Camorino
frazione di Bellinzona, canton Ticino, Svizzera
Camorino è un quartiere di 2 809 abitanti della Città svizzera di Bellinzona, nel Canton Ticino (distretto di Bellinzona).
Camorino frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Svizzera |
Cantone | Ticino |
Distretto | Bellinzona |
Comune | Bellinzona |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′27.9″N 9°00′42.66″E |
Altitudine | 223 e 535 m s.l.m. |
Superficie | 8,27 km² |
Abitanti | 2 809 (31-12-2016) |
Densità | 339,66 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6528 |
Prefisso | 091 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice OFS | 5004 |
Targa | TI |
Nome abitanti | camorinesi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Geografia fisica
modificaStoria
modificaFino al 1º aprile 2017 è stato un comune autonomo che si estendeva per 8,27 km²; il 2 aprile 2017 è stato accorpato alla Città di Bellinzona assieme agli altri comuni soppressi di Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, Sant'Antonio e Sementina.
Monumenti e luoghi d'interesse
modifica- Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours (XIII secolo, rifacimento 1888)[1]
- Oratorio di Santa Maria Annunziata, in stile barocco, risalente al XVII secolo[senza fonte];
- Oratorio di San Giulio in località Vigana, risalente al XVI secolo e ricostruito nel 1864 dopo un'alluvione[senza fonte];
- Chiesa di San Bartolomeo, in stile romanico e già esistente nel 1218[senza fonte];
- Ponte romanico sul fiume Morobbia[senza fonte];
- Fortini della fame, linea difensiva costruita nel XIX secolo fra Camorino e Sementina[1] al fine di chiudere la via meridionale; alcuni anni dopo venne eretta una seconda linea di fortificazioni, comprendente anche Giubiasco, per rinforzare lo sbarramento del confine col Regno Lombardo-Veneto[senza fonte].
Società
modificaEvoluzione demografica
modificaL'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Abitanti censiti[2]
Amministrazione
modificaOgni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione. Presidente dell'Ufficio patriziale è Pietro Ghisletta[senza fonte].
Note
modificaBibliografia
modifica- Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. p. 74.
- Virgilio Gilardoni, Inventario delle cose d'arte e di antichità, Edizioni dello Stato. Bellinzona 1955, pp. 181–182.
- Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, p. 259.
- Agostino Robertini et alii, Camorino, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, pp. 47–60.
- Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, p. 25.
- Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
- Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, pp. 13, 403.
- AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, pp. 45–48, 51, 52.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camorino
Collegamenti esterni
modifica- Sito istituzionale del comune di Bellinzona, su bellinzona.ch. URL consultato il 12 agosto 2017.
- Graziano Tarilli, Camorino, in Dizionario storico della Svizzera, 5 aprile 2017. URL consultato il 12 agosto 2017.
- Ufficio di statistica del Canton Ticino: Camorino, su www3.ti.ch.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 125542752 · LCCN (EN) n84193855 · GND (DE) 4550321-7 |
---|