Ansaldo S.V.A.: differenze tra le versioni

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La [[Sezione Difesa Ravenna]] inizia a riceverli dopo la guerra ma viene sciolta il 19 novembre 1918.<ref>I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 435</ref>
 
Nel maggio 1919 la [[32ª Squadriglia]] riceve la 4^ª Sezione SVA.<ref>I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pag. 177</ref>
 
La [[Regia Aeronautica]] ricevette gli ultimi esemplari nel [[1928]], oltre 10 anni dopo l'inizio della produzione. Tra gli ultimi impieghi operativi quello in [[Libia]] e rimasero in servizio fino al [[1930]], anche se compiti di seconda linea, come servizio postale e rilevazione cartografica.
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===Raid e trasvolate===
Gli Ansaldo S.V.A. negli anni successivi alla [[prima guerra mondiale|grande guerra]] trovarono largo impiego in raid e trasvolate, che aumentarono la fama quasi epica del biplano già consacrata dal [[Volo su Vienna]]. Se l'azione dimostrativa verso la capitale austriaca ideata da [[Gabriele D'Annunzio|D'Annunzio]] nasceva da motivazioni patriottiche e di [[propaganda]], le successive imprese derivavano da più prosaiche esigenze pubblicitarie. Infatti le diverse ditte che erano impegnate nella produzione degli S.V.A. erano arrivate, a fine [[1918]] ad una produzione di 250 velivoli al mese. Terminate le ostilità, solo l'esportazione avrebbe consentito di mantenere in attività le varie fabbriche. Le principali imprese degli S.V.A. in ordine cronologico.
* Fine [[1917]]: volo in formazione di 15 velivoli [[Ponte San Pietro]]-[[Roma]];
* Fine [[1917]]: volo in formazione di 7 velivoli [[Roma]]-[[Istanbul]];
* 9 agosto [[1918]]: [[Volo su Vienna]]
* metà [[1919]]: volo Italia-[[Barcellona]]- [[Madrid]]; piloti [[Mario Stoppani]] e [[Grassa]];
* metà [[1919]]: serie di trasvolate in [[Sud America]], piloti [[Antonio Locatelli]] e [[Silvio Scaroni]]; La più significativa quella del 5 agosto [[1919]], [[Santiago del Cile]]-Palomar, durante la quale, per superare la [[Ande|cordigliera delle Ande]], fu raggiunta la quota di 6.800&nbsp;m.
* 14 febbraio-31 maggio [[1920]]: [[Raid Roma-Tokyo]]. La trasvolata a tappe era stata pensata come una antesignana delle ''Crociere di Massa'' di [[Italo Balbo]] con 4 trimotori [[Caproni]] e 7 S.V.A.9. Nonostante solo gli equipaggi di Ferrarin e Masiero arrivassero a destinazione, il volo fu comunque un successo: ad accoglierli all'atterraggio a [[Tokyo|Tōkyō]], i piloti italiani trovarono una folla di 200.000 giapponesi.
 
Oltre che nelle lunghe trasvolate, gli S.V.A. raccolsero successi anche nelle corse aeree più "tradizionali". Un A.P., con [[Arturo Ferrarin]] ai comandi, vinse, nel [[1922]] la [[Gran Coppa d'Italia]].
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==Sviluppi==
Dalla famiglia degli S.V.A. furono derivati due velivoli, l'[[Ansaldo A.1 Balilla|A.1 Balilla]] destinato alla [[aereo da caccia|caccia]], e l'[[Ansaldo A.300|A.300]] da ricognizione e bombardamento. Uno era una versione rimpicciolita e l'altro ingrandita, ed entrambi si differenziavano dal comune progenitore per adottare dei più convenzionali montanti interalari verticali paralleli, al posto di quelli a W.
* [[Ansaldo A.1 Balilla|A.1 Balilla]]: volò per la prima volta nel novembre [[1917]]. Nonostante la fusoliera d ali accorciate rispetto allo S.V.A. i vantaggi in termini di maneggevolezza non furono particolarmente significativi, tanto che come caccia gli venne preferito lo [[SPAD S.VII]]. Venne impiegato anche come aereo da competizione.
* [[Ansaldo A.300|A.300]]: volò per la prima volta all'inizio del [[1919]]. La fusoliera era stata allungata di circa 0,50 [[metro|m]], mentre l'apertura alare superava quella degli S.V.A. di 2 metri.
 
==Velivoli attualmente esistenti==
* Lo S.V.A.10 12736 che ospitò [[Gabriele D'Annunzio]] per il [[volo su Vienna]] è conservato al [[Vittoriale]].<ref name = gueli>Marco Gueli, ''Gli aerei italiani del 1910-1918: cosa rimane'' 2008.</ref>
* Lo S.V.A.5 11777 di [[Gino Allegri]], che partecipò al Volo su Vienna, è conservato al [[Museo Gianni Caproni]] di [[Trento]].<ref name=gueli/>
* Lo S.V.A.5 11721 del maggiore [[Giordano Bruno Granzarolo]], che partecipò al Volo su Vienna, è conservato al [[Museo storico dell'Aeronautica Militare di Vigna di Valle]].<ref name=gueli/>
* Lo S.V.A.5 24525 è parte della collezione del [[Museo dell'aria e dello spazio]] situato in località [[San Pelagio (Due Carrare)|San Pelagio]], nel comune [[padova]]no di [[Due Carrare]].<ref>{{Cita web|autore=|url=http://www.aviationmuseum.eu/World/Europe/Italy/San_Pelagio/Museo_dell_aria.htm|titolo=Museo dell'aria e dello Spazio|accesso=21 settembre 2012|lingua=en|editore=http://www.aviationmuseum.eu/index.html|sito=Aviation museums of the world|data=13 maggio 2009}}</ref>
* Lo S.V.A.9 (n.c. 89) di proprietà [[Alenia Aermacchi]], perfettamente restaurato, è conservato a Torino presso l'azienda e viene esposto in occasione di mostre e avvenimenti culturali particolari in collaborazione con la [[GAVS Torino|sezione di Torino]] del [[Gruppo Amici Velivoli Storici]] (GAVS), che ne cura il montaggio e la manutenzione.<ref name=gueli/><ref>[http://www.gavs-torino.it GAVS Torino].</ref>
* Una [[Veicoli replica|replica]] di S.V.A.5 con motore, elica e radiatori originali, di proprietà della Fondazione Ansaldo, è esposta in una teca di cristallo all'esterno dell'[[Aeroporto di Genova|aeroporto "Cristoforo Colombo"]] di [[Genova]]. Fu realizzata alla fine degli anni ottanta dalla ditta di Felice Gonalba.<ref name=gueli/>
* Una replica di S.V.A.5 si trova a [[Lima (Perù)|Lima]], in [[Perù]], presso il museo della forza aerea peruviana.<ref name=gueli/>
* Una replica di S.V.A.9 (che incorpora anche pezzi originali, come ad esempio l'elica, regalata dal Museo Caproni) è conservata presso l'Airpark della [[JASDF]] di Hamamatsu. Fu realizzata dalla ditta di Felice Gonalba in occasione del 50º anniversario del raid Roma-Tokyo (1970).<ref name=gueli/>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Fabio Pertino, ''L'aereo "S.V.A." e i cantieri aeronautici Ansaldo (un'epoca d'aviatori)'', Caroggio Editore
* I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
 
== Voci correlate ==
* [[Aviazione nella prima guerra mondiale]]
* [[Volo su Vienna]]
* [[Corpo Aeronautico]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.gavs.it/news/news_sva.htm] La replica di S.V.A.5 esposta all'[[Aeroporto di Genova]]
* [http://www.sva5.it/] La replica di S.V.A.5 autocostruita dal Prof. Antonio Angelucci
* {{es}} [http://www.geocities.com/kwii62/sva.htm] La replica peruviana di S.V.A.5
* {{cita web|autore=Jean-Noël Passieux||url=http://jn.passieux.free.fr/html/Ansaldo_SVA5.php|titolo=Ansaldo S.V.A.5|accesso=30 gennaio 2013|lingua=fr|editore=http://jn.passieux.free.fr/index.htm|sito=Air et Espace|data=}}
* {{cita web|url=http://flyingmachines.ru/Site2/Crafts/Craft25547.htm|titolo=Ansaldo S.V.A.5/9/10|accesso=11 novembre 2012|lingua=en ru|editore=http://flyingmachines.ru/|sito=Their Flying Machines|data=22 settembre 2011}}
* "Aerei Militari - Ansaldo SVA", http://www.aereimilitari.org/Storia/IGM/Ansaldo-SVA_1.htm su "Aerei Militari" (http://www.aereimilitari.org/)
{{Portale|Aviazione|Guerra}}