Giacomo Durando
Giacomo Durando (Mondovì, 4 febbraio 1807 – Roma, 21 agosto 1894) è stato un generale e politico italiano.
Giacomo Durando | |
---|---|
Presidente del Senato del Regno | |
Durata mandato | 23 novembre 1884 – 4 settembre 1887 |
Predecessore | Sebastiano Tecchio |
Successore | Domenico Farini |
Ministro degli affari esteri del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 31 marzo 1862 – 8 dicembre 1862 |
Predecessore | Urbano Rattazzi |
Successore | Giuseppe Pasolini |
Ministro della guerra del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 2 aprile 1855 – 26 giugno 1856 |
Capo del governo | Camillo Benso, conte di Cavour |
Predecessore | Alfonso La Marmora |
Successore | Alfonso La Marmora |
Senatore del Regno di Sardegna e del regno d'Italia | |
Durata mandato | 10 aprile 1855 – 21 agosto 1894 |
Legislatura | dalla V (nomina 1º aprile 1855) alla XVIII |
Tipo nomina | Categorie: 3, 4, 14 |
Incarichi parlamentari | |
| |
Sito istituzionale | |
Deputato del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 8 maggio 1848 – 10 aprile 1855 |
Legislatura | I, II, III, IV, V |
Collegio | Mondovì (I, III) Garessio (II) Ceva (III-V) |
Incarichi parlamentari | |
I
IV
| |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Militare di carriera (Esercito) |
Fratello del beato Marcantonio Durando e di Giovanni Durando che comandò l'esercito romano nella prima guerra di indipendenza.
Biografia
modificaDi orientamento liberale moderato, partecipò ai moti rivoluzionari in Piemonte del 1831 e 1832, in seguito ai quali fu costretto a rifugiarsi all'estero. Prestò servizio nell'esercito belga, combattendo nella guerra del 1832, e combatté in Portogallo nel 1833. L'anno dopo fu al servizio della Spagna, per cui combatté in diverse battaglie. Fu promosso al grado di colonnello nel 1838.
Dopo un breve soggiorno in Francia, rientrò in Italia dove appoggiò il movimento liberale; divenne un attivo giornalista e fondò un giornale, L'Opinione, nel 1847. Nel 1848 fu tra quelli che chiesero a Carlo Alberto di Savoia la costituzione.
Allo scoppio della prima guerra di indipendenza, comandò i Corpi Volontari Lombardi, con il grado di maggiore generale e per la fine della guerra era divenuto aiutante di campo del re. Fu eletto al primo Parlamento piemontese e fu un tenace sostenitore di Camillo Benso, Conte di Cavour; durante la guerra di Crimea sostituì il generale Alfonso La Marmora come ministro della guerra.
Nel 1855 fu nominato senatore e incaricato di studiare una riforma inerente all'Ordine Militare di Savoia passata alla storia come "Riforma Durando" e approvata con decreto del 28 settembre 1855. Divenne tenente generale l'anno seguente, ambasciatore a Costantinopoli nel 1859, e ministro degli affari esteri nel governo Rattazzi due anni dopo. Fu Presidente del Senato dal 27 novembre 1884 al 16 novembre 1887, anno in cui prese anche congedo dall'esercito.
Onorificenze
modificaNote
modificaBibliografia
modifica- Vittorio Gorresio, La vita ingenua, Rizzoli, Milano 1980
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Giacomo Durando
- Wikiquote contiene citazioni di o su Giacomo Durando
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giacomo Durando
Collegamenti esterni
modifica- Durando, Giacomo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- DURANDO, Giacomo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.
- Durando, Giacomo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Durando, Giàcomo, su sapere.it, De Agostini.
- Durando, Giacomo, in L'Unificazione, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2011.
- Paola Casana Testore, DURANDO, Giacomo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 42, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- Opere di Giacomo Durando, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di Giacomo Durando, su Open Library, Internet Archive.
- Giacomo Durando, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- DURANDO Giacomo, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 18503348 · ISNI (EN) 0000 0000 8097 9028 · SBN LO1V130263 · BAV 495/108348 · CERL cnp01319133 · LCCN (EN) n79090027 · GND (DE) 1081823100 · BNE (ES) XX1236485 (data) · BNF (FR) cb11949283x (data) · J9U (EN, HE) 987007272951505171 |
---|