Gims
Maître Gims, nome d'arte di Gandhi Djuna (Kinshasa, 6 maggio 1986), è un rapper e cantante della Repubblica Democratica del Congo, componente del gruppo Sexion d'Assaut e attivo principalmente in Francia.
Maître Gims | |
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Nazionalità | RD del Congo |
Genere | Hip hop francese[1] Pop rap[1] |
Periodo di attività musicale | 2002 – in attività |
Etichetta | Wati B |
[maitregims.com Sito ufficiale] | |
Biografia
Nato a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, è arrivato in Francia quando aveva due anni, da clandestino.[2][3] Proviene da una famiglia di musicisti, suo padre è il leader del gruppo Papa Wemba. Il rapper ha citato come proprie influenze artisti del calibro di: Snoop Dogg, Nate Dogg, Tupac Shakur, Eminem, 50 Cent, Marvin Gaye e Michael Jackson. Con il collettivo Sexion d'Assaut, di cui fa parte fin dalla fondazione, ha pubblicato vari album ottenendo numerosi successi e duetti di fama internazionale.
Nel maggio 2013 ha pubblicato l'album di debutto da solista Subliminal, vendendo oltre un milione di copie; nello stesso periodo ha lanciato la sua prima linea d'abbigliamento Vortex e la etichetta discografica indipendente MMC (Monstre Marin Corporation). Nel 2015 ha pubblicato il secondo album Mon cœur avait raison, promosso dal singolo Est-ce que tu m'aimes ?, quest'ultimo certificato disco di platino in Italia; lo stesso rapper ha ricevuto tale riconoscimento al Festival di Sanremo il 9 febbraio 2016 dopo essersi esibito con quella canzone.
Vita privata
Maître Gims proviene da una famiglia cristiana, ma nel 2004 si è convertito all'Islam[4] aggiungendo il nome "Bilel" al suo. Si è sposato molto giovane ed è padre di cinque bambini.
Non ha ancora ottenuto la cittadinanza francese[2].
Discografia
Album in studio
- 2013 – Subliminal
- 2015 – Mon cœur avait raison
EP
Note
- ^ a b (EN) Gims, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 18 gennaio 2016.
- ^ a b (FR) Maître Gims: "Je ne suis toujours pas français"
- ^ Biografia Maitre Gims, su maitregims.com.
- ^ (FR) Maître Gims: rap, et tout, su next.liberation.fr. URL consultato il 18 gennaio 2016.
Altri progetti
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