A Very English Scandal (miniserie televisiva)
A Very English Scandal è una miniserie televisiva britannica di tre puntate basata sull'omonimo romanzo di John Preston.[1][2]
A Very English Scandal | |
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Immagine tratta dal trailer | |
Paese | Regno Unito |
Anno | 2018 |
Formato | miniserie TV |
Genere | biografico, commedia drammatica, drammatico, in costume |
Puntate | 3 |
Durata | 170 min (totale) |
Lingua originale | inglese |
Rapporto | 2,00:1 |
Crediti | |
Ideatore | John Preston |
Regia | Stephen Frears |
Soggetto | Uno scandalo molto inglese |
Sceneggiatura | Russell T Davies |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori e personaggi | |
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Musiche | Murray Gold |
Produttore | Dan Winch |
Produttore esecutivo | Dominic Treadwell-Collins, Graham Broadbent, Pete Czernin e Lucy Richer |
Casa di produzione | Sony Pictures Television, Blueprint Pictures |
Prima visione | |
Prima TV originale | |
Dal | 20 maggio 2018 |
Al | 3 giugno 2018 |
Rete televisiva | BBC One |
Prima TV in italiano | |
Dal | 23 novembre 2018 |
Al | 7 dicembre 2018 |
Rete televisiva | Fox Crime |
Opere audiovisive correlate | |
Altre | A Very British Scandal A Very Royal Scandal |
La miniserie ha esordito su BBC One il 20 maggio 2018 e su Prime Video il 29 giugno 2018.[3] In Italia è andata in onda dal 23 novembre al 7 dicembre 2018 su Fox Crime.[4]
Trama
modificaNel 1965 Jeremy Thorpe, appartenente al Partito Liberale e membro della Camera dei comuni britannica, deve fare i conti con l'ex amante contrariato Norman Josiffe, che incontrò nel 1961 e con il quale ebbe una relazione per diversi anni. Thorpe aveva incontrato Norman quando quest'ultimo era un giovane stalliere nell'Oxfordshire. Subito dopo Thorpe intraprese con lui una lunga corrispondenza (Norman conservò quelle lettere). Norman, che perdeva tutti i lavori che riusciva a trovare, in particolare dopo aver perso la tessera della National Insurance (assicurazione nazionale), era instabile e aveva un debole per il dramma e l'auto compatimento, i quali si rivelarono sempre più problematici.
Quando Thorpe si stancò di Norman insistette perché lo lasciasse, organizzando per lui una sistemazione a Londra; ma il giovane cominciò a minacciarlo di divulgare la loro relazione. Thorpe, temendo l'esposizione e la fine della sua carriera politica, coinvolge il suo collega, il deputato liberale Peter Bessell, per erogare a Norman piccole somme di denaro per comprare il suo silenzio. Norman richiede anche una nuova tessera della National Insurance da Thorpe, ma la sua richiesta è negata poiché collegherebbe Thorpe a Norman.
Nel 1968 Thorpe viene eletto leader del partito liberale ed è l'uomo più giovane a guidare il partito da un secolo. Si sposa con Caroline Allpass e hanno un bambino. Norman, d'altra parte, è diventato ancora più instabile. Ora si fa chiamare Norman Scott e, anche se va d'accordo con cavalli e cani, non riesce a mantenere un lavoro o una relazione, beve molto e incomincia a drogarsi. Norman chiama Caroline e le parla della sua storia passata con suo marito. Lei rimane sbalordita da questa rivelazione.
Caroline muore nel 1970, a causa di un incidente automobilistico e Thorpe soffre molto per la sua morte. Bessell si trasferisce negli Stati Uniti per sfuggire ai suoi problemi finanziari. Norman continua a cercare di ottenere una nuova tessera delle assicurazioni nazionali e tenta di divulgare la sua storia, ma senza successo. Thorpe pensa di doverlo uccidere, ma i piani vengono posticipati più volte.
Thorpe si risposa con Marion Stein, Contessa di Harewood, nel 1973 e continua la sua ascesa politica. Sfortunatamente Thorpe incontra Norman per caso e va nel panico, chiede a David Holmes (un vecchio amico di Oxford) di organizzare l'omicidio di Norman. Andrew Newton viene pagato per questo 10.000 sterline. A questo punto prova a ucciderlo ma fallisce platealmente, riuscendo solo a uccidere il cane di Norman. Norman riporta immediatamente il crimine alla polizia ed è convinto che sia stato ordinato da Thorpe.
Ciò si traduce nel noto scandalo di Jeremy Thorpe che durò dal 1976 al 1979. Newton viene processato e condannato per aver tentato di uccidere Norman. Poco dopo Norman consegna alla polizia due lettere che Thorpe gli aveva dato negli anni '60. Thorpe decide, preventivamente, di rendere pubbliche le due lettere per poi dimettersi da leader del partito liberale nel maggio 1976. Corre per la rielezione in Parlamento, ma perde il suo seggio nel North Devon che va ad Anthony Speller del partito conservatore.
Thorpe, Holmes e altri due co-cospiratori vengono accusati e processati con l'accusa di tentato omicidio. Thorpe assume George Carmen, un impietoso avvocato, per difenderlo. Nel maggio 1979, il processo prende il via e i media riportano ogni dettaglio. Norman testimonia, spiegando che ciò che vuole principalmente è la sua tessera della National Insurance e che la sua storia sia riconosciuta. Il giudice Cantley è fortemente prevenuto e si schiera pesantemente con Thorpe nel dare le istruzioni alla giuria, che poi riterrà Thorpe e i suoi co-cospiratori non colpevoli.
I titoli di coda spiegano che Thorpe non ha mai più avuto una carica pubblica. Lui e Marion rimasero sposati fino alla morte di Marion, avvenuta nel marzo 2014. Thorpe morì nove mesi dopo (il 4 dicembre 2014). Bessell rimase negli Stati Uniti fino alla sua morte, avvenuta nel 1985. Norman invece, al momento della serie, risulta essere ancora vivo e in possesso di 11 cani. Anche dopo tutti questi anni non è riuscito a procurarsi una tessera delle assicurazioni nazionali.
Puntate
modificaPersonaggi e interpreti
modifica- Jeremy Thorpe, interpretato da Hugh Grant, doppiato da Luca Ward.
- Norman Scott, interpretato da Ben Whishaw, doppiato da Emiliano Coltorti.
- Peter Bessell, interpretato da Alex Jennings, doppiato da Luca Biagini.
- Ursula Thorpe, interpretata da Patricia Hodge.
- Marion Thorpe, interpretata da Monica Dolan, doppiata da Valeria Vidali.
- David Holmes, interpretato da Paul Hilton.
- David Napley, interpretato da Jonathan Hyde, doppiato da Franco Zucca.
- Gwen Parry-Jones, interpretata da Eve Myles, doppiata da Eleonora Reti.
- Arthur Gore, VIII conte di Arran, interpretato da David Bamber, doppiato da Ennio Coltorti.
- Emlyn Hooson, interpretato da Jason Watkins, doppiato da Mino Caprio.
- Andrew Newton, interpretato da Blake Harrison, doppiato da Alessandro Campaiola.
- Lyn, interpretata da Michelle Fox.
- George Carman, interpretato da Adrian Scarborough, doppiato da Mauro Gravina.
- Edna Friendship, interpretata da Michele Dotrice, doppiata da Lorenza Biella.
- Caroline Allpass, interpretata da Alice Orr-Ewing, doppiata da Stella Gasparri.
- Reginald "Reggie" Maudling, interpretato da Michael Culkin.
- Fiona Gore, Contessa di Arran, interpretata da Susan Wooldridge.
- Leo Abse, interpretato da Anthony O'Donnell, doppiato da Oliviero Dinelli.
- Diana Stainton, interpretata da Naomi Battrick.
- George Deakin, interpretato da Dyfan Dwyfor.
- Cantley, interpretato da Paul Freeman, doppiato da Bruno Alessandro.
-
Hugh Grant
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Ben Whishaw
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Jonathan Hyde
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Eve Myles
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Blake Harrison
Produzione
modificaSviluppo
modificaLa miniserie è stata scritta da Russell T Davies e diretta da Stephen Frears, con l'attore Hugh Grant per interpretare Thorpe e Ben Whishaw nei panni di Scott. Il dramma televisivo della BBC è stato annunciato per la prima volta il 4 maggio 2017.[5]
Promozione
modificaIl trailer ufficiale della serie è stato pubblicato il 5 maggio 2018.[6]
Distribuzione
modificaLa miniserie è stata trasmessa su BBC One dal 20 maggio al 3 giugno 2018 e pubblicata su Prime Video il 29 giugno 2018.[3]
Home video
modificaNel Regno Unito il DVD è stato pubblicato il 2 luglio 2018.[7]
Accoglienza
modificaCritica
modificaLa miniserie è stata acclamata dalla critica. Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 96% con un voto medio di 9,05 su 10, basato su 45 recensioni. Il commento consensuale del sito recita: "Hugh Grant e Ben Whishaw fanno colpo con A Very English Scandal, uno sguardo altrettanto coinvolgente e terrificante sulla politica e la società britanniche".[8] Su Metacritic invece ha un punteggio di 84 su 100, basato su 17 recensioni che indica un "plauso universale".[9]
Casi mediatici
modificaSull’onda della miniserie sono state aperte diverse inchieste giornalistiche che hanno rivelato che Newton, il presunto killer, non è morto come si pensava, ma vive sotto falso nome nel Surrey. La polizia ha però fatto sapere che l'inchiesta non verrà riaperta.[10]
Riconoscimenti
modifica- Satellite Awards - 2018
- Candidatura per la Miglior miniserie
- Candidatura per il Miglior attore in una miniserie (Hugh Grant)
- Candidatura per il Miglior attore in un ruolo secondario (Ben Whishaw)
- Broadcast Film Critics Association Awards - 2019
- Candidatura per la Miglior miniserie
- Candidatura per il Miglior attore in una miniserie (Hugh Grant)
- Candidatura per il Miglior attore in un ruolo secondario (Ben Whishaw)
- Screen Actors Guild Awards - 2019
- Candidatura per la Miglior prestazione di un attore maschile in un film televisivo o in una miniserie (Hugh Grant)
- Golden Globes - 2019
- Candidatura per la Miglior miniserie
- Candidatura per la Miglior prestazione di un attore maschile in un film televisivo o in una miniserie (Hugh Grant)
- Vinto per il Miglior attore non protagonista in una serie (Ben Whishaw)
Altre opere
modificaA seguito del successo della miniserie, la produzione ha deciso di produrne una seconda, A Very British Scandal, che drammatizza il divorzio Argyll, fra Ian Campbell, XI duca di Argyll, e la sua terza moglie, Margaret Whigham, caso che calamitò l'attenzione pubblica nel 1963.[11]
È prevista anche una terza miniserie collegata, A Very Royal Scandal, che tratterà della famigerata intervista rilasciata dal principe Andrea alla giornalista Emily Maitlis nel 2019[12].
Note
modifica- ^ (EN) Robert Mitchell, Hugh Grant Returns to British TV for First Time in Nearly 25 Years, in Variety, 22 maggio 2017. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ (EN) BBC - A Very English Scandal - Media Centre, su bbc.co.uk. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ a b Brian Lowry, CNN, Hugh Grant, Ben Whishaw deliver in Amazon's brilliant 'A Very English Scandal', in CNN. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ TELEFILM NEWS: altri canali TV digitali satellitari, su antoniogenna.net. URL consultato il 1º ottobre 2018.
- ^ (EN) Nancy Tartaglione, Hugh Grant To Star In Stephen Frears’ ‘A Very English Scandal’ For BBC One, in Deadline, 21 maggio 2017. URL consultato il 4 luglio 2018.
- ^ BBC, A Very English Scandal: EXCLUSIVE TRAILER (UK) | Hugh Grant | Ben Whishaw - BBC, 5 maggio 2018. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ (EN) A Very English Scandal - DVD Release News • Blazing Minds, su blazingminds.co.uk, Blazing Minds, 27 giugno 2018. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ (EN) A Very English Scandal: Miniseries - Rotten Tomatoes. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ (EN) A Very English Scandal. URL consultato il 15 ottobre 2018.
- ^ (EN) Jamie Doward, Jeremy Thorpe scandal: attempted murder case to reopen, su the Guardian, 2 giugno 2018. URL consultato il 10 luglio 2018.
- ^ (EN) Jake Kanter, Claire Foy & Paul Bettany To Headline Second Season Of ‘A Very English Scandal’ For BBC/Amazon, su Deadline, 11 marzo 2021. URL consultato il 30 settembre 2023.
- ^ (EN) Michael Sheen And Ruth Wilson Starring In A Very Royal Scandal, su Empire, 20 novembre 2023. URL consultato il 7 marzo 2024.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su bbc.co.uk.
- A Very English Scandal, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
- (EN) A Very English Scandal, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) A Very English Scandal, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) A Very English Scandal, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) A Very English Scandal, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).