Dino Baggio
Dino Baggio (Camposampiero, 24 luglio 1971) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Nel 1994 è stato vicecampione del mondo con la nazionale italiana. È il giocatore con più gol realizzati nelle finali di Coppa UEFA/Europa League (cinque reti distribuite in due finali di andata e ritorno).[1]
Dino Baggio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Dino Baggio con il Parma nel 1995 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 188 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 80 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 2008 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ribattezzato Baggio 2 dalla stampa italiana per distinguerlo dal corregionale Roberto Baggio di cui non è familiare né parente (i due sono stati compagni di squadra alla Juventus e in nazionale),[2][3] in maglia azzurra conta 60 presenze con sette reti, e ha preso parte a due Mondiali (1994 e 1998) e un Europeo (1996).
Biografia
modificaCarriera
modificaIncontrista affidabile, completo e forte fisicamente, dotato di corsa e spirito di sacrificio,[4][5][6][7] si distinse per la sua grinta agonistica e per le sue abilità nel contenimento e nei contrasti;[5][7][8] queste caratteristiche gli permisero di diventare uno dei migliori centrocampisti italiani degli anni novanta.[4][7][9] Grazie alla sua duttilità tattica,[10] era capace di coprire qualsiasi ruolo a centrocampo;[7] infatti, nonostante giocasse prevalentemente come mediano con attitudini difensive, durante la carriera è stato impiegato in quasi tutti i ruoli in campo.[8][11]
Nonostante fosse prevalentemente un interdittore, era anche capace di contribuire in fase offensiva,[4][7][8][10] grazie alle sue abilità di effettuare inserimenti[5][10] e alle sue doti nel gioco aereo[12] e nelle conclusioni dalla distanza.[7][13] Era inoltre dotato di una discreta tecnica individuale e di una visione di gioco che lo rendevano capace di effettuare precisi lanci per i compagni.[7]
Giocatore
modificaComincia a muovere i primi passi a cinque anni nel campo di Tombolo, in provincia di Padova. A tredici anni viene notato dai dirigenti del Torino[14]. Cresciuto calcisticamente nella squadra granata, esordisce in Serie A in Torino-Lazio (0-0) del 9 settembre 1990. Con i granata vincerà la Serie B del 1989-1990 e l'anno successivo vinceranno la Coppa Mitropa 1991. Divenuto presto titolare, alla fine della stagione in maglia granata colleziona 25 presenze e un gol. Nel 1991 viene ceduto alla Juventus per 9,8 miliardi,[15] che lo gira in prestito all'Inter per una stagione, durante la quale il giocatore colleziona 27 presenze e un gol.[16]
Tornato alla Juventus, diviene titolare vincendo la Coppa UEFA in finale contro il Borussia Dortmund: è stato il protagonista della doppia finale segnando il gol del pareggio all'andata (3-1) e una doppietta nel ritorno (3-0). Rimane ancora una stagione coi bianconeri prima di passare definitivamente al Parma di Nevio Scala per 14 miliardi di lire,[17] con ingaggio da 1,8 miliardi netti a stagione per quattro anni.[17]
Al primo anno vince Coppa UEFA, la prima per il Parma, proprio contro la sua ex-squadra con Baggio ancora una volta protagonista: all'andata finisce 1-0 con gol del centrocampista mentre nel ritorno pareggiò di testa l'iniziale vantaggio di Vialli (1-1). Ciò fu sufficiente per alzare al cielo il suo secondo titolo europeo, terzo per il Parma. Rimane sempre titolare sia con Carlo Ancelotti sia con Alberto Malesani. Con quest'ultimo vince per la terza volta, la Coppa UEFA in finale contro i francesi dell'Olympique Marsiglia. Nell'andata dei sedicesimi di finale contro i polacchi del Wisła Cracovia, Baggio viene ferito alla testa da un coltello lanciato da un tifoso che gli causa cinque punti di sutura[18]. A causa di ciò il Wisła viene sospeso dalle coppe europee per un anno. Nello stesso anno conquista la Coppa Italia in finale contro la Fiorentina e ad agosto la Supercoppa italiana sul Milan campione d'Italia.
Durante la partita Parma-Juventus del 9 gennaio 2000, in quel momento scontro al vertice per la vittoria del campionato, commise un fallo su Zambrotta, sanzionato con il cartellino rosso dall'arbitro Farina e seguito dal gesto del pollice e indice sfregati a mo' di contasoldi e da uno sputo a terra.[19] Venne squalificato per due partite (inizialmente sei) e multato dal Parma per 20 milioni di lire,[20] oltre a saltare la partita amichevole della Nazionale contro la Svezia del 23 febbraio 2000 per decisione di Luciano Nizzola, allora presidente della FIGC. In seguito non verrà più convocato in nazionale, saltando anche i successivi Europei.[21]
Nell'ottobre del 2000 viene acquistato dai Campioni d'Italia in carica, la Lazio, e nel 2003 viene ceduto in prestito agli inglesi del Blackburn. A gennaio è di nuovo in Italia, all'Ancona, dove si trasferisce sempre con la formula del prestito. Torna poi nel 2004 alla Lazio dove viene messo ai margini della rosa di prima squadra tanto che, insieme al compagno Paolo Negro, avvia una causa per mobbing contro la società del presidente Claudio Lotito.[22] Tra il 2000 e il 2005, ha giocato solo sprazzi di 67 incontri con la Lazio, il Blackburn e l'Ancona.
Nel 2005 passa alla Triestina, per ripartire con una nuova esperienza dalla Serie B; dopo tre presenze decide, nell'ottobre dello stesso anno, di rescindere il contratto con gli alabardati e di ritirarsi.
Nel febbraio del 2008, dopo due anni e mezzo dal suo apparente ritiro, torna al calcio giocato. All'età di quasi trentasette anni milita in Terza Categoria, nella squadra del Tombolo, allenata dal suo primo allenatore, Cesare Crivellaro[23].
In Serie A ha disputato 333 partite realizzando 25 gol. Nelle coppe europee conta 73 partite con tredici gol.
Nazionali giovanili
modificaCon la nazionale Under-21, guidata da Cesare Maldini, ha vinto l'Europeo Under-21 del 1992, e nello stesso anno ha partecipato alle successive Olimpiadi di Barcellona.
Nazionale maggiore
modificaConvocato dal neo commissario tecnico Arrigo Sacchi, esordisce in nazionale maggiore il 21 dicembre 1991, a 20 anni, giocando titolare nell'ultima partita delle qualificazioni a Euro 1992, vinta per 2-0 contro Cipro a Foggia.[8]
Realizza la sua prima rete in nazionale il 24 febbraio 1993, a Oporto, nella gara delle qualificazioni mondiali vinta 3-1 in trasferta contro il Portogallo. Divenuto titolare, forma per numerosi anni l'asse centrale di centrocampo con il coetaneo Demetrio Albertini.[24]
Partecipa al Mondiale 1994 negli Stati Uniti, dove è protagonista[25] e segna due reti: nelle vittorie contro la Norvegia (1-0) nella fase a gironi e la Spagna (2-1) nei quarti di finale.[26] Scende in campo in tutte e sette le gare della rassegna iridata e gioca da titolare la finale del 17 luglio 1994 persa solo ai rigori contro il Brasile.
Prende parte al successivo Europeo 1996 in Inghilterra, dove l'Italia viene eliminata al primo turno. In questa manifestazione, tuttavia, scende in campo solo nella seconda gara del girone, persa 2-1 contro la Rep. Ceca. Di seguito, con il selezionatore Cesare Maldini, Baggio partecipa al Mondiale 1998, dove è titolare nelle cinque gare disputate dall'Italia che viene eliminata nei quarti di finale, dopo i rigori, dai padroni di casa della Francia.
Viene confermato anche nella successiva gestione di Dino Zoff, fino all'amichevole del 13 novembre 1999 persa contro il Belgio (1-3) a Lecce, che rimane la sua ultima partita in maglia azzurra.
In nazionale ha totalizzato 60 presenze e 7 gol.
Allenatore
modificaDal 2011 al 2012 ricopre il ruolo di maestro della tecnica nelle giovanili del Padova.[27]
Vita privata
modificaAmante del teatro, ha esordito l'8 marzo 2008 al teatro Accademico di Castelfranco Veneto nei panni di un soldato romano ne La Passione di Cristo, con la compagnia Va Pensiero di Tombolo. Nella compagnia recita anche sua moglie, Maria Teresa Mattei, ex ragazza di Non è la Rai e nel cast di Buona Domenica fino al matrimonio[28]. La coppia ha due figli maschi: Leonardo e Alessandro.
Statistiche
modificaPresenze e reti nei club
modificaStagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1989-1990 | Torino | B | 3 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 |
1990-1991 | A | 25 | 2 | CI | 6 | 0 | CM | 0 | 0 | - | - | - | 31 | 2 | |
Totale Torino | 28 | 2 | 6 | 0 | 0 | 0 | - | - | 34 | 2 | |||||
1991-1992 | Inter | A | 27 | 1 | CI | 5 | 1 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 34 | 2 |
1992-1993 | Juventus | A | 32 | 1 | CI | 7 | 3 | CU | 9 | 5 | - | - | - | 48 | 9 |
1993-1994 | A | 17 | 0 | CI | 2 | 0 | CU | 6 | 0 | - | - | - | 25 | 0 | |
Totale Juventus | 49 | 1 | 9 | 3 | 15 | 5 | - | - | 73 | 9 | |||||
1994-1995 | Parma | A | 31 | 6 | CI | 7 | 1 | CU | 11 | 5 | - | - | - | 49 | 12 |
1995-1996 | A | 28 | 4 | CI | 1 | 0 | CdC | 4 | 1 | SI | 1 | 0 | 34 | 5 | |
1996-1997 | A | 31 | 2 | CI | 1 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 34 | 2 | |
1997-1998 | A | 29 | 5 | CI | 6 | 0 | UCL | 8[29] | 0 | - | - | - | 43 | 5 | |
1998-1999 | A | 29 | 2 | CI | 5 | 0 | CU | 8 | 0 | - | - | - | 42 | 2 | |
1999-2000 | A | 24+1[30] | 0+0[30] | CI | 0 | 0 | UCL+CU | 2+7 | 0+1 | SI | 1 | 0 | 35 | 1 | |
lug.-set. 2000 | A | 0 | 0 | CI | 2 | 0 | CU | 1 | 0 | - | - | - | 3 | 0 | |
Totale Parma | 173 | 19 | 22 | 1 | 43 | 7 | 2 | 0 | 240 | 27 | |||||
ott. 2000-2001 | Lazio | A | 25 | 1 | CI | 1 | 0 | UCL | 0 | 0 | - | - | - | 26 | 1 |
2001-2002 | A | 15 | 0 | CI | 3 | 0 | UCL | 3[31] | 0 | - | - | - | 21 | 0 | |
2002-2003 | A | 4 | 0 | CI | 3 | 0 | CU | 8 | 0 | - | - | - | 15 | 0 | |
2003-gen. 2004 | Blackburn | PL | 9 | 1 | FACup | 1 | 0 | CU | 2 | 0 | - | - | - | 12 | 1 |
gen.-giu. 2004 | Ancona | A | 13 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 13 | 0 |
2004-2005 | Lazio | A | 0 | 0 | CI | 0 | 0 | CU | 0 | 0 | SI | 0 | 0 | 0 | 0 |
Totale Lazio | 44 | 1 | 7 | 0 | 11 | 0 | - | - | 62 | 1 | |||||
2005-2006 | Triestina | B | 3 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 3 | 0 |
2007-2008 | Tombolo | 3ª Cat. | 2+ | 1+ | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2+ | 1+ |
Totale carriera | 348+ | 26+ | 50 | 5 | 73 | 12 | 2 | 0 | 473+ | 43+ |
Cronologia presenze e reti in nazionale
modificaPalmarès
modificaGiocatore
modificaClub
modificaCompetizioni nazionali
modifica- Torino: 1989-1990
- Coppa Italia: 1
- Parma: 1998-1999
- Parma: 1999
Competizioni internazionali
modifica- Torino: 1991
- Coppa UEFA: 3
Nazionale
modificaNote
modifica- ^ La Coppa UEFA dalla A alla Z, su it.uefa.com, 15 maggio 2013. URL consultato il 15 novembre 2016.
- ^ Maurizio Crosetti, C'è Baggio 2, per farsi rimpiangere, in La Repubblica, 27 febbraio 1994, p. 26. URL consultato il 12 marzo 2014.
- ^ Giancarlo Padovan e Gianfranco Teotino, Baggio 2 timbra il visto per l'America, in Il Corriere della Sera, 18 novembre 1993, p. 41. URL consultato il 12 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2014).
- ^ a b c (EN) Emmet Gates, Remembering Dino, the other Baggio, in The Guardian, 21 gennaio 2015. URL consultato il 14 giugno 2015.
- ^ a b c Giancarlo Padovan e Giorgio Rondelli, Sacchi, un guaio in più : Costacurta, in Il Corriere della Sera, 4 settembre 1995, p. 37. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2015).
- ^ Luca Valdiserri, Casiraghi, Dino Baggio e Signori: tori scatenati Pagliuca, che sfortuna, in Il Corriere della Sera, 4 settembre 1995, p. 40. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2015).
- ^ a b c d e f g Fausto Momblano, Il Baggio dimenticato, su sportreview.it. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2022).
- ^ a b c d Fabrizio Maffei, Baggio, Dino, su treccani.it. URL consultato il 14 giugno 2015.
- ^ Dino Baggio: «Conte è un vincente, ma occhio alle insidie», su tempi.it, 5 ottobre 2011. URL consultato il 14 giugno 2015.
- ^ a b c Storie di ex: Dino Baggio, su canalejuve.it, 9 febbraio 2015. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2015).
- ^ Stefano Bedeschi, Gli eroi in bianconero: Dino BAGGIO, su tuttojuve.com, 24 luglio 2013. URL consultato il 14 giugno 2015.
- ^ Luca Valdiserri, Jorge teme il suo Paris più di Baggio e Moeller, in Il Corriere della Sera, 21 aprile 1993, p. 45. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2015).
- ^ Fabio Monti, il bomber di scorta rianima il Torino, in Il Corriere della Sera, 10 marzo 1993, p. 43. URL consultato il 14 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 23 novembre 2015).
- ^ La biografia di Dino Baggio in uscita con CIESSE Edizioni, su stefanovisona.it, 25 settembre 2011. URL consultato il 15 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 8 (1991-1992), Panini, 25 giugno 2012, p. 10.
- ^ Benedetto Ferrara, L'Inter s'accontenta, Dino Baggio, in la Repubblica, 27 luglio 1991, p. 43. URL consultato il 5 luglio 1991.
- ^ a b Calciatori ‒ La raccolta completa Panini 1961-2012, Vol. 11 (1994-1995), Panini, 16 luglio 2012, p. 10.
- ^ Franco Melli, Un coltello vola in campo, paura per Baggio, in Il Corriere della Sera, 21 ottobre 1998, p. 42. URL consultato l'11 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2012).
- ^ Dino Baggio dà del venduto all'arbitro, Bergamo lo difende da Corriere della Sera, 10 gennaio 2000
- ^ Fabio Monti, Maxi-sconto a Dino Baggio: due giornate, in Il Corriere della Sera, 22 gennaio 2020, p. 43. URL consultato il 3 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2012).
- ^ La Figc: "Dino Baggio fuori dalla Nazionale", in La Repubblica, 10 gennaio 2000.
- ^ Le grane dell'era Lotito, da lalaziosiamonoi.it, 2 luglio 2009
- ^ Dino Baggio riparte dalla terza categoria, su corriere.it, 15 febbraio 2008. URL consultato il 15 febbraio 2008.
- ^ Anni Ottanta, Novanta e Duemila: qual è la Nazionale italiana più forte tra queste?, su operazionenostalgia.com, 15 maggio 2020. URL consultato il 28 dicembre 2020.
- ^ Licia Granello, Baggio Due, L'Indispensabile, 8 luglio 1994, p. 3. URL consultato il 28 dicembre 2020.
- ^ Baggio minore, su rivistaundici.com, 26 settembre 2016. URL consultato il 28 dicembre 2020.
- ^ E' uscita l'autobiografia di Dino Baggio, su padovacalcio.it, 12 gennaio 2012. URL consultato il 19 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2012).
- ^ Dino Baggio sullo spettacolo la Passione di Cristo, su tribunatreviso.repubblica.it. URL consultato il 10 marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
- ^ 2 presenze nei turni preliminari.
- ^ a b Nello spareggio per il 4º posto.
- ^ 1 presenze nei turni preliminari.
- ^ 2º posto
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Dino Baggio
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dino Baggio
Collegamenti esterni
modifica- Dino Baggio, su UEFA.com, UEFA.
- Dino Baggio, su tuttocalciatori.net, TuttoCalciatori.net.
- (EN) Dino Baggio, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Dino Baggio, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Dino Baggio, su it.soccerway.com, Perform Group.
- Dino Baggio, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
- (EN) Dino Baggio, su soccerbase.com, Racing Post.
- (FR) Dino Baggio, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (EN, ES, CA) Dino Baggio, su BDFutbol.com.
- (EN, RU) Dino Baggio, su eu-football.info.
- (EN) Dino Baggio, su Olympedia.
- (EN) Dino Baggio, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Dino Baggio, su FIGC.it, FIGC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 306255184 |
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