Can't Hold Us Down

singolo di Christina Aguilera del 2003

Can't Hold Us Down (in italiano Non possono trattenerci) è un brano musicale di Christina Aguilera, estratto come quarto singolo dal secondo album della cantante Stripped, pubblicato nel 2002.

Can't Hold Us Down
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaChristina Aguilera
FeaturingLil' Kim
Pubblicazione8 luglio 2003
Durata4:15
Album di provenienzaStripped
GenereContemporary R&B[1]
Hip hop[2]
EtichettaRCA
ProduttoreScott Storch
Registrazione2003
FormatiCD singolo
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[3]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroAustralia (bandiera) Australia[4]
(vendite: 35 000+)
Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda[5]
(vendite: 7 500+)
Christina Aguilera - cronologia
Singolo precedente
(2003)
Singolo successivo
(2003)
Lil' Kim - cronologia
Singolo precedente
(2003)
Singolo successivo
Lighters Up
(2005)

Il singolo, pubblicato nell'estate del 2003, vede la partecipazione della rapper Lil' Kim, che aveva già collaborato con l'artista nella cover di Lady Marmalade, ha ottenuto notevole successo negli Stati Uniti, in Australia e in Nuova Zelanda. La canzone è stata scritta da Christina Aguilera, Scott Storch e Matt Morris e prodotta da Ron Fair e Christina Aguilera.

Can't Hold Us Down è particolarmente conosciuto per i temi femministi trattati, e per il video musicale diretto David LaChapelle. Il singolo è stato nominato ai Grammy Award del 2004 nella categoria "Miglior collaborazione vocale pop".

Descrizione

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La versione originale di Can't Hold Us Down era cantata con Eve, che fu chiamata a registrare le sue parti per essere poi sostituita da Lil' Kim. Si sente un campionamento di Can't Nobody Hold Me Down di Sean Combs.[senza fonte]

Video musicale

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Diretto da David LaChapelle, che aveva precedentemente diretto il video di Dirrty, il video mostra Christina Aguilera, Lil Kim e una dozzina di altre donne affrontare una gang di ragazzi nell'East Village. Il video è stato filmato in una stanza di isolamento acustico che rievoca un quartiere anni ottanta del Lower East Side a Manhattan.

CD-Maxi RCA 82876 556332 (BMG) / EAN 0828765563321
  1. Can't Hold Us Down – 4:15
  2. Can't Hold Us Down (Sharp Boys Orange Vocal Mix) – 7:22
  3. Can't Hold Us Down (Jacknife Lee Mix) – 4:30
  • Can't Hold Us Down (Sharp Boys Orange Vocal Mix) (7:22)
  • Can't Hold Us Down (Sharp Beyond Dub)
  • Can't Hold Us Down (Jacknife Lee Mix) (4:30)
  • Can't Hold Us Down (Jacknife Lee Dub)
  • Can't Hold Us Down (Da Yard Riddim Mix) (4:16) - remixed by Steven Marsden (also known as Lenky); featuring Tanya Stephens
  • Can't Hold Us Down (Medasyn Mix) (4:11) - remixed by Gabriel Olegavich
  • Can't Hold Us Down (Medasyn Instrumental) - remixed by Gabriel Olegavich

Classifiche

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Classifica (2003) Posizione
raggiunta
Nuova Zelanda[6] 2
Australia[6] 5
Irlanda[7] 5
Regno Unito[7] 6
Belgio (Fiandre)[6] 7
Danimarca[6] 8
Svizzera[6] 11
Svezia[6] 12
Stati Uniti[7] 12
Austria[6] 13
Paesi Bassi[6] 14
Norvegia[6] 14
Belgio (Vallonia)[6] 15
Italia[6] 20
Francia[6] 27
Ungheria[8] 4

Classifiche di fine anno

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Classifica (2003) Posizione
raggiunta
Australia[9] 99
Germania[10] 62
Nuova Zelanda[11] 29
Paesi Bassi[12] 94
Regno Unito[13] 108
Svizzera[14] 44
  1. ^ (EN) Chuck Taylor, Singles, su books.google.it. URL consultato il 20 aprile 2020.
  2. ^ (EN) Kelefa Sanneh, Beyoncé, Aguilera, Jackson, Simpson and Jewel: Seeking Another Turn in the Spotlight, su The New York Times, 29 luglio 2006. URL consultato il 24 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2015).
  3. ^ (EN) Can't Hold Us Down, su British Phonographic Industry. URL consultato il 3 aprile 2020.
  4. ^ ARIA Charts - Accreditations - 2003 Singles, su aria.com.au.
  5. ^ (EN) New Zealand singles certifications - Christina Aguilera, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 23 dicembre 2024.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l Can't Hold Us Down su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  7. ^ a b c Can't Hold Us Down su acharts.us, su acharts.us. URL consultato il 9 ottobre 2010.
  8. ^ Archívum - Slágerlisták - MAHASZ - Magyar Hangfelvétel-kiadók Szövetsége
  9. ^ ARIA Charts - End of Year Charts - Top 100 Singles 2003
  10. ^ INFINITY CHARTS: German Top 20, su ki.informatik.uni-wuerzburg.de. URL consultato l'8 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 18 febbraio 2012).
  11. ^ The Official New Zealand Music Chart, su rianz.org.nz. URL consultato l'8 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2008).
  12. ^ dutchcharts.nl - Dutch charts portal
  13. ^ http://www.ukchartsplus.co.uk/ChartsPlusYE2003.pdf
  14. ^ Swiss Year-End Charts 2003 - swisscharts.com

Collegamenti esterni

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