Anemoscopio
L'anemoscopio è uno strumento che serve ad indicare la presenza e la direzione del vento, da non confondersi con l'anemometro che misura invece la velocità o pressione del vento.
L'anemoscopio deve essere posizionato in luoghi adatti alla misurazione del vento, come gli spazi aperti. Esistono diversi tipi di anemoscopio: banderuole girevoli, strisce di tela, manica a vento. In ogni caso, date le fattezze rudimentali dello strumento meteorologico, è difficile costruire un anemoscopio che riporti con molta fedeltà il grado di intensità del vento.
Anemoscopi antichi
modificaL'anemoscopio era già usato in antichità, sono noti i seguenti anemoscopi antichi, di cui alcuni ancora esistenti:
- La torre dei Venti ad Atene
- Anemoscopio vaticano, conservato al Museo Pio-Clementino
- Anemoscopio di Gaeta, perduto
- "Piazza dei Venti" del Foro di Dougga (Tunisia), l'anemoscopio è inciso nella pavimentazione della piazza
- Meridiana di Euporus dal circo di Aquileia (II secolo d.C.) che include anche un anemoscopio, conservato nel Museo archeologico nazionale di Aquileia
- Anemoscopio di Pesaro o Anemoscopio Boscovich, (II secolo d.C.) scoperto nel 1759 a Roma, sulla Via Appia, fuori da Porta Capena. Ha un foro al centro per inserire un'asta o bandiera e incisi sui lati i nomi romani dei venti. Oggi esposto al Museo archeologico oliveriano di Pesaro.
- Anemoscopio dell'arco di San Lazzaro (AE 1935, 0087) di Roma, ritrovato e descritto da Ludwig Pollak (Praga, 1868-Auschwitz, 1943)
Età moderna
modificaIn età moderna Leonardo da Vinci ne costruì uno ed era simile ad una banderuola, un modello perfezionato venne anche realizzato nel XVIII secolo dall'abate astigiano Atanasio Cavalli.
Voci correlate
modificaAltri progetti
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Collegamenti esterni
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