La Carta sociale europea è un trattato del Consiglio d'Europa, che è stato adottato nel 1961 e riveduto nel 1996. La Carta riveduta è entrata in vigore nel 1999 e sta gradualmente sostituendo il trattato iniziale del 1961. La Carta riconosce i diritti umani e le libertà e stabilisce un meccanismo di controllo per garantirne il rispetto da parte degli Stati.

Stati aderenti alla Carta sociale europea; in verde scuro quelli aderenti alla carta del 1961, in verde chiaro quelli aderenti alla Carta riveduta. In bianco i Paesi del Consiglio d'Europa non aderenti alla Carta

La Carta è realizzata in modo da supportare la Convenzione europea dei diritti dell'uomo che riconosce i diritti civili e politici. La Carta garantisce i diritti positivi e le libertà che riguardano tutti gli individui nella loro esistenza quotidiana. I diritti fondamentali enunciati nella Carta sono i seguenti: diritto di abitazione, salute, educazione, i diritti del lavoro, l'occupazione, il congedo parentale, la protezione sociale e legale, dalla povertà e l'esclusione sociale, la libera circolazione delle persone e di non discriminazione, e anche i diritti dei lavoratori migranti e delle persone con disabilità.

Gli Stati aderenti alla Carta devono presentare relazioni annuali su ogni parte delle disposizioni della Carta (siano esse relative alla Carta del 1961 che alla Carta riveduta del 1996), mostrando la loro attuazione nel diritto e nella pratica. Il Comitato europeo dei diritti sociali (CEDS) è l'organo responsabile del controllo di conformità degli Stati aderenti alla Carta.

Il CEDS è composto da 15 membri indipendenti e imparziali, che sono eletti dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa per un periodo di sei anni, rinnovabile una volta.

Sotto il protocollo aggiuntivo del 1995 che prevede un sistema di reclami collettivi, entrata in vigore nel 1998, le denunce di violazioni dello Statuto possono essere presentate al CEDS.

Alcune organizzazioni hanno il diritto di presentare reclami con al CEDS (un elenco speciale delle ONG è stata stabilita, fatta di ONG che godono dello statuto partecipativo presso il Consiglio d'Europa). Il CEDS esamina il reclamo e, se i requisiti formali siano stati soddisfatti, lo dichiara ammissibile.

La Carta è stata ratificata dall'Italia con Legge 30 del 1999.

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