dinastia tra Medioevo e Rinascimento, Bari, Laterza, 2019.
  14. ^ Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Gonzaga di Mantova, Roma, 1836.
  15. ^ Giancarlo Malacarne, I Gonzaga di Mantova. Una stirpe per una capitale europea · Volume 1, Il bulino, 2004, p.337
  16. ^ Giancarlo Malacarne, I Gonzaga di Mantova. Gonzaga: genealogie di una dinastia : i nomi e i volti, Il bulino, 2004, p.116
  17. ^ Ferrante Aporti, Memorie storiche riguardanti San Martino dall'Argine, Mantova, 2004.
  18. ^ Giancarlo Malacarne, I Gonzaga di Mantova. Gonzaga: genealogie di una dinastia : i nomi e i volti, Il bulino, 2004, p.118

Bibliografia

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  • Vespasiano Gonzaga e il ducato di Sabbioneta [atti del Convegno, Sabbioneta-Mantova, 12-13 ottobre 1991], 1993, a cura di Ugo Bazzotti, Daniela Ferrari, Cesare Mozzarelli, Mantova.
  • Giuseppe Coniglio, I Gonzaga. Varese, Dall'Oglio, 1967.
  • Pompeo Litta, Famiglie celebri d'Italia. Gonzaga di Mantova, Roma, 1836. ISBN non esistente.
  • Adelaide Murgia, I Gonzaga, Milano, Mondadori, 1972. ISBN non esistente
  • Lorenzo Bignotti. La Zecca di Mantova e Casale (Gonzaga). Mantova, Grigoli, 1984
  • Massimo Marocchi, I Gonzaga a Lonato 1509-1515, Brescia, 2010.
  • Ruggero Regonini, I Gonzaga signori di Ostiano, Ostiano, 2001.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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